La Baby-Sitter - CAP 6 (la telefonata)

di
genere
masturbazione

Lara è nella sua cameretta, cammina per la stanza mentre ripassa in vista del prossimo esame. A interromperla è il suono del cellulare. E’ Valeria.. Un tuffo al cuore, un attimo di imbarazzo al pensiero di quello successo due giorni prima. Poi prende fiato e risponde
- Pronto, ciao Valeria dimmi -
- Ciao tesoro come stai? Sono a lavoro e mi hanno appena detto che domani mi devo fermare per una riunione, puoi andare a prendere Matteo all’asilo e portarlo a casa? Non dovrei fare tardissimo -
- Certo, tranquilla posso andarci, io tutto bene e tu come va? -
- Io ? Molto bene – e ride maliziosa
In un attimo va via l’imbarazzo e Lara si sente a suo agio come con un’amica
- Dai su sputa il rospo, raccontami bene com’è andata poi l’altra sera. Puoi ora a lavoro o mi racconterai quando ci vediamo? – e come per volersi preparare al racconto si stende sul letto rilassata
- Curiosona…Beh diciamo che sono arrivata alla sera esausta ma allo stesso tempo ancora eccitatissima e tu penso che sai il perché e questo mix ha fatto sì che la notte è andata decisamente bene e lui direi che ha gradito da come ha reagito -
- Ah e pensi di cavartela così? Io voglio i dettagli carina –

Valeria guarda verso la porta dell’ufficio, è chiusa e al momento è sola quindi non potrebbe sentirla nessuno e, seduta davanti al pc in tailleur, dopo un attimo di esitazione prende coraggio
- Ok, in effetti poi quando ci vedremo magari ci sarà Matteo ed è meglio che ti racconti ora….Allora...Fabio è rientrato un po’ in ritardo mangiando qualcosa fuori e anche io avevo già cenato, così appena arrivato a casa è andato subito a farsi la doccia e rientrato in camera da letto nudo con asciugamano legato in vita – Lara ascolta mordendosi già le labbra e ripensando a Fabio nudo in asciugamano come aveva visto alcune settimane prima e sente già salire l’eccitazione – E con una scusa l’ho fatto mettere nel letto e prese le manette l’ho sistemato nella stessa tua posizione quando abbiamo fatto la prova, solo che lui era già nudo, poi sono sparita a prepararmi. Nel frattempo lui mi chiamava impaziente e quasi arrabbiato e dopo alcuni minuti sono rientrata esattamente con lo stesso intimo che avevo con te e a quel punto è rimasto senza parole e che stava gradendo l’ho notato dai movimenti di una parte del suo corpo che ho iniziato a fissare vogliosa. A quel punto muovendomi in modo sensuale e danzando un po’ mi sono avvicinata e messa in ginocchio su di lui con le gambe larghe che avvolgevano le sue tese e non ho resistito ad accarezzargli le cosce e poi ad arrivare al suo cazzo ormai dritto al massimo e dopo averci giocato con le dita e una mano l’ho riempito di baci e qualche leccatina.
Poi ho proseguito sul suo petto mentre lui impazzito mi pregava di slegarlo perché voleva scoparmi, ma volevo farlo eccitare ancora di più e allora tolte le scarpe mi sono messa in piedi sul letto e iniziato a spogliarmi mentre con i piedi gli sfioravo il petto e giocavo con il suo cazzo quasi schiacciandoglielo. Ho sbottonato lentamente la camicetta trasparente e poi tolto calze e tutto il resto e rimasta nuda con lui che voglioso mi fissava dal basso e sono scesa a baciarlo intensamente mentre strusciavo la mia fica sul suo cazzo senza farlo entrare, ma ero troppo eccitata e allora mi sono avvicinata al suo viso con le gambe piegate, tenendomi al letto e con la fica sulle sue labbra e ha iniziato a leccarla con tutta la voglia che aveva e io ad ansimare e impazzire… Ehi ma ci sei o sei svenuta? –

Lara era stesa e aveva già abbassato i pantaloni sfiorandosi intorno sempre più eccitata pensando a quei due corpi che tanto piacere le avevano dato in due occasioni diverse
- Sono qui ti ascoltavo ed ammetto che per ora il racconto è molto eccitante, dai su vai avanti -
- Ah sì ti stai eccitando? E che stai facendo porcellina? Comunque con la lingua mi stava facendo impazzire ma mai come mi facevi godere te nel pomeriggio –
Lara sorride
- Grazie e posso dire la stessa cosa io, nessun uomo mi ha mai fatto godere così con la lingua…. - Valeria non sapeva che tra questi uomini c’era anche suo marito. In ogni caso sono riuscite a tornare sull’argomento di quel pomeriggio passato insieme senza troppi problemi e imbarazzi, forse grazie all’eccitazione che stava aumentando ad entrambe - Comunque non sto facendo niente per ora anche se sono stesa nel letto e se vai avanti non garantisco niente -

- Allora continuo e vediamo che succede… A un certo punto mi sono staccata e prima ho voluto torturarlo ancora mettendomi a cavalcioni su di lui e infilandomelo dentro fino in fondo, dio come era grosso, più del solito da quanto era eccitato e sono andata 3 volte su e giù ma ho avuto la forza di levarmi anche se sarei voluta venire così ma le sorprese non erano finite.
Ho preso il vibratore e dovevi vedere la sua faccia, gli si sono illuminati gli occhi e mi pregava di liberarlo e altre frasi oscene in preda all’eccitazione ma io ero decisa ad andare avanti e così seduta vicina a lui ho iniziato col vibratore sul clitoride e poi tutto dentro a scoparmi con sempre più foga mentre colavo sempre più eccitata e bagnata e ti confesso che i pensieri andavano anche a te e alla nostra pazzia –

