La piscina d'estate e l'amica medico
di
AIRONE
genere
feticismo
E’ un bel mese di Luglio, fa molto caldo e Giovanna, una giovane rossa di 24 anni, dallo splendido corpo asciutto e flessuoso, sta annoiandosi insieme ad Irene, la cuginetta di 18 anni appena compiuti da tre giorni, nella piscina dello zio.
Irene è una ragazza bionda, dal corpo perfettamente forgiato da anni di danza classica. E’ un piacere vederla muovere, si può apprezzare ogni singolo muscolo del corpo.
Irene ha un bel seno rotondo e sodo ed un sederino ben formato, il bikini che indossa è bianco e, una volta bagnato mostra in trasparenza un nude look da paura.
Giovanna indossa un comune bikini rosso, un po’ inumidito.
I frequenti bagni nell’acqua fresca, intervallati da quelli di sole, sono un piacere, però ormai sono le 11.30 e le due ragazze sono lì dalle 8 del mattino.
Ormai Giovanna ha letto, tramite cellulare, tutti i commenti su Facebook delle amiche e riempito la sua pagina delle solite cazzate. Il cellulare è ormai bollente e fa caldo.
Giovanna, seduta sotto un ombrellone sbuffa guardando la cugina sguazzare nell’acqua.
Improvvisamente arriva un messaggio da Whatsapp, è Loredana, la sua amica del cuore. Loredana è un bel donnone castano di 27 anni, dalla faccia molto carina e dal corpo muscoloso. In effetti Loredana ha un aspetto da virago, incute timore, ma è dolcissima. Ed è anche un bravo medico neolaureato che si sta rapidamente specializzando in una nuova branchia della ginecologia dedicata allo sviluppo. A Giovanna Loredana manca, ma sa che è occupata nel praticantato, seguita da un medico molto severo.
Il messaggio di Loredana è:
“Non ce la faccio più. Devo fare una relazione entro domani e sono morta. Ieri ho fatto il turno di oggi, oggi consultorio e devo fare la nuova relazione entro 10 ore, sono disperata”
“Poverina” risponde Giovanna “ e su che cos’è la ricerca, sulle ranocchie?”
“No” risponde Loredana “sui passi da seguire nella prima visita dai 12 ai 19 anni, e io, di visite del genere ne ho fatte in tutto un paio. Sono persino passata in pronto soccorso per trovare un paziente, ma niente”
L’attenzione di Giovanna viene distolta da un tuffo di Elisa. La ragazza tuffandosi si è quasi sfilata le mutandine ed adesso nuota in stile libero con sedere quasi scoperto. In quella Giovanna ha un’idea per passare la giornata divertendosi, facendo una cosa diversa. Afferra il telefono, si alza e cammina fino al bordo più lontano della piscina, in modo che la ragazza non senta la telefonata che sta per fare.
“Pronto Loredana”
“Ciao Giovanna”
“Senti, se sei in ambasce, io ho un’idea per aiutarti. Ho qui mia cugina pronta per essere visitata, che ne dici?”
“Mah, guarda, sarebbe una visita lunga, approfondita ed anche un po’ imbarazzante, non credo che..”
“Senti, qui ci si annoia, facciamo qualcosa di diverso, no?! Eppoi se vieni qui magari prendi un po’ di sole. Che ti serve per fare sta’ visita?”
“Tu non mi devi dare niente, sono io che porto tutti gli attrezzi. Ma sei sicura che tua cugina sia d’accordo? Guarda che devo persino farle il rettale”
“Perfetto” risponde Giovanna, pregustando il passatempo “vediamo di fare tutto senza che se ne accorga”
“Ma come pensi di fare?” chiedeva Loredana, perplessa
“Qualcosa faremo, ma adesso vieni qui, ricordati di vestirti normalmente, non da dottorona, ma in costume, e vedi di mettere gli strumenti in una borsa comune”
Giovanna è famosa per la sua “arte convincitoria”. Nel passato aveva costretto fidanzati a cambiare colore dei capelli ed amiche fidanzati, solo parlando con loro, quindi Loredana, incuriosita, si decide ad accettare
“Ok vengo, ma ricordati che sarebbe meglio che la cugina abbia l’intestino vuoto, sarò lì tra un’ora”
“Ah va bene, dice Giovanna, ci penso io”
Giovanna chiude la comunicazione e va in cucina. Prepara due bicchieri di coca cola ghiacciati, uno liscio ed uno con ghiaccio, come piace alla cugina. Poi va in bagno e prende dall’armadietto delle medicine della zia il guttalax. Conta trenta gocce direttamente versate nel bicchiere della cugina, poi torna in cucina, prende due cannucce e mescola la bevanda. Poi esce incontrando Irene seduta sotto l’ombrellone.
“Tieni” dice Giovanna “ti ho portato da bere”
“Grazie” dice Irene, prendendo il bicchiere e bevendo.
Giovanna si siede ed inizia a parlare un po’ con la ragazza, del più e del meno, le solite cose da ragazze. In realtà Giovanna aspetta l’effetto del guttalax, che effettivamente, dieci minuti dopo, non tarda ad arrivare!
“Ho mal di pancia” dice Irene.
“Forse hai bevuto la coca troppo in fretta, era fredda, vai in bagno no!?”
“Sì è meglio”
“E dopo aver fatto fatti un bel bidet caldo, non sia mai che fai diventare l’acqua tutta blu”
“Davvero?”
“Eh sì, se sei sporca succede”
Irene va in casa quasi correndo, Giovanna, rimasta sola, corre in camera sua e prende tre teli da mare. Poi esce di nuovo e va a prendere in magazzino un pesante lettino da sole con le rotelle. Il lettino era strano, alzabile, poteva diventare un letto.
Poi va vicino alla piscina, in un angolo dove nessuno poteva vedere nulla dalla strada e prepara il lettino alzato perfettamente foderato con due teli da mare azzurri. Poi, per non insospettire la cugina, mette il terzo accartocciato sopra.
Infine va in salotto, prende due sedie alte e le sistema vicino al lettino. Ora la scena ricorda a Giovanna un ambulatorio medico, solo a lei, che sa quello che sta succedendo.
Quando ha finito sente la cugina che sta uscendo e si butta sopra il lettino.
Irene esce, ora veste un bikini giallo, old fashion e Giovanna storce il naso, il costume era della zia ed aveva mutandoni anni ’60.
“Cosa stai facendo?” chiede Irene, stupita del lettino
“Nulla, avevo mal di schiena e questo letto è stupendo”
“E’ vero”
“Si sta benissimo, a proposito come stai”
“Adesso bene, ma ora ho fame”
“Eh no dai aspettiamo, deve passare una mia cara amica e mangiamo assieme, sai è tanto simpatica”
“Bene”
“Eh sì, almeno ci divertiamo, sai lei è stata in un sacco di posti eppoi è un medico “
“Davvero?”
“EH sì” dice Giovanna “ma tu come sei conciata”
“Cioè?”
“Quel costume è orrendo, non vorrai fare figure con la mia amica, vero? ”
“Ma non ne ho altri puliti, forse un pezzo intero, eppoi magari mi metto una shirt”
“No che poi sudi ed è peggio, guardo io nel mio guardaroba, vieni in camera mia”
Giovanna si alza e prende Irene per mano, insieme vanno dentro la casa fino alla cameretta della ragazza maggiore. Giovanna sa già perfettamente cosa le darà, hanno più o meno la stessa taglia e lei ha comprato da poco un bikini in lycra leggera che diventa trasparente con l’acqua, mostrando però un motivo floreale bellissimo. La mutandina era un ridottissimo tanga e il top le lasciava scoperto mezzo seno, ma era bellissimo. La ragazza prende il costume e lo dà alla più giovane
“Ma è porno” esclama Irene.
“Ma va!!”dice Giovanna “eppoi siamo tra donne emancipate, vai a cambiarti”
Irene, un po’ dubbiosa va in bagno e dopo un po’ ne esce indossando il costume. L’effetto è sufficiente a risvegliare un morto. In quel momento suona il campanello.
“E’ la mia amica Loredana” dice Giovanna “torna in piscina, la faccio rinfrescare e poi te la presento”
Irene esce in piscina, appena non può più vederla Giovanna va alla porta ed apre all’amica. L’amica è vestita in short bianchi e maglietta bianca. Sotto si intravede un pezzo unico da piscina altrettanto bianco. Loredana trasporta una borsa da mare enorme che quando si muove tintinna, è piena di scatole sterili per gli strumenti.
