Ordinaria trasgressione racconto a quattro mani

di
genere
etero

Mi chiamo Sally, ho 26 anni, e non avevo mai capito che cosa significa realmente scopare finché non ho conosciuto Giorgio.

Non che fare sesso non mi piacciesse, anzi... mi sono sempre divertita molto, ma mi sono resa conto che divertirsi è una cosa ma godere è un'altra!

I miei partner sono sempre stati piuttosto giovani, quasi coetanei o poco più, e quindi ben lieti di farsi spompinare per poi scoparmi in modo rude senza curarsi troppo di farmi godere. In genere provvedo da sola al mio piacere: mentre mi scopano mi strofino il clitoride, fino a venire.

Ma quando, venerdì scorso, Giorgio mi ha chiesto di uscire ho capito che sarebbe stato diverso.
Non ho badato ai 18 anni di differenza, i suoi 44 anni sono, peraltro, splendidamente portati, gli ho contro proposto, un incontro a casa mia. Lui ha accetato, compiaciuto della mia disponibilità.

Con un'inaspettata eccitazione ho atteso la lunga settimana che ci separava dal giorno dell'incontro.
Nel frattempo abbiamo continuato a vederci, per lavoro, facendo finta di niente. Questo ha contribuito a creare complicità tra di noi. Gli sguardi, gli ammiccamenti, gli sfioramenti casuali, tutto lasciava preludere il sesso che avremmo consumato.

Giorgio è sposato, ma non mi interessa la sua situazione sentimentale. L'attrazione che provo per lui è puramente fisica e voglio appagarla senza il pensiero di imbarcarmi in una relazione.

Venerdì mi preparo con cura, assaporo il mio corpo allo specchio pensando all'effetto che avrò su di lui: i miei seni sono piccoli ma sodi e perfetti, una vita stretta che contrasta un tantino con i fianchi appena abbondanti, il sedere alto e perfettamente scolpito, non c'è che dire sono un bel bocconcino, non mi sorprende che Giorgio mi abbia notata.
Depilo completamente il mio sesso, pronto per ogni evenienza.
Scelgo un intimo rosa di pizzo, Provo diversi capi d’abbigliamento, non so che cosa Giorgio possa preferire… non conosco i suoi gusti. Alla fine decido di mettere in mostra le mie gambe lunghe e affusolate e mi infilo un grazioso abitino in seta lucida viola e bianco, molto corto, con un profondo scollo sulla schiena. Mi raccolgo i capelli sulla nuca lasciando ricadere qualche ciocca libera, mi trucco delicatamente ed attendo, paziente il suo arrivo.

Suona il campanello, - “Che piano?” - - “Il quinto!” -
Mentre attendo che salga un certo sgomento misto ad eccitazione crescono in me, come ci comporteremo? Che cosa ci diremo? Mi sento improvvisamente a disagio e per un attimo vorrei scomparire, ma vado ad aprirgli la porta.

