Scoperta eccezionale.
di
vannino
genere
incesti
Sun e Silvia e la loro eccezionale scoperta.
( di Vannino)
Silvia a 14 anni si considerava orribile. Piccola di statura, magra, seno piatto, capelli dritti biondi slavati. Inoltre a causa di una forte miopia era costretta a portare degli occhiali spessi che sembravano fondi di bottiglia. Alle sfortune fisiche, così lei le chiamava, si aggiungeva quella di essere la prima della classe a scuola, cosa che la faceva detestare dai compagni che la consideravano una secchione. Nessuno la invitava alle feste o in discoteca al sabato pomeriggio, non tanto perché la odiassero, quanto perché davano per scontato che la cosa non l’avrebbe interessata.
Silvia si sentiva, quindi, tremendamente sola, senz’amicizia, allora si rifugiava per la maggior parte del tempo libero su internet cercando amici nel Web, dove ne trovava senza temere confronti.
Sun, coetanea di Silvia, coreana, viveva in un’altra città italiana dall’età di tre anni. A causa del suo aspetto diverso, orientale, piuttosto rotondetta, con un seno spropositato per la sua età. Bravissima a scuola ma aveva sempre dovuto subire i dileggi dei compagni, cosa che la faceva soffrire ed isolarsi.
Anche Sun passava ore sul Web dove conobbe Silvia. Le due allacciarono un’amicizia che nel tempo diventò indissolubile.
Le due ragazze chattavano per ore, aprendo i loro cuori, confidandosi sogni e desideri, scambiandosi ogni sorta di curiosità senza veli per due adolescenti che si affacciavano al mondo dei grandi.
Immancabilmente i discorsi sfociarono sul sesso con morbosità per entrambi ancora sessualmente innocenti.
Sun era la più intraprendente e fu lei a confidare all’amica le sensazioni di piacere che provava toccando il proprio corpo, sui seni, fra le cosce. Fu lei ad invitare Silvia ad imitarla e questa la segui scoprendo l’orgasmo. Cominciarono a masturbarsi spesso in contemporanea mentre chattavano. Divennero amiche virtuali, inseparabili fino a quando sentirono la necessità di conoscersi personalmente. Si frequentarono durante i week end, durante le vacanze o in ogni altra occasione si presentasse. L’amicizia crebbe, come loro stesse.
Il fisico di Silvia si sviluppò. Cominciò a curare il proprio corpo, a valorizzarlo. Eliminò gli occhiali spessi usando le lenti a contatto, curò la capigliatura bionda che la rendeva appariscente, il seno assunse la forma piena, tondo..
Anche Sun si affinò, pur rimanendo rotondetta con due cosce piene, un fondo schiena da guardare.. Valorizzò il suo aspetto orientale anche con i consigli dell’amica. Il seno rispetto a quello di Silvia era il doppio ed era quello che la rendeva ancora più attraente.
Trascorsero gli anni dell’adolescenza durante i quali le due amiche si frequentavano regolarmente, rinsaldando la loro amicizia e l’affetto che nutrivano una per l’altra. Non avevano ancora frequentato dei ragazzi, ma non trascuravano di parlarne e sognare insieme i loro miti.
Sentivano il bisogno di toccarsi per esprimere l’affetto che provavano giungendo a godere accarezzandosi reciprocamente. Scoprirono l’amore saffico, baciandosi le fiche acerbe, sgrillettandosi il clitoride e godendo smodatamente. Sun era quella che predominava, non si stancava mai di godere.
Non si consideravano lesbiche, anzi decantavano il sesso maschile che non conoscevano dal vivo. Entrambi sospiravano pensando al membro duro sognando di trovarne uno da condividere. Nel frattempo continuavano a godere insieme con grande soddisfazione.
Sun fu più spesso ospite nella villa dei genitori di Silvia, dove viveva anche Marco il fratello, maggiore di due anni .
Un ragazzo spilungone, un po’ brufoloso, estremamente timido e solitario, sempre ignorato dalle ragazze. Sun, però, fu la causa della felice svolta della vita di Marco che ebbe inizio in una calda serata d’estate.
Il ragazzo udiva provenire dei lamenti dalla camera di Silvia che divideva con Sun sua ospite. Incuriosito si avvicinò alla porta socchiusa ed assistette ad uno spettacolo per lui inaspettato. Marco, non aveva mai visto una donna nuda da vicino, non aveva mai fatto l’amore con qualcuna disposta a dargliela non aveva mai avuto il coraggio di andare nemmeno con una prostituta. Era sempre in stato di eccitazione e la masturbazione era il suo sport quotidiano, complice anche le figure eccitanti di riviste o films pornografici.
La stanza delle ragazze era illuminata dall’esterno, attraverso la finestra aperta le intravvide sul letto completamente nude in un atteggiamento inequivocabilmente lussurioso.
Silvia affondava la testa fra le rotonde cosce aperte dell’amica sdraiata mentre lei in ginocchio a gambe aperte si offriva alla bocca di Sun.
Marco vide chiaramente in tutta la sua bellezza il sedere perfetto della sorella, candido, tondo avvinto dalle mani della coreana. Si leccavano a vicenda con evidente piacere, dato i gemiti che entrambi emettevano.
Marco non aveva mai immaginato la sorella sotto l’aspetto erotico. Lui era abituato ad avere davanti agli occhi una ragazza minuta, insignificante, slavata. Non si era mai reso conto che sotto quegli abiti larghi da spaventapasseri che indossava si nascondessero quelle forme deliziose che adesso mostrava oscenamente. Un corpo così eccitante, come quello che stava ammirando, lo aveva visto soltanto sulle riviste erotiche. Non riusciva a credere che quella bellezza davanti ai suoi occhi fosse sua sorella.
Era affascinato dall’eccezionale scoperta, mentre il membro si ingrossava fra i pantaloni del pigiama.
Tirò fuori il cazzo di una dimensione notevole, molto più del normale, di un diametro mostruosoe non potette fare a meno di menarselo mentre ammirava lo spettacolo.
Silvia ansimava sulla fica di Sun leccandola furiosamente.
Sun farfugliava “ Dai..Dai… non ce la faccio più!!” mentre nella foga dell’eccitazione insinuava un dito tra il solco delle natiche fino ad introdurlo nel forellino stretto di Silvia che lanciò un sospiro profondo godendo insieme all’amica.
Anche Marco raggiunse l’orgasmo, silenziosamente esplodendo con schizzi violenti e copiosi.
Dopo questa rappresentazione la calma ritornò nella villa silenziosa.
Il giorno dopo i tre ragazzi, soli in villa, stavano godendo il sole sui bordi della piscina.
Marco ogni tanto scrutava le due poco distanti.
Sun indossava un succinto due pezzi. Le poppe prosperose trasbordavano dai due triangolini di stoffa che aspiravano a reggere quei prosperosi globi.
Silvia, biondissima era meno prosperosa dell’amica ma possedeva un corpicino perfetto da modella, ben proporzionato, sensuale oltretutto.
Marco, ripassando le immagini della sera precedente si accorse che il costume non riusciva a contenere la bozza che gli si stava formando davanti. Pensò, quindi, di nasconderla tuffandosi nelle fresche acque della piscina. Nell’alzarsi dal suo posto, inavvertitamente mostrò allo sguardo di Sun, girata dalla sua parte, la voluminosa protuberanza appena contenuta nello stretto costume.
Sun, non aveva mai considerato quel ragazzo brufoloso, scontroso ed insignificante, ma rimase intimamente colpita da quella scoperta eccezionale. Difatti rivolgendosi a Silvia, mentre il fratello stava nuotando:
“ Dimmi una cosa? Ma hai mai visto nudo tuo fratello?”
“ No. Perché me lo chiedi?”
“ Deve avere un cazzo eccezionale a vedere l’enorme pacco che aveva poco fa, li davanti!. Sarei curiosa di vederlo.”
