Mykonos - Parte 1

di
genere
gay

Ciao a tutti. Innanzitutto mi presento: mi chiamo Alex, ho 23 anni, mi definiscono un bel ragazzo, ho la carnagione chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri...e ho un bel fisico, niente peli, ma solo dei discreti addominali e pettorali. Finite le presentazioni, vi racconto la mia turbolenta vacanza a Mykonos della scorsa estate.

Era gennaio quando Nico, il mio migliore amico, mi propose una vacanza a Mykonos per l'estate. Non ci pensai due volte e ovviamente accettai. Nico era, come ho già detto, il mio migliore amico. Siamo inseparabili praticamente da sempre, abbiamo fatto l'asilo insieme, poi la materna, elementari, medie e liceo sempre nella stessa classe, ma non all'università, avevamo scelto due indirizzi diverse a centinaia di chilometri di distanza l'uno dall'altro, ma siamo sempre rimasti in contatto e ci vedevamo per le feste e in estate. Negli anni del liceo mi ero perdutamente innamorato di Nico, ai tempi lui era il ragazzo più desiderato della scuola, i suoi capelli neri, i suoi occhi azzurri ghiaccio, e ovviamente i suoi addominali perfetti facevano bagnare chiunque. Una volta in gita scolastica riuscii a baciarlo, avrei voluto fare sesso con lui visto che eravamo compagni di stanza ma non successe niente, lui mi respinse e mi disse che per lui io ero un fratello e non poteva fare certe cose con me, peccato, perché secondo quello che lui mi raccontava e le voci che giravano, Nico si era portato a letto mezza scuola, ragazze e ragazzi indistintamente. Dopo la fine del liceo, la sua fame di sesso non era finita, anzi, faceva sesso con qualsiasi ragazza o ragazzo riusciva ad adescare, insomma si godeva la vita. Anche se lui era sempre categorico sul non fare sesso con me, io sognavo che un giorno l'avrei fatto e andare con lui a Mykonos, l'isola gay per eccellenza, avrebbe aumentato le mie possibilità. Bene, torniamo al racconto, qualche settimana dopo avermi invitato a fare una vacanza con lui, Nico mi chiamò per avvisarmi che non saremmo stati soli, con noi sarebbe venuto anche Riccardo, il coinquilino di Nico, non lo conoscevo, lo avevo visto in foto e mi era bastato per farmelo venire duro: capelli rosso fuoco, occhi castani, una leggera barbetta dello stesso colore dei capelli, carnagione chiara e fisico statuario, senza neanche un pelo, praticamente era il mio uomo ideale. A quanto Nico mi diceva, Riccardo era tale e quale a lui, anche Riccardo era sesso-dipendente e non faceva distinzioni tra uomini e donne. Che probabilità c'erano che Nico potesse trovare un coinquilino del genere? Invidiavo la sua fortuna. Ed eccoci al famoso giorno della partenza: 10 luglio 2017. Avremmo preso due voli diversi e ci saremmo incontrati lì, secondo i calcoli, io sarei dovuto atterrare circa un'ora prima. Scesi dall'aereo e aspettai in aeroporto. Ed eccoli: atterrarono in Grecia due dei greci. Appena vidi Nico corsi ad abbracciarlo, e dietro di lui c'era Riccardo, era addirittura più bono di quanto fosse in foto. Mi presentai con una stretta di mano. Uscimmo dall'aeroporto e cercammo il nostro hotel a piedi, il posto era davvero bellissimo, già sapevo che mi sarei divertito. Arrivammo al nostro albergo, avevamo scelto il più modesto ed economico dell'isola, tanto saremmo stati in camera davvero poco in quelle tre settimane, probabilmente neanche tutte le notti. La nostra stanza era la 114, piccola ma accogliente, c'era un letto singolo e uno matrimoniale, "Quello singolo è mio!" Nico si precipitò subito al suo letto, io e Riccardo quindi avremmo dovuto dividerci il matrimoniale, la vacanza iniziava nei migliori dei modi. Era quasi mezzogiorno, e il sole era rovente. Nico cominciò a spogliarsi dicendo che i suoi vestiti erano inzuppati di sudore, e si stese a letto a pancia in giù indossando solo i boxer, anche io e Riccardo ci liberammo dei vestiti fradici e ci buttammo a letto. Ci saremmo riposati una mezzora e poi saremmo usciti a pranzo. Come immaginavo, Riccardo era più bono dal vivo, i suoi addominali splendevano alla luce del sole e dai boxer si intuiva che era ben messo. D'un tratto Riccardo si alzò e andò in bagno. Io ne approfittai per fare due chiacchiere con Nico, mi sedetti nel suo letto.
