Prima e dopo
di
limitepensante
genere
etero
Si chiama Giulia ed è una farmacista. Da poco nel mio quartiere ci siamo parlati spesso nella sua farmacia e abbiamo scoperto che ci piace stare insieme. Da lì qualche incontro furtivo, messaggi e poi l'ho invitata a casa.
E ' molto distinta, riservata, professionale. E' arrivata con il cuore che batteva a mille. Un caffè, un bacio e due chiacchiere sul divano. Al mio primo slancio deciso mi blocca e mi dice di aspettarla.
Rovista nella sua borsa prende un sacchetto e sparisce in bagno. Dopo pochi minuti ritorna con un vestito aderente cortissimo, tacchi impossibile e il seno (una quarta abbondante) che sembra esplodere nel tessuto. Ti piaccio? mi dice. Io quasi svengo dalla sorpresa. Mi racconta così che la sua fantasia più recondita è trasformarsi da donna insospettabile in grande troia, audace e volgare.
Sbavo nel vederla. Avanza verso di me in equilibrio precario su quei tacchi altissimi.
Si lascia guardare, si volta dandomi le spalle e chinandosi mi offre il culo e la fica che si aprono invitanti.
Non capisco più nulla e affondo la mia faccia nel suo culo prendendola per i fianchi. Un gemito scende dalla sua bocca mentre la mia lingua lecca e succhia.
Si bagna subito ed io bevo ogni suo umore. Il cazzo mi scoppia nei jeans. Le si volta si inginocchia e mi morde il gonfiore direttamente sul tessuto. Morde e lecca i jeans, sbavandoli.
Apre la cinta, fa saltare i bottoni e un cazzo turgido schizza fuori sulla sua faccia. Apre la bocca e affonda facendosi quasi venire un conato di vomito. Strabuzza gli occhi e succhia, lecca, morde, tastandomi le palle cone mani avide.
Il suo vestitino leggero copre i capezzoli che ora sembrano sfondare il tessuto. Li mordo e con i denti quasi strappo il vestito. Ho il cazzo in fiamme, lei se ne accorge e mi fa sedere sul divano.
Mi viene sopra e mi cavalca spingendosi il cazzo nella fica.Mi aggrappo al suo culo e lei mi sbatte sulla bocca le enormi tette.
Gode subito ma non si ferma. Sento le palle che si inzuppano e un mio dito le apre il buco del culo. La immagino con la sua divisa bianca impeccabile dietro al bancone della farmacia e ora la vedo infoiata che balla sul mio cazzone e gode, spingendomi in bocca la sua saliva.
Il mio dito nel culo sta facendo bene il suo lavoro perchè ora mi dice con la sua voce gentile che vuole essere inculata tutta.
Si mette a quattro zampe sul tappeto e dondola con il bacino.
Io mi avvicino e sputo sul suo buchino. Lo bagno e lo apro con due dita e lei geme, sussurra, implora di essere spaccata in due.
Appoggio prima con lentezza la punta del cazzo sul buco e poi con un colpo solo lo faccio sparire dentro il suo culo burroso.
MI aggrappo ai suoi tacchi mentre la sfondo e senza più trattenermi le sborro dentro copiosamente.
Lei si volta e lecca il cazzo grondante di sperma. Sorride e dice che tornerà domani con nuove cose carine da indossare "dopo" essere stata accolta da gentile signora.
E ' molto distinta, riservata, professionale. E' arrivata con il cuore che batteva a mille. Un caffè, un bacio e due chiacchiere sul divano. Al mio primo slancio deciso mi blocca e mi dice di aspettarla.
Rovista nella sua borsa prende un sacchetto e sparisce in bagno. Dopo pochi minuti ritorna con un vestito aderente cortissimo, tacchi impossibile e il seno (una quarta abbondante) che sembra esplodere nel tessuto. Ti piaccio? mi dice. Io quasi svengo dalla sorpresa. Mi racconta così che la sua fantasia più recondita è trasformarsi da donna insospettabile in grande troia, audace e volgare.
Sbavo nel vederla. Avanza verso di me in equilibrio precario su quei tacchi altissimi.
Si lascia guardare, si volta dandomi le spalle e chinandosi mi offre il culo e la fica che si aprono invitanti.
Non capisco più nulla e affondo la mia faccia nel suo culo prendendola per i fianchi. Un gemito scende dalla sua bocca mentre la mia lingua lecca e succhia.
Si bagna subito ed io bevo ogni suo umore. Il cazzo mi scoppia nei jeans. Le si volta si inginocchia e mi morde il gonfiore direttamente sul tessuto. Morde e lecca i jeans, sbavandoli.
Apre la cinta, fa saltare i bottoni e un cazzo turgido schizza fuori sulla sua faccia. Apre la bocca e affonda facendosi quasi venire un conato di vomito. Strabuzza gli occhi e succhia, lecca, morde, tastandomi le palle cone mani avide.
Il suo vestitino leggero copre i capezzoli che ora sembrano sfondare il tessuto. Li mordo e con i denti quasi strappo il vestito. Ho il cazzo in fiamme, lei se ne accorge e mi fa sedere sul divano.
Mi viene sopra e mi cavalca spingendosi il cazzo nella fica.Mi aggrappo al suo culo e lei mi sbatte sulla bocca le enormi tette.
Gode subito ma non si ferma. Sento le palle che si inzuppano e un mio dito le apre il buco del culo. La immagino con la sua divisa bianca impeccabile dietro al bancone della farmacia e ora la vedo infoiata che balla sul mio cazzone e gode, spingendomi in bocca la sua saliva.
Il mio dito nel culo sta facendo bene il suo lavoro perchè ora mi dice con la sua voce gentile che vuole essere inculata tutta.
Si mette a quattro zampe sul tappeto e dondola con il bacino.
Io mi avvicino e sputo sul suo buchino. Lo bagno e lo apro con due dita e lei geme, sussurra, implora di essere spaccata in due.
Appoggio prima con lentezza la punta del cazzo sul buco e poi con un colpo solo lo faccio sparire dentro il suo culo burroso.
MI aggrappo ai suoi tacchi mentre la sfondo e senza più trattenermi le sborro dentro copiosamente.
Lei si volta e lecca il cazzo grondante di sperma. Sorride e dice che tornerà domani con nuove cose carine da indossare "dopo" essere stata accolta da gentile signora.
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