Mai sfidare tuo figlio

di
genere
incesti

Mi chiamo Antonio, 38 anni e faccio il muratore da una vita. Sono diventato papà abbastanza presto, avevo 20 anni quando misi incinta mia moglie. Con mio figlio Michael abbiamo un rapporto molto stretto e intimo, grazie anche alla poca differenza di età. Riusciamo a parlare di tutto senza problemi, anche di sesso e quando siamo soli ci piace giocare con le parole ed essere volgari, ad esempio appena vediamo una bella figa esterniamo all'altro apprezzamenti sessuali molto spinti del tipo "guarda quella! Ferma subito sta cazzo di macchina che ho il cazzo che mi pulsa, facciamoceli succhiare che sicuro sarà contenta di farsi svuotare dentro due cazzi contemporaneamente!"... Oppure "voglio metterla a 90 e farla godere come una troia, ti unisci o resti a guardare?". Chiaramente tutto per gioco e in un contesto intimo tra noi, e l'altro sta sempre al gioco rincarendo la dose... Ma siamo così spinti che è capitato spesso che ci venisse duro e si nota attraverso i pantaloni... E ci scherziamo su. Tuttavia non ci siamo mai mostrati integralmente nudi.
Ho un fisico scolpito dal duro lavoro che mi obbliga a fare la mia professione, con braccia possenti e svenate, pettorali scolpiti e addome piatto, mentre Michael dall'altro dei suoi 18 anni e fissato con la palestra, ha già un perfetto fisico da body builder, attività che svolge ormai da anni.
Ricordo che una sera non dovevo rientrare a casa, ma avevo dimenticato una cosa e, entrato un attimo a casa per prenderla, sentii dalla camera di mio figlio forti gemiti e rumori: si stava fottendo una sua compagna di scuola, e a giudicare da come reagiva la povera ragazza, se la stava scopando alla grande. Il giorno dopo glielo dissi compiaciuto e seguirono come al solito una serie di commenti spinti tra noi due "hai sentito Pa? La prossima volta entra in camera e aiutami a non farle fare casino ficcandoglielo in bocca... Ogni volta questa deve far sentire quanto è troia". "Beh Michael, tu poi baceresti la bocca che ho sborrato copiosamente". "Assolutamente no, ma mi svuoto i coglioni anche io nella sua bocca così che possa assaggiare più gusti".
Quest'anno Michael era di maturità, ma la palestra e le fighe lo hanno distratto troppo e non è stato nemmeno ammesso agli esami. Per punizione, io e sua madre gli abbiamo proibito di andare in palestra e lo abbiamo obbligato a lavorare con me. Tra l'altro mi hanno chiamato per un lavoro grosso che mi impegnerà quasi tutta l'estate in quanto dobbiamo ristrutturare una villa intera.
Questa villa è di discrete dimensioni, non troppo grande, ma ha un terreno immenso attorno e si trova praticamente in mezzo alle campagne: in pratica non ci sono vicini, se non qualche altra villetta molto lontana, seguendo sempre la strada. In quel posto non prende nemmeno il telefono, ed è l'ideale per farlo lavorare senza distrazioni e per dargli quindi una bella lezione.
