Io munta

di
genere
dominazione

La crisi aveva devastato l'azienda di famiglia. Avrei voluto aiutare i miei genitori, ma non sapevo fare nessun lavoro. Un giorno venni a sapere che un signore cercava una dama di compagnia ed era molto ricco, mi avrebbe pagata bene. Mandai via mail la mia foto e venni assunta. Il 12 febbraio una macchina venne a prendermi per portarmi al mio nuovo lavoro, nonché mia nuova vita. La macchina entrò nel cortile di una grande ed elegante villa. La porta venne aperta da un cameriere e venni condotta in un sottoscala, molto simile a una sala d'attesa. Mi sembrava tutto molto strano, non mi aspettavo un'accoglienza del genere e non capivo cosa stessi aspettando. Alla fine la porta davanti a me si aprì ed uscì un uomo con un camice bianco da dottore. Mi fece accomodare in quello che era uno studio medico. Quell'uomo, non lo dimenticherò mai, mi disse che mio padre, disperato per i debiti, aveva deciso di vendermi al signor B., il quale mi avrebbe dato vitto e alloggio, ma io avrei dovuto produrgli qualcosa. Dalla foto avevano visto che avevo un seno prospero, quindi sarei stata destinata alla produzione del latte, proprio come una mucca. Mi spiegò che il latte umano è molto richiesto, perché nutriente, ma molto costoso e raro. Io ero sconvolta e non capivo come avrei prodotto del latte. Il medico mi disse che sarebbe stato stimolato tramite pastiglie, massaggi e pompaggio tramite macchinari da mungitura animale.
Iniziò poi la visita: mi pesò le mie mammelle, me le misurò e schiacciò provocandomi dolori atroci. Mi fece diverse schermografie per valutare la qualità delle tette e mi disse che non aveva mai visto mammelle di donne più adatte a quel lavoro e decise di prepararmi al lavoro: mi iniettò un liquidi tramite una siringa direttamente nei capezzoli, dicendomi che il giorno dopo avrei visto i primi cambiamenti nelle mie tette: gonfiore e perdita di gocce di latte. Venni condotta in una piccola cella dove mi legarono le braccia alle pareti, affinché non mi muovessi e non mi toccassi le poppe doloranti. Ogni tanto il medico tornava per osservarmi e toccarmi, con fare sempre più sadico man mano che le tette si gonfiavano, grazie anche alle pastiglie che mi dava da ingerire ogni ora. Dopo tre giorni avevo dolori terribili e fui pronta per la prima mungitura: non ero ancora matura per la macchina mungitrice, ma iniziò con un tiralatte. Per la grande occasione venne a vedermi anche il signor B, che non avevo ancora incontrato e rimase soddisfatto della grande quantità di latte che ero riuscita a produrre e mi fece una foto in quello stato, dicendomi che l'avrebbe mandata al mio papino, per fargli vedere che mucca aveva messo al mondo. Inoltre per me aveva grandi progetti, perchè mi aveva pagata tantissimo e voleva che fosse una spettacolo aperto ad altri uomini. I mesi successivi furono terribili per le mie mammelle, ma questo racconto proseguirà con tanti altri succulenti dettagli al sapore di milk.
scritto il
2019-08-31
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