Vent'anni d'amore: Lasciati guardare

di
genere
incesti

Era passato da pochi giorni il mio ventesimo compleanno. Sofia ed io vivevamo ancora con i miei mentre Marco, che aveva iniziato a lavorare da poco era tutta la settimana fuori città e tronava solo per il week-end. Io e Sofia facevamo l’amore spesso tra di noi ma ci mancava la sua presenza e quando era con noi passavamo tutta la notte a fare l’amore insieme. Una mattina svegliandoci Sofia mi disse che non si sentiva molto bene. In effetti era un po’ calda. Le feci provare la febbre e risultò che aveva 38. Chiamai il suo ufficio avvisando che non sarebbe andata. Le feci un latte caldo e dopo averla coccolata un po’ la lasciai alle cure di mia mamma ed andai in università. Durante la giornata le scrissi un paio di messaggi e lei rispose dicendo che si sentiva meglio. Tornai a casa un po’ rima del solito pensando di farle una sorpresa. Quel giorno mia mamma era impegnata in non ricordo bene quale attività e Sofia era da sola. Entrai piano in casa per evitare di svegliarla nel caso dormisse. Tolsi le scarpe e andai verso la nostra camera senza fare il minimo rumore. Aprii pianissimo la porta e misi la testa dentro. Sofia era sdraiata sul letto sopra le coperte ed aveva una mano sotto la maglietta del pigiama e l’altra dentro i pantaloni. Le sue gambe erano completamente allargate ed il suo viso teso in una smorfia di godimento. Rimasi qualche istante a guardare mia sorella che si stava masturbando. Era bellissima, come sempre, e vederla eccitata mi eccitava a mia volta. Probabilmente feci qualche rumore perché si bloccò di colpo girandosi verso la porta. Vedendo che ero io si rilassò immediatamente e vidi che la sua mano riprese subito a muoversi all’interno dei pantaloni. Mi sorrise invitandomi ad entrare. Allungò verso di me la mano che teneva sul seno per invitarmi a sdraiarmi con lei. Io mi avvinai e le baciai le labbra. Poi andai a sedermi sulla poltrona vicino al letto e le dissi di continuare come se non ci fossi. Le spiegai che avevo voglio di guardarla mentre si dava piacere. Lei si ribellò dicendomi che mi voleva ma io le dissi che mi avrebbe avuta più tardi. Così Sofia riprese a masturbarsi. Continuò a muovere la sua mano all’interno dei pantaloni ed io potevo solo immaginare le sue dita che sfregavano il clitoride oppure che si infilavano nella sua figa. Potevo solo immaginare quanto fosse bagnata ed eccitata e quanto fossero duri i suoi capezzoli. Sentivo tra le gambe una voglia irrefrenabile. Sofia sollevò la maglia del pigiama regalando alla mia vista il suo seno, pieno e morbido, con al centro due capezzoli scuri e dritti come spuntoni. Lei se li pizzicò emettendo dei gemiti di piacere. Poi fece scorrere le mani sul suo corpo, molto lentamente. Quando arrivarono all’elastico dei pantaloni del pigiama chiuse le gambe e sollevò un po’ il sedere. Con movimenti lenti, senza mai distogliere i suoi occhi dai miei, abbassò in sul sol colpo pigiama e mutandine. Alzò le gambe in aria per sfilarsi gli indumenti ed io potei assistere allo splendore del suo culetto sodo e della sua figa visibilmente bagnata. Una volta liberatasi dai pantaloni riabbassò le gambe spalancando le cosce ed accarezzandosi all’interno. Ero eccitatissima nel vederla così. Alzai la mia gonna e scostai le mutandine ormai umide dopo aver poggiato una gamba di lato sulla poltrona. Sofia guardava desiderosa la mia figa mentre anche io iniziavo a masturbarmi. Le con le dita allargò le labbra della su figa e mi supplicò di avvicinarmi a leccarla. Senza mai smettere di masturbarmi le disse che sarei andata da lei solo dopo averla vista venire. Rassegnata, Sofia riprese a masturbarsi. Man mano che si toccava si contorceva sempre di più ed ansimava sempre più forte. Le sue cosce spalancate ed il profumo di sesso che emanava erano attraenti ma avevo deciso di assistere al suo orgasmo senza intervenire. Fui costretta ad aumentare il ritmo del ditalino che mi stavo facendo. Sofia si girò Inginocchiandosi ed alzando il suo sedere. La sua mano sbucò dal centro delle sue gambe e con le dita si aprì la figa. L’altra mano arrivò da sopra ed iniziò ad accarezzarsi il buchino. Poi, con ritmo alternato iniziò a penetrasti la figa ed il culo. Ansimava sempre più forte ed seguivo questo crescendo aumentando la mia velocità di masturbazione. Come se ci fossimo messe d’accordo venimmo quasi simultaneamente. Sofia di lasciò andare sul letto tenendo il culetto leggermente alto continuandosi ad accarezzare dolcemente la figa fradicia. Io ero in un bagno di sudore ma mi alzai e dopo essermi spogliata velocemente mi sdraiai sopra mia sorella aderendo al suo corpo. Baciai la sua schiena ed il suo collo. Lei si girò e le nostre bocche si unirono. Giocammo a rincorrere la lingua dell’altra mentre con le mani ci accarezzavamo i seni. Poi mi disse che voleva il mio sesso per farmi impazzire. Mi girai mettendole in faccia la mia figa vogliosa della sua lingua ed io infilai la testa tra le sue cosce. Giocammo a chi faceva venire prima l’altra e, come sempre, vinse lei.
scritto il
2016-03-08
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