Un tradimento irrinunciabile
di
HicSuntDurones
genere
tradimenti
Buongiorno a tutti
Mi chiamo T. Ho 24 anni e sono fidanzato da alcuni mesi con una ragazza. È una storia molto bella, lei è meravigliosa, forse la ragazza ideale. Mi fa sentire sempre a mio agio, eppure i desideri per altre ragazze rimangono. Rimangono nella mia mente, per quanto tenti ogni giorno di trattenerli. Era solo questione di tempo, cercavo di rinviare qualcosa di inevitagile.
Dopo l'ennesimo commento commento su instagram di Giulia, tento di proseguire la conversazione. La conosco da alcuni anni, so che è una ragazza abbastanza aperta. Poche tette,ma due occhi atomici e il culo è ben formato. Me lo lascia sempre di pietra quando ci penso. Ogni volta cerco di estirpare il pensiero ma da alcuni giorni non penso ad altro.
Continuo a parlare di cazzate fino a quando mi proporne di vederci un giorno di questi a casa sua per una pasta, i suoi non ci sono ma è una cosa tra amici. Accetto ma con mille pensieri, spiace per la mia ragazza ma al cazzo non si comanda.
Vado da lei il giorno prestabilito, mi accingo ad entrare a casa sua (paesino sperduto) e iniziamo a preparare. Come cuoca non è il massimo ma cerco di aiutarla. In men che non si dica porta indietro il bacino fino a premere contro il mio cazzo? Caso? Non lo so, ma cerco di continuare. Non sapevo neanche io cosa volevo, fattosta' ho continuato il lavoro in cucina. Dopo qualche altra conversazione caduta nel vuoto lei si gira di scatto e preme con la mano sulla mia patta. Impazzisco. Iniziamo a baciarci follemente. Amo baciare, l'intreccio di lingua, le mani senza alcun comando. Lasciamo perdere la cena e ci dirigiamo sul divano. Giulia inizia un lavoro di bocca entusiasmante. Lecca ogni parte possibile del mio cazzo, partendo dalle palle. Passa all'asta (modestamente di discreta lunghezza ma soprattutto larghezza) alternando lavori di bocca alla mano, molto vellutata.
Non ci sto più con la testa. Con forza le tiro via i jeans e noto oramai le mutande piene zeppe di umori. Inizio ad annusare e sento il suo respiro sempre più affannoso. Piano piano le sfilo e porto la punta della mia lingua al centro della vulva, alternando colpi leggeri a lavori di dita. Il movimento è circolare, vedo che desidera solo essere sbattuta ma a me non frega un cazzo. Voglio torturarla. Le allargo ancora più le gambe per succhiare e mordere il prelibato nettere. Amo queste cose e amo le espressioni senza ritegno delle ragazze durante l'operazione. Il cazzo oramai non ce l'ha fa più e richiede di essere utilizzato. Piano piano lo inserisco e capisco che la troia non aspettava altro da troppo tempo. Una scopata mozzafiato. Dopo numerosi colpi sento le mie palle sbattere continuamente sul suo culo. È la mia musica preferita. Per non urlare affossa le unghie nella mia schiena, portando all'eccitazione massima. I miei colpi si fanno sempre più accelerati fino a quando smetto per puntare a posizioni diverse, come una pecorina. La mia posizione preferita, perché il palo si sente tutto e la donna può essere sodomizzata con facilità. Inizio a schiaffeggiarla sul culo, come per punirla di un tradimento che in realtà è solo opera mia. Il culo diventa rosso ma lei non è sazia. Vuole quel palo nel culo. Dopo aver utilizzato la crema apposita cerco di farmi spazio ma sembra che il tunnel sia restio. Continuo piano piano fino a quando lo inserisco completamente. È un tripudio. Lei inizia a urlare di dolore per poi tramutare quei gemiti in piacere. Dio se amo fotterla, dovevo farlo molto prima. I suoi umori sono sul tappeto, gocciolava come un gelato al sole. Oramai sto esplodendo, lo tiro fuori e rilascio tutto lo sperma dentro la sua bocca che, da brava pompinara, riesce a prendere tutto.
Ci rivestiamo, cambiamo idea e ci dirigiamo al mac.
