Per gioco mi sono ritrovata schiava

di
genere
tradimenti

Mi chiamo juliana ho 35 anni
con un marito Costantin di 37
una figlia di 16 anni che si chiama vica.
ci siamo sposati giovanissimi io 18 anni lui 20.
In questo periodo della mia vita
Mio marito lavora come trasportatore
(camionista)
Io invece faccio la badante da 6 anni da un anziano h24 per 5 giorni a settimana.
Vedo la mia famiglia nei weekend
ho ferie nei periodi di feste
tipo natale dalla vigilia alla befana
nella Pasqua sia cristiana che ortodossa
e un mese di ferie ad agosto.
Lo stipendio non è male 1500 al mese in regola.
Certo 5 giorni mamco di casa ma vengono ricompensare con le ferie.
Dal primo giorno il sig Mario si dimostra un uomo autoritario
mi riprende su tutto
E autosufficiente non ha grossi problemi,
la mia presenza è più da compagnia
che una vera badante.
il figlio mi ha assunta più altro per accudire casa e fargli avere una presenza in casa,
aveva paura che la solitudine lo porta alla depressione.
Quando ho iniziato il mio lavoro da lui aveva 66 anni,
portati bene faceva attività tipo tennis frequenta un circolo di bocce
un uomo attivo.
Ai inizzio come detto mi bacchetta su tutto
se non era che ero pagata bene avrei mollato.
Mi trattava da cretina
mi diceva che non capivo un cazzo
che ero poco attenta
che trascuro i particolari,
andava a vedere la polvere nei peggio angoli,
Mi riprendeva guarda qui guarda la.
un rompi scatole.
poi in certi mommenti mi trattava come una figlia mi chiedeva della bambina se aveva bisogno di qualcosa,
visto che in quel periodo aveva 10 anni.
Quando mia figlia inizia le medie superiori
lui mi consiglia di iscriverla alla scuola che dista 300 metri dalla sua abitazione,
così potevo seguirla un po' di più .
la sera doveva tornare a casa nostra.
Cosi si instaura un rapporto più familiare
mia figlia passava delle ore dopo scuola da me poi il padre finito il lavoro passava a prenderla.
Mia figlia ormai lo chiama zio
anche per me diventa uno di famiglia,
alcune sere ceniamo tutti insieme,
Questo instaura una forte amicizia
con Mario.
Un giorno pensando che era uscito
vado in bagno per dare una sistemata.
quando lui fa la doccia sembrava che ci è passata una tempesta,
c'è acqua dappertutto.
Entro me lo trovo nudo nella doccia
sono rimasta di sasso
non riuscivo ad muovermi dalla sopresa,
quello che mi fece turbare era il suo cazzo una proboscide tra le gambe,
ripresa dallo schiock chiedo scusa scappo via rossa in volto.
La cosa che mi turba era che mi ero bagnata.
non riuscivo a togliermi dalla mente lui nudo ma soprattutto il suo cazzo.
Con i suoi 67 anni aveva un fisico da fare invidia a un trentenne,poi la sotto era sconvolgente.
Ho fatto il paragone con mio marito
perdeva in tutti i confronti.
Da quel momento il nostro rapporto ha una nuova evoluzione.
Ora con garbo quando mi dice di fare qualcosa mi incita dicendomi Juliana vai a sistemare l'armadio accompagnata da un sculacciata,
da prima delicata
visto che non dicevo niente col passare i mesi diventano veri sculaccioni.
Mi piaceva quel nuovo modo di darmi indicazioni
Io scherzando dicevo si padrone.
Certo non lo faceva in presenza di mia figlia.
Quando spolveravo lui seduto sul divano
mi dava indicazioni dove spolverare e come posizzionarmi.
Stava diventando un gioco erotico
che a me piaceva
avevo sempre alla fine la fica zuppa.
Quando mi accorgo che era tutto pianificato da lui.
Ero ormai al punto di non ritorno.
Ormai era frequente che la notte mi davo piacere pensando a lui.
Mi era rimasta inpressa la sua dotazione.
pensando cosa si può provare ad essere penetrata da quella trave di carne.
Devo farvi una constatazione,
per venire in Italia per ottenere visti e lavoro mi ero concessa a più uomini.
(dico questo per farvi capire che non ero una bigotta)
Quel gioco mi porta ad desiderarlo
il mio vestiario iniziava ad essere più erotico
usavo spesso lrghins magliette attillata ,top pantaloncini attillati.
mettevo in mostra il mio fisico in un modo non troppo sfacciato che risaltava i miei punti di forza.
Le sue mani ora erano frequenti che mi toccavano accarezzava in un modo che sembrava causale.
Ma erano mirati ad crearmi uno stato di l'eccitazione crescente.
Arriva ad strapparmi sospiri,
Mario mi stava portando ad un livello che non riuscivo più a tenere sotto controllo.
Ormai era un anno e mezzo che vivevo la maggior parte del tempo sotto il suo tetto.
Anche lui inizia a mostrare in casa sotto i vestiti la sua dotazione con pantaloncini attillati che disegnano il suo cazzo,
Questo strappa dei sguardi furtivi,
Costringendomi a chiudermi in bagno a placare le mie fantasie sessuali.
Quando usciva mi chiedeva se era tutto apposto se mi sentivo male vedendomi rossori sulle guance.