“Ciao” dice Loredana
“Ciao” risponde Giovanna “Sei proprio bianca come un medico”
“Spiritosa” risponde Loredana
“Dai entra”
Giovanna porta Loredana in camera sua e le dice ”Dai mettiti in costume”
“Che fretta” dice Loredana
“Eddai, poi per l’intestino ho risolto” dice Giovanna
“Davvero? E cosa…”
“Un po’ di Guttalax ed intestino vuoto, dai adesso, cosa vuoi fare”
“Bhe prima vorrei farle una visita generale, sai, poi vaginale ed infine anale, sarà difficile farle”
“Probabile” chiosa Giovanna, “adesso vediamo, tu limitati a darmi corda, dai esci con la borsa”
Le due amiche escono ed incontrano Irene stesa su di un lettino al sole. Giovanna fa le presentazioni:
“Questa è Loredana”
“Ciao” dice Irene
“Ciao” dice Loredana, “sei davvero carina”
“Grazie” risponde la ragazza
“Dai” soggiunge Giovanna, adesso parliamo un po’ e poi mangiamo
Le due amiche si siedono all’ombre e parlano tra loro per un quarto d’ora, ogni tanto guardano Irene di sottecchi. Infine Giovanna, facendo cenno a Loredana, dice ad Irene:
“Irene sguazza un po’ che è caldo” Irene obbedisce e fa un tuffo. Mentre nuota Giovanna dice a Loredana
“Adesso prendi fuori stetoscopio e misuratore di pressione e misuramela”
“Va bene”
Loredana tira fuori gli strumenti ed inizia la procedura
“Adesso” dice Giovanna “fai finta di auscultarmi il cuore”
Loredana esegue, nel frattempo Irene esce dall’acqua incuriosita e dice
“Che sta succedendo”
“Niente” dice Giovanna “mi sentivo poco bene, avevo mal di pancia e gentilmente Loredana mi sta controllando, probabilmente il caldo”
Irene è completamente bagnata ed il costumino candido è come sparito, si intravedono i peli pubici ed i capezzoli rossi inturgiditi dall’acqua. Insomma la giovane ragazza bionda sembra completamente nuda.
“Anch’io sono stata male prima”, dice Irene
“Ah sì è vero” rimarca Giovanna rivolta a Loredana, “E pensa che è addirittura corsa in bagno”
“Ah davvero” dice Loredana sorniona “Ma guarda, bhè magari posso darle un’occhiata, Tu invece non hai nulla, se smettessi di mangiare tanti gelati non avresti problemi in piscina” Loredana dice le ultime parole ridendo, lei sa bene della passione dei Giovanna per il cioccolato ed i gelati.
“Bella idea” ribatte Giovanna alzandosi. La rossa vede bene che Irene è titubante, quindi la prende a braccetto e la spinge verso l’alto lettino. Poi afferra l’asciugamano rimasto sopra tutto stropicciato ed inizia ad asciugarla vigorosamente, tanto da spostarle il top del bikini e lasciarla quasi in topless.
“Ehi” protesta Irene, rimettendosi a posto il top
“oh cosa vuoi che sia tra donne” ribatte Loredana, “dai diamo un occhiata al pancino, sdraiati sul lettino”
“ma daiiii” dice Irene imbronciata
“Su su, dai che abbiamo qui Loredana che ci dà un’occhiata a gratis. Poi è un’amica, il tuo dottore è un tale antipatico, mi ricordo che l’ultima volta che ti ho accompagnato da lui mi spogliava con gli occhi, dai su mettiti lunga sdraiata”
Giovanna spinge decisamente Irene verso il lettino e la fa sedere. Poi la fa sdraiare. Loredana afferra la borsa da mare e la deposita su di uno dei lunghi sgabelli. Si avvicina alla ragazza sdraiata, si scalda le mani stropicciandole e poi inizia a palpare lo stomaco e la pancia. Prima inizia in alto a sx e procede circolarmente fino al pancino. Arrivata lì abbassa le mutandine di qualche centimetro e preme con forza
“Ahi” esclama la ragazza sdraiata
“Ti fa male?” Chiede Giovanna, “Sì mi brucia” dice Irene. “Ah, bhè” fa Loredana “non è un’indigestione, per caso hai le mestruazioni?”
“Le ho avute la settimana scorsa” dice Irene
Loredana aggiunge subito “Perché non lasci che ti controlli”
“Ah no “ risponde la ragazza, alzandosi di scatto e buttandosi in piscina.
Loredana guarda delusa Giovanna e dice “Come vedi, niente da fare”.
Giovanna si mette a pensare e poi fa “Va bene, adesso mangiamo”. Giovanna si alza, entra in casa a trafficare e dopo mezz’ora esce con un carrello da portata con piatti, stoviglie, caraffa di sangria gelata e una enorme insalata caprese. Irene esce dall’acqua e si unisce al duo, infine le tre ragazze mangiano con gusto e si mettono a conversare al sole. Loredana si dimostra molto simpatica e, raccontando gustosi aneddoti del suo lavoro, si fa amica la giovane Irene che peraltro indugia nel bere e diventa un po’ brilla.
Giovanna, quando vede che Irene è ormai rilassata, dice a Loredana. “Senti Loredana, sono curiosa di sapere come vado quando corro, mi provi le pulsazioni e la pressione dopo che ho fatto un paio di giri di piscina?”
“Va bene” risponde l’amica, aprendo il suo borsone ed estraendo macchina per la pressione, stetoscopio e, curiosamente, un termometro con un puntale rosso. “Inizia a correre”
Giovanna scatta e fa 3 giri di piscina correndo. Alla fine si siede sull’alto lettino ansimante. Loredana prende il misuratore di pressione e lo stetoscopio, lo incalza sul braccio dell’amica e inizia a provarle la pressione. Contemporaneamente con lo stetoscopio sente le pulsazioni.
“Però complimenti” fa Loredana “una pressione ottima”.
Durante la scenetta Irene guarda con molto interesse, finita la prova della pressione Giovanna incrocia lo sguardo della giovane e le dice “Perché adesso non provi tu, tu che dici di essere tanto sportiva?”
Irene quasi offesa, complice la bevuta, risponde “Ah va bene, io faccio di meglio, faccio 10 vasche e poi vediamo”. Al che Irene si tuffa in piscina e si mette a macinare bracciate con foga.
Nel frattempo le due amiche si guardano sogghignando, Giovanna dice “Meglio se prepari gli strumenti a portata di mano, dammi qua”. Giovanna entra in casa, prende un asciugamano piccolo da bidet ed uno bianco di stoffa. Mette la salvietta di stoffa ben stesa sul tavolo. Irene estrae dalla borsa, e mette sul telo, uno speculum anale, uno speculum vaginale piccolo, una valva vaginale, una manciata di guanti bianchi e neri, un enorme tubo di lubrificante bianco ed uno piccolo verde con un beccuccio arcuato ed alcuni cotton fioc molto lunghi con la testa ricoperta da un coperchio di plastica bianca. Giovanna, stupita del numero di strumenti e della loro dimensione esclama “Ma ci passano?” “Vedrai che se mi lasciate fare passano e vedi tutto”. Alla fine Giovanna mette il piccolo asciugamano da bidet sugli strumenti.
Giovanna posa l’asciugamano proprio nel momento in cui Irene si avvicina alle due con passo di corsa. “Brava” esclama Loredana “non hai nemmeno il fiatone, siediti sul lettino mettendoti in cima”.
La ragazza, desiderosa di provare la sua forma fisica, esegue senza fiatare, Loredana agguanta un braccio e mette su lo sfintere dello misuratore anche se è bagnato e chiude con decisione, poi inizia ad azionare la pompetta per misurare la pressione.
“La stessa di tua sorella, vediamo se sei più brava con le pulsazioni” dice Loredana “Ma sei tutta bagnata e mi rovini lo stetoscopio, leviamo il costume dai”
Stavolta Irene, nella foga di vincere la gara, non fa un fiato e si sfila il reggiseno, Giovanna prende l’asciugamano stropicciato e asciuga il torace della ragazza.
Loredana inizia ad auscultare il torace, partendo dal seno sinistro e procedendo fino al destro, poi passa dall’altra parte del lettino e ausculta la schiena.
“Mi sembra che il tuo cuore corra più velocemente di quello di tua cugina” dice Loredana.
“Coooosa?!”, dice Irene “E’ perché lei ha fatto meno strada di me”.
