Chi è cagion dei suoi mali....
di
Guglielmo Da Baskerville
genere
tradimenti
« Alice, io so, vi ho visti.. », la guardo con faccia cattiva, la odio, è mia sorella, chi si aspetta una cosa del genere dal sangue del proprio sangue. Riesce a fare l'aria sorpresa, di quella che cade dalle nuvole.
« Di cosa stai parlando, Valentina? Cosa hai visto? »
« La settimana scorsa, nel dolce chalet che abbiamo preso insieme, finalmente senza bimbi per rilassarci un po' e sciare, vi ho beccati in pieno. Una sera sono andata a fare la spesa, sono arrivata al supermercato, ma avevo dimenticato il portafoglio a casa, e sono tornata a prenderlo, e voi stavate scopando sul divano, Guido era tornato in città per farsi togliere i punti di quel taglio. E tu eri nuda, a cavalcioni su Filippo. Cazzo che merda di persona sei? Solo una gran troia come te può fare una cosa così a sua sorella. Con tutte le volte che ti ho parato il culo con mamma e papà, non hai un po' di senso del pudore, schifosa. »
Le mie mani tremavano, era anche troppo che tenevo tutto dentro, non riuscivo più a vivere la mia vita mentendo al il mondo che mi circondava. A mio marito non ho ancora voluto dire niente, ma è arrivato il momento di tirar fuori gli scheletri dall'armadio. Intanto volevo vedere se, la stronza, andava di corsa a parlare con Filippo o se ne stava zitta. Ho 35 anni, abbiamo un figlio, Nicola, di 5 anni, ma mio marito dove cazzo ha la testa, 40 anni buttati nel cesso.
« Valentina, perdonami, era un momento difficile con Gianni, lo sai è senza lavoro, hai visto quante litigate, è stata una stupidaggine senza senso, abbiamo sbagliato perdonaci, perdonami. E' lui che ci ha provato, era giorni che mi stava intorno. Non è mai più successo, io e Gianni abbiamo ritrovato un equilibrio , pensa a Francesco e a Carlotta, come faranno i nostri figli se ci separiamo. »
Si sta avvicinando il Natale, non ho voglia di mandare tutto all'aria sotto le feste, ma non ho il carattere per subire senza vendicarmi. Con Filippo faccio finta di essere incazzata per altri motivi, e quando si avvicina lo scaccio come se fosse malato.
Mi fa schifo toccarlo e soprattutto farmi toccare da lui, forse se lo tradisco anch'io mi sentirò meglio? Ci penso spesso, l'altra sera sono andata a cena da Luca, il mio istruttore di fitness, a Filippo ho detto che ero in ufficio a finire un lavoro, e giuro che l'idea mi ha sfiorata. In realtà Luca mi piace tantissimo, e io piaccio al lui, ma ho promesso la mia fedeltà. Che senso ha, essere puliti in un mare di sporco che ti circonda? Ho visto la bocca che ho baciato, facendomi trasportare da sensazioni meravigliose, appaganti, leccare la fica pelosa a mia sorella, farsi succhiare 'quel' cazzo che è solo mio, o meglio lo era. Ho guardato tutto, neanche fosse un film porno, e poi quella stronza di Alice che cainava come una cagna in calore, mi viene a dire « scusami è stato un errore, è lui che ci ha provato»? Brutta puttana, gli hai sbottonato i jeans, hai messo la mano dentro i boxer, e glielo hai preso in bocca che Filippo aveva ancora il bicchiere di vino in mano.
Devo vendicarmi, ma se lo dico a Gianni, quello debole com'è, mi va in crisi, mi finisce in analisi. Ma devo avvertirlo perché questo macigno devo pur scaricarlo, devo liberarmi di tutte queste frustrazioni che mi attanagliano da quando mi sveglio la mattina, fino a notte che passo un bianco. Ogni tanto per puro autolesionismo mi riguardo tutto quello che ho girato con il telefonino. Si li ho filmati, in quasi tutte le posizioni che hanno fatto. Ho fatto a loro giochi conclusi, anche una telefonata dicendo a Filippo che avrei tardato perché la spesa dovevo pur andarla a fare, altrimenti si sarebbero insospettiti. Comunque con quella vacca di sorella che mi trovo ho fatto una specie di patto, a mio marito lo dirò dopo l'Epifania che tutte le feste si porta via, e si porterà via anche lui. Non credo di riuscire a perdonare, non è nelle mie corde.