"E io dovrò dormire accanto a lui? Credi che riuscirò a trattenermi dal saltargli addosso e piantargli la lingua in bocca?" chiesi.
Nico scoppiò a ridere: "Nessuno ha detto che devi trattenerti, basta che tu glielo chieda, e lui ti pianterà la sua lingua in bocca, e sicuramente anche qualcos'altro."
"Quindi è vero, è bisessuale."
"Lui non si definisce bisex, dice che scopando solo con le donne ti perdi metà dei piaceri della vita, lui preferisce godersi la sua vita a pieno."
"Ma tu e lui avete mai..."
"Sì, certo. Non scopiamo come maiali tutti i giorni, ma sì, lo facciamo spesso."
"Mamma mia che fortuna...ma chi fa l'attivo tra i due?"
"Facciamo a turni. Sai, io preferisco sempre piantarlo che farmi piantare, e per lui è lo stesso. Ma ogni tanto ci sacrifichiamo l'uno per l'altro."
"Ed è soddisfacente?"
"Tra tutti gli uomini che mi sono portato a letto, lui è il mio preferito."
"Ti sto invidiando."
Stava per rispondere, ma Riccardo aprì la porta ed uscì dal bagno. Disse: "Bene ragazzi, direi che possiamo uscire."
La giornata era davvero afosa, quindi indossamo tutti solo una canottiera e dei pantaloncini. Visitammo diverse strade dell'isola e andammo a pranzare in una panineria vicino alla spiaggia. Notai che c'erano molti ragazzi che camminavano per le strade a petto nudo o in costume, e non si facevano problemi ad entrare nei negozi o nei bar (s)vestiti in quel modo, quindi consigliai a Nico e Riccardo di togliere le canottiere e di metterci un po' in mostra, cercando di fare le prime conoscenze con qualcuno. Non se lo fecero ripetere due volte: togliemmo le canottiere e le conservammo negli zainetti che avevamo portato. Tre figaccioni mezzi nudi per le strade di Mykonos, cosa si poteva chiedere di meglio per chi cercava sesso? In realtà io ero meno dotato di Nico e Riccardo, ma nessun problema, ero comunque attraente. Passammo davanti a un locale gay, e un ragazzo appena ci vide disse in inglese: "Il biondo, il bruno e il rosso, spero di vedervi qui stasera per vedere Marcel e Jeremy! E lasciate a casa le magliette..." Stavo per chiedere chi fossero Marcel e Jeremy quando il ragazzo mi diede un volantino di invito per la serata con Marcel e Jeremy, due spogliarellisti. Rispose Riccardo: "Ci saremo sicuramente."
"Quindi andremo qui stasera?" chiese Nico.
"Se per voi va bene io andrei qui." disse Riccardo.
"Sì, per me va bene." disse Nico
"Va bene anche per me." decisi io.
Finito di mangiare, restammo fuori a visitare un po' l'isola per tutto il pomeriggio. Poi al tramonto, decidemmo di tornare all'albergo per farci una doccia e cambiarci. Arrivammo in stanza abbastanza stanchi della camminata. "Chi fa la doccia per primo?" chiesi.
Riccardo e Nico si guardarono, poi guardarono me. Riccardo disse: "Vuoi davvero sprecare tanta acqua? Pensavo fosse scontato che la doccia la facciamo tutti insieme."
Non potevo desiderare risposta migliore. La doccia era grande abbastanza per far entrare una persona, due al massimo, ma tre...ma nonostante ciò, ci lavammo insieme. Io tolsi per primo pantaloncini e boxer ed entrai subito in doccia, cercando di nascondere l'erezione, anche se non capii perché lo avevo fatto, infatti quando Riccardo e Nico si spogliarono non si curarono affatto di nascondere le loro pistole. Il cazzo di Riccardo era semplicemente magnifico, grande al punto e giusto, c'era qualcosa di imperfetto in quel ragazzo? Come immaginavamo, dentro la doccia eravamo abbastanza stretti, quindi ci insaponavamo a vicenda. Dando per scontato che Nico neanche mi guardasse, cercai di "toccare" Riccardo, ma notai che anche lui aveva scarso interesse per me, infatti dopo avermi insaponato per qualche minuto la schiena si dedicò esclusivamente a Nico, e io non potevo fare altro che guardare e convincermi del fatto che potevo essere bello quanto volevo, ma Nico e Riccardo mi eclissavano. E restai a guardare anche quando Riccardo tutto a un tratto prese la faccia di Nico tra le mani e lo baciò. Le loro lingue si attorcigliarono per diversi secondi, mentre le loro mani esploravano ogni parte del corpo dell'altro, e mentre l'acqua continuava a ruscellare sui loro corpi perfetti. Riccardo spinse Nico e lo sbattè al muro, poi continuò a baciarlo. Successivamente, scese con la lingua al collo, poi al petto, gli succhiò entrambi i capezzoli e gli leccò per bene gli addominali e l'ombelico, e nel momento in cui pensavo che si sarebbe messo in ginocchio per ficcarsi il cazzo di Nico in bocca, si alzò e tornò a baciarlo. In quel momento, io, solo e abbandonato, potevo fare solo due cose: o godermi lo spettacolo sparandomi una sega davanti a loro, oppure provare a partecipare. Scelsi la seconda opzione. Mentre Riccardo e Nico slinguazzavano, misi una mano sulla schiena di Riccardo e cominciai ad accarezzarlo. Riccardo sembrava proprio non accorgersene, nessuna reazione da parte sua. Allora decisi di usare la bocca. Baciai e leccai la schiena di Riccardo, ma anche stavolta, Riccardo sembrava proprio non sentire niente, a quel punto, avvicinai la mano al culo di Riccardo (anche quello tondo e perfetto, ovviamente) e infiliai due dita dentro. Stavolta Riccardo reagì, ma non come mi aspettavo, si girò di scatto e urlò: "Ma che cazzo fai?!?" Restai immobile, paralizzato "Scusami..." riuscii a dire, togliendo fuori le dita.
