Il fumo fa male

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genere
prime esperienze

IL FUMO FA MALE.....AL SEDERE!


Salve mi chiamo Enrico, sono di un piccolo paese del Piemonte occidentale
Ed ho 43 anni, verrei raccontare le mie esperienze facendo una premessa
Per far capire come nella mia infanzia ed adolescenza, fossero i metodi
Educativi in quasi tutte le famiglie, non era raro ascoltare racconti dai coetanei di punizioni corporali severissime; io certo non mi sottraevo a questa sorte anche perché ero poco riflessivo e per nulla obbediente agli ordini di mia madre, giacché era lei ad occuparsi della mia educazione, ordini certo perché mia madre era una donna molto autoritaria e risoluta ma anche capace di slanci di gran generosità ed amore nei miei confronti, ma non con le mie malefatte (moltissime per altro) in questo era inflessibile e non accettava scuse e richieste di perdono se botte erano botte restavano: sopratutto per la scuola, gli orari di rientro, le parolacce, e in ogni caso ogni volta che non obbedivo ai suoi ordini.
Cominciai ad essere punito "seriamente" all'età di sei anni con l'inizio della scuola elementare , ero sculacciato con le mani sul sedere nudo sdraiato sulle ginocchia sedere nudo già perché dovevo ! togliere pantaloni e mutande completamente.
Almeno trenta erano solitamente i colpi che ricevevo a quel tempo, ma aumentarono con l'età e la crescita fisica e la gravità delle malefatte.
Questo fino ad undici anni quando mia madre decise che le sue mani non bastavano più da sole a punirmi in modo sufficiente, così prese ad usare degli strumenti: primo un vecchissimo righello di legno che però si dimostrò insufficiente come il cucchiaio di legno (troppo piccolo) finche si arrivo al battipanni lo strumento definitivo per punirmi adeguatamente: anche con il battipanni dovevo scoprire totalmente il sedere e chinarmi sulla sponda della poltrona della sua stanza da letto dove avvenivano le punizioni.
In alcuni casi specialmente in estate ero fatto spogliare completamente per rendere più umiliante la punizione, con il battipanni e i colpi non diminuivano anzi aumentarono anche perché ero diventato veramente incontrollabile: tengo a precisare che non fui mai punito senza motivo anzi molte volte fui punito meno di quanto meritassi .
Dopo le botte puntualmente arrivavano i castighi, certo castighi lunghi e duri faccia al muro in ginocchio in un angolo dell'entrata (dove potevo essere visto da tutti in casa e quindi controllato senza muovermi ne parlare pena la ripetizione delle botte e il raddoppio del castigo), per almeno un ora ed il doppio in piedi sempre con il sedere scoperto a mostrare i segni delle mani o del battipanni.
Questa era la cosa di cui mi vergognavo di più, anche perché in casa mia non mancavano le visite quotidiane di parenti ed amiche di mia madre: questi castighi durarono dai sei anni ai dodici poi non riuscendo più a controllarmi e ritenendo vista la mia età ed anche per il suo lavoro decise di rinchiudermi nel ripostiglio anche per l'intera giornata con l'obbligo di svolgere i compiti o scrivere una frase anche mille volte!
Quando arrivai a quindici anni raggiunsi il massimo della mia irrequietezza maleducazione e disobbedienza, frequentavo dei ragazzi non proprio raccomandabili e cominciai a comportarmi in modo non confacente alle regole di casa.
Una delle cose che assolutamente mi era proibita era fumare cosa che ovviamente facevo di nascosto, usando tutta una serie di precauzioni prima di rientrare a casa nascondevo le sigarette in cantina mi lavavo più volte le mani e masticavo gomma americana o caramelle per stemperare l'odore: ma fu fatale il ponte di pasqua del 1973.
Io dovevo rientrare alle 18.30 con 10 minuti di tolleranza (che mi costavano almeno un paio di ceffoni in ogni caso) non di più altrimenti il battipanni era inevitabile e più erano i minuti di ritardo più erano i colpi: per tutto il periodo di vacanza arrivai sempre a casa all'ultimo secondo ma lì ultimo giorno ero troppo in ritardo e dimenticai di nascondere le sigarette e di lavarmi le mani rientrai proprio all'ultimo istante mia madre era infuriatissima e i ceffoni furono quattro o cinque io immediatamente mi spogliai per lavarmi (altro precetto importantissimo) non pensai che mia madre frugasse nelle tasche del giubbotto avendo l'intenzione di lavarlo, cosi scopri due sigarette!
Altri due ceffoni prima di chiedermi: E QUESTE COSA SONO?
Io tentai di spiegare che erano di un amico, ma con un altro ceffone mia madre disse
NON SAI CHE RACCONTARE BUGIE , MA ORA VEDRAI!!
QUESTA E TROPPO GROSSA MERITI UnA PUNIZIONE SPECIALE.
Mi prese per i capelli e mi trascinò in camera ,ORA VEDRAI CON QUESTA AVRAI CIO' CHE MERITI: tiro fuori dall'armadio una grossa cintura di cuoio la piego in due e disse chinati (sulla poltrona) e comincio a frustarmi ,10,20,30 colpi poi esclamo: QUESTE SONO PER LE SIGARETTE!!! E riprese a darmele dicendo BUGIARDO , MALEDUCATO ,INSOLENTE TI INSEGNO IO,e continuava a darmele; atre 20 per le bugie sul fumo, riprese a frustarmi , il dolore era fortissimo io piangevo implorando di smettere il mio sedere era rosso come un peperone con strisce blu dei lividi che cominciavano a vedersi, ma non era ancora finito il supplizio ancora 20 cinghiate per i continui ritardi prima di farmi nuovamente inginocchiare nell'angolo del corridoio come da piccolo per tre ore.
Ero completamente nudo (stavo per fare il bagno prima delle botte) quel pomeriggio a casa mia vennero a trovare mia madre almeno sei persone tra colleghi di lavoro e amici, la vergogna che provai nel farmi vedere in quel modo a15 anni fu terribile , smisi di fumare ma altre punizioni mi aspettavano fino a quasi 18 anni

Alla prossima ENRICO
scritto il
2010-10-11
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