Orgia d'estate

di
genere
orge

Era una fantastica giornata d'estate. Il contatto dell'erba fresca sotto le mie dita era molto piacevole. Ero sdraiata su un prato verde sotto un albero. Con me c'era la mia migliore amica Viola. Avremmo dovuto studiare e invece eravamo lì a goderci la bella giornata di sole. In fondo mancava ancora un mese all'esame, quindi potevo permettermelo. Viola era sdraiata accanto a me. Sull'erba attorno a noi tre bottigle di Vodka buttate per terra alla rinfusa. Ok, ce l'eravamo bevute tutte noi ed eravamo ubriache. Non ho mai retto l'alcool e neanche lei. Mi voltai a guardarla e lei mi sorrise. In quel momento accade l'inevitabile. I nostri visi erano a un centrimetro di distanza. Le mie labbra si posarno sulle sue e senza neanche accorgermene mi ritrovai con la sua lingua in bocca. Ero talmente ubriaca che non capivo cosa stesse succedendo. La mia lingua si muoveva a ritmo della sua in un vortice violento di eccitazione. Senza interrompere il bacio lei si mise sopra di me. In quel momento riacquistai un po' di lucidà.
-Ma che fai Viola?
Le dissi guardandola negli occhi. Non sapevo perchè ma sera rapita dai suoi grandi occhi color smeraldo che mi guardavano e mi eccitavano.
-Shh. Non dire niente.
Mi risponse mettendomi un dito sulle mie labbra per poi ritornare a baciarle con una pazza. Mi infilò ancora la lingua in bocca e io non potei far altro che ricambiare leccando la sua. Le sue mani non riescirono a stare ferme e iniziarono a scendere sull'orlo della mia canottiera. Ero completamente alla sua mercè. E dire che avevo iniziato io quel gioco. Mi sollevò la canottiera senza smettere di baciarmi. Le sue labbra erano morbide ed eccitanti e mi facevano impazzire. Non avevo mai baciato una ragazza. In pochissimo tempo mi ritrovai con solo il regiseno addosso. Lei mi ci infilò la mano dentro e iniziò a pizzicarmi un capezzolo.
-Aaahh!!
Io gemetti perchè mi stavo eccitando molto. Il bacio si interruppe e vidi il suo viso eccitato che mi guardava. Poi tutto cambiò e la sua dolcezza diventò dura. La sua mano scese velocemente dentro i miei shorts di jeans e dentro le mie mutandine microscopiche. Arrivò fino al clitoride umido di umori dall'eccitazione che mi stava provocando.
-Diane, sei proprio una bella porcellina.
Mi disse sorridendomi. Mi tolse anche gli shorts e il perizoma. Mi guardò la figa bagnata e continuò a sorridere. Io non dicevo niente, avevo una voglia di essere toccata. Lei mi accontentò subito e iniziò a masturbarmi facendo roteare le dita sul mio clitoride. Io iniziai e gemere e allora lei si abbassò e infilò la sua lingua nella mia figa. Io urlai.
-Aaaahhh Viola così mi fai venireee!!
-È proprio quello voglio piccola troietta!
Non potei credere a quello che avevano sentito le mie orecchie. Non riuscii a credere a quello che stava succedendo, però in quel momento mi sentivo più porca che mai. Lei più di me però. Gemetti sempre più forte e lei mi scopò la figa con la lingua. La entrava e la usciva con ritmo veloce. Non passò molto tempo che un urlo io venni facendole bere tutti i miei umori. Le non si fermò e me la puliscì tutta. Ero sfinita. Non avevo mai provato un orgasmo così forte.
-Quanto ti piace godere, eh?
Mi chiese con un sorriso malizioso. Le sorrisi anch'io maliziosamente.
-Adesso ti faccio godere io. A te piace più di me!
Le dissi. Mi sollevai e le afferrai il braccio per farla stendere, ma lei oppose resistenza e si alzò in piedi. Mi guardò sempre maliziosamente.
-Voglio di più.
Mi disse e io non capii. Mi fece cenno di aspettare e sorridendo si allontanò. Io la seguii con lo sguardo fino a quando non scomparve dietro un cespuglio. Solamente in quel momento mi resi conto che ci trovavamo in un prato, che ero nuda e che qualcuno avrebbe potuto vederci, ma ero talmente ubriaca che non me ne importava. Avevo completamente perso i miei freni inibitori.
Dopo circa cinque minuti ritornò con un sorriso raggiante. Sembrava che l'effetto dell'alcool su di lei fosse svanito. Sembrava completamente lucida, io, invece, ero persa. La guardai sorridendo, ma non capivo cosa avesse in mente.