“Allora facciamo così, tu fai due vasche e Giovanna corre quattro volte attorno alla piscina, va bene così?”
“Sì” dicono le cugine in coro
“Bene prima parte Giovanna”
Giovanna esegue la corsa e torna ansimante al lettino, Loredana le dice “Ok togliti il top ed alza le braccia”
Giovanna esegue, ora ha le braccia completamente alzate e i seni prosperosi si allungano, Loredana inizia a auscultare l’addome e poi il torace e dice “Ok, adesso, mentre ti provi la temperatura, Irene fa le sue vasche”.
Irene parte spedita, restando in topless, la ragazza si tuffa in piscina nuotando svelta, il corpo tutto teso ed in movimento.
Nel frattempo Loredana non mette nemmeno il termometro a Giovanna, e le dice “Va bene, rimani così in topless perché sennò l’Irene vuole vestirsi, adesso le misuro la temperatura rettale”
“E come fai” esclama Giovanna ammirata. “Non ti preoccupare, tu pensa ad aiutarmi sfilandole le mutandine, dopo la temperatura rettale passo alle parti intime. Quando mi metto o mi cambio i guanti bianchi passami il gel lubrificante del tubetto bianco. Quelle è un semplice gel acquoso, molto efficace per passare ovunque. Ma quando mi metto i quanti neri vedi di passarmi il gel del tubetto verde, è un po’ anestetico e rilassa i muscoli, conta che dovrò aprirle un bel po’ il sedere”
Giovanna si sente un po’ eccitata della cosa, nel frattempo Irene ha finito le vasche e si avvicina al lettino, i capezzoli sono piccoli e turgidi. La ragazza esclama “Ecco fatto, vediamo”.
Irene si siede sul lettino, si asciuga da sola ed alza spontaneamente le braccia. Loredana afferra lo stetoscopio e inizia ad auscultare addome e torace, stavolta anche sui fianchi. Infine esclama “Complimenti Irene, un ritmo migliore di quello di Giovanna! Ma secondo me hai barato andando lenta” “Non è vero” risponde Irene risentita. “Allora vediamo meglio come sono i polmoni, abbassa le braccia e respira a fondo” fa Loredana. Stavolta, rimanendo dietro alla ragazza esegue dele percussioni alla schiena, poi ricomincia a sentire i polmoni con lo stetoscopio. Infine esclama, ok non hai barato, adesso ci sarebbe la gara della temperatura, vince chi ce l’ha più bassa, ma su di te non posso farla. “Perché?” chiede Irene. “Perché sei stata in acqua e quindi la tua pelle è più fredda, per capire la tua temperatura dovei provarla rettamente”
“Come i bambini?” chiede Irene
“Esattamente, ma il termometro è più grande”.
“MMM” fa la giovane “Ok non c’è problema, cosa devo fare”.
“Distenditi pancia sotto” fa Loredana, prendendo due guanti bianchi da sotto la salvietta. Giovanna, lesta, prende da sotto il telo il lubrificante bianco lo schiaccia sopra i guanti di Loredana. Loredana bagna la punta del termometro con il gel. Giovanna nasconde il gel nuovamente.
Nel frattempo Irene si è distesa a pancia sotto mostrando il sederino coperto dal tanga che fa vedere le perfettamente le natiche tonde e così magre da far scorgere il buchino. Loredana afferra le mutandine e le abbassa fino alle ginocchia, poi, con gesto veloce e deciso, infila il termometro dentro il sedere. Irene non si lamenta, anzi, spontaneamente alza il sedere facilitando l’operazione. Loredana è soddisfatta e guarda Giovanna facendole capire con gli occhi che è il momento di sfilare le mutandine. Giovanna si avvicina ad Irene e le sfila le mutande dicendole “Queste è il momento di toglierle, sono bagnate e ti rovinano le gambe”.
Irene resta completamente nuda e, con lo stupore della cugina, ha le natiche di un bel bianco latte che fanno un bel contrasto con l’abbronzatura del resto del corpo. Evidentemente la ragazza prende il sole in topless, ma mai nuda come fa Giovanna.
Irene non protesta e rimane distesa testa reclinata verso il basso. Giovanna scorge con la coda dell’occhio i movimenti di Giovanna che, non vista da Irene, sta spargendo sullo speculum vaginale e sulla valvetta il gel bianco.
Dopo 5 minuti Loredana estrae il termometro dal sedere di Irene ed esclama: “Fantastico, hai vinto tu”
Irene soddisfatta fa per alzarsi ma viene bloccata in posizione seduta da Loredana che le dice: “Senti, prima quando ti provavo le pulsazioni ho visto che hai un seno diverso dall’altro. E’ meglio dare un’occhiata, il cancro è insidioso”
Irene, spaventata, chiede “Cosa dovrei fare”
“Adesso ti faccio un controllo completo al seno, so che non lo hai mai fatto, alza il braccio destro e lascia quello sinistro disteso”.
Irene alza il braccio e Loredana inizia a palparle il seno in senso antiorario dall’esterno all’interno. Le dita di Loredana premono molto, il movimento è palpare due tre volte in profondità e poi massaggiare con forza la zona. Il seno si deforma, ma si inturgidisce molto, i capezzoli diventano subito dritti piccoli e scuri. La ragazza fa delle smorfie, non prova dolore, ma molto fastidio misto a piacere. La palpazione è molto accurata e dura quasi tre minuti per il primo seno. Grazie al lubrificante il guanto scivola bene sulla pelle. Infine Loredana abbassa il braccio di Irene e le mette la mano destra guantata sotto l’ascella destra di Irene e la sinistra a muoverle il polso.
“Tieni il braccio rilasciato completamente” dice Irene, nel frattempo preme in profondità le dita fino a toccare il costato della ragazza che risponde con una smorfia.
“Bene, adesso l’altro”, la stessa scena si ripete per il secondo seno e la seconda ascella. Alla fine della procedura i capezzoli sono eretti e dritti, Loredana gli afferra con le dita di entrambe le mani ed inizia a stropicciarli. Irene apre la bocca e non dice niente si limita a sospirare, evidentemente la cosa le piace parecchio.
Finito l’esame dei capezzoli, Loredana fa inchinare in avanti Irene e poi, con le mani a coppa, le palpa i seni dal basso verso l’alto. Infine dice: “Ok adesso stenditi con le braccia alzate”
Irene obbedisce, la ragazza è completamente nuda, si vedono i peli pubici ed il corpo liscio e snello. Loredana inizia a palpare il seno sinistro, strizzandolo tra le dita, e poi il seno destro. Irene sembra rapita, addirittura solleva le ginocchia e le stringe.
Vista l’eccitazione della ragazza Loredana smette e dice: “Adesso diamo un’occhiata migliore al pancino”. Senza cambiarsi i guanti, il giovane medico palpa a fondo il fegato e lo stomaco. Irene rimane con le braccia e le ginocchia alzate, completamente nuda. Loredana infila una mano sotto la schiena e con l’altra preme con forza il fianco dalla parte sinistra. Gira attorno al lettino e poi fa la stessa cosa con la parte destra.
Irene ha tenuto le gambe quasi rannicchiate, adesso Loredana le fa distendere e prende lo stetoscopio appoggiandolo al ventre. Mentre ausculta osserva il pube della ragazza, che appare inumidito e sorride. Fatta l’auscultazione mette lo stetoscopio sul tavolo e si toglie i guanti. Se ne mette due paia di bianchi e quindi Giovanna bagna con il gel bianco il paio più esterno. Nel frattempo Irene sta distesa con gli occhi semichiusi.
“Ok, adesso diamo un’occhiata lì in basso”
Irene apre gli occhi e dice “Ma cosa…” Giovanna la ferma dicendo “Dai Irene, fa parte del controllo, adesso fai la brava”. Loredana si insinua nella discussione dicendo: “Su, rialza le ginocchia ed appoggia i piedi sul lettino separati” Con la mano Loredana alza le ginocchia di Irene e guida i piedi aprendo di fatto le gambe della ragazza scoprendo la vagina. Poi posiziona una delle alte sedie di fronte alla ragazza e si siede. “Ecco, adesso scivola sul bordo” Irene esegue il movimento e si ritrova nella posizione di una ranocchia. Loredana spinge il bacino della ragazza in basso fino a far superare il bordo del lettino la fessura dell’ano. Adesso si vede perfettamente l’entrata vaginale e l’orifizio anale. Loredana spalma il gel su entrambi mentre la ragazza sussulta e ansima leggermente. A questo punto inizia a palpare profondamente la pancia da destra a sinistra e poi, con le dita di entrambe le mani, apre la vagina ed infila la punta indice della mano destra all’interno. Palpa le labbra piccole e quelle grandi con attenzione. Irene si bagna abbondantemente, tanto che il gel diventa inutile.