“ Sun? Cosa dici? Marco è così timido, così serio!”
“Si, questo è vero! Ma ciò non gli ha impedito di sbirciarmi le tette di nascosto. Me ne sono accorta! Ha osservato più volte anche il tuo grazioso culetto”
Nel dire questo scoppiò a ridere seguita dalla stessa Silvia.
“ Che dici Silvia? Ti dispiacerebbe se lo stuzzicassi un po’? Vorrei proprio vedere quel cazzo dal vero. Vorrei toccarlo!!”
“ Sun fai come credi. Se ci riesci?”
La coreana sorrise sottocchi, osservando il ragazzo nuotare. Stava pregustando la scena che già vedeva nella sua strategia tutta femminile, che stava elaborando.
Marco uscì dalla piscina, Sun lo chiamò chiedendogli di passarle l’asciugamano lanciandogli una sguardo inusuale, accattivante. Marco le si avvicinò per porgergli l’asciugamano, ma la ragazza indugiò nella ricerca di qualcosa nel borsone accanto; così facendo metteva in mostra la rotondità dei seni, sorretti dai minuscoli pezzetti del reggiseno, che rilassati a causa della posizione inclinata fecero mirare al ragazzo i capezzoli appuntiti.
Marco cominciò ad emozionarsi. Silvia poco distante si accorse divertita delle manovre dell’amica.
A un certo punto, Sun, fingendo di controllare l’astuccio di una crema presa dal borsone, lentamente allargò le cosce mettendo in mostra la sottile striscia che dal pube prominente scendeva nel solco della fica evidenziando ai lati le labbra gonfie ed dei ciuffetti di un morbido pelo nero che spiccava tra gli orli.
Il ragazzo cercò di darsi un contegno, girando lo sguardo intorno e sentì di nuovo il povero membro rizzarsi nel costume.
Sun, imperterrita, fece finta di continuare nella lettura dell’etichetta dell’astuccio, accentuando il movimento erotico del pube. Poi si alzò di scatto e chiese a Silvia:
“ Vado un po’ dentro,.. qui fa un caldo atroce!” e si avviò.
Il ragazzo ora era eccitato al massimo, imbarazzato non riescì a nasconderlo.
Anche Silvia adesso si rese conto dell’enormità di quella protuberanza che scrutava meravigliata tra gli occhiali scuri e si domandò come mai non si era mai accorta di questa particolarità di suo fratello.
Seguì l’amica in camera, dove Sun euforica esclamò:
“ Hai visto Silvia? Com’è grosso! Io devo vederlo! Toccarlo! Non sto più nella pelle. Oh come sono eccitata!!”
Si toglie di dosso i pezzi del costume rimanendo completamente nuda invitando l’amica a fare lo stesso.
Silvia restia, se pure a malincuore ubbidì. Pensò che l’amica volesse essere toccata come di solito pretendeva quando era eccitata. Ma Sun, ad alta voce, rivolgendosi al ragazzo fuori, chiese:
“ Marco, per cortesia, mi porteresti dentro il borsone?”
Il ragazzo eseguì l’ordine entrando spedito in camera delle ragazze che si lasciarono sorprendere nude. A tale vista si bloccò, ma Sun lo invita:
“ Vieni avanti!! Hai paura?”
Il ragazzo imbarazzato si avvicinò per porgere la borsa e Sun, colse sfacciatamente l’occasione per posare la mano sulla punta dell’enorme pene che fuoriusciva dal bordo del costume.
Il ragazzo rimase paralizzato, mentre Sun, diabolicamente gli strappò di dosso il costume liberando il mostro che svettava dritto prepotentemente.
Sun lo afferrò, eccitata più di lui. Era la prima volta che toccava un cazzo! Si sentiva soggiogata da tale meraviglia,lo strinse con le mani ingorde. Si abbassò all’altezza del membro e per la prima volta provò una sensazione nuova al contatto della sua lingua con il glande paonazzo ed umido. Assaggiò con la bocca vogliosa la cappella, nel contempo si portò una mano fra le cosce, sulla fica grondante di umore smanettandosi.
Silvia assisteva a quella fantastica scena allibita ed eccitata nello stesso tempo.
Intanto Sun non nascondeva il piacere che provava nel fare scivolare la lingua dai testicoli fin sulla cappella, impregnando di saliva quell’uccello gia pronto a sborrare.
Marco era in estasi, li in piedi davanti a lei che ormai faceva lavorare la bocca e la lingua incessantemente su e giù per il lungo e poderoso bastone.
Sun, come un’esperta navigata, stava facendo un pompino favoloso e quando aveva la bocca libera alternava mugugni di desiderio a frasi di incitamenti:
“ Vieni! Vienimi in bocca!!”
A quegl’incitamenti, Marco già provato dalla lunga eccitazione, non resistette più ed eiaculò inondandola.
Lei gridò vittoriosa raccogliendo con la lingua lo sperma che scendeva lungo i lati della bocca.
Intanto muovendo le dita nella fica più velocemente godette anche lei intensamente.
Silvia per un po’ era rimasta paralizzata in disparte, ma meccanicamente aveva portato le sue dita nella micetta bagnata, masturbandosi generosamente gemendo fino al godimento finale insieme ai due.
Nella stanza ritornò un silenzio di tomba.
Sun si era sdraiata, spossata dal violento orgasmo, sul grande tappeto mostrando alla vista di Marco la fica aperta, rosea luccicante di umidità avvolta dalla peluria nerissima serica. Il ragazzo era immobilizzato a tale visione, era la prima volta che ammirava dal vivo e così da vicino quell’organo femminile tanto agognato.
La ragazza lo invitò sdraiarsi affianco a lei. Marco timidamente si adagiò sulla schiena lasciando svettare il pene che aveva ripreso vita.
Sun da supina impugnò alla base il membro, poi con l’altra mano indirizzò quella del ragazzo sulla sua fessura.
Un’altra nuova emozione per il ragazzo che impacciato toccava per la prima volta una fica. Era una sensazione elettrizzante stringere fra le dita quelle labbra voluminose, umide per il recente orgasmo.
Silvia in piedi era spettatrice strabiliata alla eccitante scena di cui l’amica ne era protagonista e regista in assoluto.
Sun guardò languidamente l’amica e la invitò a stendersi accanto a Marco. Intanto scappellava l’enorme mazza con una mano e con l’altra aiutava quella del ragazzo ad intrufolarla nei punti strategici della sua natura fremente.
Silvia si stese sulla schiena rimanendo rigida, imbarazzata. Sun la incitò:
“ Toccalo anche tu? E’ semplicemente fantastico! Non l’avrei mai creduto!”
Silvia era combattuta, indecisa. Quello era suo fratello! Ma osservando quel bastone colossale smanettato dalla sua amica, non resistette e ruppe ogni indugio impugnando anche lei dalla punta con la piccola mano che non riusciva a stringere tutta la circonferenza di quell’enorme bastone.
Un brivido di piacere la percosse al primo contatto di quell’organo pulsante.
Dall’altra parte Sun cominciava ad ansimare per gli strofinamenti più decisi delle dita del ragazzo introdotte in fondo alla fica fino all’imene ancora intatto.
Anche Silvia era ormai su di giri, non aveva più indecisioni e sfacciatamente prese l’altra mano del fratello accompagnandola sulla sua vogliosa vulva.
Il ragazzo era al settimo cielo. Non riesciva a credere a quella realtà superiore ad ogni sua immaginazione.
Aveva due fiche meravigliose fra le mani, ne era padrone e schiavo nel contempo.
Era uno spettacolo unico quel groviglio di mani impegnate a procurarsi spasimi di piacere con gemiti e lamenti che i tre insieme emettevano. Gli ansiti aumentavano d’intensità come i movimenti di quelle mani impegnate ciascuna a fare la propria parte.
