Alessandra da Verona
di
Filippo
genere
masturbazione
Non mi era mai capitato di assistere ad una situazione come quella che ho visto lo scorso anno, quando mi sono recato con un amico a Verona, a trovare suoi amici che io non conoscevo.
Erano un gruppo di ragazzi e ragazze dai 20 ai 24 anni, tra di loro spiccava Alessandra, una ragazza molto attraente, che indossava una minigonna bianca e che spesso stava agli scherzi degli altri amici. La ragazza mi colpì subito perchè a casa di uno di loro, mi capitò di trovarmi davanti a lei mentre scendeva da un soppalco, e lì ebbi la vaga impressione che non avesse mutandine, e la cosa mi eccitò incredibilmente, ma come avrei potuto scoprire se era vero?
Dopo le prime presentazioni uscimmo con tutto il gruppo a fare due passi per la città, mentre si camminava io non riuscivo a staccare gli occhi dalle gambe di Alessandra, che forse si accorse della mia eccitazione. Poi, dopo aver camminato un bel pò, ci mettemmo seduti su delle panchine in un parco pubblico, e in quell'occasione mi capitò un inconveniente che riuscii a malapena a nascondere.
Alessandra si mise seduta su una panchina a parte, e nel sedersi la mini le salì in modo esagerato, quando poi si rese conto che io le stavo davanti, osservandola incurisoito ed eccitato, lei si portò subito una mano sulla passera per coprirsela: questo gesto mi fece andare fuori di testa ed ebbi una erezione incontrollata. Mi portai istintivamente una mano sul cazzo e lei, forse per pudore, si sistemò la gonna, anche se nel farlo dovette alzare le chiappe mostrandomi il suo meraviglioso culo. Quella ragazza come si muoveva lo faceva rizzare, non c'era scampo! Era una che andava scopata ad ogni angolo di strada. io ero fuori di me, non riuscivo a farmi passare l'erezione e non staccavo gli occhi dalle sua gambe, anche se scambiammo poche parole. Ad un certo punto tutti gli altri si alzarono e ci chiamarono, e in quel momento, lei, prima di alzarsi allargò inavvertitamente le gambe: fu uno spettacolo mozzafiato, scoprii in modo osceno che aveva solo un collant trasparente tuttonudo, non potei resistere, eccitato com'ero, ed ebbi una eiaculazione da sotto i pantaloni, mi venni addosso, portandomi necessariamente una mano sul cazzo per aiutarmi, ma cercando di non farlo vedere. Penso però che Alessandra si sia accorta benissimo visto che le stavo davanti, e sicuramente abbia anche provato un immenso piacere nel vedre quello che provocava in uno che conosceva da appena mezza giornata.
Con questa premessa, nella quale io avevo fatto una figura un pò ridicola, anche se solo lei si era accorta del mio guaio, ci incamminammo con gli altri verso un locale, Alessandra mi camminava sempre davanti ad una certa distanza e non mi aveva mai rivolto la parola per prima, e in tutto avremmo scambiato solo qualche battuta su due mie domande. Quindi continuava ad ignorarmi.
Nel bar ci mettemmo seduti ai tavolini, e lei si allontanò un attimo, tornando per sedersi con noi, anche in quella occasione lo fece in modo piuttosto provocante, prima piegandosi mentre mi voltavca le spalle, poi mettendosi seduta di fronte a me.
Ora che sapevo che sotto quella minigonna cortissima si mostrava la sua passerina, non staccavo lo sguardo dall'orlo della sua gonna, mentre mi sentivo tutte le mutande bagnate di sperma e speravo che non trasparisse dai pantaloni.
In alcuni momenti Alessandra mostrò di nuovo il suo collant e quello che non copriva, me bisognava abbassarsi e osservare con una curiosità morbosa e ridicola per vederlo.
Ma per il solo fatto di saperlo, io ero paralizzato dall'eccitazione. Bevemmo tutti e parlammo di cazzate, Alessandra fece qualche battuta sul suo lavoro dove diceva di avere dei colleghi fastidiosi,anche se non specificò di che tipo di fastidi sui trattasse, ovviamente io pensai che in ufficio il capo se la trombasse davanti e di dietro, magari in compagnia di qualcun'altro, ma forse io ero troppo condizionato da quello che avevo visto, e più facevo la sua conoscenza più mi sembrava una ragazza per bene, ben educata, raffinata, e anche un pò timida.