A questo punto Loredana scopre con decisione il clitoride, ormai turgido e lo stropiccia facendo quasi urlare la ragazza. Sorridendo affonda con decisione metà del dito indice destro dentro la vagina e lo ruota. Poi lo affonda fino al fondo. A questo punto Loredana, si alza, va al tavolo e scopre gli strumenti, tanto ormai è inutile nasconderli e si toglie i guanti più esterni. Giovanna fa per prendere il gel, ma Loredana la ferma e sussurra “No, ho bisogno di fare presa per inserire gli strumenti”. Prende il piccolo speculum vaginale e si risiede. Loredana dice:
“Va bene Irene adesso sentirai una leggera pressione, fai un bel respiro, inspira a fondo”
Mentre il busto di Irene si alza per la respirazione, lo speculum viene infilato dentro la vagina, viene divaricato e bloccato.
“Guarda Giovanna”, dice Loredana. Giovanna si avvicina e guarda dentro vedendo la bocca dell’utero della ragazza. Le due ragazze ridacchiano, Loredana chiude lo speculum e lo toglie e chiede a Giovanna: “Riponi questo e prendi la valva”. Giovanna esegue e la valva, dal becco molto corto, viene inserita fino in fondo. Una volta aperta questa divarica moltissimo le labbra vaginali risvegliando Irene che dice “ahi”
“Stai tranquilla un altro po’” dice Loredana “dura poco”. Loredana si alza e prende in mano i cotton fioc, poi si risiede ed inizia ad aprirli e strofinarli uno ad uno sulle mucose esposte. Ogni volta che finisce di strofinarli, richiude il cappuccio di plastica. Ne lascia da parte solo uno che appoggia sul lettino. Poi si rialza e mette i cotton fioc usati direttamente in un contenitore ermetico della sua borsa.
Infine ritorna al tavolo e si sfila l’ultimo paio di guanti bianchi, poi si mette due paia di guanti neri e guarda Giovanna sogghignando. Giovanna, ancora in topless, prende il piccolo tubetto verde si avvicina a Loredana e spreme un po’ del contenuto sulle dita dei guanti. Mentre lo fa Loredana le sussurra “Adesso ho bisogno del tuo aiuto, quasi sicuramente le faccio un po’ male, perciò mettiti vicina a lei e stai pronta a tenerle aperte le gambe.
Giovanna si avvicina subito alla ragazza che sta ancora sognante e pacifica sul letto. Si siede sull’alta sedia vicina e si china in avanti: i due seni le ballonzolano un po’.
Adesso Loredana prende il tubetto del gel dal tavolo e lo porta con sé, mentre si siede lo appoggia sul lettino.
Loredana si siede ed osserva le mucose esposte dalla valvetta, le interessa la parte dell’uretere. Lo osserva da vicino e vede che è privo di escoriazioni ed arrossature. Quindi inizia a spalmare il gel anestetico che ha sulle dita attorno al buchino. Poi, con il mignolo ne fa entrare un po’ dentro. Infine prende il cotton fioc rimasto e dice “Va bene Irene, questo pungerà un pò” Detto questo infila delicatamente il cotton fioc dentro l’uretere, Irene sobbalza e prova a chiudere le gambe, ma Giovanna, lesta, la blocca. Irene si mette quasi a frignare “Ahi basta togli brucia”, Loredana dice “Un attimo ecco è finito”, nel frattempo ruota il tampone dentro l’uretere e lo muove su è giù. Alla fine lo toglie e lo osserva, il cotone è leggermente sporco di sangue, allora chiude il coperchio del tampone, lo appoggia e prende il tubetto di gel, avvicina il beccuccio all’uretere ed estrude un po’ di gel. Il bruciore si calma subito. Loredana si alza e mette il tampone dentro la borsa in un altro contenitore ermetico, poi fa a Giovanna cenno di avvicinarsi e le dice a bassa voce: “Adesso arriva il bello, le faccio un rettale completo, prima da supina e poi da prona. Tu aiutami confortandola, se serve, e tenendola ferma”.
Giovanna si riaffianca alla ragazza, mentre Loredana si risiede. Questa volta inizia mettendo molto gel dal tubetto verde direttamente sullo sfintere anale, leggermente divaricato dalla posizione. Poi, con la mano sinistra inizia a stimolare il clitoride facendo immediatamente aprire le gambe ad Irene. Non appena la ragazza incomincia ad ansimare, Loredana infila d’improvviso il dito indice della mano destra completamente dentro l’ano. Sempre sfiorando il clitoride, la mano sinistra preme fortemente sul pancino della ragazza mentre il dito indice destro viene infilato a fondo nell’ano. Loredana palpa così il retro dell’utero. Finita la palpazione dice ad Irene “Sei perfetta, ma adesso devo vedere come è cresciuto l’utero e per farlo devo passare dal sederino”. Irene risponde con un “Ok” un po’ tremolante “cosa devo fare”. “Adesso girati e mettiti in ginocchio con le mani appoggiate al lettino, sedere bello alzato”.
Irene esegue la richiesta e si mette con il sedere bello alto, schiena arcuata. La sua flessuosità da ballerina la aiuta molto. Loredana è soddisfatta e si alza, il sedere, magro e tondo , lascia vedere perfettamente l’orifizio anale, tanto che non occorre nemmeno sperare le natiche. Loredana si toglie un paio di guanti e prende il tubetto del lubrificante, infila il beccuccio dentro l’ano e ne estrude metà. Poi, lentamente, infila il dito indice destro e lo ruota spalmando bene l’unguento all’interno. Fa passare un minuto in modo che il gel faccia la sua azione rilassante e sedativa, poi, alzando di netto il gomito, infila anche il dito medio dentro l’ano. Irene sussulta appena, sente solo un po’ di fastidio ed abbastanza piacere.
Loredana appoggia la mano sinistra sul fondoschiena della ragazza e guida il sedere verso il basso poi dice “Adesso Irene allarga un po’ le gambe” Irene esegue, “inspira” quando Irene respira Loredana abbassa le dita vero l’utero ed inizia a palparlo a destra e a sinistra. Poi dice “prova a contrarre i muscoli”. Il sedere della ragazza inghiotte con forza le dita di Loredana, che soddisfatta fa “adesso alzati sulle ginocchia”.
Irene si alza mentre le dita di Loredana rimangono dentro l’ano. Raggiunta la posizione eretta, Loredana palpa l’utero nuovamente, mentre con la mano sinistra palpa la pancia della ragazza.
“Ok, ora poi riappoggiare le mani sul lettino”. Quando Irene è di nuovo piegata in avanti, Loredana estrae le dita e dice “Ultimo esame, vedrai che non sentirai nulla, ora incrocia i piedi uno sull’altro e avvicina il busto alle gambe”. Irene esegue, ormai la ragazza nuda è piegata in due, l’orifizio anale dilatato è completamente bagnato dal gel. Loredana va al tavolo e prende lo speculum rettale, torna nel lettino e lo bagna con il gel, poi lo inserisce nell’ano ruotandolo. Infine lo allarga e lo blocca.
Adesso Irene ha l’orifizio anale bello aperto e qui Loredana stupisce persino Giovanna, va alla sua borsa ed estrae una siringa con un ago grosso e lungo, ne toglie il cappuccio e inserisce l’ago dentro lo speculum. Infine punge leggermente la mucosa ed aspira. Poi mette il cappuccio al suo posto e mette la siringa di nuovo dentro la borsa.
Quindi ritorna dalla ragazza, le toglie lo speculum anale ed esclama “grazie tutto finito”.
Irene si alza e, con l’aria stranamente soddisfatta va a sedersi lì vicino all’ombra chiudendo gli occhi beata. Loredana si avvicina a Giovanna e piano le dice “una bella visita, ti devo ringraziare adesso mene vado che devo scrivere il resoconto eppoi vado in laboratorio per i campioni” Giovanna la guarda ammirata e le dice “Quasi quasi ti uso come medico, sei davvero brava”.
Loredana rimette gli strumenti in borsa e poi dice alle due cugine “bene bene devo andare, ciao”. Al che Irene apre gli occhi, la guarda e le chiede “Visto che ormai mi conosci da vero medico, posso passare da te se ho qualche problema?”
