Racconti di spogliatoio
di
Rakel
genere
prime esperienze
Non avete idea di quanro sia eccitante per me poter vedere così tante fiche. È stupendo, sembra di essere in paradiso.
Mi presento sono Rakel, italo-croata, non molto alta, anzi bassina, un fisico normale ma piuttosto dotata: 4 abbondante. Ho poche passioni ma molto preziose: nuotare e scopare, queste sono le mie passioni!
Faccio parte di una società di nuoto e pratico agonismo. Odio allenarmi e fare fatica ma la cosa che preferisco èla fase pre e post-allenamento. Quando finita la doccia ci dirigiamo in spogliatoio è veramente eccitante vedere tutte le mie amiche che si spogliano. Ce n'è una in particolare che ha davvero un bella patata. Arrivata da 3 mesi nella nostra squadra ancora non mi ha rivolto la parola e immagino quindi che sia piuttosto timida.
Era il giorno di una gara (una domenica mattina) e avevo deciso di esser io a rompere il ghiaccio: così mi avvicinai a lei e le chiesi se fosse nervosa per la gara, e lei rispose di no, che ne aveva fatte molte e che anzi era sicura di riuscire a posizionarsi bene. Con quella domanda ero riuscita finalmente a parlarle. Così fino a quando lo speaker annuncia i nomi della betteria di cui facevo parte io e lei ci siamo parlate molto. Che si chiamasse Alessandra lo sapevo ma non immaginavo fosse così simpatica. Nelle giornate seguenti le conversazioni tra me e lei si facevano sempre più lunghe. Lei aveva fatto il liceo classico e ora era al primo anno di giurisprudenza, aveva avuto un po' di problemi col padre in seguito al divorzio con la madre ed era stata una ragazza che spesso alle superiori veniva trascurata, non aveva molte amiche e secondo me questo era il motivo della sua timidezza.
Dopo che io e lei cominciammo a frequentarci un po' vedemmo di essere molto in sintonia, così una sera, dopo essere uscite e essere andate a bere qualcosa assieme le rivelai di essere lesbica. La cosa mi fece molto piacere perché si dimostrò molto aperta e per niente infastidita dalla cosa. Così il nostro rapporto rimase immutato e dopo un po' di uscite le rivelai un altro segreto: lei mi piaceva molto. La cosa sul momento la sorprese molto e resto ammutolita. Io preoccupata di aver perso un'amica cercai di far passare la cosa per uno scherzo ma non ci riuscii. A fine serata non mi saluto neanche, molto probabilmente ancora scioccata. Il mercoledì seguente la vidi ad allenamento e parlammo della questione. Mi disse che dopo averci pensato molto era arrivata alla conclusione che avrebbe trovato interessante uscire con me.
Io e lei uscimmo e ci fidanzammo. La cosa andò avanti, io e lei stavamo bene e infine decidemmo di farlo per la prima volta. Così un pomeriggio in cui lei stava sostenendo un esame all'università io, a casa, preparai un po' di candeli e mi infilai della biancheria intima nera di pizzo per quando sarebbe tornata. Alle 18:30 di pomeriggio circa lei mi raggiunse a casa dei miei, io abitavo ancora con i genitori: avevo solo 20 anni. Quando entrò lei si sbalordì: le luci erano spente, e le candele davano un'atmosfera romantica all'appartamento, avevo preparato dei petali di rose rosse sul letto e come ho già detto ero in intimo; tutti gli ingredienti per una sera da favola, i miei sarebbero stati fuori a cena. Così la presi per mano, la portai in stanza e la prima cosa che feci fu togliermi il reggiseno. A quel punto mi avvicinai a lei, la bacia e la strinsi forte. Il nostro bacio fu fantastico e durò per un bel po' durante quel bacio le tolsi il reggiseno per cui i miei capezzoli si indurirono subito, e così i suoi. Mi staccai allora dalle sue labbra e mi tolsi le mutande e lei mi seguì. Allora la presi e la lanciai sul letto, le divaricai le gambe e inizia a leccarle la patata, mentre avevo indice e medio nella sua vagina con la lingua le leccavo il clitoride e ciò sembrava piacerle molto. Sentivo le coperte tirate dalle sue mani e gli orgasmi che continuavano a farla impazzire, dopo un po' salì con la lingua fino ad andare alle tette e lì inizia a far vibrare e mordicchiare il suo capezzolo. Allora fu lei, stavolta, a girarmi e a d iniziare a leccarmela. Ragazzi leccava da dio e io avevo un orgasmo dietro l'altro. Ad un certo punto lei mi prese, mi giro a pecorina e inizio a leccarmi il culo mentre mi scopava con le sue dita. Decisi di imitare le sue mosse e ribaltare la situazione, ora le stesse cose le facevo io a lei e avanti così fine ad esaurire le forze. Fu una serata bellissima. Ora io e Alessandro stiamo ancora assieme e speriamo di riuscire a sposarci ora che le leggi italiane sono cambiate.