La tensione però si alzò d'improvviso quando un suo amico, portò il discorso proprio su Alessandra: "...e quando fa freddo quì d'inverno bisogna coprirsi... mica come l'Alessandra...." - "Cretino, guarda che io non vado mica a giro nuda!" le rispose, e l'altro incalzandola:"Veh!...intanto guarda che minigonna, che non te copre neanche le mutande.. scusa, ma fa vedere... che non le hai neanche?..." A quel punto ebbi di nuovo una erezione violenta: Alessandra, protestò "ma che cavoilo vuoi...? represso... va a farti le tue cose... vai!..." e nel dirlo si portò una mano sull'orlo della mini per impedire che lo sguardo ditutti si concentrasse sulla sua fichetta, fin troppo scoperta.
Quel gesto era troppo arrapante per me, sembrava che la ragazza nel difendersi dagli sguardi affamati deglui uomini si volesse masturbare, infilandosi le dita tra le labbra della passerina.
Io rischiavo di venire di nuovo, e in quell'occasione ero in mezzo agli altri.
Quella ragazza era irresistibile, una vera bomba sexy.
Ma il meglio doveva ancora venire: continuando con quelle battute due amici cominciarono a prenderla in giro, ipotizzando che anche il suo capo ogni tanto ne approfittasse, proprio come avevo pensato io, alolora era vero?...
Mi eccitavo come una bestia, sempre di più, e il mio uccello stava per esplodere dentro i pantaloni, stavolta avrei inondato tutti i vestiti, perchè ero troppo eccitato.
Uno di loro nel fare questi discorsi, le portò una mano tra le coscie come per mimare quello che poteva fare il suo capo al lavoro: lei protestò "Hei... ma che fai stronzo! Non ti sei mai permesso..." - "Eh, ma c'è sempre una prima volta..." rispose ridendo quello; poi, non so come e non so perchè un altro prese da una tasca un flaconcino di sapone liquido e glielo spruzzò su una coscia ridendo: "Ecco .. poi finisce così.. come negli hentai giapponesi..."
Alessandra ora mostrava le sua gambe infradiciate di sapone bianco liquido simile a sperma, era veramente troppo per me.
Lei si arrabbiò un pò con i suoi amici (che razza di amici del cazzo, pensai), si alzò e si voltò dandomi le spalle, ma nel gesto di pulirsi la coscia impiastricciata si tirò troppo in alto la minigonna, mostrando il culo scoperto, lo fece in mezzo a tutti, in un bar pieno di gente!
Non me ne fregò un cazzo di essere scoperto e ridicolizzato: mi portai una mano sul cazzo ed ebbi il secondo orgasmo del pomeriggio, questa volta violento e prolungato, lo sperma mi bagnò tutti pantaloni davanti, vergognosamente.
Erano un gruppo di ragazzi e ragazze dai 20 ai 24 anni, tra di loro spiccava Alessandra, una ragazza molto attraente, che indossava una minigonna bianca e che spesso stava agli scherzi degli altri amici. La ragazza mi colpì subito perchè a casa di uno di loro, mi capitò di trovarmi davanti a lei mentre scendeva da un soppalco, e lì ebbi la vaga impressione che non avesse mutandine, e la cosa mi eccitò incredibilmente, ma come avrei potuto scoprire se era vero?
Dopo le prime presentazioni uscimmo con tutto il gruppo a fare due passi per la città, mentre si camminava io non riuscivo a staccare gli occhi dalle gambe di Alessandra, che forse si accorse della mia eccitazione. Poi, dopo aver camminato un bel pò, ci mettemmo seduti su delle panchine in un parco pubblico, e in quell'occasione mi capitò un inconveniente che riuscii a malapena a nascondere.
Alessandra si mise seduta su una panchina a parte, e nel sedersi la mini le salì in modo esagerato, quando poi si rese conto che io le stavo davanti, osservandola incurisoito ed eccitato, lei si portò subito una mano sulla passera per coprirsela: questo gesto mi fece andare fuori di testa ed ebbi una erezione incontrollata. Mi portai istintivamente una mano sul cazzo e lei, forse per pudore, si sistemò la gonna, anche se nel farlo dovette alzare le chiappe mostrandomi il suo meraviglioso culo. Quella ragazza come si muoveva lo faceva rizzare, non c'era scampo! Era una che andava scopata ad ogni angolo di strada. io ero fuori di me, non riuscivo a farmi passare l'erezione e non staccavo gli occhi dalle sua gambe, anche se scambiammo poche parole. Ad un certo punto tutti gli altri si alzarono e ci chiamarono, e in quel momento, lei, prima di alzarsi allargò inavvertitamente le gambe: fu uno spettacolo mozzafiato, scoprii in modo osceno che aveva solo un collant trasparente tuttonudo, non potei resistere, eccitato com'ero, ed ebbi una eiaculazione da sotto i pantaloni, mi venni addosso, portandomi necessariamente una mano sul cazzo per aiutarmi, ma cercando di non farlo vedere. Penso però che Alessandra si sia accorta benissimo visto che le stavo davanti, e sicuramente abbia anche provato un immenso piacere nel vedre quello che provocava in uno che conosceva da appena mezza giornata.