“Certo” risponde Loredana soddisfatta.
“Magari porto amiche”, dice Irene, stupendo le altre due.
Irene è una ragazza bionda, dal corpo perfettamente forgiato da anni di danza classica. E’ un piacere vederla muovere, si può apprezzare ogni singolo muscolo del corpo.
Irene ha un bel seno rotondo e sodo ed un sederino ben formato, il bikini che indossa è bianco e, una volta bagnato mostra in trasparenza un nude look da paura.
Giovanna indossa un comune bikini rosso, un po’ inumidito.
I frequenti bagni nell’acqua fresca, intervallati da quelli di sole, sono un piacere, però ormai sono le 11.30 e le due ragazze sono lì dalle 8 del mattino.
Ormai Giovanna ha letto, tramite cellulare, tutti i commenti su Facebook delle amiche e riempito la sua pagina delle solite cazzate. Il cellulare è ormai bollente e fa caldo.
Giovanna, seduta sotto un ombrellone sbuffa guardando la cugina sguazzare nell’acqua.
Improvvisamente arriva un messaggio da Whatsapp, è Loredana, la sua amica del cuore. Loredana è un bel donnone castano di 27 anni, dalla faccia molto carina e dal corpo muscoloso. In effetti Loredana ha un aspetto da virago, incute timore, ma è dolcissima. Ed è anche un bravo medico neolaureato che si sta rapidamente specializzando in una nuova branchia della ginecologia dedicata allo sviluppo. A Giovanna Loredana manca, ma sa che è occupata nel praticantato, seguita da un medico molto severo.
Il messaggio di Loredana è:
“Non ce la faccio più. Devo fare una relazione entro domani e sono morta. Ieri ho fatto il turno di oggi, oggi consultorio e devo fare la nuova relazione entro 10 ore, sono disperata”
“Poverina” risponde Giovanna “ e su che cos’è la ricerca, sulle ranocchie?”
“No” risponde Loredana “sui passi da seguire nella prima visita dai 12 ai 19 anni, e io, di visite del genere ne ho fatte in tutto un paio. Sono persino passata in pronto soccorso per trovare un paziente, ma niente”
L’attenzione di Giovanna viene distolta da un tuffo di Elisa. La ragazza tuffandosi si è quasi sfilata le mutandine ed adesso nuota in stile libero con sedere quasi scoperto. In quella Giovanna ha un’idea per passare la giornata divertendosi, facendo una cosa diversa. Afferra il telefono, si alza e cammina fino al bordo più lontano della piscina, in modo che la ragazza non senta la telefonata che sta per fare.
“Pronto Loredana”
“Ciao Giovanna”
“Senti, se sei in ambasce, io ho un’idea per aiutarti. Ho qui mia cugina pronta per essere visitata, che ne dici?”
“Mah, guarda, sarebbe una visita lunga, approfondita ed anche un po’ imbarazzante, non credo che..”
“Senti, qui ci si annoia, facciamo qualcosa di diverso, no?! Eppoi se vieni qui magari prendi un po’ di sole. Che ti serve per fare sta’ visita?”
“Tu non mi devi dare niente, sono io che porto tutti gli attrezzi. Ma sei sicura che tua cugina sia d’accordo? Guarda che devo persino farle il rettale”
“Perfetto” risponde Giovanna, pregustando il passatempo “vediamo di fare tutto senza che se ne accorga”
“Ma come pensi di fare?” chiedeva Loredana, perplessa
“Qualcosa faremo, ma adesso vieni qui, ricordati di vestirti normalmente, non da dottorona, ma in costume, e vedi di mettere gli strumenti in una borsa comune”
Giovanna è famosa per la sua “arte convincitoria”. Nel passato aveva costretto fidanzati a cambiare colore dei capelli ed amiche fidanzati, solo parlando con loro, quindi Loredana, incuriosita, si decide ad accettare
“Ok vengo, ma ricordati che sarebbe meglio che la cugina abbia l’intestino vuoto, sarò lì tra un’ora”
“Ah va bene, dice Giovanna, ci penso io”
Giovanna chiude la comunicazione e va in cucina. Prepara due bicchieri di coca cola ghiacciati, uno liscio ed uno con ghiaccio, come piace alla cugina. Poi va in bagno e prende dall’armadietto delle medicine della zia il guttalax. Conta trenta gocce direttamente versate nel bicchiere della cugina, poi torna in cucina, prende due cannucce e mescola la bevanda. Poi esce incontrando Irene seduta sotto l’ombrellone.
“Tieni” dice Giovanna “ti ho portato da bere”
“Grazie” dice Irene, prendendo il bicchiere e bevendo.
Giovanna si siede ed inizia a parlare un po’ con la ragazza, del più e del meno, le solite cose da ragazze. In realtà Giovanna aspetta l’effetto del guttalax, che effettivamente, dieci minuti dopo, non tarda ad arrivare!
“Ho mal di pancia” dice Irene.
“Forse hai bevuto la coca troppo in fretta, era fredda, vai in bagno no!?”
“Sì è meglio”
“E dopo aver fatto fatti un bel bidet caldo, non sia mai che fai diventare l’acqua tutta blu”
“Davvero?”
“Eh sì, se sei sporca succede”
Irene va in casa quasi correndo, Giovanna, rimasta sola, corre in camera sua e prende tre teli da mare. Poi esce di nuovo e va a prendere in magazzino un pesante lettino da sole con le rotelle. Il lettino era strano, alzabile, poteva diventare un letto.
Poi va vicino alla piscina, in un angolo dove nessuno poteva vedere nulla dalla strada e prepara il lettino alzato perfettamente foderato con due teli da mare azzurri. Poi, per non insospettire la cugina, mette il terzo accartocciato sopra.
Infine va in salotto, prende due sedie alte e le sistema vicino al lettino. Ora la scena ricorda a Giovanna un ambulatorio medico, solo a lei, che sa quello che sta succedendo.
Quando ha finito sente la cugina che sta uscendo e si butta sopra il lettino.
Irene esce, ora veste un bikini giallo, old fashion e Giovanna storce il naso, il costume era della zia ed aveva mutandoni anni ’60.
“Cosa stai facendo?” chiede Irene, stupita del lettino
“Nulla, avevo mal di schiena e questo letto è stupendo”
“E’ vero”
“Si sta benissimo, a proposito come stai”
“Adesso bene, ma ora ho fame”
“Eh no dai aspettiamo, deve passare una mia cara amica e mangiamo assieme, sai è tanto simpatica”
“Bene”
“Eh sì, almeno ci divertiamo, sai lei è stata in un sacco di posti eppoi è un medico “
“Davvero?”
“EH sì” dice Giovanna “ma tu come sei conciata”
“Cioè?”
“Quel costume è orrendo, non vorrai fare figure con la mia amica, vero? ”
“Ma non ne ho altri puliti, forse un pezzo intero, eppoi magari mi metto una shirt”
“No che poi sudi ed è peggio, guardo io nel mio guardaroba, vieni in camera mia”
Giovanna si alza e prende Irene per mano, insieme vanno dentro la casa fino alla cameretta della ragazza maggiore. Giovanna sa già perfettamente cosa le darà, hanno più o meno la stessa taglia e lei ha comprato da poco un bikini in lycra leggera che diventa trasparente con l’acqua, mostrando però un motivo floreale bellissimo. La mutandina era un ridottissimo tanga e il top le lasciava scoperto mezzo seno, ma era bellissimo. La ragazza prende il costume e lo dà alla più giovane
“Ma è porno” esclama Irene.
“Ma va!!”dice Giovanna “eppoi siamo tra donne emancipate, vai a cambiarti”
Irene, un po’ dubbiosa va in bagno e dopo un po’ ne esce indossando il costume. L’effetto è sufficiente a risvegliare un morto. In quel momento suona il campanello.
“E’ la mia amica Loredana” dice Giovanna “torna in piscina, la faccio rinfrescare e poi te la presento”
Irene esce in piscina, appena non può più vederla Giovanna va alla porta ed apre all’amica. L’amica è vestita in short bianchi e maglietta bianca. Sotto si intravede un pezzo unico da piscina altrettanto bianco. Loredana trasporta una borsa da mare enorme che quando si muove tintinna, è piena di scatole sterili per gli strumenti.