-Visto che ti piace fare tanto la puttanella... adesso la fai!
Mi disse afferrandomi il braccio e facendomi alzare. Mi fece male, quindi mi opposi e cercai di rimanere per terra, ma lei fu più forte di me e mi tirò verso di lei per baciarmi. Accolsi nuovamente la sua lingua nella mia bocca eccitandomi ancora. La mia figa ricominciò a grondare di umori. Lei mi infilò un dito dentro e sorrise sghignazzando.
Mi trascinò in avanti fino al punto in cui era sparita prima. La seguii senza dire niente e non potei credere a quello che videro i miei occhi. Davanti a me c'erano due uomini nudi con degli enormi cazzi eretti e pronti.
-Viola ma che significa?
Chiesi, ma la risposta non arrivò. Uno di loro mi afferrò per la testa e mi spinse sul suo cazzone. Mi costrinse ad aprire la bocca e a succhiarlo. Io lo feci. Ero eccitatissima e quel gioco mi piaceva. Non avevo idea di chi essi fossero e questo faceva aumentare la mia adrenalina. Cercai con lo sguardo la mia amica e vidi che anche lei si stava dando da fare con l'arnese dell'altro ragazzo. Continuai a succhiare per circa un quarto d'ora, ma lui non veniva mai. Mi faceva male la mascella e avrei voluto smettere, ma lui mi teneva per i capelli e mi costringeva a ingoiarlo tutto. Senza venire, mise una mano sulla mia spalla e mi fece girare e poi mi spinse per farmi mettere a pecora sull'erba. La mia figa era un lago.
-Troietta vuoi godere?
Mi disse con una voce dura. Io non dissi nulla, ma la mia risposta era ovviamente “sì”. Con un colpo secco mi infilò dentro quel grosso cazzo, ma io quasi non lo sentii talmente ero bagnata. Entrò fino in fondo e cominiciò a comuoversi velocemente. A me piaceva da morire, quindi mugolavo di piacere. Osservai cosa stesse facendo Viola, non aveva smesso di succhiare l'altro. L'uomo che mi stava scopando la figa mi fece sposare senza uscire da me in modo che la figa della mia migliore amica fosse sulla mia faccia. Ci infilai la lingua dentro e assaporai tutti i suoi umori senza fiatare. Lei mugolava con il cazzo in bocca.
-Brava leccala tutta.
Mi diceva l'altro. Dopo qualche minuto il cazzo dentro la mia figa venne copiosamente e sentii lo sperma tutto dentro. Fortunatamente prendevo la pillola, ma mi sentii ugualmente umiliata. Viola si tolse il cazzo dalla bocca e si alzò, si sdraiò per terra e se lo fece mettere anche lei tutto dentro.
-Quanto sei porca, eh? Mi sa che non ti è bastato questo, poco fa eri un lago, secondo me neanche l'hai sentito. Forza falla godere di più!
Disse la mia amica incitando l'uomo che si stava dedicando a me. Lui allora spostò il suo cazzo ancora sporco di sperma dalla fessura della mia figa al buco del mio culo. Non ero vergine neanche lì. La mia eccitazione aumentò al punto che sentii i miei umori misti a sperma colare sulle mie coscie. Con un solo colpo il cazzo entrò dentro. Io urlai.
-Siii... spaccami il culo dai!
Godevo come una maiala e le mie urla era accompagnate da quelle di Viola che si stava comportando come una perfetta troia. Il cazzo dentro il mio culo aumentò il ritmo e dopo cinque minuti venne. Un po' troppo subito per i miei gusti. Lo tolse e io sentii il mio buco completamente aperto. Lui lo ammirò, mi fece alzare e mi costrinse a sedermi sulla faccia di Viola per farle leccare lo sperma che usciva dal mio culo. Lei lo pulì per bene e poi mi infilò la lingua nella figa fino a farmi venire contemporaneamente all'uomo che la stava scopando.
-Adesso è ora di fare godere te porcellina.
Le dissi ormai senza nessun freno. L'uomo che le era appena venuto dentro uscì e mi lasciò la sua figa. Presi a leccare i suoi umori misti a sperma e a succhiare il clitoride. Le infilai anche tre dita dentro e lei venne in meno di un minuto.
Quel pomeriggio era stato davvero soddisfacente.

Se volete fare quattro chiacchiere con me o commentare la storia, scrivete a nathalietoge@libero.it
scritto il
2015-05-10
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