Masturbarmi davanti a lei
di
Mascalzone
genere
incesti
Io e mia cugina abbiamo avuto sempre un rapporto di confidenza e anche troppa.
Da piccoli c'è stato qualche avvicinamento, lei era carina e formosa, io insomma un po' sfigatello con le donne e le mie soddisfazioni cercavo di trovarle in lei.
All'inizio i suoi piedi, poi la biancheria intima e le scarpe ci ficcanasavo.
Lei mi chiedeva favori per uscire la sera e coprirla io le chiedevo di andare a curiosare tra perizoma, collant e scarpe... lei accettava.
Poi decisi di baciarle i piedi per ogni favore che lei mi chiedeva. E lei acconsentì, tanto che suo padre senza di me non la faceva uscire sola e io la coprivo. Se sapesse mio zio... affidava la pecora al lupo.
Quando io andai all'università ebbi una stanza libera in centro perché abitavo in periferia. Lei mi chiese un giorno di averla in prestito perché doveva far venire delle sue amiche. E avrebbe fatto tutto quello che volevo. Mi dava i piedi e quant'altro. IO rifiutai. Lei mi pregò. Io rifiutai finchè dissi: la mia stanza no quella è sacra... a meno che...
A meno che non mi masturbo davanti a te, e di fronte al tuo seno... tanto ti ho spiato tante volte che lo conosco a memoria.
Lei disse: ma che fai? Dai ti prego...
Io: la vuoi la camera o no? E poi devo stare per te fuori da solo per tutta la notte. Lei dopo un po' (finse di essere offesa accettò).
Il giorno della festa a casa mia venne ore prima. Portò ricambi e quant'altro.
Io feci il serio e le ricordai subito la promessa mantenuta.
Il mio cazzo al pensiero stava esplodendo nei pantaloni.
Le presi la mano la accompagnai alla poltrona e le dissi siediti qua. Ti conviene che ti spogli tutta che ti assicuro che ti sporchi. Lei disse, no dai ho freddo, mi tolgo solo il reggiseno...
Mentre si toglieva il reggiseno, io le presi le scarpe, gliele tolsi, erano da tennis, le annusai, le presi i calzini con la bocca e glieli tolsi.
Un veloce bacio ai piedi e mi sbottono i pantaloni e li faccio scorrere giù...
La mia erezione era colossale. La guardo e le chiedo: sei pronta? Stai bene?
Lei mi fa cenno con la testa di si...
E incomincio a masturbarmi. Mi masturbo lentamente, appoggio il suo calzino odoroso nella bocca, e guardo mia cugina, poi guardo i capezzoli che per me erano abbastanza eccitati. Lei non fa una piega. Le guardo i piedi, poi i seni, poi me lo meno + velocemente, e per prenderla di sorpresa, non faccio nessun gemito, ma schizzo sui capelli, sugli occhi, sulle labbra... mamma mia che sborrata. Lei era tutta schifata. Ma poi dopo che avevo finito (e mi ero asciugato col calzino il mio cazzo) lei mi disse vestiti e mi accompagnò fuori.
Da piccoli c'è stato qualche avvicinamento, lei era carina e formosa, io insomma un po' sfigatello con le donne e le mie soddisfazioni cercavo di trovarle in lei.
All'inizio i suoi piedi, poi la biancheria intima e le scarpe ci ficcanasavo.
Lei mi chiedeva favori per uscire la sera e coprirla io le chiedevo di andare a curiosare tra perizoma, collant e scarpe... lei accettava.
Poi decisi di baciarle i piedi per ogni favore che lei mi chiedeva. E lei acconsentì, tanto che suo padre senza di me non la faceva uscire sola e io la coprivo. Se sapesse mio zio... affidava la pecora al lupo.
Quando io andai all'università ebbi una stanza libera in centro perché abitavo in periferia. Lei mi chiese un giorno di averla in prestito perché doveva far venire delle sue amiche. E avrebbe fatto tutto quello che volevo. Mi dava i piedi e quant'altro. IO rifiutai. Lei mi pregò. Io rifiutai finchè dissi: la mia stanza no quella è sacra... a meno che...
A meno che non mi masturbo davanti a te, e di fronte al tuo seno... tanto ti ho spiato tante volte che lo conosco a memoria.
Lei disse: ma che fai? Dai ti prego...
Io: la vuoi la camera o no? E poi devo stare per te fuori da solo per tutta la notte. Lei dopo un po' (finse di essere offesa accettò).
Il giorno della festa a casa mia venne ore prima. Portò ricambi e quant'altro.
Io feci il serio e le ricordai subito la promessa mantenuta.
Il mio cazzo al pensiero stava esplodendo nei pantaloni.
Le presi la mano la accompagnai alla poltrona e le dissi siediti qua. Ti conviene che ti spogli tutta che ti assicuro che ti sporchi. Lei disse, no dai ho freddo, mi tolgo solo il reggiseno...
Mentre si toglieva il reggiseno, io le presi le scarpe, gliele tolsi, erano da tennis, le annusai, le presi i calzini con la bocca e glieli tolsi.
Un veloce bacio ai piedi e mi sbottono i pantaloni e li faccio scorrere giù...
La mia erezione era colossale. La guardo e le chiedo: sei pronta? Stai bene?
Lei mi fa cenno con la testa di si...
E incomincio a masturbarmi. Mi masturbo lentamente, appoggio il suo calzino odoroso nella bocca, e guardo mia cugina, poi guardo i capezzoli che per me erano abbastanza eccitati. Lei non fa una piega. Le guardo i piedi, poi i seni, poi me lo meno + velocemente, e per prenderla di sorpresa, non faccio nessun gemito, ma schizzo sui capelli, sugli occhi, sulle labbra... mamma mia che sborrata. Lei era tutta schifata. Ma poi dopo che avevo finito (e mi ero asciugato col calzino il mio cazzo) lei mi disse vestiti e mi accompagnò fuori.
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