“Ciao” dice Loredana
“Ciao” risponde Giovanna “Sei proprio bianca come un medico”
“Spiritosa” risponde Loredana
“Dai entra”
Giovanna porta Loredana in camera sua e le dice ”Dai mettiti in costume”
“Che fretta” dice Loredana
“Eddai, poi per l’intestino ho risolto” dice Giovanna
“Davvero? E cosa…”
“Un po’ di Guttalax ed intestino vuoto, dai adesso, cosa vuoi fare”
“Bhe prima vorrei farle una visita generale, sai, poi vaginale ed infine anale, sarà difficile farle”
“Probabile” chiosa Giovanna, “adesso vediamo, tu limitati a darmi corda, dai esci con la borsa”
Le due amiche escono ed incontrano Irene stesa su di un lettino al sole. Giovanna fa le presentazioni:
“Questa è Loredana”
“Ciao” dice Irene
“Ciao” dice Loredana, “sei davvero carina”
“Grazie” risponde la ragazza
“Dai” soggiunge Giovanna, adesso parliamo un po’ e poi mangiamo
Le due amiche si siedono all’ombre e parlano tra loro per un quarto d’ora, ogni tanto guardano Irene di sottecchi. Infine Giovanna, facendo cenno a Loredana, dice ad Irene:
“Irene sguazza un po’ che è caldo” Irene obbedisce e fa un tuffo. Mentre nuota Giovanna dice a Loredana
“Adesso prendi fuori stetoscopio e misuratore di pressione e misuramela”
“Va bene”
Loredana tira fuori gli strumenti ed inizia la procedura
“Adesso” dice Giovanna “fai finta di auscultarmi il cuore”
Loredana esegue, nel frattempo Irene esce dall’acqua incuriosita e dice
“Che sta succedendo”
“Niente” dice Giovanna “mi sentivo poco bene, avevo mal di pancia e gentilmente Loredana mi sta controllando, probabilmente il caldo”
Irene è completamente bagnata ed il costumino candido è come sparito, si intravedono i peli pubici ed i capezzoli rossi inturgiditi dall’acqua. Insomma la giovane ragazza bionda sembra completamente nuda.
“Anch’io sono stata male prima”, dice Irene
“Ah sì è vero” rimarca Giovanna rivolta a Loredana, “E pensa che è addirittura corsa in bagno”
“Ah davvero” dice Loredana sorniona “Ma guarda, bhè magari posso darle un’occhiata, Tu invece non hai nulla, se smettessi di mangiare tanti gelati non avresti problemi in piscina” Loredana dice le ultime parole ridendo, lei sa bene della passione dei Giovanna per il cioccolato ed i gelati.
“Bella idea” ribatte Giovanna alzandosi. La rossa vede bene che Irene è titubante, quindi la prende a braccetto e la spinge verso l’alto lettino. Poi afferra l’asciugamano rimasto sopra tutto stropicciato ed inizia ad asciugarla vigorosamente, tanto da spostarle il top del bikini e lasciarla quasi in topless.
“Ehi” protesta Irene, rimettendosi a posto il top
“oh cosa vuoi che sia tra donne” ribatte Loredana, “dai diamo un occhiata al pancino, sdraiati sul lettino”
“ma daiiii” dice Irene imbronciata
“Su su, dai che abbiamo qui Loredana che ci dà un’occhiata a gratis. Poi è un’amica, il tuo dottore è un tale antipatico, mi ricordo che l’ultima volta che ti ho accompagnato da lui mi spogliava con gli occhi, dai su mettiti lunga sdraiata”
Giovanna spinge decisamente Irene verso il lettino e la fa sedere. Poi la fa sdraiare. Loredana afferra la borsa da mare e la deposita su di uno dei lunghi sgabelli. Si avvicina alla ragazza sdraiata, si scalda le mani stropicciandole e poi inizia a palpare lo stomaco e la pancia. Prima inizia in alto a sx e procede circolarmente fino al pancino. Arrivata lì abbassa le mutandine di qualche centimetro e preme con forza
“Ahi” esclama la ragazza sdraiata
“Ti fa male?” Chiede Giovanna, “Sì mi brucia” dice Irene. “Ah, bhè” fa Loredana “non è un’indigestione, per caso hai le mestruazioni?”
“Le ho avute la settimana scorsa” dice Irene
Loredana aggiunge subito “Perché non lasci che ti controlli”
“Ah no “ risponde la ragazza, alzandosi di scatto e buttandosi in piscina.
Loredana guarda delusa Giovanna e dice “Come vedi, niente da fare”.
Giovanna si mette a pensare e poi fa “Va bene, adesso mangiamo”. Giovanna si alza, entra in casa a trafficare e dopo mezz’ora esce con un carrello da portata con piatti, stoviglie, caraffa di sangria gelata e una enorme insalata caprese. Irene esce dall’acqua e si unisce al duo, infine le tre ragazze mangiano con gusto e si mettono a conversare al sole. Loredana si dimostra molto simpatica e, raccontando gustosi aneddoti del suo lavoro, si fa amica la giovane Irene che peraltro indugia nel bere e diventa un po’ brilla.
Giovanna, quando vede che Irene è ormai rilassata, dice a Loredana. “Senti Loredana, sono curiosa di sapere come vado quando corro, mi provi le pulsazioni e la pressione dopo che ho fatto un paio di giri di piscina?”
“Va bene” risponde l’amica, aprendo il suo borsone ed estraendo macchina per la pressione, stetoscopio e, curiosamente, un termometro con un puntale rosso. “Inizia a correre”
Giovanna scatta e fa 3 giri di piscina correndo. Alla fine si siede sull’alto lettino ansimante. Loredana prende il misuratore di pressione e lo stetoscopio, lo incalza sul braccio dell’amica e inizia a provarle la pressione. Contemporaneamente con lo stetoscopio sente le pulsazioni.
“Però complimenti” fa Loredana “una pressione ottima”.
Durante la scenetta Irene guarda con molto interesse, finita la prova della pressione Giovanna incrocia lo sguardo della giovane e le dice “Perché adesso non provi tu, tu che dici di essere tanto sportiva?”
Irene quasi offesa, complice la bevuta, risponde “Ah va bene, io faccio di meglio, faccio 10 vasche e poi vediamo”. Al che Irene si tuffa in piscina e si mette a macinare bracciate con foga.
Nel frattempo le due amiche si guardano sogghignando, Giovanna dice “Meglio se prepari gli strumenti a portata di mano, dammi qua”. Giovanna entra in casa, prende un asciugamano piccolo da bidet ed uno bianco di stoffa. Mette la salvietta di stoffa ben stesa sul tavolo. Irene estrae dalla borsa, e mette sul telo, uno speculum anale, uno speculum vaginale piccolo, una valva vaginale, una manciata di guanti bianchi e neri, un enorme tubo di lubrificante bianco ed uno piccolo verde con un beccuccio arcuato ed alcuni cotton fioc molto lunghi con la testa ricoperta da un coperchio di plastica bianca. Giovanna, stupita del numero di strumenti e della loro dimensione esclama “Ma ci passano?” “Vedrai che se mi lasciate fare passano e vedi tutto”. Alla fine Giovanna mette il piccolo asciugamano da bidet sugli strumenti.
Giovanna posa l’asciugamano proprio nel momento in cui Irene si avvicina alle due con passo di corsa. “Brava” esclama Loredana “non hai nemmeno il fiatone, siediti sul lettino mettendoti in cima”.
La ragazza, desiderosa di provare la sua forma fisica, esegue senza fiatare, Loredana agguanta un braccio e mette su lo sfintere dello misuratore anche se è bagnato e chiude con decisione, poi inizia ad azionare la pompetta per misurare la pressione.
“La stessa di tua sorella, vediamo se sei più brava con le pulsazioni” dice Loredana “Ma sei tutta bagnata e mi rovini lo stetoscopio, leviamo il costume dai”
Stavolta Irene, nella foga di vincere la gara, non fa un fiato e si sfila il reggiseno, Giovanna prende l’asciugamano stropicciato e asciuga il torace della ragazza.
Loredana inizia ad auscultare il torace, partendo dal seno sinistro e procedendo fino al destro, poi passa dall’altra parte del lettino e ausculta la schiena.
“Mi sembra che il tuo cuore corra più velocemente di quello di tua cugina” dice Loredana.
“Coooosa?!”, dice Irene “E’ perché lei ha fatto meno strada di me”.
“Allora facciamo così, tu fai due vasche e Giovanna corre quattro volte attorno alla piscina, va bene così?”