Grida finali di godimento sopraggiunsero in rapida successione, per ultimo quello del ragazzo mentre schizzava in alto con intermittenza un’enorme quantità di sperma che ricadde imbrattando tutte e tre.
Scese il silenzio nella stanza con i ragazzi che rimansero sdraiati, stanchi e rilassati tanto da assopirsi.
Le ragazze si svegliarono per prime. Ammirarono il corpo del ragazzo. Il membro già voluminoso a riposo adagiato di lato le affascinana, Sun sottovoce sospirò:
“ E’ proprio bello! Chissa come sarebbe bello averlo dentro!”
“Sun!! Ma quella bestia non può entrarti dentro, ti squarterebbe!!”
“ No, non posso rinunciarvi, oggi stesso lo voglio! Fra tre giorni finiscono le vacanze. Non vorrai mica godertelo solo tu?”
“ Ma tu sei pazza? Quello è mio fratello. Non potrei proprio. Indubbiamente è formidabile. Ma ora lascialo dormire, andiamo a fare una nuotata”
“Però l’hai toccato, anche tu!”
“ Si, era eccitante vedervi insieme e non ho resistito. Ma più di tanto non me la sento.”
Marco venne svegliato dagli schiamazzi delle ragazze nella piscina.
Non si raccapezzava ancora, non era sicuro se era sveglio o avesse fatto un bel sogno.
Si avvicinò alla piscina, le ragazze erano nude! Ma allora non sognava! Si intravedevono bene le forme nell’acqua trasparente. Ammirò Sun prosperosa, con quei globi enormi che sembravano galleggiare. Rimase affascinato dalla sorella, deliziosa con quel corpicino minuto, sensuale. Sentì la voglia impellente di stringerla, coccolarla.
Si tuffò in mezzo a loro, ormai aveva preso coraggio e giocò con loro, ridendo e scherzando. Le coccolò,, le palpò sott’acqua, intrufolò il viso prima tra le cosce dell’una poi in quelle dell’altra. Provò a baciare le fiche bagnate, intanto anche nell’acqua fredda il pene assunse la forma colossale.
Sun lo constatò e decide che era giunto il momento del suo sacrificio.Usci dall’acqua invitandolo a sdraiarsi sul prato ai bordi della piscina.
Marco la seguì. La ragazza lo attirò a se e provò a baciarlo sulla bocca, intrufolando la lingua mentre si strofinava contro decisa, spingendo il pube su quel dardo immenso.
Si rotolarono sull’erba. La ragazza conduceva il gioco. Silvia assisteva dal bordo della piscina eccitandosi a sua volta. Timorosa di quel mostro che intravedeva fra le gambe del fratello.
Il ragazzo era impacciato mentre Sun bloccandosi sulla schiena allargava oscenamente le cosce invitandolo:
“ Marco anche per te sarà la prima volta, ma ci riuscirai a mettermelo dentro quel mostro. Ora lo voglio!”
Poi chiamò Silvia con voce eccitata:
“ Vienimi vicina, sono già un lago, accarezzami il seno, aiutalo!” La pregò
Il ragazzo era emozionato. Finalmente una fica era pronto ad accoglierlo. Era lascivamente concentrato sul piacere che gli avrebbe procurato il possesso di quel corpo che gli veniva offerto.
Si avvicinò in ginocchio, minaccioso con il bastone fra le mani, aiutato dalla sorella che impugnandone la punta lo appoggiò sull’apertura di Sun che attendeva con ansia.:
“ Come è bello. Sono pronta, infilalo presto!!!”
Il ragazzo inesperto, spinse fra le labbra infiammate. Sun ansimò e lanciò un urlo spaventoso quando il membro s’immerse tutto, sbaragliando ogni ostacolo.Fu un urlo disumano, quello di Sun.
Silvia si spaventò e cercò di calmare l’amica asciugandole la fronte madida di sudore.
Il ragazzo rimane inchiodato dalla paura, tremante dall’emozione pensando al dolore che aveva procurato ed al piacere indescrivibile che gli trasmetteva la vagina devastata che avvolgeva strettamente la mazza.
Sun si contorceva dal dolore, con la bocca e gli occhi sbarrati. Due lagrime le scorrevano ai lati del viso.
Silvia era sbalordita ed affascinata nel vedere la fica dell’amica squarciata occupata da quella bestia. Notò un rivolo di sangue intorno.
Marco sia pure spaventato rimase ben piantato per lunghi interminabili secondi.
Il dolore per Sun sembrava attenuarsi e un impercettibile sorriso si faceva strada sul viso della coreana che lentamente si rilassava ed il dolore si trasformò in piacere perché il movimento che faceva con il mostro dentro era eloquente.
Esclamò:
“Oh come è bello! Dammelo di più, dai!”
Il ragazzo si riprese dallo spavento ed istintivamente si mosse su e giù, mentre il corpo della ragazza era scosso da tremiti e gridò a tutti e due:
“ Baciatemi…stringetemi!! Muoio…ohh!!
Silvia sorrise rilassata, abbracciò l’amica che stava godendo, le afferrò i seni scossi dal movimento e baciò prima l’uno poi l’altro, stringendo i capezzoli rigidi.
Il ragazzo ora era scatenato con il suo manico che sguazzava nella vagina ormai spalancata e carica di umore mista a sangue.
Ritardò il godimento anche perché era più resistente dopo le recenti precedenti ieculazioni.
Sun si riprese di nuovo e partecipò attivamente alla furiosa chiavata.
“ Oh Silvia, è immenso!! Oddio godo di nuovo..oHHHh!!!”
Anche Marco era quasi all’epilogo e Silvia tremendamente eccitata da quello spettacolo approfittò quando il membro si ritrasse prima di riprendere l’affondo, per afferralo togliendolo dalla fica violata per ricevere verso il suo viso gli spruzzi violenti.
Era accecata dalla lussuria, il cazzo del fratello era meraviglioso, se ne impadronì, lo coccolò, lo accarezzò, lo vezzeggiò. Lo strusciò sul suo seno, lo strinse fino a quando sentì allentare il turgore.
Sun distrutta, si rivolse all’amica:
“ E’ indescrivibile il dolore ed il piacere che ho provato!Prima mi ha ucciso, poi mi ha resuscitato in Paradiso, quella divinità! Dovresti provarlo anche tu cara!!”
Silvia si staccò dal fratello ed abbracciò con forza l’amica, felice.
Sun lasciò la casa degli amici, con rammarico, dopo gli ultimi tre giorni di fuochi e fiamme con il meraviglioso randello di Marco, che la ragazza sperimentò in tutte le maniere. Diede sfogo a tutta la sua libidine dopo la devastante deflorazione subita, ma cercata. Non dette tregua al ragazzo sempre con la lancia in resta per gli assalti all’inesauribile famelica femmina.
Silvia fu sempre spettatrice passiva, con una sorta d’invidia per l’amica incontenibile alle prese con il maestoso organo del fratello.
Marco fu felice della svolta della sua vita. Quella ragazza orientale lo aveva resuscitato dal torpore a causa dei suoi numerosi complessi d’inferiorità, rendendolo in pochi giorni più sicuro di se.
Silvia fu triste quando l’amica la lasciò, ma ora sapeva di non essere più sola. Aveva ritrovato un fratello con il quale in precedenza conviveva da separato in famiglia.Ora i due erano inseparabili.
Marco adorava quella sorellina deliziosa che aveva scoperta tale in quella calda giornata di fine estate.
Cercò di cogliere ogni minima occasione per coccolarla, assecondarla, consigliarla.
Era trascorso un mese da quando aveva scoperto quel corpo da bambolina sexy e la desiderava da sentirsi male, non facendosi alcun problema se quella meraviglia fosse sua sorella. Le seghe quotidiane erano tutte dedicate a lei in quei ultimi tempi.
