Il collegio che non ti aspetti -1- continua
di
LanA
genere
fisting
Nel sud dell'Inghilterra, in mezzo alla brughiera si trova un antico collegio nel quale molte giovani di buona famiglia che hanno terminato le Scuole Superiori frequentano master di svariate materie.
L'atmosfera austera e severa del luogo offre un'impressione di serietà, ma nella realtà quello che avviene fra quelle mura è un concentrato di lussuria e depravazione.
La Direttrice è una vera mistress, amante delle giovanette affidate alle sue cure, ma non disdegna le attenzioni di tutti i maschi del collegio, insegnanti e personale non docente.
Quando una nuova ragazza si presenta al collegio la Direttrice la informa quali sono le regole di comportamento e quali le punizioni che vengono inflitte a chi le infrange.
Dovrà sempre essere indossata una divisa , una estiva, una invernale e una per le attività sportive e ricreative.
La biancheria intima sarà fornita direttamente dal collegio e non sarà possibile averne una propria.
La divisa invernale è molto rigorosa, scura ma gonna e camicetta erano abbinate in modo da non dare adito a strani pensieri a chi venisse da fuori.
In realtà la gonna sopra al ginocchio nasconde le nudità coperte solo da un intimo ricavato dalla corda che passava tra le gambe delle ragazze e dava fastidio ad ogni loro movimento, in modo che non dimentichino mai di essere schiave in quel collegio.
La camicia al contempo è fatta in modo da poter essere sbottonata in un sol colpo. Non portano alcun reggiseno in modo che le tette siano sempre pronte, in ogni momento della giornata a subire il giusto trattamento.
Lunghe calze autoreggenti pesanti completano l'abbigliamento,
Al collo ognuna di loro ha collare, ben nascosto durante le visite dal colletto abbottonato della camicia.
La divisa estiva, per le passeggiate nel parco invece è costituita un abitino cortissimo che copriva a mala pena la figa e lasciava scoperto buona parte del culo, una cerniera davanti lo rendeva immediatamente apribile.
Niente intimo, ma tutte hanno attaccato alla vita un marsupio contenente un plug o palline anali e un dildo o vibratore di diverse dimensioni, questi oggetti venivano tutti i giorni scambiati dalle ragazze per provare sempre nuove sensazioni quando venivano usati.
Per le attività sportive le ragazze non portano intimo, una canotta larga e una gonnellina da tennis molto ridotta che ad ogni movimento lascia scoperte la figa e il culo.
La Direttrice avverte anche le nuove arrivate che dovranno sempre essere disponibili a soddisfare ogni richiesta sessuale che sarà loro richiesta da qualsiasi persona del collegio e potranno lesbicare fra di loro ogni volta che lo vorranno, ma dovranno sempre usare i gadget sessuali che ognuna troverà nel proprio armadietto.
Dopo gli ammonimenti la Direttrice passa alla seconda fase, il controllo delle abilità sessuali della ragazza appena arrivata.
La fa spogliare nuda, poi la bacia in bocca, le accarezza le tette, le succhia i capezzoli sino a farli indurire, le mette una mano fra le gambe e le stuzzica figa e clitoride sino a quando la sente bagnarsi.
Si siede e solleva la lunga gonna, sotto non porta mutandine e dopo aver fatto inginocchiare la ragazza si fa leccare a lungo la figa sino a godere.
Poi è lei a fare sdraiare la ragazza a terra a leccarle la figa e dopo che le ha fatto raggiungere l'orgasmo con il telefono interno chiama due insegnanti che la raggiungono prontamente.
I due uomini si spogliano velocemente, la ragazza inginocchiata davanti a loro deve prendere i loro cazzi in bocca e a turno leccarli sino a farli indurire, poi uno si sdraia sul pavimento e la ragazza si posiziona sopra di lui e si impala sul cazzo e comincia a muoversi in su e giù, l'altro insegnante si posiziona dietro, le lecca il buco del culo e poi la penetra con forza e inizia una doppia penetrazione che si concluderà solo quando entrambi avranno sborrato e lo faranno in bocca alla novizia che dovrà inghiottire tutto.
Se la ragazza si sarà mostrata all'altezza del compito sarà libera di raggiungere la sua stanza dove troverà la sua compagna, se avrà avuto difficoltà ad eseguire tutto quello che le è richiesto sarà invece portata in una stanza delle punizioni e lasciata sola in attesa di essere punita.
La ragazza nuda prima di essere congedata viene affidata alle cure dell'infermiere del collegio che la porta in un bagno e le depila la figa, tale operazione sarà ripetuta ogni 10 giorni e le ragazze lo faranno una con l'altra con la compagna di stanza.
Ovviamente dopo averla depilata l'infermiere si farà succhiare a lungo il cazzo e poi la scoperà, poi la farà lavare sotto la doccia, le metterà addosso le mutandine di spago, facendo ben attenzioni che la corda sfreghi sul clitoride, penetri bene tra le grandi labbra e nella fessura delle natiche.