Dopo aver finito di lavorare la mattina, ci concediamo una pausa pranzo, ci portiamo all'esterno in una zona all'ombra per un po' di fresco e pranziamo. Finito di pranzare stavamo riposando ancora un po' per riprendere le forze e continuare nel pomeriggio. I bagni non erano ancora agibili e Michael mi ha disse "Pa, devo pisciare, mi scoppia la vescica"... Anche a me scoppiava, soprattutto dopo averci scolato la birra che accompagnava il nostro pranzo, e gli dissi "ora ti faccio vedere come fare", lo tirai fuori davanti a lui, e iniziai a pisciare. A quel punto gli dissi a mo' di sfida "ora sta a te decidere, se farti scoppiare la vescica o pisciare", e senza farselo dire due volte, si mise accanto a me, lo uscì fuori e pisció. Ci siamo ritrovati a pisciare accanto e non ci eravamo mai visti nudo, per questo, senza volerlo, ci ritrovammo a fissare l'uno il cazzo dell'altro. A quel punto gli la ciao un'altra sfida e gli dissi "devi pagare pegno per la bocciatura", misi le mani dietro la nuca e continuai "tienimi la minchia mentre liscio! Non ne sei capace!". Mio figlio è un tipo che non si sottrae alle sfide, e senza battere ciglio mi afferró il cazzo e me lo tenne fino a quando non ho finito di pisciare. Al tatto, mi venne barzotto e faticai a terminare, ma l'ho fatta tutta ugualmente. Abbkano finito insieme di pisciare e quando me lo lasció, notai che anche lui era barzotto... La situazione è divenuta oggetto di battute "che è, ti piace quello che hai tenuto?". Ma stavolta non era spinto ma si mortificó e mi ha detto "credimi, non ho mai provato attrazione nei confronti degli uomini... Lo sai, ho sempre scopato con le ragazze. Ma sapendo che alcuni miei compagni fanno sport con i loro padri e si conoscono nudi, avevo avuto sempre la curiosità di vederti nudo. Perdonami". Lo rassicurati dicendogli che anche a me solleticava la curiosità di conoscerlo nudo e gli feci notare che anche il mio era barzotto. Allora afferrai il cazzo di mio figlio e gli dissi "e comunque complimenti! Buon sangue non mente... Hai il cazzo di tuo padre!". In effetti entrambi messi molto bene, io che arrivo a 20 cm abbondanti e lui più o meno simile, con 2/3 cm più piccolino. La situazione ce lo fece diventare completamente duro ad entrambi. Al che mi risposte "ma non è vero che l'ho uguale al tuo, si vede che hai un bastone più lungo del mio". "Vero è", gli risposi, "ma guarda!" - lo tirai verso di me mentre gli tenevo il cazzo, e lo feci venire davanti, avvicinando i cazzi per confrontarli - "tu l'hai almeno 2 cm di diametro più largo del mio, e poi hai delle venature incredibili che da me non si notano più di tanto"... Ci guardano con complicità.
Senza essermene accorto stavo massaggiando il cazzo di Michael e sentii la sua grossa cappella inumidirsi. Mi disse "Pa, se continui mi fai sborrare", allora lo lasciai ma per giocare abbiamo iniziato un duello con i cazzi come se fossero spade, per gioco. Non ci capii più niente e ho sborrato io, addosso a mio figlio, venendo copiosamente sui suoi addominali scolpiti. Lo inondai letteralmente col mio seme caldo. A quel punto lui mi disse "ora sei tu che devi pagare pegno che mi sei venuto addosso!".
"E cosa vuoi fare", gli dissi, "mi vuoi sborrare addosso anche tu?"
"No, troppo semplice... Ci devo pensare"
"E allora vuoi sborrarmi un culo? Ahah tanto non te la fidi" e mo misi a pecora per sfidarlo, sicuro che non avrebbe avuto fegato.
E invece no! Mi ha sbattuto 2/3 volte il cazzo nel buco del culo e poi lo ha spinto dentro. Ho fatto un verso mozzato dal dolore e poco dopo mi ritrovai col cazzo di mio figlio completamente penetrato dentro le mie viscere. Inzió quindi a entrare e uscire più volte e non appena il mio culo si è abituato, si è allargato prendendo la sua dimensione e presto inizió a piacermi follemente. Iniziai a genere e godere e mio figlio mi afferró dai fianchi e inizió a fottermi con forza e veemenza. Ero diventato la sua troia e più mi fotteva più godevo e più gli saliva il sangue alla testa e mi scopava sempre di forte. A un certo punto mi afferró il collo stringendo le sue braccia intorno e facendomi sentire i suoi muscoli quasi a soffocarmi e mi disse "preparati a ricevere tutta la mia sborra, troia miaaa" e venne copiosamente dentro il mio culo. Venne così tanto che il suo seme mi riempì le viscere e mi colò dall'ano sulle gambe, arrivando fino ai miei piedi. Uscito fuori, ancora duro, si mise davanti, afferró il suo cazzo e mi disse "mi sa che quello a cui è piaciuto ciò che ha tastato, sei tu!". Ci misimo a ridere, ci abbracciammo e all'orecchio gli sussurra "stavolta mi hai rotto il culo... La prossima volta te lo rompo io però!". Ci siano guardati con aria di sfida e dal giorno successivo, dopo esserci stuzzicato a vicenda, il primo che sborrava doveva pagare legno facendoselo ficcare in culo. Guarda caso sempre io! Ma come fa a durare così a lungo sta bestia?!
di
scritto il
2020-07-21
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