Silvia a sua volta si sentiva attratta dal fratello, ma evitava di trovarsi in situazioni compromettenti con lui. Aveva una tremendo timore di entrare in un vortice di passione incestuosa che le faceva paura.
Confidò questi sentimenti, negli incontri quotidiani in chat, all’amica Sun la quale la stuzzicava incitandola a lasciarsi andare.
Sun aveva sempre davanti agli occhi quel portento della natura di cui Marco era dotato e non si stancava mai di decantarlo all’amica.
Loro due avevano sempre sognato una situazione erotica simile e la scoperta fu sensazionale, perciò Sun insisteva con Silvia di superare ogni remora, lei al suo posto si sarebbe prostrata in adorazione davanti a quel membro meraviglioso, si sarebbe messa al suo servizio.
Marco era un ragazzo tenero, rispettoso della sorella, conosceva i timori che la frenavano e continuava a venerarla, non solo come sorella ma come la donna deliziosa che lo affascinava , che amava.
La tensione erotica fra i due era al limite della sopportazione, Silvia ne era consapevole perché tutte le notti il desiderio folle di andare di la, dal suo fratellone l’attanagliava. Ebbe la forza di frenarsi, ma non quella di stuzzicarsi la passera fino a farsi male pensando al meraviglioso bastone che avrebbe potuto calmare la lussuria che la divorava.
Ecco la svolta per Silvia, ancora complice l’amica Sun che la invitò a Como, approfittando di alcuni giorni di vacanza, naturalmente l’invito era esteso anche al fratello Marco.
Sun accolse gli amici con gioia, inoltre era euforica perché i suoi erano via lasciandole la casa libera.
Abbracciò con trasporto la sua amica, si aggrappò al ragazzo dimostrandogli subito l’eccitazione per la voglia repressa nell’attesa.
Lo tirò nella sua stanza, senza curarsi dell’amica sorpresa. Si spogliò in un baleno offrendosi oscenamente:
“ Ho atteso tanto questo momento! Chiavami subito.. oh come sono eccitata!”
Il ragazzo sensibile a simili inviti si prestò al sacrificio. Si liberò dagli indumenti e si precipitò sulla femmina in calore.
Il membro possente venne afferrato con bramosia dalla coreana che già tutta bagnata si fece perforare senza altri indugi.
Silvia rimase meravigliata della facilità con la quale quella mazza si era fatta strada nella fica che percossa dal batacchio emetteva uno sciacquio osceno.
Silvia non fece in tempo a mettere in guardia dal pericolo di rimanere incinta. Sun, era strettamente avvinta al maschio che scaricò tutto lo sperma nella fica che pulsava per l’orgasmo già raggiunto.
Sun, rilassata, assicurò che non c’era pericolo, era lontana dai giorni fecondi poi abbracciò e baciò l’amica per le premura mentre le confessò che non stava nella pelle al pensiero di incontrarli con la voglia pazza di riavere quel bastone.
Ricominciò a tessere le lodi del favoloso strumento che aveva appena assaggiato ed invitò l’amica:
“ Silvia, te lo ripeto è impossibile descriverti il piacere che si prova con quella meraviglia dentro, devi provarlo anche tu!!”
Silvia sia pure eccitata aveva ancora paura di quel mostro che pure la affascina.
Sun è insistente e la convinse a spogliarsi:
“ Rilassati! Marco non è più uno sprovveduto, sentirai com’è bello. Io ti sarò vicina.”
Marco in disparte assistette alla discussione delle amiche. Si accorgeva che le resistenze di Silvia erano indebolite.
Intimamente ringraziava Sun per la sua pervicacia. Erano giorni e giorni che sognava quel corpo irresistibile. Aveva tentato qualche timido approccio con l’adorata sorellina, ma non aveva insistito conoscendo le reticenze di Silvia circa il rapporto incestuoso.
Ora la rivide, dopo tanto, nuda. Era indubbiamente bella, se la mangiava con gli occhi ed avrebbe voluto stringerla a se, rassicurarle quanto l’amava, che non le avrebbe mai fatto ciò che lei non desiderava.
Ora l’amica la stava accarezzando con delicatezza, parlandole teneramente. Silvia la lasciava fare, sapeva quali brividi di piacere l’amica sapeva donarle. Lei conosceva in ogni dettaglio i punti del corpo che l’eccitanvao di più. Le diceva:
“ Sdraiati cara! Lasciami fare vedrai come sarà bello, io sono qui con te!”
La preparava al sacrificio.
Le allargò le cosce scoprendole la micetta bionda e la mostrò al fratello affascinato.
Poi vi tuffò la bocca, leccandola tutta portandola al massimo dell’eccitazione.
Silvia cominciava a fremere:
“Oh Sun, sei inimitabile!”
Sun fece cenno a Marco di avvicinarsi, il quale timidamente accarezzava i capezzoli appuntiti ed il seno che per lui stava comodamente nella mano come in una coppa, poi succhio facendola sussultare.
Silvia era partita ormai, si agitava spingendo il pube in avanti.
L’amica si scostò ed invitò Marco a piazzarsi fra le cosce della sorella e guidò le operazioni da esperta:
“ Marco! Ti raccomando fai piano! Seguimi!”
Allargò le labbra infuocate stuzzicando il clitoride e vi guidò il membro reggendone la punta.
Silvia pur fremente, s’irrigidì nel sentire il duro e caldo contatto. Sun sussurrò:
“ Rilassati non ti faremo male!”
Poi sempre reggendo la punta del cazzo con movimenti concentrici lo strofinò fra le labbra aperte ed umide. Rivolgendosi all’amica:
“ Ti piace così? Senti come è bello duro!!”
Silvia sospirava, allentando la tensione e Marco ben guidato spinse solo un po’ e si fermò, ben ammaestrato da Sun, per adattare l’enorme cappella all’ingresso di quel piccolo adorabile ambiente. Silvia fremeva, si muoveva incontro eccitata per ricevere ancora un po’ di dose di quel mazzuolo. La soglia ora era ben lubrificata e si stava adattando alle dimensioni della cappella.
Intanto Sun continuava il movimento circolare del pene ora più dentro. Silvia ansimava affannosamente, le piaceva quell’intrusione e finalmente implorò:
“ Ancora, oh che bello! “
Marco era teso, avrebbe voluto sprofondare, ma sapeva che doveva essere cauto ora il suo piacere era quello della sorella. Contemplava quel viso estatico. Sun lo guidava ancora:
“ Spingi ancora un po’ ma piano!!” Il ragazzo si tirò indietro e leggermente affondò più giù fermandosi all’ostacolo dell’imene.
Silvia ormai era cotta, non resisteva più:
“ Ohh Marco lo voglio.. dammelo tutto!!”
Sun levò la mano e Marco spinse decisamente fino in fondo.
Silvia senti uno strappo, un dolore acuto che la fece gridare ma durò pochissimo, l’eccitazione era più forte del dolore. Si senti dolcemente invasa, piena, godette intensamente con un piacere inaudito, mai provato fino ad allora, urlandolo:
“ Ohh Sun, è vero! E’ divino.. ohhh godoooo!”
Sun l’abbracciò felice a sua volta.
Marco era incredulo, orgoglioso di sentire sotto di se la sorella gioire in tal modo, scossa dagli spasimi dell’orgasmo. Iniziò un movimento lento calcolato.
Anche Sun era eccitata e s’infilò nella fica, due tre dita.
Marco ora era un buldozer nell’immergere e ritirare il bastone e Silvia godette ancora con più intensità, afferrò la mano dell’amica.
La vide così eccitata allora pregò il fratello:
“ Toglilo!!… dallo a Sun. Presto!!!”
Sun ringraziò muta, l’amica e si posizionò inchinata per ricevere alla pecorina tutto il bastone umido.
Il ragazzo era quasi alla fine della corsa e si scaricò mentre Sun con un grido di piacere raggiunge l’orgasmo.
I tre ragazzi rimasero stretti in un unico abbraccio felici.