La stanza delle punizioni era temutissima da ogni ragazza. Ogni volta, chi usciva da quella stanza era costretta a fare attenzione ad ogni minimo movimento per il dolore inferto dai numerosi colpi ricevuti su ogni parte del corpo e con ogni strumento immaginabile. Spesso le punizioni seguivano un rituale ben preciso. Le ragazze, o la malcapitata di turno veniva fatta spogliare completamente e subito le venivano applicate delle pinze metalliche ai capezzoli e una direttamente sul clitoride, che diventava immediatamente rosso e dolorante. A quel punto, per far si che il clitoride si indolenzisse a dovere ci voleva del tempo, che veniva impiegato impartendo sonori schiaffi sulle tette della ragazza. Dopo una decina di colpi, veniva fatta girare, e senza alcuna delicatezza veniva penetrata nel culo con vari strumenti, bastoni ricoperti di cuoio, o palline anali introdotte e poi strappate fuori violentemente, plug anali sempre più grandi, una pallina di gomma gonfiabile sino ad assumere dimensioni mostruose, ricevendo nel contempo una serie continua di colpi sul culo.
A questo punto iniziava la parte più dura, ma talvolta amata da qualcuna. Il clitoride ormai viola per la pinza si preparava a ricevere i colpi. La ragazza veniva fatta sdraiare con le gambe oscenamente aperte. Due insegnanti tiravano i ganci dai seni senza alcun ritegno, e iniziavano a morderle i capezzoli e a succhiarli con forza, lasciando profondi lividi scuri per giorni. La direttrice invece si divertiva a togliere la pinza dal clitoride e iniziava a colpirlo con spazzole o altri oggetti di legno. A volte usava la cinghia, ma in quel caso per la povera malcapitata la punizione non sarebbe finita lì, perché prima di poter andare in camera avrebbe subito un violento fisting, per poi dover salire nella propria stanza con un grosso cero ben impiantato nella figa, che avrebbe dovuto tenere dentro per tutta la notte. L’avrebbe potuto espellere solo al mattino, esposta nuda davanti alle altre collegiali, e non si sarebbe potuta aiutare con le mani. Dopodiché per tutto il giorno avrebbe tenuto dentro la sua figa, che grondava umori copiosamente, la sua mutandina di corda.
Oggi è domenica e al pomeriggio due Lord, benefattori del collegio che sostengono con le loro donazioni verranno a fare visita e vorranno intrattenersi con due ragazze, hanno già fatto sapere alla Direttrice che vogliono una bionda e una bruna, molto formose ed estremamente porche e disposte a subire tutte le loro depravazioni, ovviamente saranno ricompensate con un bel premio in denaro.
L'atmosfera austera e severa del luogo offre un'impressione di serietà, ma nella realtà quello che avviene fra quelle mura è un concentrato di lussuria e depravazione.
La Direttrice è una vera mistress, amante delle giovanette affidate alle sue cure, ma non disdegna le attenzioni di tutti i maschi del collegio, insegnanti e personale non docente.
Quando una nuova ragazza si presenta al collegio la Direttrice la informa quali sono le regole di comportamento e quali le punizioni che vengono inflitte a chi le infrange.
Dovrà sempre essere indossata una divisa , una estiva, una invernale e una per le attività sportive e ricreative.
La biancheria intima sarà fornita direttamente dal collegio e non sarà possibile averne una propria.
La divisa invernale è molto rigorosa, scura ma gonna e camicetta erano abbinate in modo da non dare adito a strani pensieri a chi venisse da fuori.
In realtà la gonna sopra al ginocchio nasconde le nudità coperte solo da un intimo ricavato dalla corda che passava tra le gambe delle ragazze e dava fastidio ad ogni loro movimento, in modo che non dimentichino mai di essere schiave in quel collegio.
La camicia al contempo è fatta in modo da poter essere sbottonata in un sol colpo. Non portano alcun reggiseno in modo che le tette siano sempre pronte, in ogni momento della giornata a subire il giusto trattamento.
Lunghe calze autoreggenti pesanti completano l'abbigliamento,
Al collo ognuna di loro ha collare, ben nascosto durante le visite dal colletto abbottonato della camicia.
La divisa estiva, per le passeggiate nel parco invece è costituita un abitino cortissimo che copriva a mala pena la figa e lasciava scoperto buona parte del culo, una cerniera davanti lo rendeva immediatamente apribile.
Niente intimo, ma tutte hanno attaccato alla vita un marsupio contenente un plug o palline anali e un dildo o vibratore di diverse dimensioni, questi oggetti venivano tutti i giorni scambiati dalle ragazze per provare sempre nuove sensazioni quando venivano usati.
Per le attività sportive le ragazze non portano intimo, una canotta larga e una gonnellina da tennis molto ridotta che ad ogni movimento lascia scoperte la figa e il culo.
La Direttrice avverte anche le nuove arrivate che dovranno sempre essere disponibili a soddisfare ogni richiesta sessuale che sarà loro richiesta da qualsiasi persona del collegio e potranno lesbicare fra di loro ogni volta che lo vorranno, ma dovranno sempre usare i gadget sessuali che ognuna troverà nel proprio armadietto.
