Una milf per moglie dopo 10 anni di rapporti
di
xaieffes
genere
dominazione
Era il mio primo anno di università, ed essendo studente fuori sede presi una stanza in affitto!
Iniziai l'università e tutte le mattina puntale alle 7.30 incontravo per le scale una signora sulla quarantina, mora in carne con un seno molto prosperoso, e l'abbigliamento di tutte le mattina con camicia bianca aderente che lasciava vedere tutto, pantalone nero e tacco. Un buon sogno erotico per un ragazzo nemmeno 20 enne!
La prima mattina che la vidi, da bravo ragazzo educato dissi buongiorno e lei ricambio il buongiorno e fece un sorriso.
Andó così avanti per giorni, fino a quando una mattina decisi di presentarmi, poiché ormai ci vedevamo sempre e anche più volte al giorno, mi presentai dicendo chi ero e lei ricambió presentandosi e dicendomi che abitava al piano sopra il mio. Andó così per tutte le mattine seguenti, fino ad inizio novembre, era un giorno piovoso, arriviamo al portone e lei era senza ombrello e mi chiese se la potessi accompagnare all'auto. La accompagno all'auto e lei mi chiese dove dovessi andare e le dico che andavo alla stazione per poi arrivare in facoltà, così mi diede un passaggio! In auto imbottigliati nel traffico iniziammo a parlare del più e del meno di che facoltà facevo, di che lavoro facesse lei ecc. In auto avevo lo sguardo fisso sul suo seno e non dinego che lei se ne fosse accorta. Arrivammo alla stazione ci augurammo buona giornate e ognuno proseguí per la sua strada. La sera tornando a casa la trovai nelle scale con le buste della spesa e due cassette di acqua, le diedi una mano a salire tutto fino al suo appartamento.
Il mattino seguente mi chiese di nuovo se avessi bisogno di un passaggio e le dissi di non preoccuparsi, però lei disse che doveva sdebitarsi con me per la sera prima. In macchina iniziammo a parlare di nuovo e mi chiese da dove venivo, gli dissi che ero della provincia di Cosenza precisamente di Tropea, e lei mi disse che venivano sempre in vacanza li con il suo ex compagno. Allora le chiesi se ora vivesse da sola e lei mi disse di si. Ormai eravamo in confidenza e lei notava sempre di più il mio guardarla fissa. Una domenica mattina sento suonare il campanello, era lei, perché sapeva che il fine settimana rimanevo solo in casa. Aprii la porta e trovai lei con un vassoio con una crostata che aveva fatto e aveva deciso di farmi assaggiare, la invitai a prendere qualcosa ma non volle entrare perché aveva il pranzo sui fornelli, ma mi disse che nel primo pomeriggio ero invitato io da lei per un caffè. in quel momento mi sentivo molto perplesso nel vedere lei sulla mia porta con un leggins e una maglietta aderante che mostravano tutto e per il suo invito. Dopo pranzo accettai il suo invito e salii, suono e mi venne ad aprire. Entrai il casa e lei mi fece accomodare in cucina. Mentre aspettavamo fosse pronto il caffè, parlando lei su chinó per prendere un vassoietto in un tiretto a quel punto il mio sguardo cadde sul suo sedere, ero sbalordito dalle sue forme. Mentre si gira mi sorride prendee tazzine e si siede al mio fianco. Bevemmo il caffè e parlando lei poggia la sua mano sulla mia, io arrosii e la fissai a lungo, e lei mi disse che aveva notato come la fissavo. In quel momento avevo il cuore a mille e pensai fra me e me, di lanciarmi su di lei. Aveva capito le mie intenzioni e si fiondó lei sui di me, iniziammo a limonare e la misi contro il muro, iniziando a scendere con i baci fino al suo seno. Allora lei disse che la voglia di un rapporto fra noi due era reciproca. In quel momento il mio cuore batteva sempre di più e mentre continuavamo a limonare lei mi strinse l'uccello e mi disse di andare sul divano. Sul divano mi caló i pantaloni e come una dannata mi succhió il cazzo. Ci spogliammo e fui stupito dal suo fisico, ha una quarta, affondai di testa nel suo seno e iniziai a baciarla fino a scendere alla sua figa pelosa, gliela leccai per bene e ad un tratto mi inondó la faccia, ero euforico di aver fatto godere una milf e allora le proposi un 69. Accettó. Per quel giorno finí cosi.
Il mattino seguente nelle scale ci parlammo a mala pena. La sera però decisi di salire di nuovo su da lei. Ci fu di nuovo un rapporto ma molto di più, dopo averla trapanata decisi di mettermi dietro di lei e metterglielo nel culo, iniziai a dilatarlo con le dita e allora lei urló, che nel culo no che non lo aveva mai preso, allora urlai di stare zitta zoccola e di essere sottomessa, glielo spinsi dentro e lei urlava come una dannata e implorava di fare piano. Le venni dentro e lei godeva. Da allora il nostro rapporto è cresciuto e per tutti e 5 gli anni dell'Università i nostri rapporti sessuali sono andati avanti. Ora a distanza di 10 anni dal primo rapporto oltre ad essere la mia segreteria sará anche la mia futura moglie!