( di Vannino)
Silvia a 14 anni si considerava orribile. Piccola di statura, magra, seno piatto, capelli dritti biondi slavati. Inoltre a causa di una forte miopia era costretta a portare degli occhiali spessi che sembravano fondi di bottiglia. Alle sfortune fisiche, così lei le chiamava, si aggiungeva quella di essere la prima della classe a scuola, cosa che la faceva detestare dai compagni che la consideravano una secchione. Nessuno la invitava alle feste o in discoteca al sabato pomeriggio, non tanto perché la odiassero, quanto perché davano per scontato che la cosa non l’avrebbe interessata.
Silvia si sentiva, quindi, tremendamente sola, senz’amicizia, allora si rifugiava per la maggior parte del tempo libero su internet cercando amici nel Web, dove ne trovava senza temere confronti.
Sun, coetanea di Silvia, coreana, viveva in un’altra città italiana dall’età di tre anni. A causa del suo aspetto diverso, orientale, piuttosto rotondetta, con un seno spropositato per la sua età. Bravissima a scuola ma aveva sempre dovuto subire i dileggi dei compagni, cosa che la faceva soffrire ed isolarsi.
Anche Sun passava ore sul Web dove conobbe Silvia. Le due allacciarono un’amicizia che nel tempo diventò indissolubile.
Le due ragazze chattavano per ore, aprendo i loro cuori, confidandosi sogni e desideri, scambiandosi ogni sorta di curiosità senza veli per due adolescenti che si affacciavano al mondo dei grandi.
Immancabilmente i discorsi sfociarono sul sesso con morbosità per entrambi ancora sessualmente innocenti.
Sun era la più intraprendente e fu lei a confidare all’amica le sensazioni di piacere che provava toccando il proprio corpo, sui seni, fra le cosce. Fu lei ad invitare Silvia ad imitarla e questa la segui scoprendo l’orgasmo. Cominciarono a masturbarsi spesso in contemporanea mentre chattavano. Divennero amiche virtuali, inseparabili fino a quando sentirono la necessità di conoscersi personalmente. Si frequentarono durante i week end, durante le vacanze o in ogni altra occasione si presentasse. L’amicizia crebbe, come loro stesse.
Il fisico di Silvia si sviluppò. Cominciò a curare il proprio corpo, a valorizzarlo. Eliminò gli occhiali spessi usando le lenti a contatto, curò la capigliatura bionda che la rendeva appariscente, il seno assunse la forma piena, tondo..
Anche Sun si affinò, pur rimanendo rotondetta con due cosce piene, un fondo schiena da guardare.. Valorizzò il suo aspetto orientale anche con i consigli dell’amica. Il seno rispetto a quello di Silvia era il doppio ed era quello che la rendeva ancora più attraente.
Trascorsero gli anni dell’adolescenza durante i quali le due amiche si frequentavano regolarmente, rinsaldando la loro amicizia e l’affetto che nutrivano una per l’altra. Non avevano ancora frequentato dei ragazzi, ma non trascuravano di parlarne e sognare insieme i loro miti.
Sentivano il bisogno di toccarsi per esprimere l’affetto che provavano giungendo a godere accarezzandosi reciprocamente. Scoprirono l’amore saffico, baciandosi le fiche acerbe, sgrillettandosi il clitoride e godendo smodatamente. Sun era quella che predominava, non si stancava mai di godere.
Non si consideravano lesbiche, anzi decantavano il sesso maschile che non conoscevano dal vivo. Entrambi sospiravano pensando al membro duro sognando di trovarne uno da condividere. Nel frattempo continuavano a godere insieme con grande soddisfazione.
Sun fu più spesso ospite nella villa dei genitori di Silvia, dove viveva anche Marco il fratello, maggiore di due anni .
Un ragazzo spilungone, un po’ brufoloso, estremamente timido e solitario, sempre ignorato dalle ragazze. Sun, però, fu la causa della felice svolta della vita di Marco che ebbe inizio in una calda serata d’estate.
Il ragazzo udiva provenire dei lamenti dalla camera di Silvia che divideva con Sun sua ospite. Incuriosito si avvicinò alla porta socchiusa ed assistette ad uno spettacolo per lui inaspettato. Marco, non aveva mai visto una donna nuda da vicino, non aveva mai fatto l’amore con qualcuna disposta a dargliela non aveva mai avuto il coraggio di andare nemmeno con una prostituta. Era sempre in stato di eccitazione e la masturbazione era il suo sport quotidiano, complice anche le figure eccitanti di riviste o films pornografici.
La stanza delle ragazze era illuminata dall’esterno, attraverso la finestra aperta le intravvide sul letto completamente nude in un atteggiamento inequivocabilmente lussurioso.
Silvia affondava la testa fra le rotonde cosce aperte dell’amica sdraiata mentre lei in ginocchio a gambe aperte si offriva alla bocca di Sun.
Marco vide chiaramente in tutta la sua bellezza il sedere perfetto della sorella, candido, tondo avvinto dalle mani della coreana. Si leccavano a vicenda con evidente piacere, dato i gemiti che entrambi emettevano.
Marco non aveva mai immaginato la sorella sotto l’aspetto erotico. Lui era abituato ad avere davanti agli occhi una ragazza minuta, insignificante, slavata. Non si era mai reso conto che sotto quegli abiti larghi da spaventapasseri che indossava si nascondessero quelle forme deliziose che adesso mostrava oscenamente. Un corpo così eccitante, come quello che stava ammirando, lo aveva visto soltanto sulle riviste erotiche. Non riusciva a credere che quella bellezza davanti ai suoi occhi fosse sua sorella.
Era affascinato dall’eccezionale scoperta, mentre il membro si ingrossava fra i pantaloni del pigiama.
Tirò fuori il cazzo di una dimensione notevole, molto più del normale, di un diametro mostruosoe non potette fare a meno di menarselo mentre ammirava lo spettacolo.
Silvia ansimava sulla fica di Sun leccandola furiosamente.
Sun farfugliava “ Dai..Dai… non ce la faccio più!!” mentre nella foga dell’eccitazione insinuava un dito tra il solco delle natiche fino ad introdurlo nel forellino stretto di Silvia che lanciò un sospiro profondo godendo insieme all’amica.
Anche Marco raggiunse l’orgasmo, silenziosamente esplodendo con schizzi violenti e copiosi.
Dopo questa rappresentazione la calma ritornò nella villa silenziosa.
Il giorno dopo i tre ragazzi, soli in villa, stavano godendo il sole sui bordi della piscina.
Marco ogni tanto scrutava le due poco distanti.
Sun indossava un succinto due pezzi. Le poppe prosperose trasbordavano dai due triangolini di stoffa che aspiravano a reggere quei prosperosi globi.
Silvia, biondissima era meno prosperosa dell’amica ma possedeva un corpicino perfetto da modella, ben proporzionato, sensuale oltretutto.
Marco, ripassando le immagini della sera precedente si accorse che il costume non riusciva a contenere la bozza che gli si stava formando davanti. Pensò, quindi, di nasconderla tuffandosi nelle fresche acque della piscina. Nell’alzarsi dal suo posto, inavvertitamente mostrò allo sguardo di Sun, girata dalla sua parte, la voluminosa protuberanza appena contenuta nello stretto costume.
Sun, non aveva mai considerato quel ragazzo brufoloso, scontroso ed insignificante, ma rimase intimamente colpita da quella scoperta eccezionale. Difatti rivolgendosi a Silvia, mentre il fratello stava nuotando:
“ Dimmi una cosa? Ma hai mai visto nudo tuo fratello?”
“ No. Perché me lo chiedi?”
“ Deve avere un cazzo eccezionale a vedere l’enorme pacco che aveva poco fa, li davanti!. Sarei curiosa di vederlo.”
“ Sun? Cosa dici? Marco è così timido, così serio!”