Tornato a casa capisco della stronzata fatta ma le pulsioni erano diventare troppo incontrollabili.
Mi chiamo T. Ho 24 anni e sono fidanzato da alcuni mesi con una ragazza. È una storia molto bella, lei è meravigliosa, forse la ragazza ideale. Mi fa sentire sempre a mio agio, eppure i desideri per altre ragazze rimangono. Rimangono nella mia mente, per quanto tenti ogni giorno di trattenerli. Era solo questione di tempo, cercavo di rinviare qualcosa di inevitagile.
Dopo l'ennesimo commento commento su instagram di Giulia, tento di proseguire la conversazione. La conosco da alcuni anni, so che è una ragazza abbastanza aperta. Poche tette,ma due occhi atomici e il culo è ben formato. Me lo lascia sempre di pietra quando ci penso. Ogni volta cerco di estirpare il pensiero ma da alcuni giorni non penso ad altro.
Continuo a parlare di cazzate fino a quando mi proporne di vederci un giorno di questi a casa sua per una pasta, i suoi non ci sono ma è una cosa tra amici. Accetto ma con mille pensieri, spiace per la mia ragazza ma al cazzo non si comanda.
Vado da lei il giorno prestabilito, mi accingo ad entrare a casa sua (paesino sperduto) e iniziamo a preparare. Come cuoca non è il massimo ma cerco di aiutarla. In men che non si dica porta indietro il bacino fino a premere contro il mio cazzo? Caso? Non lo so, ma cerco di continuare. Non sapevo neanche io cosa volevo, fattosta' ho continuato il lavoro in cucina. Dopo qualche altra conversazione caduta nel vuoto lei si gira di scatto e preme con la mano sulla mia patta. Impazzisco. Iniziamo a baciarci follemente. Amo baciare, l'intreccio di lingua, le mani senza alcun comando. Lasciamo perdere la cena e ci dirigiamo sul divano. Giulia inizia un lavoro di bocca entusiasmante. Lecca ogni parte possibile del mio cazzo, partendo dalle palle. Passa all'asta (modestamente di discreta lunghezza ma soprattutto larghezza) alternando lavori di bocca alla mano, molto vellutata.
Non ci sto più con la testa. Con forza le tiro via i jeans e noto oramai le mutande piene zeppe di umori. Inizio ad annusare e sento il suo respiro sempre più affannoso. Piano piano le sfilo e porto la punta della mia lingua al centro della vulva, alternando colpi leggeri a lavori di dita. Il movimento è circolare, vedo che desidera solo essere sbattuta ma a me non frega un cazzo. Voglio torturarla. Le allargo ancora più le gambe per succhiare e mordere il prelibato nettere. Amo queste cose e amo le espressioni senza ritegno delle ragazze durante l'operazione. Il cazzo oramai non ce l'ha fa più e richiede di essere utilizzato. Piano piano lo inserisco e capisco che la troia non aspettava altro da troppo tempo. Una scopata mozzafiato. Dopo numerosi colpi sento le mie palle sbattere continuamente sul suo culo. È la mia musica preferita. Per non urlare affossa le unghie nella mia schiena, portando all'eccitazione massima. I miei colpi si fanno sempre più accelerati fino a quando smetto per puntare a posizioni diverse, come una pecorina. La mia posizione preferita, perché il palo si sente tutto e la donna può essere sodomizzata con facilità. Inizio a schiaffeggiarla sul culo, come per punirla di un tradimento che in realtà è solo opera mia. Il culo diventa rosso ma lei non è sazia. Vuole quel palo nel culo. Dopo aver utilizzato la crema apposita cerco di farmi spazio ma sembra che il tunnel sia restio. Continuo piano piano fino a quando lo inserisco completamente. È un tripudio. Lei inizia a urlare di dolore per poi tramutare quei gemiti in piacere. Dio se amo fotterla, dovevo farlo molto prima. I suoi umori sono sul tappeto, gocciolava come un gelato al sole. Oramai sto esplodendo, lo tiro fuori e rilascio tutto lo sperma dentro la sua bocca che, da brava pompinara, riesce a prendere tutto.
Ci rivestiamo, cambiamo idea e ci dirigiamo al mac.
Tornato a casa capisco della stronzata fatta ma le pulsioni erano diventare troppo incontrollabili.
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