Il suo sorriso enigmatico scioglie i miei timori e, prima che io possa dire qualcosa, con un colpo secco richiude la porta dietro di sé, mi si avvicina risoluto e deciso e mi stringe in un caldo, lungo bacio appassionato. Doveva avere atteso anche lui questo momento con impazienza!
Sento il mio sesso inumidirsi mentre una strana angoscia mi cresce dentro, i nostri corpi sono vicini e sento il suo cazzo indurirsi nei pantaloni e premere contro il mio pube.
Ho già voglia di leccarglielo, ma lo lascio fare, volgio che sfoghi il suo ardore su di me. Sento la sua passione invadermi l’anima e desidero essere posseduta.
Giorgio mi accarezza la schiena nuda, poi le sue mani scivolano sui miei fianchi e sollevano l’abito.
Mi guarda il culo che si riflette nello specchio proprio alle mie spalle. Mi sposta il perizoma e comincia a scoparmi con uno, due, tre dita, è incredibile come ci sa fare, mi tocca come farei io stessa, so che mi farà godere, ci sono quasi i miei gemiti si fanno intensi ed il respiro è affannato, lui se ne accorge,
- “non ancora, bellezza… non ancora!” –
con mio disappunto toglie le mani dalla mia fica calda, madida di liquido e vogliosa di averlo… mi slaccia l’abito di seta che scivola velocemente ai miei piedi
– “sei una figa pazzesca” –
dice guardandomi in perizoma e reggiseno. Mi spinge sul tavolo, schiena stesa, mi spoglia completamente, e comincia a giocare con i miei seni, mi morde i capezzoli, facendomi gemere e sussultare mi tiene sul confine tra dolore e piacere! Sto impazzendo! Sono paralizzata e succube di ciò che provo!
L’impeto di Giorgio non si placa: continua a mordermi il collo, i seni, le spalle, i fianchi, scende sul ventre e raggiunge il clitoride, mordicchiandolo, poi mi lecca: fuori, dentro… sento la sua lingua ruvida invademi la fica di piacere, la sua saliva si mescola agli umori del mio godimento ed arrivo a sentirne l’odore. Il mio corpo sussulta più volte, godo, ma la mia eccitazione non si smorza: ne volgio ancora!
- “Ora ti scopo, girati!” -
Mi mette a novanta gradi, sempre appoggiata sul tavolo e comincia a fottermi con colpi violenti e profondi. Non ho ancora visto bene il suo cazzo ma lo sento lungo e rigido dentro di me. Mi scopa con una forza ed un impeto che non avevo mai provato. Volgio che mi possieda tutta. Si ferma un attimo, forse a riprendere fiato ed io mi divincolo, lo denudo velocemente e mi fermo un attimo ad osservarlo: ha un bel fisico, vorrei leccarglielo, ma non so quanto spazio deciderà di lasciarmi quindi passo subito al sodo e mi inginocchio davanti a lui.
Finalmente glielo vedo, il suo cazzo! La mia vagina aveva sentito bene: è lungo, voluminoso e punta dritto alla mia bocca. La sua cappella lucida e turgida mi impedisce di indugiare oltre: lo prendo e comincio a spompinarlo. Mi piace il suo cazzo, mi piace il suo sapore, il suo odore, mi piace sentirmelo dentro. Giorgio mi afferra i capelli e ancora una volta prende il comando. Non sono io a fargli un pompino, è lui che mi scopa la bocca! Mi piace essere il suo strumento di piacere. Mi riempie la bocca ma non riesco ad accogliere tutto il suo membro, così cerca di andare oltre, spinge delicatamente, cerco di resistere ma ho dei connati di vomito, con grande sforzo respiro, mi rilasso, lo lascio fare, delicatamente il suo cazzo scivola nella mia gola, non avevo mai ingoiato un cazzo così in profondità, ho difficoltà a respirare, ma lo guardo e vedo il suo viso sfigurato dal piacere e godo, anche io. Tengo il suo cazzo in gola per alcuni secondi che mi sembrano secoli poi ho devo prendere aria e lo sfilo, lui mi lascia fare, ma continua a dettare il ritmo del pompino stringendomi per i capelli. Voglio farlo venire, ma lui mi blocca e spingendomi sul letto mi dice - “ora ti inculo !” - , nessuno mi ha mai fatto il culo, ma decido di provare tutto: Giorgio non mi ha ancora delusa e mi ha già fatto godere più di chiunque altro. Comincia con un solo ditto, provo un insolito piacere, e un desiderio di averlo ovunque: nella bocca, nella fica e nel culo. Il suo cazzo comincia a farsi strada, spinge con qualche difficoltà, il mio buco è ancora stretto, i primi colpi sono lenti, ma profondi, poi si fanno sempre più intensi e violenti. Mi fa male. Non riesco a trattenere i gemiti , lui mi dice - “godi! Godi adesso!” - voglio obbedire al suo comando e, mentre continua con i suoi colpi incessanti, mi infilo un dito solo in fica, sento il suo cazzo che mi scorre nel culo tramite la parete della vagina il mio piacere è così intenso che vengo per due volte consecutive! Giorgio mantiene questo ritmo per alcuni minuti, io sono sfatta dal piacere, e dagli orgasmi ma so dovrò finire di soddisfarlo e infatti eccolo sfilare il suo cazzo ed afferrandomi ancora una volta la chioma mi dice: - “ora apri la bocca” - obbedisco, spalanco la bocca e lo sento emettere i suoi gemiti di piacere mentre il suo seme mi inonda il viso. Finalmente sento il suo sperma caldo e abbondante in bocca, ingoio il suo liquido caldo che mi cola anche dalle guance gocciolandomi sui seni. Gli ripulisco l'uccello leccandolo dolcemnte per ringraziarlo di avermi fatto godere tanto.