“Si, questo è vero! Ma ciò non gli ha impedito di sbirciarmi le tette di nascosto. Me ne sono accorta! Ha osservato più volte anche il tuo grazioso culetto”
Nel dire questo scoppiò a ridere seguita dalla stessa Silvia.
“ Che dici Silvia? Ti dispiacerebbe se lo stuzzicassi un po’? Vorrei proprio vedere quel cazzo dal vero. Vorrei toccarlo!!”
“ Sun fai come credi. Se ci riesci?”
La coreana sorrise sottocchi, osservando il ragazzo nuotare. Stava pregustando la scena che già vedeva nella sua strategia tutta femminile, che stava elaborando.
Marco uscì dalla piscina, Sun lo chiamò chiedendogli di passarle l’asciugamano lanciandogli una sguardo inusuale, accattivante. Marco le si avvicinò per porgergli l’asciugamano, ma la ragazza indugiò nella ricerca di qualcosa nel borsone accanto; così facendo metteva in mostra la rotondità dei seni, sorretti dai minuscoli pezzetti del reggiseno, che rilassati a causa della posizione inclinata fecero mirare al ragazzo i capezzoli appuntiti.
Marco cominciò ad emozionarsi. Silvia poco distante si accorse divertita delle manovre dell’amica.
A un certo punto, Sun, fingendo di controllare l’astuccio di una crema presa dal borsone, lentamente allargò le cosce mettendo in mostra la sottile striscia che dal pube prominente scendeva nel solco della fica evidenziando ai lati le labbra gonfie ed dei ciuffetti di un morbido pelo nero che spiccava tra gli orli.
Il ragazzo cercò di darsi un contegno, girando lo sguardo intorno e sentì di nuovo il povero membro rizzarsi nel costume.
Sun, imperterrita, fece finta di continuare nella lettura dell’etichetta dell’astuccio, accentuando il movimento erotico del pube. Poi si alzò di scatto e chiese a Silvia:
“ Vado un po’ dentro,.. qui fa un caldo atroce!” e si avviò.
Il ragazzo ora era eccitato al massimo, imbarazzato non riescì a nasconderlo.
Anche Silvia adesso si rese conto dell’enormità di quella protuberanza che scrutava meravigliata tra gli occhiali scuri e si domandò come mai non si era mai accorta di questa particolarità di suo fratello.
Seguì l’amica in camera, dove Sun euforica esclamò:
“ Hai visto Silvia? Com’è grosso! Io devo vederlo! Toccarlo! Non sto più nella pelle. Oh come sono eccitata!!”
Si toglie di dosso i pezzi del costume rimanendo completamente nuda invitando l’amica a fare lo stesso.
Silvia restia, se pure a malincuore ubbidì. Pensò che l’amica volesse essere toccata come di solito pretendeva quando era eccitata. Ma Sun, ad alta voce, rivolgendosi al ragazzo fuori, chiese:
“ Marco, per cortesia, mi porteresti dentro il borsone?”
Il ragazzo eseguì l’ordine entrando spedito in camera delle ragazze che si lasciarono sorprendere nude. A tale vista si bloccò, ma Sun lo invita:
“ Vieni avanti!! Hai paura?”
Il ragazzo imbarazzato si avvicinò per porgere la borsa e Sun, colse sfacciatamente l’occasione per posare la mano sulla punta dell’enorme pene che fuoriusciva dal bordo del costume.
Il ragazzo rimase paralizzato, mentre Sun, diabolicamente gli strappò di dosso il costume liberando il mostro che svettava dritto prepotentemente.
Sun lo afferrò, eccitata più di lui. Era la prima volta che toccava un cazzo! Si sentiva soggiogata da tale meraviglia,lo strinse con le mani ingorde. Si abbassò all’altezza del membro e per la prima volta provò una sensazione nuova al contatto della sua lingua con il glande paonazzo ed umido. Assaggiò con la bocca vogliosa la cappella, nel contempo si portò una mano fra le cosce, sulla fica grondante di umore smanettandosi.
Silvia assisteva a quella fantastica scena allibita ed eccitata nello stesso tempo.
Intanto Sun non nascondeva il piacere che provava nel fare scivolare la lingua dai testicoli fin sulla cappella, impregnando di saliva quell’uccello gia pronto a sborrare.
Marco era in estasi, li in piedi davanti a lei che ormai faceva lavorare la bocca e la lingua incessantemente su e giù per il lungo e poderoso bastone.
Sun, come un’esperta navigata, stava facendo un pompino favoloso e quando aveva la bocca libera alternava mugugni di desiderio a frasi di incitamenti:
“ Vieni! Vienimi in bocca!!”
A quegl’incitamenti, Marco già provato dalla lunga eccitazione, non resistette più ed eiaculò inondandola.
Lei gridò vittoriosa raccogliendo con la lingua lo sperma che scendeva lungo i lati della bocca.
Intanto muovendo le dita nella fica più velocemente godette anche lei intensamente.
Silvia per un po’ era rimasta paralizzata in disparte, ma meccanicamente aveva portato le sue dita nella micetta bagnata, masturbandosi generosamente gemendo fino al godimento finale insieme ai due.
Nella stanza ritornò un silenzio di tomba.
Sun si era sdraiata, spossata dal violento orgasmo, sul grande tappeto mostrando alla vista di Marco la fica aperta, rosea luccicante di umidità avvolta dalla peluria nerissima serica. Il ragazzo era immobilizzato a tale visione, era la prima volta che ammirava dal vivo e così da vicino quell’organo femminile tanto agognato.
La ragazza lo invitò sdraiarsi affianco a lei. Marco timidamente si adagiò sulla schiena lasciando svettare il pene che aveva ripreso vita.
Sun da supina impugnò alla base il membro, poi con l’altra mano indirizzò quella del ragazzo sulla sua fessura.
Un’altra nuova emozione per il ragazzo che impacciato toccava per la prima volta una fica. Era una sensazione elettrizzante stringere fra le dita quelle labbra voluminose, umide per il recente orgasmo.
Silvia in piedi era spettatrice strabiliata alla eccitante scena di cui l’amica ne era protagonista e regista in assoluto.
Sun guardò languidamente l’amica e la invitò a stendersi accanto a Marco. Intanto scappellava l’enorme mazza con una mano e con l’altra aiutava quella del ragazzo ad intrufolarla nei punti strategici della sua natura fremente.
Silvia si stese sulla schiena rimanendo rigida, imbarazzata. Sun la incitò:
“ Toccalo anche tu? E’ semplicemente fantastico! Non l’avrei mai creduto!”
Silvia era combattuta, indecisa. Quello era suo fratello! Ma osservando quel bastone colossale smanettato dalla sua amica, non resistette e ruppe ogni indugio impugnando anche lei dalla punta con la piccola mano che non riusciva a stringere tutta la circonferenza di quell’enorme bastone.
Un brivido di piacere la percosse al primo contatto di quell’organo pulsante.
Dall’altra parte Sun cominciava ad ansimare per gli strofinamenti più decisi delle dita del ragazzo introdotte in fondo alla fica fino all’imene ancora intatto.
Anche Silvia era ormai su di giri, non aveva più indecisioni e sfacciatamente prese l’altra mano del fratello accompagnandola sulla sua vogliosa vulva.
Il ragazzo era al settimo cielo. Non riesciva a credere a quella realtà superiore ad ogni sua immaginazione.
Aveva due fiche meravigliose fra le mani, ne era padrone e schiavo nel contempo.
Era uno spettacolo unico quel groviglio di mani impegnate a procurarsi spasimi di piacere con gemiti e lamenti che i tre insieme emettevano. Gli ansiti aumentavano d’intensità come i movimenti di quelle mani impegnate ciascuna a fare la propria parte.
Grida finali di godimento sopraggiunsero in rapida successione, per ultimo quello del ragazzo mentre schizzava in alto con intermittenza un’enorme quantità di sperma che ricadde imbrattando tutte e tre.
