Sandra e la fichetta da non profanare -7- (continua)
di
LanA
genere
prime esperienze
Laura apri le gambe e mi invitò a stendermi su di lei.
Mi prese il cazzo in mano e lo strusciò contro la sua fica che era calda e umida
“Entra in me, torello” mi disse nell'orecchio, sono pronta, fammi sentire tutta la tua potenza.
Queste parole mi diedero una carica notevole.
Era la prima volta, e tutti gli occhi erano puntati su di me.
Spinsi col pube per entrare nella sua figa.
Ci baciammo ardentemente, le lingue si toccarono.
Entrai nella sua bocca come il cazzo era entrato nella sua passera.
Mi misi poi in ginocchio e le sollevai le gambe.
Guardavo la figa di Laura, le piccole labbra turgide che si muovevano all'unisono col mio cazzo, il mio glande che usciva dalla vagina per poi rientrare con una certa prepotenza.
La guardavo poi negli occhi che mi dicevano “sono tua prendimi, fammi provare quello che non ho mai provato”.
Guardai Mario, che mi fece cenno di sì col capo, mentre si masturbava il grosso cazzo eretto.
Poi prese da terra la cinepresa ed riprese a filmare.
Infine, guardai Sandra, che era stupita e al contempo eccitata e che mi disse con gli occhi e col pensiero “vai, vai, scopala con tutta la tua forza, con tutto te stesso, come un giorno prenderai me”.
Le sorrisi e le dissi con gli occhi ti voglio.
Ma sapevo che non era ancora il momento.
Laura poi mi chiese di stare sopra di me, mi avrebbe fatto morire.
Mi misi steso sulla schiena e lei si sedette sopra di me, come scopavano gli antichi romani.
In questa posizione la fica riesce a prendere dentro di se tutto in membro maschile e la donna dirige la scopata ed il peso del proprio corpo fa sì che il clitoride sia fortemente stimolato.
Questo avvenne, in più Laura riusciva a stringere la fica intorno al mio cazzo.
Evidentemente aveva fatto gli esercizi per rinforzare quei muscoli.
Si era poi chinata su di me ed io le succhiavo i capezzoli che erano scuri e turgidi.
All'improvviso arrivò per lei l'orgasmo, così all'improvviso e così forte che in un primo momento non riuscì neppure a gridare o rantolare.
Rimase per qualche secondo con la bocca aperta e gli occhi sbarrati.
Poi riuscì a scaricare l'emozione urlando, rantolando ed ansimando in una maniera quasi bestiale, che mi fece una certa paura, essendo ancora poco abituato all'orgasmo femminile.
La cosa durò per un tempo che mi parve lunghissimo, poi mi guardò ed ebbe un sorriso per me tra il dolce ed il terribile.
CONTINUA ...
Mi prese il cazzo in mano e lo strusciò contro la sua fica che era calda e umida
“Entra in me, torello” mi disse nell'orecchio, sono pronta, fammi sentire tutta la tua potenza.
Queste parole mi diedero una carica notevole.
Era la prima volta, e tutti gli occhi erano puntati su di me.
Spinsi col pube per entrare nella sua figa.
Ci baciammo ardentemente, le lingue si toccarono.
Entrai nella sua bocca come il cazzo era entrato nella sua passera.
Mi misi poi in ginocchio e le sollevai le gambe.
Guardavo la figa di Laura, le piccole labbra turgide che si muovevano all'unisono col mio cazzo, il mio glande che usciva dalla vagina per poi rientrare con una certa prepotenza.
La guardavo poi negli occhi che mi dicevano “sono tua prendimi, fammi provare quello che non ho mai provato”.
Guardai Mario, che mi fece cenno di sì col capo, mentre si masturbava il grosso cazzo eretto.
Poi prese da terra la cinepresa ed riprese a filmare.
Infine, guardai Sandra, che era stupita e al contempo eccitata e che mi disse con gli occhi e col pensiero “vai, vai, scopala con tutta la tua forza, con tutto te stesso, come un giorno prenderai me”.
Le sorrisi e le dissi con gli occhi ti voglio.
Ma sapevo che non era ancora il momento.
Laura poi mi chiese di stare sopra di me, mi avrebbe fatto morire.
Mi misi steso sulla schiena e lei si sedette sopra di me, come scopavano gli antichi romani.
In questa posizione la fica riesce a prendere dentro di se tutto in membro maschile e la donna dirige la scopata ed il peso del proprio corpo fa sì che il clitoride sia fortemente stimolato.
Questo avvenne, in più Laura riusciva a stringere la fica intorno al mio cazzo.
Evidentemente aveva fatto gli esercizi per rinforzare quei muscoli.
Si era poi chinata su di me ed io le succhiavo i capezzoli che erano scuri e turgidi.
All'improvviso arrivò per lei l'orgasmo, così all'improvviso e così forte che in un primo momento non riuscì neppure a gridare o rantolare.
Rimase per qualche secondo con la bocca aperta e gli occhi sbarrati.
Poi riuscì a scaricare l'emozione urlando, rantolando ed ansimando in una maniera quasi bestiale, che mi fece una certa paura, essendo ancora poco abituato all'orgasmo femminile.
La cosa durò per un tempo che mi parve lunghissimo, poi mi guardò ed ebbe un sorriso per me tra il dolce ed il terribile.
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