Serata in maschera
di
NG
genere
saffico
-Piacere, aaaah, sei una sua amica? Allora vieni alla mia festa senza problemi- non avevo ben capito chi fosse o dove fosse la festa ma acconsentii, ho sempre pensato di dire sí alla vita. Si chiamava Chiara..o Carla
o..beh non ha importanza. Ci andai. Era carnevale ed indossai una camicia bianca con gilè nero e papillon, avendo poco seno sembravo davvero un maschio, i capelli erano scombussolati come di routine e gli occhi verdi sbucavano dalla maschera nera. Stetti un po' in disparte, come mi è di consueto, delle persone che conoscevo me ne presentavano altre ma non riuscivo a concentrarmi: le mie attenzioni erano per Elisa. Il prototipo di ragazza che mi fa impazzire. Rossa, occhi e carnagione chiara, con un culo che parlava. Avrei voluto avvicinarmi ma la mia indole me lo impediva. Arrivata a fine serata avevo bevuto e volevo che mi passasse un po' prima di tornare a casa, quindi rimasi con la padrona di casa (Chiara) e la sua migliore amica, Elisa. Come la galanteria impone, aiutai a sistemare ed ad un certo punto ci trovammo sedute a terra, appoggiate al divano a fumare. I miei occhi vogliosi andavano sempre su Elisa, lei contraccambiava curiosa. Vedendo che non mi smuovevo a prendere iniziativa, inspirò, si sedette sopra me, mi tiró per il colletto e mi espirò in bocca, lentamente. Non riuscii a resistere e le mie mani percorsero la sua schiena, vogliose. Espirai il fumo. Mi avvicinai per baciarla quando la mano di Chiara mi girò il volto e così mi ritrovai a baciare lei. Elisa mi tolse la maschera ed il papillon, sentivo le sue mani percorrermi ed ad ogni tocco un brivido mi percorreva tutta. Mi staccai da chiara ed andai a baciare Elisa non curando mi del rossetto che mi sarebbe rimasto. La baciai e spogliai, la zip del vestito sembrava incantata sotto il mio tocco e scese senza problemi, come fosse naturale. Mentre lo sfilavo le baciavo le spalle e sempre più giù fino al seno, piccolo ma incantevole. Mentre mi soffermavo lì Chiara la baciava ardentemente. In poco tempo finimmo tutte e tre nude, Elisa sopra di me con le mie dita dentro che si muoveva vogliosa di piacere, Chiara che mi baciava ed accarezzava tutta, ed io che, con ancora la maschera, mi accingevo a toglierla per dare piacere a due donne vergini di questa esperienza. Le mie dita si muovevano, sapienti ed elisa non ci mise molto a venire, era così bagnata che mi scivolarono tre dita dentro lei. Ma le volevo fare un altro regalo, scivolai e mi stesi completamente, la spostai così da ritrovarmi sotto le sue gambe aperte ed iniziai a leccarle il clitoride, ci giocavo, lo stuzzicavo. Ebbi un sussulto quando sentii le dita di Chiara entrare dentro me ma mi lasciai andare. Altalenavo fra il piacere che provavo e quello che ricevevo. Elisa dall'ansimare iniziò a gemere sempre più forte ed ad un certo punto, mentre la mia lingua era dentro lei che si muoveva velocemente, si piegò in avanti e squirtò. Venni anche io con lei e mi sentii in obbligo di soddisfare Chiara. Mentre Elisa riprendeva fiato, baciai i seni di Chiara e infilai due dita dentro di lei, era così bagnata, le mossi velocemente per poi rallentare ed ancora muoverle velocemente fino a che anche il suo piacere esplose. Tornai a casa all'alba, felice, conscia che quella nottata non l'avrei mai dimenticata
o..beh non ha importanza. Ci andai. Era carnevale ed indossai una camicia bianca con gilè nero e papillon, avendo poco seno sembravo davvero un maschio, i capelli erano scombussolati come di routine e gli occhi verdi sbucavano dalla maschera nera. Stetti un po' in disparte, come mi è di consueto, delle persone che conoscevo me ne presentavano altre ma non riuscivo a concentrarmi: le mie attenzioni erano per Elisa. Il prototipo di ragazza che mi fa impazzire. Rossa, occhi e carnagione chiara, con un culo che parlava. Avrei voluto avvicinarmi ma la mia indole me lo impediva. Arrivata a fine serata avevo bevuto e volevo che mi passasse un po' prima di tornare a casa, quindi rimasi con la padrona di casa (Chiara) e la sua migliore amica, Elisa. Come la galanteria impone, aiutai a sistemare ed ad un certo punto ci trovammo sedute a terra, appoggiate al divano a fumare. I miei occhi vogliosi andavano sempre su Elisa, lei contraccambiava curiosa. Vedendo che non mi smuovevo a prendere iniziativa, inspirò, si sedette sopra me, mi tiró per il colletto e mi espirò in bocca, lentamente. Non riuscii a resistere e le mie mani percorsero la sua schiena, vogliose. Espirai il fumo. Mi avvicinai per baciarla quando la mano di Chiara mi girò il volto e così mi ritrovai a baciare lei. Elisa mi tolse la maschera ed il papillon, sentivo le sue mani percorrermi ed ad ogni tocco un brivido mi percorreva tutta. Mi staccai da chiara ed andai a baciare Elisa non curando mi del rossetto che mi sarebbe rimasto. La baciai e spogliai, la zip del vestito sembrava incantata sotto il mio tocco e scese senza problemi, come fosse naturale. Mentre lo sfilavo le baciavo le spalle e sempre più giù fino al seno, piccolo ma incantevole. Mentre mi soffermavo lì Chiara la baciava ardentemente. In poco tempo finimmo tutte e tre nude, Elisa sopra di me con le mie dita dentro che si muoveva vogliosa di piacere, Chiara che mi baciava ed accarezzava tutta, ed io che, con ancora la maschera, mi accingevo a toglierla per dare piacere a due donne vergini di questa esperienza. Le mie dita si muovevano, sapienti ed elisa non ci mise molto a venire, era così bagnata che mi scivolarono tre dita dentro lei. Ma le volevo fare un altro regalo, scivolai e mi stesi completamente, la spostai così da ritrovarmi sotto le sue gambe aperte ed iniziai a leccarle il clitoride, ci giocavo, lo stuzzicavo. Ebbi un sussulto quando sentii le dita di Chiara entrare dentro me ma mi lasciai andare. Altalenavo fra il piacere che provavo e quello che ricevevo. Elisa dall'ansimare iniziò a gemere sempre più forte ed ad un certo punto, mentre la mia lingua era dentro lei che si muoveva velocemente, si piegò in avanti e squirtò. Venni anche io con lei e mi sentii in obbligo di soddisfare Chiara. Mentre Elisa riprendeva fiato, baciai i seni di Chiara e infilai due dita dentro di lei, era così bagnata, le mossi velocemente per poi rallentare ed ancora muoverle velocemente fino a che anche il suo piacere esplose. Tornai a casa all'alba, felice, conscia che quella nottata non l'avrei mai dimenticata
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