Scese il silenzio nella stanza con i ragazzi che rimansero sdraiati, stanchi e rilassati tanto da assopirsi.
Le ragazze si svegliarono per prime. Ammirarono il corpo del ragazzo. Il membro già voluminoso a riposo adagiato di lato le affascinana, Sun sottovoce sospirò:
“ E’ proprio bello! Chissa come sarebbe bello averlo dentro!”
“Sun!! Ma quella bestia non può entrarti dentro, ti squarterebbe!!”
“ No, non posso rinunciarvi, oggi stesso lo voglio! Fra tre giorni finiscono le vacanze. Non vorrai mica godertelo solo tu?”
“ Ma tu sei pazza? Quello è mio fratello. Non potrei proprio. Indubbiamente è formidabile. Ma ora lascialo dormire, andiamo a fare una nuotata”
“Però l’hai toccato, anche tu!”
“ Si, era eccitante vedervi insieme e non ho resistito. Ma più di tanto non me la sento.”
Marco venne svegliato dagli schiamazzi delle ragazze nella piscina.
Non si raccapezzava ancora, non era sicuro se era sveglio o avesse fatto un bel sogno.
Si avvicinò alla piscina, le ragazze erano nude! Ma allora non sognava! Si intravedevono bene le forme nell’acqua trasparente. Ammirò Sun prosperosa, con quei globi enormi che sembravano galleggiare. Rimase affascinato dalla sorella, deliziosa con quel corpicino minuto, sensuale. Sentì la voglia impellente di stringerla, coccolarla.
Si tuffò in mezzo a loro, ormai aveva preso coraggio e giocò con loro, ridendo e scherzando. Le coccolò,, le palpò sott’acqua, intrufolò il viso prima tra le cosce dell’una poi in quelle dell’altra. Provò a baciare le fiche bagnate, intanto anche nell’acqua fredda il pene assunse la forma colossale.
Sun lo constatò e decide che era giunto il momento del suo sacrificio.Usci dall’acqua invitandolo a sdraiarsi sul prato ai bordi della piscina.
Marco la seguì. La ragazza lo attirò a se e provò a baciarlo sulla bocca, intrufolando la lingua mentre si strofinava contro decisa, spingendo il pube su quel dardo immenso.
Si rotolarono sull’erba. La ragazza conduceva il gioco. Silvia assisteva dal bordo della piscina eccitandosi a sua volta. Timorosa di quel mostro che intravedeva fra le gambe del fratello.
Il ragazzo era impacciato mentre Sun bloccandosi sulla schiena allargava oscenamente le cosce invitandolo:
“ Marco anche per te sarà la prima volta, ma ci riuscirai a mettermelo dentro quel mostro. Ora lo voglio!”
Poi chiamò Silvia con voce eccitata:
“ Vienimi vicina, sono già un lago, accarezzami il seno, aiutalo!” La pregò
Il ragazzo era emozionato. Finalmente una fica era pronto ad accoglierlo. Era lascivamente concentrato sul piacere che gli avrebbe procurato il possesso di quel corpo che gli veniva offerto.
Si avvicinò in ginocchio, minaccioso con il bastone fra le mani, aiutato dalla sorella che impugnandone la punta lo appoggiò sull’apertura di Sun che attendeva con ansia.:
“ Come è bello. Sono pronta, infilalo presto!!!”
Il ragazzo inesperto, spinse fra le labbra infiammate. Sun ansimò e lanciò un urlo spaventoso quando il membro s’immerse tutto, sbaragliando ogni ostacolo.Fu un urlo disumano, quello di Sun.
Silvia si spaventò e cercò di calmare l’amica asciugandole la fronte madida di sudore.
Il ragazzo rimane inchiodato dalla paura, tremante dall’emozione pensando al dolore che aveva procurato ed al piacere indescrivibile che gli trasmetteva la vagina devastata che avvolgeva strettamente la mazza.
Sun si contorceva dal dolore, con la bocca e gli occhi sbarrati. Due lagrime le scorrevano ai lati del viso.
Silvia era sbalordita ed affascinata nel vedere la fica dell’amica squarciata occupata da quella bestia. Notò un rivolo di sangue intorno.
Marco sia pure spaventato rimase ben piantato per lunghi interminabili secondi.
Il dolore per Sun sembrava attenuarsi e un impercettibile sorriso si faceva strada sul viso della coreana che lentamente si rilassava ed il dolore si trasformò in piacere perché il movimento che faceva con il mostro dentro era eloquente.
Esclamò:
“Oh come è bello! Dammelo di più, dai!”
Il ragazzo si riprese dallo spavento ed istintivamente si mosse su e giù, mentre il corpo della ragazza era scosso da tremiti e gridò a tutti e due:
“ Baciatemi…stringetemi!! Muoio…ohh!!
Silvia sorrise rilassata, abbracciò l’amica che stava godendo, le afferrò i seni scossi dal movimento e baciò prima l’uno poi l’altro, stringendo i capezzoli rigidi.
Il ragazzo ora era scatenato con il suo manico che sguazzava nella vagina ormai spalancata e carica di umore mista a sangue.
Ritardò il godimento anche perché era più resistente dopo le recenti precedenti ieculazioni.
Sun si riprese di nuovo e partecipò attivamente alla furiosa chiavata.
“ Oh Silvia, è immenso!! Oddio godo di nuovo..oHHHh!!!”
Anche Marco era quasi all’epilogo e Silvia tremendamente eccitata da quello spettacolo approfittò quando il membro si ritrasse prima di riprendere l’affondo, per afferralo togliendolo dalla fica violata per ricevere verso il suo viso gli spruzzi violenti.
Era accecata dalla lussuria, il cazzo del fratello era meraviglioso, se ne impadronì, lo coccolò, lo accarezzò, lo vezzeggiò. Lo strusciò sul suo seno, lo strinse fino a quando sentì allentare il turgore.
Sun distrutta, si rivolse all’amica:
“ E’ indescrivibile il dolore ed il piacere che ho provato!Prima mi ha ucciso, poi mi ha resuscitato in Paradiso, quella divinità! Dovresti provarlo anche tu cara!!”
Silvia si staccò dal fratello ed abbracciò con forza l’amica, felice.
Sun lasciò la casa degli amici, con rammarico, dopo gli ultimi tre giorni di fuochi e fiamme con il meraviglioso randello di Marco, che la ragazza sperimentò in tutte le maniere. Diede sfogo a tutta la sua libidine dopo la devastante deflorazione subita, ma cercata. Non dette tregua al ragazzo sempre con la lancia in resta per gli assalti all’inesauribile famelica femmina.
Silvia fu sempre spettatrice passiva, con una sorta d’invidia per l’amica incontenibile alle prese con il maestoso organo del fratello.
Marco fu felice della svolta della sua vita. Quella ragazza orientale lo aveva resuscitato dal torpore a causa dei suoi numerosi complessi d’inferiorità, rendendolo in pochi giorni più sicuro di se.
Silvia fu triste quando l’amica la lasciò, ma ora sapeva di non essere più sola. Aveva ritrovato un fratello con il quale in precedenza conviveva da separato in famiglia.Ora i due erano inseparabili.
Marco adorava quella sorellina deliziosa che aveva scoperta tale in quella calda giornata di fine estate.
Cercò di cogliere ogni minima occasione per coccolarla, assecondarla, consigliarla.
Era trascorso un mese da quando aveva scoperto quel corpo da bambolina sexy e la desiderava da sentirsi male, non facendosi alcun problema se quella meraviglia fosse sua sorella. Le seghe quotidiane erano tutte dedicate a lei in quei ultimi tempi.
Silvia a sua volta si sentiva attratta dal fratello, ma evitava di trovarsi in situazioni compromettenti con lui. Aveva una tremendo timore di entrare in un vortice di passione incestuosa che le faceva paura.
