Troia in treno
di
GIOVANNA CON LA FIGA PIENA DI PANNA000
genere
dominazione
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Io mi chiamo Giovanna ed ho 39 anni,sono alta 1,66,ho i capelli neri,gli occhi verdi,una quarta e mezza di seno,un grosso culo,ho delle labbra carnose,amo fare le corna a mio marito e l'incesto. (Questa parte è vera)
(Da qui comincia la parte finta)
Ero appena uscita da una riunione di lavoro,erano le 23 e l'ultimo treno passava tra un minuto,arrivai in tempo e l'unico che trovai era un uomo che aveva un cappello in testa,mi tenevo ad un palo,sentivo come lo sguardo dell'uomo addosso,alla prima stazione l'uomo non scese ed io cominciavo ad agitarmi di più,mi cadde la valigetta a terra quindi mi piegai per raccoglierla,sentii una mano posarsi sul mio culo,mi girai e diedi uno schiaffo all'uomo,lui mi prese per i capelli e mi infilò la lingua in bocca,cercavo di divincolarmi ma lui mi mise contro il vetro "Ora troia scrivi il tuo numero su questo foglio e fai in modo che sia quello vero se no ti cercherò e ti scoperò ancora e con il tuo numero potrò chiamarti per svuotarmi le palle e farle svuotare agli altri" disse lui ed io scrissi il mio numero sul foglio che mi diede e quando mi chiamò il mio cell squillò "Bene" disse lui e mi portò nel bagno e chiuse la porta con la chiave che c'era,lui tirò fuori il suo pene che era moscio ma aveva delle dimensioni eccezionali,cominciò a sbattermelo in faccia e si indurì e divenne ancora più grosso 27 cm credo,strusciò il suo pene sulle mie labbra "Che labbra carnose come quelle di una puttana" disse lui e mi diede degli schiaffi in faccia ed aprii la bocca,lui mi penetrò la bocca,faceva dei movimenti lenti e mi teneva per i capelli,iniziò ad aumentare la velocità nella penetrazione orale,la mia saliva colava e stavo soffocando,lui tirò fuori il suo cazzo dalla mia bocca ed io sputai per terra,lui continuava a segarsi,mi aprì la camicia e mi strappò il reggiseno,cominciò a leccarmi il seno,a succhiarmi i capezzoli ed a torturarmeli "Fammi una spagnola zoccola" disse lui e presi il suo pene tra le mie tette,cominciai a fare movimenti lenti,mi sputò addosso ed accelerai il movimento "Che tette troia" disse lui e tolse il suo pene dalle mie tette "Metti le tue mani al muro" disse lui e feci così,mi abbassò i pantaloni e mi strappò le mutande,strusciò il suo pene tra le mie chiappe,poi sputò sul suo pene e me lo mise nel culo,urlai dal dolore e lui continuò a sfondarmi il culo,tolse la sua cintura e cominciò a sculacciarmi con quella "Smettila ti prego!" dissi con le lacrime agli occhi "Mai brutta vacca" disse lui,si mise a palpare il mio seno e a tirarmi i capelli,tirò fuori il suo pene e mi spinse via,si sedette sul water "Ora vieni qui e con quel tuo grosso culone ti metto a twerkare sul mio cazzo" disse lui e lo feci,cominciò a sculacciarmi con la sua mano ed a mordermi le tette "Ti piace vero" disse lui "No non è vero" dissi "E lo dici mentre mi twerki sul cazzo" disse lui e rinfilò la sua lingua nella mia bocca,ogni volta che facevo si e giù sul suo pene avevo male alla vagina "Posso smetterla ho male alla vagina" dissi "Ma certo" disse lui e mentre stavo su di lui cominciò a penetrarmi lui e mi faceva sempre più male poi mi fece scendere dal suo pene e me lo rimise in bocca,continuò a scoparmi la bocca finché venne dentro la mia bocca continuò a penetrarmi anche mentre sborrava finché il suo pene divenne moscio lo tirò fuori "Sei felice ora brutto orco" dissi "No non ancora" disse lui con un sorriso malizioso e mi pisciò in faccia e sui miei vestiti "Ora sono felice penso che riceverai molti messaggi da chi vorrà svuotarsi le palle e la vescica ora ti lascio qui puzzolente di piscio" disse lui,mi abbottonai la vescica ed indossai i pantaloni,presi la valigetta ed uscii dal treno,prenotai una camera d'hotel e scrissi a mio marito che dormivo in un hotel perché l'ultimo treno era passato.
Arrivata all'hotel dissi al tipo che ero caduta in un lago,entrai nella stanza e dopo una doccia rimasi con l'accappatoio dell'hotel e diedi i miei vestiti per lavarli,presi il mio telefono e vidi la scritta Max ti ha scritto:"Spero di ritrovarti domani alle 23 nello stesso treno porterò qualche amico".
