La Ragazza di una sera

di
genere
etero

La storia che sto x raccontarvi risale a poco tempo fa. Io mi chiamo Aldo e ho 23 anni, sono studente al 4 anno di lettere e vivo nella casa dello studente. Tutto successe una sera di Ottobre, faceva caldo sembrava Maggio dalla temperatura che c'era, io ero fuori in una pizzeria con dei compagni di facoltà, quando nel locale vidi una ragazza splendida. Occhi neri , viso luminoso e meravigliosi capelli Biondi..e lunghi, sembrava una principessa delle favole, io la guardavo , ero proprio affascinato da tanta bellezza, poi mi avvicinai a lei. "Signorina, mi scusi.." lei con un sorriso incantevole si voltò verso di me e disse:" cosa desidera? " io un po imbarazzato risposi" nulla , volevo solo fare la sua conoscenza" lei gentilmente disse: " si con molto piacere ".. " io mi chiamo Aldo piacere.. " e lei : " io mi chiamo Stefania" le strinsi la mano, era morbida come la seta. La invitai a bere qualcosae passammo tutta la serata insieme, lei era un angelo, io la desideravo in modo folle , ma non le feci capire le mie infezioni morbose, lei era cordiale, io la invitai a casa mia, lei accettò. Arrivati , la feci salire, parlammo tanto e bevemmo , poi la passio ci travolse, forse anche l' alcool, ma io mi avvicinai a lei sfiorai con le dita , le sue morbide labbra, poi la baciai, lei non si ritrasse anzi infilò la sua lingua nella mia bocca, le nostre salive si legarono in un vortice di passione, io le alzai con dolcezza la gonna, avevo quasi paura che mi fermasse , ma invece mi abbracciò, io toccavo con delicatezza le sue bellissime cosce, le abbassai con delicatezza le slip e davanti a me apparve il suo paradiso, scesi con la testa fra le sue gambe, con la lingua iniziai a leccarle la passera, lei s'ispirava e con le sue mani mi toccava la testa, s'ispirava..poi gridò di piacere è venne. Io mi alzai, la baciai sulle labbra, portai il mio pene all'entrata della sua passera e lo feci scivolare dentro di lei. La passione fu infinita..sentivo il suo fuoco ardere mentre la pebetravo, volevo che quel tempo non finisse mai.lei mi disse: "grazie" ed io " di che cosa? " e lei " di farmi sentire donna" ed io " grazie a te, di formi sentire uomo.." poi venni dentro di lei..poi lei si rivestì e se ne andò. Non la rividi più .
scritto il
2017-07-17
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