Una mattina per caso
di
Na
genere
gay
Sono un giovane ragazzo della provincia di Napoli e sono etero. Devo dire che nei momenti di grande voglia, nei quali avrei fatto di tutto pur di schizzare, avevo anche pensato a un uomo magari in mancanza di donne. Questa specie di fantasia si è avverata per la prima volta qualche settimana fa. Ero a Napoli per seguire all'università ma annoiato decisi di uscire prima dai corsi. Avevo già dalla mattina il cazzo in tiro e ormai essendosi fatte le 13 ero convinto con non avrei trovato nessuna situazione occasionale per scopare, nemmeno con qualche troietta in giro. Non volevo pagare e quindi decisi di tornare a casa. Poi mi venne la curiosità di guardare su un sito di incontri gay e bisex e cercare una cosa occasionale per puro divertimento. Misi un annuncio e mi rispose un ragazzo che si descrisse giovane, magro quasi esile, depilato e pulito. Disse di essere voglioso di sborra e piscio. La cosa me lo fece indurire nuovamente e decisi di tentare nonostante non fossi del tutto convinto. Ci incontrammo. Arrivò in macchina. Io salii e lui partì per poi arrivare in una zona isolata dove molte coppie si appartano la notte nel weekend. Appena lo vidi mi eccitai. Era molto femminile e aveva un leggings che lasciava intravedere dei fianchi pronunciati nonostante lui fosse davvero magro. Fermò la macchina e non perse tempo. Non cercava baci ma solo porcherie. Si spogliò nudo e mi invitò a fare lo stesso. Mi denudai e mi stesi con il sedile. Si fiondò su di me a cavalcioni e mentre mi segava, leccava i miei capezzoli. Stavo già godendo. Poi scese e iniziò un pompino fantastico. Non immaginavo che si potesse godere così tanto con un uomo. Leccava la punta e ingoiava il cazzo. Le mie palle erano gonfie. Tornò su di me e se lo ficcò nel culo. Cominciò a cavalcarmi urlando come una puttanella. Non credevo a quello che stavo facendo. Lo lasciavo fare e godevo con lui. Poi passò dietro e mi mise il culo in faccia. Senza pensarci lo leccai avidamente. Non sapeva di nulla e continuai a leccarlo strizzandogli le palle. Presi a fotterlo a pecora e lo sentivo urlare forte. Si fece rosso e sudato. Lo presi di peso e lo distesi tra i due sedili. Mi misi su di lui e gli infilai il pisello tra le labbra carnose. Non resistetti molto. Venni come una fontana nella sua bocca e dopo ci pisciai. Bevve proprio tutto e poi mi leccò il pisello per pulirlo. Un'esperienza strana ma selvaggia e davvero oscena.
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