Ho parlato con Gianni, con un tatto da psicologa infantile, e, testardo come un mulo, meglio, come un toro viste le corna, non mi credeva fin che gli ho mostrato il video, e gli ho detto di prepararsi alla battaglia.
« Ma che razza di bastardi, tutti e due. Sai stasera cosa mi ha detto quella gran troia di mia moglie ― Cosa ci vai a fare a casa di Valentina?, di cosa dovete parlare con tutta questa urgenza? ―, brutta lurida, dai offrimi un bicchiere di vino »
Abbiamo passato ancora un'ora a trovare la soluzione migliore per una vendetta con i fiocchi, il piano era semplice e alquanto umiliante per tutti e quattro, non ero molto d'accordo con Gianni ma c'era ancora tempo.
La mattina seguente Filippo era alquanto inquieto, mi faceva troppe domande rispetto al solito, così sono sbottata: «Dimmi amore, hai qualcosa che ti turba, che ti preoccupa? »
«No, niente, è solo che, forse è meglio..forse dovrei.. »
Sono uscita dalla cucina, mi sono vestita e sono andata a lavorare. Passato il Natale, con una 'bestia' dentro, ogni pubblicità in televisione, dove le famiglie si amavano e si volevano bene, mi veniva di prendere un bicchiere e tirarlo contro lo schermo, ma sono riuscita a non far filtrare nulla, soprattutto per Nicola, che non ha nessuna colpa.
Il 27 dicembre però, ho fatto un 'colpo di testa', in ufficio con i miei colleghi avvocati abbiamo brindato per l'anno nuovo, saremmo rimasti a casa fino al 3 gennaio, e quei bicchieri di prosecco a stomaco vuoto, l'acredine che mi portavo a spasso come la mia ombra, mi ha fatto telefonare a Luca. Ho avvertito Filippo che avrei tardato e sono andata a casa del mio istruttore di fitness. Sapevamo entrambi, sebbene non sapesse niente di Alice e Filippo, cosa voleva dire quella telefonata. Quando ho varcato la porta di casa sua, si era appena fatto la doccia, in un accappatoio nero, il suo petto glabro e muscoloso, il suo sorriso, i suoi capelli neri ancora umidi, i suoi occhi blu... Mi sono avvicinata e gli ho messo le mani sulle spalle facendogli scivolare a terra l'accappatoio e gli ho toccato i pettorali. Non aveva i boxer e abbassando lo sguardo gli ho visto, vogliosa ed eccitata il suo cazzo, era mollo in mezzo a quella gambe segnate da muscoli, sembrava un 'Bronzo di Riace' , mi e venuto vicino, ci siamo baciati e lui mi ha iniziato a spogliare, dopo poco sono rimasta solo con il perizoma, con le mie tette grosse e sode tra le sue mani. Ero tutta bagnata, avevo voglia di lui, volevo scopare, farmi scopare da un altro uomo. Mi ha fatto distendere sul divano, mi ha messo la mano dentro il perizoma, ma in lui non c'era erezione, il suo pene piccolo stazionava sopra due molli testicoli, quando mi ha toccato la mia fica, ho sentito un senso di fastidio, ero bagnata e non volevo che mi toccasse così intimamente. Ho cercato di non pensarci, gli ho preso in mano l'uccello ma niente, nessuna risposta, mi vergognavo di essere praticamente nuda di fronte ad uno sconosciuto. Il suo cazzo non dava segni di vita alle mie carezze, ho creduto di non piacergli e mi sono sentita ancora più umiliata. Mi sono scusata, vestita e sono andata via. Quando sono arrivata in macchina ho odiato ancora di più Filippo, per la situazione sgradevole e imbarazzante che mi aveva costretto a vivere per il suo tradimento. Poi una risata isterica mi è partita improvvisa "Luca è davvero come i 'Bronzi' ,tanti muscoli ma sotto un 'sassetto' a forma di fagiolo."