Mi presento sono Rakel, italo-croata, non molto alta, anzi bassina, un fisico normale ma piuttosto dotata: 4 abbondante. Ho poche passioni ma molto preziose: nuotare e scopare, queste sono le mie passioni!
Faccio parte di una società di nuoto e pratico agonismo. Odio allenarmi e fare fatica ma la cosa che preferisco èla fase pre e post-allenamento. Quando finita la doccia ci dirigiamo in spogliatoio è veramente eccitante vedere tutte le mie amiche che si spogliano. Ce n'è una in particolare che ha davvero un bella patata. Arrivata da 3 mesi nella nostra squadra ancora non mi ha rivolto la parola e immagino quindi che sia piuttosto timida.
Era il giorno di una gara (una domenica mattina) e avevo deciso di esser io a rompere il ghiaccio: così mi avvicinai a lei e le chiesi se fosse nervosa per la gara, e lei rispose di no, che ne aveva fatte molte e che anzi era sicura di riuscire a posizionarsi bene. Con quella domanda ero riuscita finalmente a parlarle. Così fino a quando lo speaker annuncia i nomi della betteria di cui facevo parte io e lei ci siamo parlate molto. Che si chiamasse Alessandra lo sapevo ma non immaginavo fosse così simpatica. Nelle giornate seguenti le conversazioni tra me e lei si facevano sempre più lunghe. Lei aveva fatto il liceo classico e ora era al primo anno di giurisprudenza, aveva avuto un po' di problemi col padre in seguito al divorzio con la madre ed era stata una ragazza che spesso alle superiori veniva trascurata, non aveva molte amiche e secondo me questo era il motivo della sua timidezza.
Dopo che io e lei cominciammo a frequentarci un po' vedemmo di essere molto in sintonia, così una sera, dopo essere uscite e essere andate a bere qualcosa assieme le rivelai di essere lesbica. La cosa mi fece molto piacere perché si dimostrò molto aperta e per niente infastidita dalla cosa. Così il nostro rapporto rimase immutato e dopo un po' di uscite le rivelai un altro segreto: lei mi piaceva molto. La cosa sul momento la sorprese molto e resto ammutolita. Io preoccupata di aver perso un'amica cercai di far passare la cosa per uno scherzo ma non ci riuscii. A fine serata non mi saluto neanche, molto probabilmente ancora scioccata. Il mercoledì seguente la vidi ad allenamento e parlammo della questione. Mi disse che dopo averci pensato molto era arrivata alla conclusione che avrebbe trovato interessante uscire con me.
Io e lei uscimmo e ci fidanzammo. La cosa andò avanti, io e lei stavamo bene e infine decidemmo di farlo per la prima volta. Così un pomeriggio in cui lei stava sostenendo un esame all'università io, a casa, preparai un po' di candeli e mi infilai della biancheria intima nera di pizzo per quando sarebbe tornata. Alle 18:30 di pomeriggio circa lei mi raggiunse a casa dei miei, io abitavo ancora con i genitori: avevo solo 20 anni. Quando entrò lei si sbalordì: le luci erano spente, e le candele davano un'atmosfera romantica all'appartamento, avevo preparato dei petali di rose rosse sul letto e come ho già detto ero in intimo; tutti gli ingredienti per una sera da favola, i miei sarebbero stati fuori a cena. Così la presi per mano, la portai in stanza e la prima cosa che feci fu togliermi il reggiseno. A quel punto mi avvicinai a lei, la bacia e la strinsi forte. Il nostro bacio fu fantastico e durò per un bel po' durante quel bacio le tolsi il reggiseno per cui i miei capezzoli si indurirono subito, e così i suoi. Mi staccai allora dalle sue labbra e mi tolsi le mutande e lei mi seguì. Allora la presi e la lanciai sul letto, le divaricai le gambe e inizia a leccarle la patata, mentre avevo indice e medio nella sua vagina con la lingua le leccavo il clitoride e ciò sembrava piacerle molto. Sentivo le coperte tirate dalle sue mani e gli orgasmi che continuavano a farla impazzire, dopo un po' salì con la lingua fino ad andare alle tette e lì inizia a far vibrare e mordicchiare il suo capezzolo. Allora fu lei, stavolta, a girarmi e a d iniziare a leccarmela. Ragazzi leccava da dio e io avevo un orgasmo dietro l'altro. Ad un certo punto lei mi prese, mi giro a pecorina e inizio a leccarmi il culo mentre mi scopava con le sue dita. Decisi di imitare le sue mosse e ribaltare la situazione, ora le stesse cose le facevo io a lei e avanti così fine ad esaurire le forze. Fu una serata bellissima. Ora io e Alessandro stiamo ancora assieme e speriamo di riuscire a sposarci ora che le leggi italiane sono cambiate.
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