Ci accasciamo sul letto sfiniti e quando Giorgio si congeda mi dice - “ciao piccola e grazie! E’ da un po’ che non scopavo così!” -
Gli sorrido ma dentro di me penso “a chi lo dici!”
- “Ci si vede venerdì prossimo!” - e se ne va strizzandomi l’occhio.





Mi chiamo Giorgio, ho 44 anni e sto vivendo la mia seconda giovinezza. Da un po’ di tempo mi sento molto attivo sessualmente, come se mi fosse d'improvviso tornato il vigore dei vent’anni.

Ho puntato gli occhi su quella ragazza, Rossella, la chiamano tutti Sally, deve avere poco più di vent’anni, un’aria innocente e un fisico da paura! Sono mesi che ho fantasie su di lei, e finalmente ho trovato il modo incontrarla. L’ho invitata a cena e lei mi ha invece proposto un incontro a casa sua. Ha le idee chiare, la ragazza, bene.
Incontro fissato per il venerdì.

Sono sposato ma non mi è difficile trovare una scusa per uscire, prima però faccio l’amore con mia moglie, un po’ per rassicurarla che tra noi va tutto bene e un po’ per togliermi di dosso la passione sfrenata che mi sento ribollire dentro da giorni al solo pensiero dell'incontro.
Con mia moglie niente di speciale, la classica scopatina, la prendo da dietro, in dieci minuti lei gode e io pure… "Riscaldamento", penso tra me.