Ma questo aveva solo aumentato la mia frustrazione, dovevo far qualcosa. Il pomeriggio successivo, ho chiamato Gianni e gli ho detto di venire in ufficio, tutti i miei colleghi erano a casa per le feste, quando è arrivato ho iniziato a sedurlo, mi sedevo mostrandogli le gambe, ho aperto la camicetta, e lui ha reagito subito. I suoi jeans si gonfiavano sotto la patta, era eccitato. Gianni è un gran bel uomo e so che lui molte volte puntava con lo sguardo il mio culetto, gli sono andata vicino e ci siamo baciati, quando gli ho abbassato i pantaloni e i boxer è uscito un cazzo bellissimo in lunghezza e grossezza, era lungo non troppo grosso come piace a me. Mi ha leccato la fica e mi ha fatto venire quasi subito, aspirava i miei liquidi e mi riempiva di complimenti, poi ho preso in bocca tutta la sua asta rigida, mi piaceva il suo sapore, delicatamente mi sono persa tra le sue gambe, lui fremeva e mi incitava a non fermarmi. Ho preso il cellulare e inquadrando il suo pene dentro la mia bocca e l'ho fatto venire dentro, lo sperma mi colava dai lati delle labbra mentre assaporavo quel biancastro e denso 'succo', era leggermente salato, ma gradevole. Poi come se fosse un ventenne, il cazzo ha ricominciato a tirargli e mentre continuavo a filmare mi ha scopata con una tale intensità, che ho pensato a quanto sfigata è mia sorella a farsi mio marito con quel piccolo, nodoso e peloso pisellino, quando aveva il paradiso in casa. Mi ha fatto godere da non poterne più, quando, dopo due ore di giochi, non c'era neppure un foglio sulla scrivania mi ha messo a pecora. Il mio pancino appoggiato, e lui dietro di me pompava sempre più forte e io cercavo di non gridare, ma non sempre ci riuscivo, quando mi è venuto dentro ho sentito tutto il calore dei suoi getti e ho sospirato, felice e sconvolta dalla potenza di quell'amplesso . E' stato fantastico.
A capodanno eravamo tornati nella casa di montagna ed era ora di far scattare il nostro piano, che però dal quel pomeriggio nel mio ufficio aveva preso un'altra svolta. I bambini erano con i nonni, abbiamo fatto il cenone, solo Alice era un po' silenziosa, ma almeno la schifosa aveva tenuto la bocca chiusa con Filippo, abbiamo bevuto tanto e dopo il brindisi di mezzanotte, i telefoni di Alice e Filippo hanno suonano per un messaggio ricevuto, era un video. Hanno aperto e si sono visti in quel giorno, proprio nella stanza dove eravamo in quel momento, mentre scopavano. Mio marito è sembrato svenire, pallido, senza respiro; Alice da zoccola esperta ha sorriso. Nell'avanzare delle immagini si vedeva sullo sfondo il mio ufficio e io che lo succhiavo a Gianni, e lo facevo sborrare in bocca, cosa che a Filippo non avevo mai concesso. Sembrava che anche i petardi e i botti si fossero zittiti capendo il momento in quella casa, poi ho preso Gianni per mano e ho detto:«Noi andiamo a dormire, buon anno e a domani.»
Quella notte Gianni mi ha scopata come nessuno mai, e non ho trattenuto nessun grido, anzi urlavo ogni volta che godevo. La 'puttaneria' era scivolata da mia sorella e me, e con loro seduti, affranti sul matrimoniale nell'altra camera io gridavo: «Si Gianni mettimelo nel culo, ti sento fino allo stomaco, sto godendo, ancore in cuullooo.. sììì.» e anche questo era una cosa vietata a mio marito, Gianni mi aveva sverginato dietro ed ero venuta con una veemenza, con una passione esplosiva mai neppure immaginata. Sfiancati, nudi e felici Gianni mi ha detto: «è stato stupendo, voglio scopare solo con te, sei meravigliosa, che pirla Filippo. Piccolo segreto tra noi, Alice non ha mai voluto farlo dietro.. è la prima volta per me.. ci credi? » «Anche per me è la prima volta, ma non sarà l'ultima sarà solo tuo.»
La mattina dopo c'era un silenzio apocalittico, loro avevano gli occhi più sconvolti di noi che avevamo scopato tutta la notte. Da quel giorno il primo gennaio, senza far storie, io avrei scopato solo con Gianni, se Alice voleva scoparsi Filippo non c'erano problemi. L'importante era che i bambini non venissero a sapere nulla, la vita continuava come sempre, senza scandali, divorzi o vite spezzate, difficili da spiegare ai nostri figli, quanto ai genitori di ognuno di noi quattro, e a tutti gli amici. Nulla cambiava solo che a letto ci scambiavamo i mariti, io e mia sorella. Mia sorella non era d'accordo, dopo la scappatella, il piccolo cazzo di Filippo non gli bastava, ma categorico, quello che sembrava timido e sottomesso a tutto e tutti ha detto: «chi è cagion dei suoi mali pianga se stesso», mi ha dato la mano e siamo tornati in camera a 'giocare con il 'nostro buchino' nuovo.
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