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO IL RACCONTO TUTTO FINTO E RICORDATEVI DI SCRIVERMI SU INSTAGRAM IO SONO giovanna_erotici_racconti.
Io mi chiamo Giovanna ed ho 39 anni,sono alta 1,66,ho i capelli neri,gli occhi verdi,una quarta e mezza di seno,un grosso culo,ho delle labbra carnose,amo fare le corna a mio marito e l'incesto. (Questa parte è vera)
(Da qui comincia la parte finta)
Ero appena uscita da una riunione di lavoro,erano le 23 e l'ultimo treno passava tra un minuto,arrivai in tempo e l'unico che trovai era un uomo che aveva un cappello in testa,mi tenevo ad un palo,sentivo come lo sguardo dell'uomo addosso,alla prima stazione l'uomo non scese ed io cominciavo ad agitarmi di più,mi cadde la valigetta a terra quindi mi piegai per raccoglierla,sentii una mano posarsi sul mio culo,mi girai e diedi uno schiaffo all'uomo,lui mi prese per i capelli e mi infilò la lingua in bocca,cercavo di divincolarmi ma lui mi mise contro il vetro "Ora troia scrivi il tuo numero su questo foglio e fai in modo che sia quello vero se no ti cercherò e ti scoperò ancora e con il tuo numero potrò chiamarti per svuotarmi le palle e farle svuotare agli altri" disse lui ed io scrissi il mio numero sul foglio che mi diede e quando mi chiamò il mio cell squillò "Bene" disse lui e mi portò nel bagno e chiuse la porta con la chiave che c'era,lui tirò fuori il suo pene che era moscio ma aveva delle dimensioni eccezionali,cominciò a sbattermelo in faccia e si indurì e divenne ancora più grosso 27 cm credo,strusciò il suo pene sulle mie labbra "Che labbra carnose come quelle di una puttana" disse lui e mi diede degli schiaffi in faccia ed aprii la bocca,lui mi penetrò la bocca,faceva dei movimenti lenti e mi teneva per i capelli,iniziò ad aumentare la velocità nella penetrazione orale,la mia saliva colava e stavo soffocando,lui tirò fuori il suo cazzo dalla mia bocca ed io sputai per terra,lui continuava a segarsi,mi aprì la camicia e mi strappò il reggiseno,cominciò a leccarmi il seno,a succhiarmi i capezzoli ed a torturarmeli "Fammi una spagnola zoccola" disse lui e presi il suo pene tra le mie tette,cominciai a fare movimenti lenti,mi sputò addosso ed accelerai il movimento "Che tette troia" disse lui e tolse il suo pene dalle mie tette "Metti le tue mani al muro" disse lui e feci così,mi abbassò i pantaloni e mi strappò le mutande,strusciò il suo pene tra le mie chiappe,poi sputò sul suo pene e me lo mise nel culo,urlai dal dolore e lui continuò a sfondarmi il culo,tolse la sua cintura e cominciò a sculacciarmi con quella "Smettila ti prego!" dissi con le lacrime agli occhi "Mai brutta vacca" disse lui,si mise a palpare il mio seno e a tirarmi i capelli,tirò fuori il suo pene e mi spinse via,si sedette sul water "Ora vieni qui e con quel tuo grosso culone ti metto a twerkare sul mio cazzo" disse lui e lo feci,cominciò a sculacciarmi con la sua mano ed a mordermi le tette "Ti piace vero" disse lui "No non è vero" dissi "E lo dici mentre mi twerki sul cazzo" disse lui e rinfilò la sua lingua nella mia bocca,ogni volta che facevo si e giù sul suo pene avevo male alla vagina "Posso smetterla ho male alla vagina" dissi "Ma certo" disse lui e mentre stavo su di lui cominciò a penetrarmi lui e mi faceva sempre più male poi mi fece scendere dal suo pene e me lo rimise in bocca,continuò a scoparmi la bocca finché venne dentro la mia bocca continuò a penetrarmi anche mentre sborrava finché il suo pene divenne moscio lo tirò fuori "Sei felice ora brutto orco" dissi "No non ancora" disse lui con un sorriso malizioso e mi pisciò in faccia e sui miei vestiti "Ora sono felice penso che riceverai molti messaggi da chi vorrà svuotarsi le palle e la vescica ora ti lascio qui puzzolente di piscio" disse lui,mi abbottonai la vescica ed indossai i pantaloni,presi la valigetta ed uscii dal treno,prenotai una camera d'hotel e scrissi a mio marito che dormivo in un hotel perché l'ultimo treno era passato.
Arrivata all'hotel dissi al tipo che ero caduta in un lago,entrai nella stanza e dopo una doccia rimasi con l'accappatoio dell'hotel e diedi i miei vestiti per lavarli,presi il mio telefono e vidi la scritta Max ti ha scritto:"Spero di ritrovarti domani alle 23 nello stesso treno porterò qualche amico".
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