Voglio altro da Sally! Voglio una scopata di passione, una di quelle che si ricordano a lungo. Il sesso appena fatto ha contribuito a farmi venire ancora più voglia. Basta. Esco.
Arrivo al suo palazzo di sei piani, trovo il campanello e le chiedo quanto dovrò salire. Quinto piano, mi dice. Decido di prendere l’ascensore e in un attimo sono davanti alla sua porta, la vedo, bellissima e curata ma anche intimidita e imbarazzata, proprio come me l’immaginavo.
Sbatto la porta e mi precipito su di lei senza salutarla. In fondo è chiaro che entrambi vogliamo la stessa cosa, inutile indugiare. La bacio e la stringo a me, il mio cazzo si indurisce, ma ho imparato a rimandare il piacere per godere di più e più a lungo… comincio con lei, volgio sentire subito l’odore della sua vagina. Le infilo un ditto e la trovo già pronta, morbida e bagnata... Chissà? Magari si è masturbata aspettandomi, la cosa mi eccita e continuo a sgrillettarle la fica mentre ammiro il suo fantastico culo allo specchio, penso proprio che lo farò mio, questo bel culo, ma con calma, volgio prendermi tutto ciò che ha da darmi prima.
L’odore della sua fica bagnata è già nell’aria e mi inebria la mente. La sento gemere, sta per godere, ma così è troppo facile, troppo presto: potrebbe raffreddarsi e invece voglio scaldarla ben bene per gustarmela a lungo. Mi guardo intorno: nella stanza attigua c’è la cucina con il tavolo sgombero. La spingo lì sopra e la denudo. Resto a guardarla è davvero ben fatta ed il suo corpo abbronzato risalta con la biancheria rosa confetto. Comincio a morderle i seni, sono un po’ piccoli, avrà appena una seconda, ma mi piace leccarglieli, i capezzoli si inturgidiscono e mentre glieli mordo la sento sussultare e gemere, la insalivo tutta, spalle, collo, pancia e poi mi dedico alla sua fichetta. E’ completamente depilata, la cosa non mi dispiace e comincio a leccarla, la sento godere una, due volte, sono inebriato dal suo odore e adesso me la voglio scopare un po’ come si deve. Adesso che si è scaldata voglio farle sentire come si può godere!
La giro a pancia in giù sul tavolo e comincio a scoparla da dietro. Adoro il suo culo, ma glielo metto in fica. Il mio cazzo è duro e lei è bagnatissima, scivola dentro senza intoppi e le arriva in fondo toccandole il collo dell’utero, la sendo gemere, forse dal dolore, ma non mi importa, continuo per alcuni minuti mantendo questo ritmo impetuoso, mi lascia fare e mi piace dettare le regole di questo gioco. Mi fermo un attimo per fala riprendere, la vedo stravolta ed ha il viso sfigurato. Invece di prendere fiato mi si inginocchia davanti, prende in mano il mio cazzo e se lo infila in bocca. Mi piace la sua lingua sul glande, ci sa fare e la lascio divertire per un po’, la sento eccitata ed è propro così che la voglio, perennemente sull’orlo dell’orgasmo!
- "Ora te lo faccio assaggiare per bene, il mio cazzo!" - Le afferro i capelli e detto il ritmo del pompino, spingendo il mio lungo cazzo durissimo nella sua bocca con forza. Comincio a spingerlo più in fondo, sento che si agita, la sua gola tenta di respingermi - “Ingoia!!!” - le dico, ed ubbidiente sento che si rilassa e mi lascia entrare, ci guardiamo mentre sento il mio glande venire circondato dalle morbide pareti della sua gola, sento la sua lingua sotto il mio pene, il suo respiro si fa affannato ed il cazzo scompare dentro la sua bocca, completamente.
La sento godere mentre glielo tengo spinto dentro per alcuni secondi, l’impulso di possederla tutta è in parte sazio, potrei finire con questo pomino ma devo esplorare ancora una parte del suo corpo, la sua pate migliore e non per modo di dire, - “ti fotto il culo!” - la sbatto sul letto della camera accanto e comincio a prepararla con un ditto, ma non troppo, voglio che senta bene quando entrerò. Mi piace la docilità con cui si fa schiava del mio piacere. Le punto il mio cazzo sul suo piccolo buchino chissà se l’ha mai preso nel culo? Fa tanto la timida ma in fondo non pare poi così innocente!
Glielo infilo con forza nel culo e comincio a cavalcarla da dietro! Le sue curve sono così belle che mi sembra di cavalcare un delfino, continuo a penetrarla, la sento gemere e adesso voglio godere anche io, ma prima devo sentirla ancora, voglio che si ricordi questa scopata - “Godi!” – le ordino! Si infila un ditto in vagina, moltiplicando ulteriormente le mie sensazioni. Quasi subito la sento esplodere, il suo lungo orgasmo si propaga anche nel culo, la sento mia e sto per godere, resisto ancora alcuni istanti mentre continuo a cavalcarla, voglio venire, e lei deve assaggiare il mio seme! Sfilo il cazzo l’afferro per i capelli e glielo punto dritto in bocca - “Apri la bocca!” – le ordino! Nel vedere di nuovo la sua cavità godo sborrandole in pieno viso.
Mi lascio andare in gemiti di piacere mentre le schizzo ripetutamente il seme in bocca. Lo vedo gocciolare, lei mi sta già ripulendo con estrema dolcezza.
Ci guardiamo: siamo entrambi sfatti ed appagati.
Ci accasciamo abbracciati sul letto. In quell'istante decido: sarà la mia amante!!
Una che si fa scopare così non posso assaggiarla una volta sola!
scritto il
2011-09-13
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