Fissa equina
di
Marios
genere
zoofilia
Quella sera tornati a casa non riuscimmo a dormire,Patrizia fece bagni e docce,consumando litri di bagnoschiuma per levvarsi quell'odore ormai impregnato sulla sua pelle,cenammo ripensando all,avvenimento di quella domenica,Patrizia era molto disturbata all'intestino alzandosi piu'volte per andare in bagno,non tratteneva piu'quel caavallo gli aveva dilatato paurosamente tutto,e di piu'scaricato dentro l'anima era piena,andai in bagno con lei piu'volte,non avevo mai visto tanta sborra cosi'aprii la finestra del bagno,l'odore era nauseante,Patrizia non faceva altro che tirare sciacquoni,passava sul bidet per lavarsi ma la sborra continuava a scendere,sicuramente aveva l'intestino pieno sino in cima,io andai sparecchiare tavola lasciandola li,dopo circa un'ora usci'dal bagno dicendomi io vado a letto,la segui'poco dopo,la trovai sotto le coperte che con le mani si toccava,dicendommi speriamo bene,io risi rispondendo affogheremo nella sborra!entrai anchio sotto abbracciandola,lei sussulto'dicendomi di non stringergli la pancia,io incominciavo ad avere un'erezione,lei mi tocco'si rigiro'dicendomi che per oggi ne aveva avuto fin troppo,io ero troppo eccitato gli chiesi se mi facesse vedere il culo prendendola per i fianchi lei resistette un'attimo,apri'le coperte rimanendo solo con le mutandine,aveva la figa ancora tutta gonfia e arrossata,gli andai davanti e gliele sfilai,mi scoppiava il cazzo dalla voglia,quando fu senza rimasi allibito era una sfacelo,la figa sbrodava come una lumaca,gli alzai le gambe per assaporare quella crema,vidi il buco del culo aprirsi come un vulcano,stava eruttando,con un balzo la rigirai all'esterno del letto mettendomi sopra di lei col mio cazzo sulla sua bocca,gli tirai ancora di piu'indietro le gambe per i piedi,era paurosamente svaccata,incominciai a leccargli il clitoride godendomi bene lo spettecolo,anche lei intanto aveva cominciato a leccarmi,io sbavavo vedendo la saliva colargli in mezzo alle labbra della figa,lei mugulava dal piacere,MADONNA CHE VACCA CHE SEI dissi,non fini'la frase che dal culo usci'una bordata di sborra che sembrava una cascata,l'odore era nauseabondo,un getto,due,tre non finiva mai,era densissima,il buco rilasciava lunghi fili sino a terra,scesi dal letto per vederla bene tutta,pestai persino la sborra con i piedi,era disumana,il buco del culo,rimase aperto penso 8cm espellendo tutto il prolasso zuppo e colante di sborra,non pensai,chiusi il pugno e gli entrai dentro,sentivo tutto un viscidume sulla mano,piu'entravo e il culo si apriva epellendo fuori dai lati intorno al vraccio ancora sborra,incominciai furiosamente a stantuffarla dentro e fuori,lei veniva,avevo passato pure il gomito,il mio braccio era quasi tutto dentro,pareva uno stura lavandini,lo tiravo tutto fuori ricoperto di sborra,il buco rimaneva ormai dilatato da vederci dentro,io pensavo a quel cazzone lungo come il mio braccio,lei si giro'a pecorina sgrillettandosi come una pazza urlando DAI MONTAM,MONTAMI,la stasai come un cesso,venne un'altra volta,io levai il braccio montai su di lei e glielo misi in quel buco che oramai poteva ricevere solo misure equine,la cavalcai ugualmente,quando usci'gli tornai davanti lasciandogli uscire tutto il prolasso che sputava le ultime gocce di sborra,la presi per i capelli,lei apri la bocca,quando senti'quell'odore chiuse gli occhi cominciando a pompami,DAI SBORRAMI IN FACCIA,SBORRA MI DICEVA,SBORRA,SEI IL MIO STALLONE,feci uno schizzo d portargli via quasi un'occhio,venni soddisfattissimo di vedere che razza di donna avevo,la guardai dicendogli NON SARO'GERVASO MA TI FACCIO MORIRE ANCHIO,lei mi guardo'con quella faccia sfatta a troia dicendomi,se eravamo ancora la stasera me li facevo tutti quegli stalloni,io risposi guarda che hai appena cominciato!lei VOGLIO CHE MI CI RIPORTI VOGLIO FARMI RIEMPIRE TUTTI I GIORNI...CONTINUA
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