"Non provarci mai più!"
"Sì, certo, scusami..." Uscii dalla doccia, demoralizzato, e mi asciugai. Riccardo e Nico continuarono a stare lì a baciarsi per altri dieci minuti, poi uscirono insieme. Io ero affacciato alla finestra, già pronto per uscire, e Riccardo mi poggiò una mano sulla spalla, mi disse: "Scusami amico, ho esagerato, non te la prendere...finché mi toccavi e mi leccavi andava bene, ma quello che hai fatto dopo...non mi piace, non provarci mai più, ok?" Il suo tono era gentile ma nello stesso tempo deciso.
"Ok..." sembravo un cane bastonato.
"Va bene, dimentichiamo tutto, ora andiamo a divertirci, ok?"
Sorrisi. Riccardo mi diede una pacca sulla spalla e andò a vestirsi. Uscimmo all'albergo verso le 21, seguimmo il consiglio del ragazzo che avevamo incontrato qualche ora prima davanti al locale e uscimmo a petto nudo, con dei pantaloni lunghi e la pelle ben profumata. Arrivammo al locale e trovammo davanti lo stesso ragazzo di prima, appena ci vide sorrise: "Ed eccoli qua, il biondo, il bruno e il rosso! Ecco le vostre ghirlande." Ci mise lui stesso una ghirlanda attorno al collo, uno per volta, e ci baciò tutti e tre sulla guancia. Entrammo, il locale era grande ed era già pieno. Nessuno indossava una maglia o una camicia, e tutti avevano una ghirlanda al collo. Ci sedemmo al bancone del bar a chiacchierare, poi, quando il locale fu pieno, le luci si spensero e tutti urlarono: stavano entrando Marcel e Jeremy. Riccardo disse: "Vado a godermi lo spettacolo in prima fila, ci vediamo dopo." e baciò Nico sulle labbra. Quando fummo soli Nico disse: "Ma che ti è preso prima in doccia? Ti avevo avvisato che Riccardo è un attivo!"
"Sì...lo so...sono stato proprio un cretino. Ma io l'ho toccato, l'ho leccato, e lui sembrava quasi non accorgersene! Cosa avrei dovuto fare?"
"Avresti dovuto continuare a leccarlo. Ma per quello che ho visto oggi, lui non è interessato a te, mi dispiace."
"Dici che non sono il suo tipo?"
"Riccardo non ha un 'tipo'. Un giorno preferisce i ragazzi muscolosi, l'indomani preferisce le ragazze bionde, il giorno dopo è interessato a ragazzi africani e il giorno dopo ancora vuole farsi le milf con le tette grosse. Secondo te io non ho costantemente voglia di fare sesso con lui? Guardalo, è il ragazzo più bello che esiste! Però non lo facciamo sempre, perché lui non mi vuole sempre! Lui fa sesso con me solo quando vuole lui, e a me va bene così...e oggi è uno di quei giorni, se fossimo rimasti in camerami avrebbe scopato, stanne certo."
Risposi con una smorfia. Io che facevo sesso con un tipo come Riccardo, troppo bello per essere vero. Intanto Marcel e Jeremy erano saliti sul palco. Portavano il classico numero: inizialmente erano vestiti da poliziotti, poi tolsero la camicia, la cintura e i pantaloni, restando con una specie di perizoma, gli occhiali da sole e il cappello, niente di nuovo, niente di eccitante. Gli spogliarellisti non mi eccitavano mai, e loro non facevano eccezione, però tutti i ragazzi in sala sembravano godere. Io invece mi godevo il mio mojito, e la vista di Nico mezzo nudo davanti a me. D'un tratto però, uno dei due, Jeremy credo, scese dal palco e risalì subito dopo tendendo per mano un ragazzo, Riccardo. Nico stava giocherellando col cellulare e chiamai la sua attenzione: "Nico, guarda! Riccardo è sul palco!"