“Sì” dicono le cugine in coro
“Bene prima parte Giovanna”
Giovanna esegue la corsa e torna ansimante al lettino, Loredana le dice “Ok togliti il top ed alza le braccia”
Giovanna esegue, ora ha le braccia completamente alzate e i seni prosperosi si allungano, Loredana inizia a auscultare l’addome e poi il torace e dice “Ok, adesso, mentre ti provi la temperatura, Irene fa le sue vasche”.
Irene parte spedita, restando in topless, la ragazza si tuffa in piscina nuotando svelta, il corpo tutto teso ed in movimento.
Nel frattempo Loredana non mette nemmeno il termometro a Giovanna, e le dice “Va bene, rimani così in topless perché sennò l’Irene vuole vestirsi, adesso le misuro la temperatura rettale”
“E come fai” esclama Giovanna ammirata. “Non ti preoccupare, tu pensa ad aiutarmi sfilandole le mutandine, dopo la temperatura rettale passo alle parti intime. Quando mi metto o mi cambio i guanti bianchi passami il gel lubrificante del tubetto bianco. Quelle è un semplice gel acquoso, molto efficace per passare ovunque. Ma quando mi metto i quanti neri vedi di passarmi il gel del tubetto verde, è un po’ anestetico e rilassa i muscoli, conta che dovrò aprirle un bel po’ il sedere”
Giovanna si sente un po’ eccitata della cosa, nel frattempo Irene ha finito le vasche e si avvicina al lettino, i capezzoli sono piccoli e turgidi. La ragazza esclama “Ecco fatto, vediamo”.
Irene si siede sul lettino, si asciuga da sola ed alza spontaneamente le braccia. Loredana afferra lo stetoscopio e inizia ad auscultare addome e torace, stavolta anche sui fianchi. Infine esclama “Complimenti Irene, un ritmo migliore di quello di Giovanna! Ma secondo me hai barato andando lenta” “Non è vero” risponde Irene risentita. “Allora vediamo meglio come sono i polmoni, abbassa le braccia e respira a fondo” fa Loredana. Stavolta, rimanendo dietro alla ragazza esegue dele percussioni alla schiena, poi ricomincia a sentire i polmoni con lo stetoscopio. Infine esclama, ok non hai barato, adesso ci sarebbe la gara della temperatura, vince chi ce l’ha più bassa, ma su di te non posso farla. “Perché?” chiede Irene. “Perché sei stata in acqua e quindi la tua pelle è più fredda, per capire la tua temperatura dovei provarla rettamente”
“Come i bambini?” chiede Irene
“Esattamente, ma il termometro è più grande”.
“MMM” fa la giovane “Ok non c’è problema, cosa devo fare”.
“Distenditi pancia sotto” fa Loredana, prendendo due guanti bianchi da sotto la salvietta. Giovanna, lesta, prende da sotto il telo il lubrificante bianco lo schiaccia sopra i guanti di Loredana. Loredana bagna la punta del termometro con il gel. Giovanna nasconde il gel nuovamente.
Nel frattempo Irene si è distesa a pancia sotto mostrando il sederino coperto dal tanga che fa vedere le perfettamente le natiche tonde e così magre da far scorgere il buchino. Loredana afferra le mutandine e le abbassa fino alle ginocchia, poi, con gesto veloce e deciso, infila il termometro dentro il sedere. Irene non si lamenta, anzi, spontaneamente alza il sedere facilitando l’operazione. Loredana è soddisfatta e guarda Giovanna facendole capire con gli occhi che è il momento di sfilare le mutandine. Giovanna si avvicina ad Irene e le sfila le mutande dicendole “Queste è il momento di toglierle, sono bagnate e ti rovinano le gambe”.
Irene resta completamente nuda e, con lo stupore della cugina, ha le natiche di un bel bianco latte che fanno un bel contrasto con l’abbronzatura del resto del corpo. Evidentemente la ragazza prende il sole in topless, ma mai nuda come fa Giovanna.
Irene non protesta e rimane distesa testa reclinata verso il basso. Giovanna scorge con la coda dell’occhio i movimenti di Giovanna che, non vista da Irene, sta spargendo sullo speculum vaginale e sulla valvetta il gel bianco.
Dopo 5 minuti Loredana estrae il termometro dal sedere di Irene ed esclama: “Fantastico, hai vinto tu”
Irene soddisfatta fa per alzarsi ma viene bloccata in posizione seduta da Loredana che le dice: “Senti, prima quando ti provavo le pulsazioni ho visto che hai un seno diverso dall’altro. E’ meglio dare un’occhiata, il cancro è insidioso”
Irene, spaventata, chiede “Cosa dovrei fare”
“Adesso ti faccio un controllo completo al seno, so che non lo hai mai fatto, alza il braccio destro e lascia quello sinistro disteso”.
Irene alza il braccio e Loredana inizia a palparle il seno in senso antiorario dall’esterno all’interno. Le dita di Loredana premono molto, il movimento è palpare due tre volte in profondità e poi massaggiare con forza la zona. Il seno si deforma, ma si inturgidisce molto, i capezzoli diventano subito dritti piccoli e scuri. La ragazza fa delle smorfie, non prova dolore, ma molto fastidio misto a piacere. La palpazione è molto accurata e dura quasi tre minuti per il primo seno. Grazie al lubrificante il guanto scivola bene sulla pelle. Infine Loredana abbassa il braccio di Irene e le mette la mano destra guantata sotto l’ascella destra di Irene e la sinistra a muoverle il polso.
“Tieni il braccio rilasciato completamente” dice Irene, nel frattempo preme in profondità le dita fino a toccare il costato della ragazza che risponde con una smorfia.
“Bene, adesso l’altro”, la stessa scena si ripete per il secondo seno e la seconda ascella. Alla fine della procedura i capezzoli sono eretti e dritti, Loredana gli afferra con le dita di entrambe le mani ed inizia a stropicciarli. Irene apre la bocca e non dice niente si limita a sospirare, evidentemente la cosa le piace parecchio.
Finito l’esame dei capezzoli, Loredana fa inchinare in avanti Irene e poi, con le mani a coppa, le palpa i seni dal basso verso l’alto. Infine dice: “Ok adesso stenditi con le braccia alzate”
Irene obbedisce, la ragazza è completamente nuda, si vedono i peli pubici ed il corpo liscio e snello. Loredana inizia a palpare il seno sinistro, strizzandolo tra le dita, e poi il seno destro. Irene sembra rapita, addirittura solleva le ginocchia e le stringe.
Vista l’eccitazione della ragazza Loredana smette e dice: “Adesso diamo un’occhiata migliore al pancino”. Senza cambiarsi i guanti, il giovane medico palpa a fondo il fegato e lo stomaco. Irene rimane con le braccia e le ginocchia alzate, completamente nuda. Loredana infila una mano sotto la schiena e con l’altra preme con forza il fianco dalla parte sinistra. Gira attorno al lettino e poi fa la stessa cosa con la parte destra.
Irene ha tenuto le gambe quasi rannicchiate, adesso Loredana le fa distendere e prende lo stetoscopio appoggiandolo al ventre. Mentre ausculta osserva il pube della ragazza, che appare inumidito e sorride. Fatta l’auscultazione mette lo stetoscopio sul tavolo e si toglie i guanti. Se ne mette due paia di bianchi e quindi Giovanna bagna con il gel bianco il paio più esterno. Nel frattempo Irene sta distesa con gli occhi semichiusi.
“Ok, adesso diamo un’occhiata lì in basso”
Irene apre gli occhi e dice “Ma cosa…” Giovanna la ferma dicendo “Dai Irene, fa parte del controllo, adesso fai la brava”. Loredana si insinua nella discussione dicendo: “Su, rialza le ginocchia ed appoggia i piedi sul lettino separati” Con la mano Loredana alza le ginocchia di Irene e guida i piedi aprendo di fatto le gambe della ragazza scoprendo la vagina. Poi posiziona una delle alte sedie di fronte alla ragazza e si siede. “Ecco, adesso scivola sul bordo” Irene esegue il movimento e si ritrova nella posizione di una ranocchia. Loredana spinge il bacino della ragazza in basso fino a far superare il bordo del lettino la fessura dell’ano. Adesso si vede perfettamente l’entrata vaginale e l’orifizio anale. Loredana spalma il gel su entrambi mentre la ragazza sussulta e ansima leggermente. A questo punto inizia a palpare profondamente la pancia da destra a sinistra e poi, con le dita di entrambe le mani, apre la vagina ed infila la punta indice della mano destra all’interno. Palpa le labbra piccole e quelle grandi con attenzione. Irene si bagna abbondantemente, tanto che il gel diventa inutile.
