Moulin Rouge

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Moulin Rouge

Degli amici parigini mi avevano invitato ad una festa. si sarebbe svolta a casa loro ed il tema sarebbe stato Moulin Rouge.
Avevo pregato Marco di accompagnarmi ma la sua ritrosia a quete cose ed gli impegni di lavoro lo avevano fatto declinare l’invito.
Io invece avevo accettato di buon grado e per giorni mi ero occupata di trovare un vestito adatto all’occasione.
Volevo essere sexy e provocante ed il tema me lo avrebbe permesso.
Abito ampio e scollato, reggiseno a balconcino, calze a rete autoreggenti, e poi una mutandina super-sexy nel caso avesse potuto servire.
Rosso e nero, perle e piume, lacca e rossetto rosso fuoco, ed un profumo inebriante. Già mentre mi preparavo ero stranamente eccitata, pensavo che se Marco fosse venuto, ora nella doccia avrebbe sicuramente approfittato per darmi due colpi e la serata sarebbe cominciata bene.
E cosi pensando a questo, mi ero a lungo masturbata sotto l’acqua, massaggiandomi il clitoride e le tette turgide. Vestendomi non avevo smesso di toccarmied alla fine guardandomi allo specchio mi ero vista proprio come una gran bella puttana.
Arrivata a casa dei miei ospiti, la festa era cominciata piacevolmente, amici simpatici, e tanto champagne.
Tutte le donne erano vestite in tema, una piu provocante dell’altra.
Pensavo a quanto sarebbe tirato il cazzo a Marco se ci fosse stato.
Amava le belle donne e quando erano provocanti non si tirava certo indietro. Io adoravo vederlo all’opera e speravo che poi mi coinvolgesse in giochi a tre.
Quella sera avrebbe avuto l’imbarazzo della scelta: belle gnocche, tutte molto troie e vogliose.
Avrebbe riscosso molto successo, lui cosi bello. Avrabbe potuto corteggiare e farsi corteggiare, avrebbe potuto infilare la mano sotto qualche gonna e scegliere la vacca che più lo eccitava. Qualche bacio, la lingua in bocca e poi se la sarebbe portata al cesso per darle un assaggio della sua mischia.
Lei avrebbe passato tutta la sera aspettando di farsi portare a casa e farsi scopare per tutta la notte. Io avrei assistito e partecipato.
Ma Marco non era venuto. Tutti quei pensieri e esserrmi masturbata a lungo poco prima, mi avevano eccitata moltissimo e lo champagne aveva fatto il resto.
Ero molto guardata perchè l’abito che indossavo lasciava intravedere molto.
Avevo la fica umida e sentivo il bagnato che scendeva sulle cosce fino all’elastico delle autoreggenti. Mi avevano presentato Sophie, ed avevamo parlato a lungo di passatempi e viaggi. Era molto simpatica ed era piacevole stare con lei. Era vestita con un bostino nero scollatissimo che le strizzava le pere enormi ed aveva una gonna in tulle all’inguine, tacchi vertiginosi.
La musica invitava a ballare e Sophie non esitava a entrare in pista muovendosi sensualmente. Io con lei. Cominciava a strusciarsi contro di me e io accettavo volentieri quei suoi modi sexy che lasciavano capire le sue intenzioni. Entranbe senza fiato e sudate ci fermammo per bere un bicchiere sul divano. La sua mano si infilava sotto la mia gonna fino a sentire il suo dito medio dentro la mia fica larga e bagnata. Poi sfilandolo se lo infilava in bocca e se lo succhiava facendomi vedere la lingua.
Avevo gia avuto rapporti con delle donne, ma sempre perche coinvolta da Marco nei sui giochi erotici. Questa volta mi prendeva molto che Sophie si fosse fatta avanti con me. Eravamo entrambe eccitatissime e decidemmo di prendere un taxi per andare da me in fretta.
Un saluto a tutti, e con una bottiglia e due bicchieri eravamo già in taxi verso casa. Nel tragitto, non breve, si limonavamo e avevamo abbassato i bustini in modo da poterci succhiare a vicenda i capezzoli.
Il taxista era incredulo ed senza proferire parola si era tirato fuori il cazzo dai pantaloni e si tirava una sega senza togliere lo sguardo dallo specchietto.
Solo ogni tanto diceva: “ Mais quelles putains….” che significa “ Che gran vacche!”.
Arrivate sotto casa non aveva voluto neppure essere pagato, dicendo che lo avevamo fatto godere molto e che ora si sarebbe appartato in una strada poco trafficata per sborrarsi in mano.
Salendo in casa, avevo preso un gran spavento, la chiave non entrava bene nella toppa della porta e non riuscivo ad aprire. D’improvviso la porta si spalancava dall’interno ed vedevo il meraviglioso sorriso di Marco che facendomi una sorpresa era arrivato a Parigi.
Gli avevo buttato le braccia al collo e poi lo presentavo a Sophie che imbarazzata e delusa forse pensava alla nostra serata sfumare in nulla.
facevo una gran risata e la rassicuravo dicendo che Marco adorava fottersi due mignotte insieme e che la sera sarebbe finita al super-meglio.
Marco sul divano faceva conoscenza di Sophie e quando tornavo in salotto solo in calze a rete, tacchi e guêpiere, i due erano già a loro agio.
Anche Sophie si metteva più comoda e sul divano davanti a Marco cominciavamo il nostro numero lesbo….. lingue in bocca, belle palpate di tette e profonde succhiate di capezzoli, mani tra le cosce cn strusciate di clitoride e sditalinate profonde, e poi, meraviglia delle meraviglie la sua lingua che mi lecca le grandi labbra fino a infilarsi come un cazzo dentro la mia fica, per poi ritrovarmela di nuovo in bocca con il sapore dei miei umori.
Marco ha l’uccello in mano e si gode la scena, chiede a Sophie di prenderglielo in bocca e di farlo godere come ha fatto godere me. Sophie comincia a lavorarglielo di mano e poi di bocca come solo una gran troia sa fare.
se spinge in gola e se lo sfila dolcemente, lavorando sempre anche un po’ di mano, il cazzo di Marco è tutto sbavato. Marco le succhia le tette e poi scende fino al suo clitoride, glielo succhia e la fa ansimare. Io mi masturbo guardandoli e godo quanto loro. La gira, la prende per i finchi e finalmente le affonda la cappella nella sua fica aperta, sfondandola più che può, entra e esce, entra e esce. lei gli dice di non smettere e si massaggia il clitoride con le dita.
Io mi avvicino e infilo la lingua tra le chiappe di Marco. Gli lecco il culo mentre lui sfonda Sophie, mi masturbo e godo moltissimo.
Lascio che lui sborri con lei, con me lo può fare quando vuole. chiedo solo che facciano godere anche me. Marco la scopa mentre si slinguano sulla mia fica, siamo tutti e tre in estasi e riusciamo a godere insieme. Sophie ha avuto la sborrata nella fica ed io le loro lingue a sollazzarmi il clitoride, a Marco non poteva andare meglio. Bon nuit Paris!
scritto il
2016-06-05
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