Dopo gli ammonimenti la Direttrice passa alla seconda fase, il controllo delle abilità sessuali della ragazza appena arrivata.
La fa spogliare nuda, poi la bacia in bocca, le accarezza le tette, le succhia i capezzoli sino a farli indurire, le mette una mano fra le gambe e le stuzzica figa e clitoride sino a quando la sente bagnarsi.
Si siede e solleva la lunga gonna, sotto non porta mutandine e dopo aver fatto inginocchiare la ragazza si fa leccare a lungo la figa sino a godere.
Poi è lei a fare sdraiare la ragazza a terra a leccarle la figa e dopo che le ha fatto raggiungere l'orgasmo con il telefono interno chiama due insegnanti che la raggiungono prontamente.
I due uomini si spogliano velocemente, la ragazza inginocchiata davanti a loro deve prendere i loro cazzi in bocca e a turno leccarli sino a farli indurire, poi uno si sdraia sul pavimento e la ragazza si posiziona sopra di lui e si impala sul cazzo e comincia a muoversi in su e giù, l'altro insegnante si posiziona dietro, le lecca il buco del culo e poi la penetra con forza e inizia una doppia penetrazione che si concluderà solo quando entrambi avranno sborrato e lo faranno in bocca alla novizia che dovrà inghiottire tutto.
Se la ragazza si sarà mostrata all'altezza del compito sarà libera di raggiungere la sua stanza dove troverà la sua compagna, se avrà avuto difficoltà ad eseguire tutto quello che le è richiesto sarà invece portata in una stanza delle punizioni e lasciata sola in attesa di essere punita.
La ragazza nuda prima di essere congedata viene affidata alle cure dell'infermiere del collegio che la porta in un bagno e le depila la figa, tale operazione sarà ripetuta ogni 10 giorni e le ragazze lo faranno una con l'altra con la compagna di stanza.
Ovviamente dopo averla depilata l'infermiere si farà succhiare a lungo il cazzo e poi la scoperà, poi la farà lavare sotto la doccia, le metterà addosso le mutandine di spago, facendo ben attenzioni che la corda sfreghi sul clitoride, penetri bene tra le grandi labbra e nella fessura delle natiche.
La stanza delle punizioni era temutissima da ogni ragazza. Ogni volta, chi usciva da quella stanza era costretta a fare attenzione ad ogni minimo movimento per il dolore inferto dai numerosi colpi ricevuti su ogni parte del corpo e con ogni strumento immaginabile. Spesso le punizioni seguivano un rituale ben preciso. Le ragazze, o la malcapitata di turno veniva fatta spogliare completamente e subito le venivano applicate delle pinze metalliche ai capezzoli e una direttamente sul clitoride, che diventava immediatamente rosso e dolorante. A quel punto, per far si che il clitoride si indolenzisse a dovere ci voleva del tempo, che veniva impiegato impartendo sonori schiaffi sulle tette della ragazza. Dopo una decina di colpi, veniva fatta girare, e senza alcuna delicatezza veniva penetrata nel culo con vari strumenti, bastoni ricoperti di cuoio, o palline anali introdotte e poi strappate fuori violentemente, plug anali sempre più grandi, una pallina di gomma gonfiabile sino ad assumere dimensioni mostruose, ricevendo nel contempo una serie continua di colpi sul culo.
A questo punto iniziava la parte più dura, ma talvolta amata da qualcuna. Il clitoride ormai viola per la pinza si preparava a ricevere i colpi. La ragazza veniva fatta sdraiare con le gambe oscenamente aperte. Due insegnanti tiravano i ganci dai seni senza alcun ritegno, e iniziavano a morderle i capezzoli e a succhiarli con forza, lasciando profondi lividi scuri per giorni. La direttrice invece si divertiva a togliere la pinza dal clitoride e iniziava a colpirlo con spazzole o altri oggetti di legno. A volte usava la cinghia, ma in quel caso per la povera malcapitata la punizione non sarebbe finita lì, perché prima di poter andare in camera avrebbe subito un violento fisting, per poi dover salire nella propria stanza con un grosso cero ben impiantato nella figa, che avrebbe dovuto tenere dentro per tutta la notte. L’avrebbe potuto espellere solo al mattino, esposta nuda davanti alle altre collegiali, e non si sarebbe potuta aiutare con le mani. Dopodiché per tutto il giorno avrebbe tenuto dentro la sua figa, che grondava umori copiosamente, la sua mutandina di corda.
Oggi è domenica e al pomeriggio due Lord, benefattori del collegio che sostengono con le loro donazioni verranno a fare visita e vorranno intrattenersi con due ragazze, hanno già fatto sapere alla Direttrice che vogliono una bionda e una bruna, molto formose ed estremamente porche e disposte a subire tutte le loro depravazioni, ovviamente saranno ricompensate con un bel premio in denaro.
1
5
voti
voti
valutazione
4.2
4.2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Fisting 2/2racconto sucessivo
Il collegio che non ti aspetti -2- continua
Commenti dei lettori al racconto erotico