A questo punto Loredana scopre con decisione il clitoride, ormai turgido e lo stropiccia facendo quasi urlare la ragazza. Sorridendo affonda con decisione metà del dito indice destro dentro la vagina e lo ruota. Poi lo affonda fino al fondo. A questo punto Loredana, si alza, va al tavolo e scopre gli strumenti, tanto ormai è inutile nasconderli e si toglie i guanti più esterni. Giovanna fa per prendere il gel, ma Loredana la ferma e sussurra “No, ho bisogno di fare presa per inserire gli strumenti”. Prende il piccolo speculum vaginale e si risiede. Loredana dice:
“Va bene Irene adesso sentirai una leggera pressione, fai un bel respiro, inspira a fondo”
Mentre il busto di Irene si alza per la respirazione, lo speculum viene infilato dentro la vagina, viene divaricato e bloccato.
“Guarda Giovanna”, dice Loredana. Giovanna si avvicina e guarda dentro vedendo la bocca dell’utero della ragazza. Le due ragazze ridacchiano, Loredana chiude lo speculum e lo toglie e chiede a Giovanna: “Riponi questo e prendi la valva”. Giovanna esegue e la valva, dal becco molto corto, viene inserita fino in fondo. Una volta aperta questa divarica moltissimo le labbra vaginali risvegliando Irene che dice “ahi”
“Stai tranquilla un altro po’” dice Loredana “dura poco”. Loredana si alza e prende in mano i cotton fioc, poi si risiede ed inizia ad aprirli e strofinarli uno ad uno sulle mucose esposte. Ogni volta che finisce di strofinarli, richiude il cappuccio di plastica. Ne lascia da parte solo uno che appoggia sul lettino. Poi si rialza e mette i cotton fioc usati direttamente in un contenitore ermetico della sua borsa.
Infine ritorna al tavolo e si sfila l’ultimo paio di guanti bianchi, poi si mette due paia di guanti neri e guarda Giovanna sogghignando. Giovanna, ancora in topless, prende il piccolo tubetto verde si avvicina a Loredana e spreme un po’ del contenuto sulle dita dei guanti. Mentre lo fa Loredana le sussurra “Adesso ho bisogno del tuo aiuto, quasi sicuramente le faccio un po’ male, perciò mettiti vicina a lei e stai pronta a tenerle aperte le gambe.
Giovanna si avvicina subito alla ragazza che sta ancora sognante e pacifica sul letto. Si siede sull’alta sedia vicina e si china in avanti: i due seni le ballonzolano un po’.
Adesso Loredana prende il tubetto del gel dal tavolo e lo porta con sé, mentre si siede lo appoggia sul lettino.
Loredana si siede ed osserva le mucose esposte dalla valvetta, le interessa la parte dell’uretere. Lo osserva da vicino e vede che è privo di escoriazioni ed arrossature. Quindi inizia a spalmare il gel anestetico che ha sulle dita attorno al buchino. Poi, con il mignolo ne fa entrare un po’ dentro. Infine prende il cotton fioc rimasto e dice “Va bene Irene, questo pungerà un pò” Detto questo infila delicatamente il cotton fioc dentro l’uretere, Irene sobbalza e prova a chiudere le gambe, ma Giovanna, lesta, la blocca. Irene si mette quasi a frignare “Ahi basta togli brucia”, Loredana dice “Un attimo ecco è finito”, nel frattempo ruota il tampone dentro l’uretere e lo muove su è giù. Alla fine lo toglie e lo osserva, il cotone è leggermente sporco di sangue, allora chiude il coperchio del tampone, lo appoggia e prende il tubetto di gel, avvicina il beccuccio all’uretere ed estrude un po’ di gel. Il bruciore si calma subito. Loredana si alza e mette il tampone dentro la borsa in un altro contenitore ermetico, poi fa a Giovanna cenno di avvicinarsi e le dice a bassa voce: “Adesso arriva il bello, le faccio un rettale completo, prima da supina e poi da prona. Tu aiutami confortandola, se serve, e tenendola ferma”.
Giovanna si riaffianca alla ragazza, mentre Loredana si risiede. Questa volta inizia mettendo molto gel dal tubetto verde direttamente sullo sfintere anale, leggermente divaricato dalla posizione. Poi, con la mano sinistra inizia a stimolare il clitoride facendo immediatamente aprire le gambe ad Irene. Non appena la ragazza incomincia ad ansimare, Loredana infila d’improvviso il dito indice della mano destra completamente dentro l’ano. Sempre sfiorando il clitoride, la mano sinistra preme fortemente sul pancino della ragazza mentre il dito indice destro viene infilato a fondo nell’ano. Loredana palpa così il retro dell’utero. Finita la palpazione dice ad Irene “Sei perfetta, ma adesso devo vedere come è cresciuto l’utero e per farlo devo passare dal sederino”. Irene risponde con un “Ok” un po’ tremolante “cosa devo fare”. “Adesso girati e mettiti in ginocchio con le mani appoggiate al lettino, sedere bello alzato”.
Irene esegue la richiesta e si mette con il sedere bello alto, schiena arcuata. La sua flessuosità da ballerina la aiuta molto. Loredana è soddisfatta e si alza, il sedere, magro e tondo , lascia vedere perfettamente l’orifizio anale, tanto che non occorre nemmeno sperare le natiche. Loredana si toglie un paio di guanti e prende il tubetto del lubrificante, infila il beccuccio dentro l’ano e ne estrude metà. Poi, lentamente, infila il dito indice destro e lo ruota spalmando bene l’unguento all’interno. Fa passare un minuto in modo che il gel faccia la sua azione rilassante e sedativa, poi, alzando di netto il gomito, infila anche il dito medio dentro l’ano. Irene sussulta appena, sente solo un po’ di fastidio ed abbastanza piacere.
Loredana appoggia la mano sinistra sul fondoschiena della ragazza e guida il sedere verso il basso poi dice “Adesso Irene allarga un po’ le gambe” Irene esegue, “inspira” quando Irene respira Loredana abbassa le dita vero l’utero ed inizia a palparlo a destra e a sinistra. Poi dice “prova a contrarre i muscoli”. Il sedere della ragazza inghiotte con forza le dita di Loredana, che soddisfatta fa “adesso alzati sulle ginocchia”.
Irene si alza mentre le dita di Loredana rimangono dentro l’ano. Raggiunta la posizione eretta, Loredana palpa l’utero nuovamente, mentre con la mano sinistra palpa la pancia della ragazza.
“Ok, ora poi riappoggiare le mani sul lettino”. Quando Irene è di nuovo piegata in avanti, Loredana estrae le dita e dice “Ultimo esame, vedrai che non sentirai nulla, ora incrocia i piedi uno sull’altro e avvicina il busto alle gambe”. Irene esegue, ormai la ragazza nuda è piegata in due, l’orifizio anale dilatato è completamente bagnato dal gel. Loredana va al tavolo e prende lo speculum rettale, torna nel lettino e lo bagna con il gel, poi lo inserisce nell’ano ruotandolo. Infine lo allarga e lo blocca.
Adesso Irene ha l’orifizio anale bello aperto e qui Loredana stupisce persino Giovanna, va alla sua borsa ed estrae una siringa con un ago grosso e lungo, ne toglie il cappuccio e inserisce l’ago dentro lo speculum. Infine punge leggermente la mucosa ed aspira. Poi mette il cappuccio al suo posto e mette la siringa di nuovo dentro la borsa.
Quindi ritorna dalla ragazza, le toglie lo speculum anale ed esclama “grazie tutto finito”.
Irene si alza e, con l’aria stranamente soddisfatta va a sedersi lì vicino all’ombra chiudendo gli occhi beata. Loredana si avvicina a Giovanna e piano le dice “una bella visita, ti devo ringraziare adesso mene vado che devo scrivere il resoconto eppoi vado in laboratorio per i campioni” Giovanna la guarda ammirata e le dice “Quasi quasi ti uso come medico, sei davvero brava”.
Loredana rimette gli strumenti in borsa e poi dice alle due cugine “bene bene devo andare, ciao”. Al che Irene apre gli occhi, la guarda e le chiede “Visto che ormai mi conosci da vero medico, posso passare da te se ho qualche problema?”
“Certo” risponde Loredana soddisfatta.
“Magari porto amiche”, dice Irene, stupendo le altre due.
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