Nico si girò e sorrise: "E anche qui il nostro Riccardino ha fatto colpo. Anche loro si sono accorti di quanto la sua bellezza sia ultraterrena. Vediamo che gli fanno fare." Jeremy si strusciò su Riccardo che rideva compiaciuto. Anche Marcel si avvicinò a lui e cominciò a strusciarsi. Jeremy poi tolse la cintura di Riccardo e la lanciò tra il pubblico urlante. Poi Marcel gli sfilò i jeans e lanciò anche quelli. La folla era in delirio, in un attimo era diventato Riccardo la star della serata, invece di quei due spogliarellisti altamente mediocri. Poi il continuo strusciare finì e Marcel si gettò a baciare Riccardo. Lui non se l'aspettava e inizialmente rimase colpito, ma poi se lo tirò a sé e ricambiò il bacio, mentre Jeremy cominciava a leccargli il corpo. Vedevo in lontananza il pacco di Riccardo bello gonfio, beato lui che si stava godendo la serata, e ovviamente beati quei due che si stavano godendo Riccardo. Poi i ruoli si invertirono, Riccardo si girò verso Jeremy e cominciò a baciarlo, mentre Marcel prendeva in bocca il capezzolo destro del dio rosso. Quel teatrino continuò per dieci o quindici minuti, poi Jeremy salutò la folla e prese Riccardo per mano, portandolo dietro le quinte, e Marcel li seguì. Subito dopo partì la musica disco e tutti cominciarono a ballare e a "fare conoscenza". Vedevo già i primi fortunati andare nei bagni, e non credo che andassero là per urinare.
Guardai Nico. "Sembri pensieroso."
"Lo sono. Pensavo a Riccardo."
"Che c'è? Sei geloso?"
"No...lo sai che non sono fatto per le relazioni, e che non me frega niente dell'amore e di altre cazzate simili. Pensavo a quanto sia fortunato. Grazia al suo fisico riesce a portarsi a letto chiunque."
"Ah perché? Tu no? Parli come se fossi un cesso. Sei stato il sogno erotico del liceo, e soprattutto il mio, visto che sei rimasto solo un sogno."
"Solo un sogno? Sbaglio o una volta ci siamo baciati?"
"Sì ma secondo te un bacio era l'unica cosa che volevo da te?"
"Lo sai già. Non riuscirei mai a fare sesso con te, per me sei come un fratello."
"Me lo hai ricordato già troppe volte...ma ora basta piagnucolare, Riccardo adesso starà scopando come un selvaggio, e non noi non dobbiamo essere da meno! Cerchiamo qualcuno con cui chiuderci in bagno a chiavare. In fin dei conti siamo venuti a Mykonos per questo, no?"
"Certo. Ben detto."
Persi Nico di vista per qualche minuto, poi emerse tra la folla mentre stava slinguando con un ragazzo con i capelli tinti di blu. Il ragazzo lo prese per mano e lo trascinò nei bagni. Sentii qualcuno che mi toccava la spalla, mi girai, era un ragazzo con i capelli castani, mi disse sorridente: "Ehi, sei italiano, giusto? Ti ho sentito parlare con quel tuo amico prima. Piacere, sono Marco, sei tutto solo?"
"Ehm sì, i miei amici mi hanno abbandonato...ma, quanti anni hai? Sembri piccolo?"
"Ne ho 19 appena compiuti, tu?"
"22. Sei solo?"
"Sì, ero qui con degli amici, ma credo che adesso staranno scopando con qualcuno...vuoi ballare?"
"Sì, volentieri."
Federico si rivelò un ballerino abbastanza dotato, stava praticamente attaccato a me. Era un ragazzo carino, più esile rispetto a me ma abbastanza attraente ovviamente non era nulla in confronto a Riccardo o Nico ma dettagli. Prima che potessi pensare oltre mi baciò e io non lo rifiutai. Pensai che non avrei mai più battuto chiodo se avessi continuato a sperare che Riccardo o Nico mi volessero, quindi ne approfittai. Presi Federico per un braccio e lo portai verso il bagno. Avrei dovuto accontentarmi di ragazzi ordinari, tanto Riccardo non mi avrebbe mai cagato. Ma la vacanza era appena iniziata, chi poteva dirlo...

Continua.

[Questa prima parte vi è piaciuta? Fatemelo sapere nei commenti. Tra qualche giorno spero di pubblicare la seconda parte. Ciao!]
scritto il
2018-07-03
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