Vera,la ferroviera
di
Eterno arrapato
genere
etero
Sinceramente non ricordo il suo vero nome,quindi in questo racconto la
chiamerò "Vera"! Era verso la fine degli anni'80 quando la conobbi e suo
Padre era un Dirigente delle Ferrovie! Io ed altri miei colleghi avevamo preso
l'appalto come Coop.di Autisti di portare i ferrovieri al cambio- turno dalla Stazione
centrale alla Sottostazione Elettrica,! Ed era proprio lì difronte che abitava Vera con
la sua famiglia ed il suo fratellino piccolo! Io avevo 25 anni e lei quasi 18 e stava
ripassando gli studi,quando per "attaccare bottone " mi offrii di aiutarla e quasi
contemporaneamente dalla stazione difronte partirono dei fischi complici da parte
di alcuni ferrovieri che avevano intuito le mie intenzioni! Intanto suo fratellino
giocava a pallone da solo,ed io entrai nel giardino per scambiare 2 palleggi e
socializzare! Lei apprezzò molto e per dimostrarmelo mi diede il suo primo bacio!
Poi nei giorni seguenti non vedevo l'ora di reincontrarla,perché era un turno a giro,
quindi dovevo attendere che toccasse a me di tornare lì'! Lei ormai non studiava
più in casa,ma mi attendeva sempre a cavalcioni sul " nostro " muretto,obbligando
tra l'altro il fratellino di giocare sempre lì accanto a lei! Quando finalmente la rividi
sentimmo i ns.cuori battere all'impazzata,e lei non seppe resistere dal gettarmi le
braccia al collo,ma poi si fece più audace e cominciò a tastarmi il" pacco" in evidenza!
Allora le dissi di infilarci nel portoncino di casa ,per stare più tranquilli! Lei disse al
fratellino di controllare che non arrivasse nessuno e quindi ci infiltrammo dentro
a quel portoncino dove lei si affrettò a tirarmelo fuori e a farmi subito una veloce
sega ,poi con più calma se lo infilò in bocca e con la lingua prima e con le labbra
poi lo lecco'esucchio' con maestria,peccato che in quel preciso momento spalancò
il portoncino il fratellino e le disse:" Ehi,ma allora piace anche a te giocare con le
palle,e poi non sapevo che fumassi il sigaro,e che sigaro!!
chiamerò "Vera"! Era verso la fine degli anni'80 quando la conobbi e suo
Padre era un Dirigente delle Ferrovie! Io ed altri miei colleghi avevamo preso
l'appalto come Coop.di Autisti di portare i ferrovieri al cambio- turno dalla Stazione
centrale alla Sottostazione Elettrica,! Ed era proprio lì difronte che abitava Vera con
la sua famiglia ed il suo fratellino piccolo! Io avevo 25 anni e lei quasi 18 e stava
ripassando gli studi,quando per "attaccare bottone " mi offrii di aiutarla e quasi
contemporaneamente dalla stazione difronte partirono dei fischi complici da parte
di alcuni ferrovieri che avevano intuito le mie intenzioni! Intanto suo fratellino
giocava a pallone da solo,ed io entrai nel giardino per scambiare 2 palleggi e
socializzare! Lei apprezzò molto e per dimostrarmelo mi diede il suo primo bacio!
Poi nei giorni seguenti non vedevo l'ora di reincontrarla,perché era un turno a giro,
quindi dovevo attendere che toccasse a me di tornare lì'! Lei ormai non studiava
più in casa,ma mi attendeva sempre a cavalcioni sul " nostro " muretto,obbligando
tra l'altro il fratellino di giocare sempre lì accanto a lei! Quando finalmente la rividi
sentimmo i ns.cuori battere all'impazzata,e lei non seppe resistere dal gettarmi le
braccia al collo,ma poi si fece più audace e cominciò a tastarmi il" pacco" in evidenza!
Allora le dissi di infilarci nel portoncino di casa ,per stare più tranquilli! Lei disse al
fratellino di controllare che non arrivasse nessuno e quindi ci infiltrammo dentro
a quel portoncino dove lei si affrettò a tirarmelo fuori e a farmi subito una veloce
sega ,poi con più calma se lo infilò in bocca e con la lingua prima e con le labbra
poi lo lecco'esucchio' con maestria,peccato che in quel preciso momento spalancò
il portoncino il fratellino e le disse:" Ehi,ma allora piace anche a te giocare con le
palle,e poi non sapevo che fumassi il sigaro,e che sigaro!!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La miglior amica di mia sorellaracconto sucessivo
Ora non puoi più dirmi di no
Commenti dei lettori al racconto erotico