Lea

di
genere
incesti

L'estate era giunta al termine,gli alberi ormai spogli segnavano inesorabili la fine della bella stagione. Lea era al suo ultimo anno di liceo con una media dei voti molto alta visto che studiare era la sua unica grande passione. Non frequentava molto i suoi compagni e gran parte del tempo libero lo passava a casa del nonno malato. Lei e' una ragazza di sani principi timida e riservata, anche se a volte puo' sembrare un po' buffa vedendola con quei grossi occhiali da vista nascosti tra i suoi capelli rossi. Sembrerebbe una bambina se non fosse per quei due grossi seni che le incorniciano il viso, e vi posso giurare che per me il tempo e' passato troppo in fretta e vederla trasformarsi in una donna mi fa venire una certa nostalgia ricordandomi di lei come una piccola ranocchietta che a stento mi arrivava alle caviglie: certo che mia sorella mi ha fatto proprio un capolavoro di nipote! E oggi voglio raccontarvi un po' dei momenti piacevoli passati con lei negli ultimi giorni, e di quando il nostro rapporto ha raggiunto l'apice del piacere.
Un noioso venerdi in ufficio giunge finalmente a termine tra una scartoffia e l'altra, una fattura pagata e conti da far tornare. Fuori c'e' il temporale, ma ho promesso a mia sorella che lo avrei portato io papa' a fare quei dannati esami all'ospedale. Lui mi aspetta gia fuori dal portone con Lea e appena arrivato lo carico subito nel bagagliaio con la sua carozzella. Mia nipote si siede vicino a lui per assicurarsi che il viaggio proceda tranquillo. Io li guardo dallo specchietto ogni tanto accertandomi che stiano bene visto la lunga e pericolosa strada di campagna che dobbiamo affrontare. Ogni buca vedo i suoi seni saltare, fino a sbattere contro il suo viso angelico.Inevitabilmente penso a quanto le mie palle sarebbero felici di fare lo stesso e comincio ad aumentare un po' la velocita' solo per godermi lo spettacolo. Lei non sembra sconvolta, e papa' non gli toglie gli occhi di dosso, e a mia grandissima insaputa neppure le mani! Cerco di muovere lo specchietto per vedere meglio quello che sta succedendo dietro incredulo e loro non si fermano. Lea accarezza dolcemente il pacco del nonno mentre lui, infila la sua mano sotto la gonna di lei, giocando con il suo clitoride mentre lei si contorce. Di colpo blocco la macchina, e ad alta voce urlo: "papa' che stai facendo? Non ti vergogni?": lui ritira velocemente la mano, ma Lea gliela blocca e guardandomi con quel suo grosso sorriso mi risponde" dai zio stiamo solo giocando, infondo serve a togliere la tensione". Li guardo e non so piu' cosa rispondere, avrei voluto esserci io li dietro a palparla, sono cosi eccitato che mi fa male da quanto ce l'ho in erezione. Con la faccia furbina si avvicina a me susurrando: "dai zio, rilassati pure tu". La sua mano scivola fino ai mie pantaloni, arriva da dietro e non riesco piu' a vederla in faccia, in due secondi il mio cazzo pulsante e' nella sua mano, lei si mette a novanta verso il viso del nonno e si allunga verso di me: "adesso mi vedi zio?" . "Certo amore le risposi". Mi sentivo sporco ma non riuscivo a dirle di no. Papa' era passato al suo culetto, affondando la sua lingua tra quelle chiappette sode, facendolo vibrare ad schiaffo che le tirava. Lei si sposto' in modo potessi vedere pure io tutto lo spettacolo, masturbando delicatamente il mio cazzo. "Vedi Giorgio, le puttanelle come lei ti aiutano a invecchiare meglio" mi disse mio padre aggiungendo poi: "e non sai ancora quanto talento ha la nostra bambina!". Mi fermai nel primo spiazzo che trovai, aprii la portiera e mi precipitai dietro con loro. "Ok puttanella, fammi vedere quanto sei brava". Mentre papa' la teneva ferma io le sfondai il culo di prepotenza, facendola ansimare. Lei si muoveva su e giu', con la stessa classe di una vera porno attrice gridandomi " grazie zio, sfondami come una vera cagna, sono la tua bambina, la tua puttana!" A me piaceva molto sentirla parlare cosi, ed ogni parola aumentavo la forza, fino a sentirla cedere apoggiandosi sulle gambe di mio padre, che la palpeggiava senza vergogna. Ma non mi bastava, volevo vederla con i nostri cazzoni (dote di famiglia) in bocca, sul seno, voglio vederla ansimare chiamandoci. Apro cosi la portiera per avere piu' spazio, porto lei e mio padre al riparo in piccolo rustico abbandonato a pochi metri. Sistemo mio papa e la sua carozzina avanti a me, e mi siedo su una vecchia sedia polverosa. Le ordino di scoparsi suo nonno mentre li guardo, e lei obbidisce senza esitare. "Saltella saltella la mia nipotina sul cazzo del nonno a pecorina, mentre lui con la mano la masturba nella vagina. Io tutto contento tocco il mio pene finche' non la vedo che gode e che viene. Le prendo la coda, avvicina la faccia lo lecca contenta sono contento le piaccia. La bocca le scopo, le palle sui seni, accontentarci lei vuole perche' siamo pieni: la sborra nel culo e in gola finisce la porca e' contenta e si riveste felice".
Risaliti in macchina poi, mi chiede dolcemente: "non lo dire alla mamma, non dirle che io e il nonno ci rilassiamo cosi, se no poi mi mette in castigo a vita".
Tranquilla piccola il tuo segreto e' al sicuro! Baci lo Zio
scritto il
2018-10-13
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