Quando un giorno sferra il suo attacco,
ero praticamente cotta a puntino,
Non sono riuscita ad uscirne indenne,
Ero intenta a lavare il pavimento
Quando mi sento chiamare da lui con voce autoritaria
JULIANA VIENI QUI SBRIGATI
entro in camera lui era in boxer
guarda qui
mi indica il cassetto del comodino
mi avvicino
non vedi niente di strano?
mi accuccio per osservare ero col il volto a pochi decina cm dal suo inguine
il cassetto dei calzini era in disordine,
RISISTEMALI SUBBITo
credevo un suo gioco
era stato messo in disordine da lui.
mi giro verso dicendogli mi scusi
mi ritrovo il suo cazzo a pochi cm dal mio volto
ERO RIMASTA STORDITA DAL SUO GESTO
FATTI PERDONARE
non so cosa mi successe in me
invece di alzarmi dargli uno schiaffo e andarmene.
Osservo quella proboscide incantata dal suo pendolino destra sinistra.
COSA STAI Aspettando SUCCHIALO
mi son sentita prendere dallo schignon e spinta verso quel cazzo
Istintivamente tiro fuori la lingua dandogli una leccata a piena lingua,
seguita da un'altra un'altra ancora,
chiusi i occhi e lo inbocco nella mia calda bocca,
svegliando in me ricordi di un passato
dove per risolvere problemi
mi ero addoperata in atti sessuali.
Lui lo sapevo lo sapevo CHE ERI UNA TROIA Dio come succhi
mi teneva dallo schignon dandomi un rittimo a lui desiderato,
cercavo di ingoiarlo sempre più
ma cresceva sempre più sembrava che non smettesse mai di ingrandisci,
Ero a metà cazzo e già lo sentivo alle tonsille,
Lui mi spinse e mi staccai tossendo sbavamdomi addosso
lo guardo lui mi schiaffeggia il volto con il suo cazzo,
insultandomi dicendomi che ero una troia che dal primo momento che lo avevo VISTO NUDO
non desideravo altro
che dovevo guadagnarmelo per poter avere l'onore di essere montata da lui,
lo segavo con vigore lecavo lo baciavo lo mordicchio ,ero invasata mai mi ero comportata così in vita mia,
Lo succhio con passione lo desideravo dentro di me,
Lui mi fredda con una frase
SE LO VUOI IN FICA PRIMA DOVRAI INGOIARTELO TUTTO,
Mi spinse via,
cado col sedere in terra a gambe aperte,
Lui mi guarda cazzo che puttana ti sei bagnata come una scrofa solo a succhiarlo,
ai i leghins zuppi
rossa di vergogna mi chiudo in camera,
rifletto su quello che è successo
cerco una giustificazione sul accaduto,
Senza accorgermi mi stavo accarezzando,
dio avevo una voglia matta di godere
mi sdraio sul letto penetrandomi fino a che ho avuto l'orgasmo tanto disiderato,
quando riapro i occhi
Mario era sulla porta che aveva assistito tutto,
Con un sorriso mi dice che zoccola
hai una fame di arretrata di cazzo da quello che vedo,
Salto in piedi come una molla dando mille giustificazioni
Lui si avvicina
mi spinge sdraiata sul letto
mi tira al bordo inginocchia dosi e inmmergendosi col il volto tra le mie gambe,
provo una timida difesa,
dopo il suo primo colpo di lingua lo spingo con le mani dalla nuca,
Era da tanto che un uomo non mi leccava la fica,
vengo travolta da quel piacere tanto disederato
lui mi leccava mi tortura a il clitoride fino a che non esplodo in un orgasmo che mi fa tremare tutta come se avevo le convulsioni,
prontamente mi tira dalle caviglie al bordo letto,
mettendosi le mie gambe alle spalle
mi penetrata con un colpo secco facendomi sulsultare,
ad ogni colpo istintivamente stiravo i piedi
23 cm di cazzo grosso come una lattina di birra mi stava riempendo come mai mi era successo,
mi sentivo come se mi spaccava in due,
Mi scopa con violenza dicendomi le peggio porcheria,
che ero una troia una lurida puttana affamata di cazzo,
che il cornuto non sapeva placare,
che ero una bocchinara una ciuccia cazzi,
più mi insultava più la mia l'eccitazione aumentava,
Quando mi riempi del suo sperma mi strinse forte i capezzoli facendomi pisciare sotto dal dolore e ho avuto nello stesso tempo un orgasmo,
Lui si ricompone io ero svuotata sul quel letto che era come un campo di battaglia dove io avevo perso su tutti i fronti,
Ero con l'affanno che cercavo di riprendermi che lui con voce autoritaria mi dice
ORA VEDI DI RIPULIRE QUESTO CASINO CHE HAI COMBINATO E PREPARA LA CENA.
Esce dalla stanza
io a fatica son riuscita ad mettermi in piedi mi sentivo l'aria che rinfresca a la fica arrossata e dilatata da quel mostro di cazzo che mi aveva dato tutto quel piacere,
Ripresa mi rendo conto del disastro che avevo combinato quando mi aveva fatto Squirtare,
con fatica ho ripulito cambiato lenzuola e risettato la mia camera,
mi sono dedicata poi alla cena,
Lui mi guarda orgoioso di avermi ormai al suo potere.
scritto il
2024-09-19
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