Iniziai l'università e tutte le mattina puntale alle 7.30 incontravo per le scale una signora sulla quarantina, mora in carne con un seno molto prosperoso, e l'abbigliamento di tutte le mattina con camicia bianca aderente che lasciava vedere tutto, pantalone nero e tacco. Un buon sogno erotico per un ragazzo nemmeno 20 enne!
La prima mattina che la vidi, da bravo ragazzo educato dissi buongiorno e lei ricambio il buongiorno e fece un sorriso.
Andó così avanti per giorni, fino a quando una mattina decisi di presentarmi, poiché ormai ci vedevamo sempre e anche più volte al giorno, mi presentai dicendo chi ero e lei ricambió presentandosi e dicendomi che abitava al piano sopra il mio. Andó così per tutte le mattine seguenti, fino ad inizio novembre, era un giorno piovoso, arriviamo al portone e lei era senza ombrello e mi chiese se la potessi accompagnare all'auto. La accompagno all'auto e lei mi chiese dove dovessi andare e le dico che andavo alla stazione per poi arrivare in facoltà, così mi diede un passaggio! In auto imbottigliati nel traffico iniziammo a parlare del più e del meno di che facoltà facevo, di che lavoro facesse lei ecc. In auto avevo lo sguardo fisso sul suo seno e non dinego che lei se ne fosse accorta. Arrivammo alla stazione ci augurammo buona giornate e ognuno proseguí per la sua strada. La sera tornando a casa la trovai nelle scale con le buste della spesa e due cassette di acqua, le diedi una mano a salire tutto fino al suo appartamento.
Il mattino seguente mi chiese di nuovo se avessi bisogno di un passaggio e le dissi di non preoccuparsi, però lei disse che doveva sdebitarsi con me per la sera prima. In macchina iniziammo a parlare di nuovo e mi chiese da dove venivo, gli dissi che ero della provincia di Cosenza precisamente di Tropea, e lei mi disse che venivano sempre in vacanza li con il suo ex compagno. Allora le chiesi se ora vivesse da sola e lei mi disse di si. Ormai eravamo in confidenza e lei notava sempre di più il mio guardarla fissa. Una domenica mattina sento suonare il campanello, era lei, perché sapeva che il fine settimana rimanevo solo in casa. Aprii la porta e trovai lei con un vassoio con una crostata che aveva fatto e aveva deciso di farmi assaggiare, la invitai a prendere qualcosa ma non volle entrare perché aveva il pranzo sui fornelli, ma mi disse che nel primo pomeriggio ero invitato io da lei per un caffè. in quel momento mi sentivo molto perplesso nel vedere lei sulla mia porta con un leggins e una maglietta aderante che mostravano tutto e per il suo invito. Dopo pranzo accettai il suo invito e salii, suono e mi venne ad aprire. Entrai il casa e lei mi fece accomodare in cucina. Mentre aspettavamo fosse pronto il caffè, parlando lei su chinó per prendere un vassoietto in un tiretto a quel punto il mio sguardo cadde sul suo sedere, ero sbalordito dalle sue forme. Mentre si gira mi sorride prendee tazzine e si siede al mio fianco. Bevemmo il caffè e parlando lei poggia la sua mano sulla mia, io arrosii e la fissai a lungo, e lei mi disse che aveva notato come la fissavo. In quel momento avevo il cuore a mille e pensai fra me e me, di lanciarmi su di lei. Aveva capito le mie intenzioni e si fiondó lei sui di me, iniziammo a limonare e la misi contro il muro, iniziando a scendere con i baci fino al suo seno. Allora lei disse che la voglia di un rapporto fra noi due era reciproca. In quel momento il mio cuore batteva sempre di più e mentre continuavamo a limonare lei mi strinse l'uccello e mi disse di andare sul divano. Sul divano mi caló i pantaloni e come una dannata mi succhió il cazzo. Ci spogliammo e fui stupito dal suo fisico, ha una quarta, affondai di testa nel suo seno e iniziai a baciarla fino a scendere alla sua figa pelosa, gliela leccai per bene e ad un tratto mi inondó la faccia, ero euforico di aver fatto godere una milf e allora le proposi un 69. Accettó. Per quel giorno finí cosi.
Il mattino seguente nelle scale ci parlammo a mala pena. La sera però decisi di salire di nuovo su da lei. Ci fu di nuovo un rapporto ma molto di più, dopo averla trapanata decisi di mettermi dietro di lei e metterglielo nel culo, iniziai a dilatarlo con le dita e allora lei urló, che nel culo no che non lo aveva mai preso, allora urlai di stare zitta zoccola e di essere sottomessa, glielo spinsi dentro e lei urlava come una dannata e implorava di fare piano. Le venni dentro e lei godeva. Da allora il nostro rapporto è cresciuto e per tutti e 5 gli anni dell'Università i nostri rapporti sessuali sono andati avanti. Ora a distanza di 10 anni dal primo rapporto oltre ad essere la mia segreteria sará anche la mia futura moglie!
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Commenti dei lettori al racconto erotico