Confidò questi sentimenti, negli incontri quotidiani in chat, all’amica Sun la quale la stuzzicava incitandola a lasciarsi andare.
Sun aveva sempre davanti agli occhi quel portento della natura di cui Marco era dotato e non si stancava mai di decantarlo all’amica.
Loro due avevano sempre sognato una situazione erotica simile e la scoperta fu sensazionale, perciò Sun insisteva con Silvia di superare ogni remora, lei al suo posto si sarebbe prostrata in adorazione davanti a quel membro meraviglioso, si sarebbe messa al suo servizio.
Marco era un ragazzo tenero, rispettoso della sorella, conosceva i timori che la frenavano e continuava a venerarla, non solo come sorella ma come la donna deliziosa che lo affascinava , che amava.
La tensione erotica fra i due era al limite della sopportazione, Silvia ne era consapevole perché tutte le notti il desiderio folle di andare di la, dal suo fratellone l’attanagliava. Ebbe la forza di frenarsi, ma non quella di stuzzicarsi la passera fino a farsi male pensando al meraviglioso bastone che avrebbe potuto calmare la lussuria che la divorava.
Ecco la svolta per Silvia, ancora complice l’amica Sun che la invitò a Como, approfittando di alcuni giorni di vacanza, naturalmente l’invito era esteso anche al fratello Marco.
Sun accolse gli amici con gioia, inoltre era euforica perché i suoi erano via lasciandole la casa libera.
Abbracciò con trasporto la sua amica, si aggrappò al ragazzo dimostrandogli subito l’eccitazione per la voglia repressa nell’attesa.
Lo tirò nella sua stanza, senza curarsi dell’amica sorpresa. Si spogliò in un baleno offrendosi oscenamente:
“ Ho atteso tanto questo momento! Chiavami subito.. oh come sono eccitata!”
Il ragazzo sensibile a simili inviti si prestò al sacrificio. Si liberò dagli indumenti e si precipitò sulla femmina in calore.
Il membro possente venne afferrato con bramosia dalla coreana che già tutta bagnata si fece perforare senza altri indugi.
Silvia rimase meravigliata della facilità con la quale quella mazza si era fatta strada nella fica che percossa dal batacchio emetteva uno sciacquio osceno.
Silvia non fece in tempo a mettere in guardia dal pericolo di rimanere incinta. Sun, era strettamente avvinta al maschio che scaricò tutto lo sperma nella fica che pulsava per l’orgasmo già raggiunto.
Sun, rilassata, assicurò che non c’era pericolo, era lontana dai giorni fecondi poi abbracciò e baciò l’amica per le premura mentre le confessò che non stava nella pelle al pensiero di incontrarli con la voglia pazza di riavere quel bastone.
Ricominciò a tessere le lodi del favoloso strumento che aveva appena assaggiato ed invitò l’amica:
“ Silvia, te lo ripeto è impossibile descriverti il piacere che si prova con quella meraviglia dentro, devi provarlo anche tu!!”
Silvia sia pure eccitata aveva ancora paura di quel mostro che pure la affascina.
Sun è insistente e la convinse a spogliarsi:
“ Rilassati! Marco non è più uno sprovveduto, sentirai com’è bello. Io ti sarò vicina.”
Marco in disparte assistette alla discussione delle amiche. Si accorgeva che le resistenze di Silvia erano indebolite.
Intimamente ringraziava Sun per la sua pervicacia. Erano giorni e giorni che sognava quel corpo irresistibile. Aveva tentato qualche timido approccio con l’adorata sorellina, ma non aveva insistito conoscendo le reticenze di Silvia circa il rapporto incestuoso.
Ora la rivide, dopo tanto, nuda. Era indubbiamente bella, se la mangiava con gli occhi ed avrebbe voluto stringerla a se, rassicurarle quanto l’amava, che non le avrebbe mai fatto ciò che lei non desiderava.
Ora l’amica la stava accarezzando con delicatezza, parlandole teneramente. Silvia la lasciava fare, sapeva quali brividi di piacere l’amica sapeva donarle. Lei conosceva in ogni dettaglio i punti del corpo che l’eccitanvao di più. Le diceva:
“ Sdraiati cara! Lasciami fare vedrai come sarà bello, io sono qui con te!”
La preparava al sacrificio.
Le allargò le cosce scoprendole la micetta bionda e la mostrò al fratello affascinato.
Poi vi tuffò la bocca, leccandola tutta portandola al massimo dell’eccitazione.
Silvia cominciava a fremere:
“Oh Sun, sei inimitabile!”
Sun fece cenno a Marco di avvicinarsi, il quale timidamente accarezzava i capezzoli appuntiti ed il seno che per lui stava comodamente nella mano come in una coppa, poi succhio facendola sussultare.
Silvia era partita ormai, si agitava spingendo il pube in avanti.
L’amica si scostò ed invitò Marco a piazzarsi fra le cosce della sorella e guidò le operazioni da esperta:
“ Marco! Ti raccomando fai piano! Seguimi!”
Allargò le labbra infuocate stuzzicando il clitoride e vi guidò il membro reggendone la punta.
Silvia pur fremente, s’irrigidì nel sentire il duro e caldo contatto. Sun sussurrò:
“ Rilassati non ti faremo male!”
Poi sempre reggendo la punta del cazzo con movimenti concentrici lo strofinò fra le labbra aperte ed umide. Rivolgendosi all’amica:
“ Ti piace così? Senti come è bello duro!!”
Silvia sospirava, allentando la tensione e Marco ben guidato spinse solo un po’ e si fermò, ben ammaestrato da Sun, per adattare l’enorme cappella all’ingresso di quel piccolo adorabile ambiente. Silvia fremeva, si muoveva incontro eccitata per ricevere ancora un po’ di dose di quel mazzuolo. La soglia ora era ben lubrificata e si stava adattando alle dimensioni della cappella.
Intanto Sun continuava il movimento circolare del pene ora più dentro. Silvia ansimava affannosamente, le piaceva quell’intrusione e finalmente implorò:
“ Ancora, oh che bello! “
Marco era teso, avrebbe voluto sprofondare, ma sapeva che doveva essere cauto ora il suo piacere era quello della sorella. Contemplava quel viso estatico. Sun lo guidava ancora:
“ Spingi ancora un po’ ma piano!!” Il ragazzo si tirò indietro e leggermente affondò più giù fermandosi all’ostacolo dell’imene.
Silvia ormai era cotta, non resisteva più:
“ Ohh Marco lo voglio.. dammelo tutto!!”
Sun levò la mano e Marco spinse decisamente fino in fondo.
Silvia senti uno strappo, un dolore acuto che la fece gridare ma durò pochissimo, l’eccitazione era più forte del dolore. Si senti dolcemente invasa, piena, godette intensamente con un piacere inaudito, mai provato fino ad allora, urlandolo:
“ Ohh Sun, è vero! E’ divino.. ohhh godoooo!”
Sun l’abbracciò felice a sua volta.
Marco era incredulo, orgoglioso di sentire sotto di se la sorella gioire in tal modo, scossa dagli spasimi dell’orgasmo. Iniziò un movimento lento calcolato.
Anche Sun era eccitata e s’infilò nella fica, due tre dita.
Marco ora era un buldozer nell’immergere e ritirare il bastone e Silvia godette ancora con più intensità, afferrò la mano dell’amica.
La vide così eccitata allora pregò il fratello:
“ Toglilo!!… dallo a Sun. Presto!!!”
Sun ringraziò muta, l’amica e si posizionò inchinata per ricevere alla pecorina tutto il bastone umido.
Il ragazzo era quasi alla fine della corsa e si scaricò mentre Sun con un grido di piacere raggiunge l’orgasmo.
I tre ragazzi rimasero stretti in un unico abbraccio felici.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Rievocazione malinconica 2
Commenti dei lettori al racconto erotico