Con questa premessa, nella quale io avevo fatto una figura un pò ridicola, anche se solo lei si era accorta del mio guaio, ci incamminammo con gli altri verso un locale, Alessandra mi camminava sempre davanti ad una certa distanza e non mi aveva mai rivolto la parola per prima, e in tutto avremmo scambiato solo qualche battuta su due mie domande. Quindi continuava ad ignorarmi.
Nel bar ci mettemmo seduti ai tavolini, e lei si allontanò un attimo, tornando per sedersi con noi, anche in quella occasione lo fece in modo piuttosto provocante, prima piegandosi mentre mi voltavca le spalle, poi mettendosi seduta di fronte a me.
Ora che sapevo che sotto quella minigonna cortissima si mostrava la sua passerina, non staccavo lo sguardo dall'orlo della sua gonna, mentre mi sentivo tutte le mutande bagnate di sperma e speravo che non trasparisse dai pantaloni.
In alcuni momenti Alessandra mostrò di nuovo il suo collant e quello che non copriva, me bisognava abbassarsi e osservare con una curiosità morbosa e ridicola per vederlo.
Ma per il solo fatto di saperlo, io ero paralizzato dall'eccitazione. Bevemmo tutti e parlammo di cazzate, Alessandra fece qualche battuta sul suo lavoro dove diceva di avere dei colleghi fastidiosi,anche se non specificò di che tipo di fastidi sui trattasse, ovviamente io pensai che in ufficio il capo se la trombasse davanti e di dietro, magari in compagnia di qualcun'altro, ma forse io ero troppo condizionato da quello che avevo visto, e più facevo la sua conoscenza più mi sembrava una ragazza per bene, ben educata, raffinata, e anche un pò timida.
La tensione però si alzò d'improvviso quando un suo amico, portò il discorso proprio su Alessandra: "...e quando fa freddo quì d'inverno bisogna coprirsi... mica come l'Alessandra...." - "Cretino, guarda che io non vado mica a giro nuda!" le rispose, e l'altro incalzandola:"Veh!...intanto guarda che minigonna, che non te copre neanche le mutande.. scusa, ma fa vedere... che non le hai neanche?..." A quel punto ebbi di nuovo una erezione violenta: Alessandra, protestò "ma che cavoilo vuoi...? represso... va a farti le tue cose... vai!..." e nel dirlo si portò una mano sull'orlo della mini per impedire che lo sguardo ditutti si concentrasse sulla sua fichetta, fin troppo scoperta.
Quel gesto era troppo arrapante per me, sembrava che la ragazza nel difendersi dagli sguardi affamati deglui uomini si volesse masturbare, infilandosi le dita tra le labbra della passerina.
Io rischiavo di venire di nuovo, e in quell'occasione ero in mezzo agli altri.
Quella ragazza era irresistibile, una vera bomba sexy.
Ma il meglio doveva ancora venire: continuando con quelle battute due amici cominciarono a prenderla in giro, ipotizzando che anche il suo capo ogni tanto ne approfittasse, proprio come avevo pensato io, alolora era vero?...
Mi eccitavo come una bestia, sempre di più, e il mio uccello stava per esplodere dentro i pantaloni, stavolta avrei inondato tutti i vestiti, perchè ero troppo eccitato.
Uno di loro nel fare questi discorsi, le portò una mano tra le coscie come per mimare quello che poteva fare il suo capo al lavoro: lei protestò "Hei... ma che fai stronzo! Non ti sei mai permesso..." - "Eh, ma c'è sempre una prima volta..." rispose ridendo quello; poi, non so come e non so perchè un altro prese da una tasca un flaconcino di sapone liquido e glielo spruzzò su una coscia ridendo: "Ecco .. poi finisce così.. come negli hentai giapponesi..."
Alessandra ora mostrava le sua gambe infradiciate di sapone bianco liquido simile a sperma, era veramente troppo per me.
Lei si arrabbiò un pò con i suoi amici (che razza di amici del cazzo, pensai), si alzò e si voltò dandomi le spalle, ma nel gesto di pulirsi la coscia impiastricciata si tirò troppo in alto la minigonna, mostrando il culo scoperto, lo fece in mezzo a tutti, in un bar pieno di gente!
Non me ne fregò un cazzo di essere scoperto e ridicolizzato: mi portai una mano sul cazzo ed ebbi il secondo orgasmo del pomeriggio, questa volta violento e prolungato, lo sperma mi bagnò tutti pantaloni davanti, vergognosamente.
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