Lara ormai lascia scivolare le mani a toccarsi mentre è sempre più bagnata e dopo aver giocato col proprio clitoride ecco un dito entrare e proprio mentre Valeria ricorda quel pomeriggio lo succhia lasciandosi scappare un
- mmmmmm – eccitatissima – dai vai avanti raccontami – Valeria capendo cosa stava succedendo non può che eccitarsi al pensiero e di istinto allarga le gambe scivolando sulla sedia da ufficio
- Ho continuato così, era eccitantissimo penetrarmi e fissarlo voglioso e quando ho sentito che stavo per esplodere in un orgasmo mi sono messa a 69 su di lui prendendolo tutto in bocca e succhiandoglielo vogliosa mentre lui leccandomela mi ha fatto godere e venire –

Lara ormai inizia a toccarsi sempre più decisa e vogliosa anche se cerca di aspettare prima di lasciarsi andare all’orgasmo, vuole godersi tutto il racconto ma non nasconde il respiro corto che ormai era percepibile al telefono e che fa eccitare Valeria che si alza e chiude a chiave la porta dell’ufficio e mentre torna a sedersi dice alla ragazza.
- Ora però non vado avanti se non mi descrivi cosa stai facendo -
- Cosa pensi che stia facendo…Dai vai avanti e racconta cos’è successo dopo –
- Non se ne parla, voglio sapere dove sei, come sei vestita e cosa stai facendo esattamente -
- Sono stesa nel mio letto, ho levato i pantaloni e gli slip sono alle ginocchia, la t-shirt alzata per poter stuzzicarmi liberamente i capezzoli e le gambe larghe con le dita che si muovono veloci sul clitoride, poi entrano dentro e in alcune pause lecco e succhio i miei umori -
Valeria sentendo la descrizione sente un brivido e non resiste infilando una mano sotto la gonna, sente che è già bagnata e come le ha insegnato Lara lecca e succhia le sue dita per poi tornare a toccarsi
- Ecco brava hai fatto eccitare anche me e non riesco a tenere le mani libere, qui sul lavoro nel mio ufficio, come vorrei essere lì a leccarti e sentire la mia lingua tra le mie gambe -
Lara ansima sempre di più
- Sì anche io ti vorrei qui, ma ora toccati e racconta cosa è successo dopo –
- Agli ordini tesoro, ho ripreso fiato accarezzandogli quel cazzo ormai sempre più gonfio, ci giocavo leccandogli la punta della cappella con la lingua mentre lo vedevo ormai stremato e sentiva quasi male dalla tortura di non riuscire a sfogarsi e appena ero nuovamente pronta l’ho liberato. Immediatamente mi ha spinta facendomi stendere e iniziata a palpare ovunque e mi ha alzato le gambe appoggiandole alle sue spalle e iniziato a scoparmi con una forza incredibile, per fortuna ero eccitatissima sennò mi avrebbe fatto un male incredibile ma era impossibile fermarlo dalla voglia che aveva e io non facevo che incitarlo ad aumentare e a spaccarmi, era così eccitato che poco dopo stava per venire e l’ho pregato di farmela bere tutta ma il tempo di avvicinarmi a prenderlo in bocca e mi ha tenuto la testa e quasi rabbioso ed eccitatissimo mi ha sborrato in faccia una quantità enorme di sperma che mi colava sul collo e sulle tette e che catturavo con le dita per poi leccarle e assaporare tutto il suo nettare mentre lui recuperava le forze -
Valeria ormai parlava col il fiatone e anche Lara era eccitatissima e dice
- Oddio quanto mi stai facendo eccitare, ti stai toccando anche tu? Io ora sono a cavalcioni sul cuscino e mi muovo come se cavalcassi un uomo -
- Brava la mia porcellina….Io ho due dita dentro sono un lago ho voglia di godere -
- Dai vai avanti dimmi cosa avete fatto dopo -
- Appena si è ripreso mi ha fatto mettere a gattoni e leccato il culo, sapevo già cosa voleva fare ed ero così eccitata che lo incitavo a mettermelo tutto nel culo così lentamente ha iniziato a infilarmelo e sentivo male ma godevo tantissimo, appena è entrato tutto sento che aziona il vibratore che aveva preso in mano e me lo infila tutto nella fica. Non puoi capire quanto è eccitante una doppia penetrazione mi sentivo riempire ovunque e urlavo impazzita mentre lui aumentava ed è andato avanti facendomi godere ancora e mentre urlavo anche lui è venuto riempiendomi il culo di sborra mentre mi tirava i capelli e mi graffiava la schiena -
- Sto per venire…Mi stai facendo impazzire ti immagino lì a novanta urlare e godere vogliosa così come quando nel pomeriggio te la leccavo io -
- Aspettami a venire voglio venire con te, ormai sono un lago, devo stare attenta a non urlare per non farmi sentire ma vorrei esplodere urlando mentre me la lecchi, anche con Fabio non potevo che non pensare a noi due il pomeriggio ed ero ancora più eccitata –
- Sìììììììì pensami tra le tue gambe a leccartela, mi sto muovendo sul cuscino come se avessi il tuo viso sotto -
- mmmmm sto per venire tesoro, vieni con me, oddio si vengooooooooo -
- Godo Valeria godo con te dai vieni veni, sto per esplodere anche io sìììììììììììì -
E a un tratto al telefono solo i respiri di entrambe che cercavano di recuperare il fiato e dopo essersi scambiate un bacio e chiuso il telefono, nuovamente da sole a ripensare a quei nuovi attimi di follia vissuti insieme.
scritto il
2017-04-03
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