Addio ai voti

di
genere
etero

Elena:
Sono qui a raccontare l'evento che mi ha cambiato la vita, sono una suora anzi lo ero(porto ancora l'abito, ma spiritualmente...),finché un giorno nel confessionale separato dal convento, non è venuto un ragazzo con cattive intenzioni in un certo senso,si chiama Andrea, doveva essere confessato,ma mi si è buttato addosso mi ha bloccato i polsi con delle manette che aveva con sé, ad una trave portante del confessionale e ha deflorato la mia purezza trasformandomi in una donna vogliosa. Ora entrerò nei dettagli:"Continuavo a muovermi ma lui non era interessato alle mie volontà, mi baciava voglioso per zittirmi e quando ho negato ancora mi ha ficcato il cazzo in bocca e mi ha zittito facendosi succhiare e leccare il cazzo fino all'ultima goccia della sua sborra, mentre godeva e mi chiamava troia,ma non aveva finito mi ha strappato il saio e tolto le mutande,quando ho chiuso le cosce me le divaricate schiaffeggiandomi anche la figa, pizzicandomi i capezzoli. E subito dopo mi ha cambiata,mi ha ficcato il cazzo tra le gambe, io provavo dolore,ma lui ha spinto, io avevo un forte bruciore ma lui andava avanti e indietro, urlando cose come bella troia, che zoccola, amo te e la tua figa, amo scoparti, non volevo altro.
Io ero presa,lui mi succhiava le tette quando non mi offendeva, il suo cazzo entrava usciva dalla mia dolorante figa,io provavo piacere ma non volevo fin quando la mia figa non iniziò a tremare e venni mentre mi scopava contro la mia volontà questo lo eccitó ancora di più, venne in me. E subito dopo prese dalla tasca una pillola e me la buttò in gola dicendo "evitiamo altre troie." Mi sciolse e finalmente pensai che fosse finita ma no,mi fece piegare e mi attaccò ancora, entro nel mio culo,urlai dal dolore mentre mi diceva di star zitta altrimenti le altre suore mi avrebbero trovata con un cazzo in culo e scommunicata, mi mordevo il labbro mentre soffrivo, durava tantissimo quelle spinte erano lunghissime e a me facevano tanto male, finalmente si fermò, credevo avesse terminato ma no,mi aprí in due, uscí fuori e rientrò più volte e finalmente venne. Mi lamentavo dal dolore,piangevo, così decise di farmi un regalo, mi giró di nuovo e iniziò a succhiarmi e leccarmi la figa. E mi fece venire. Quella sera persi tutta la mia purezza e diventai la troia che sono ora, quando ha rotto il mio imene ha svegliato una ninfomane, mi masturbo ogni sera di nascosto nella mia celletta nel convento,con le dita e con il dildo che mi ha regalato. E mi viene a trovare e ci chiudiamo nel confessionale quasi tutta la notte. E al mattino dovrei essere confessata io. "
scritto il
2018-01-18
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