Il Locale Gay - La Mia Prima Volta
di
Remy00
genere
gay
Ciao, sono Remy, un ragazzo italo-olandese che vive in provincia di Milano. Oggi vi racconto una storia di quattro anni fa.
Ero un adolescente ancora, già pieno di voglia con gli ormoni a mille tutto il giorno.
Ero un ragazzino basso (anche ora a 20 anni in verità), circa 1,60 m, biondo chiaro, occhi chiari e molto molto liscio. Sapendo già di essere gay, mi ero iscritto ad alcuni siti di incontri nonostante l'età non me lo consentisse. Conobbi comunque un ragazzo di 18 anni da poco compiuti di nome Davide con cui legai molto, seppur solo in amicizia. Un giorno mi scrisse una proposta su whatsapp che non presi sul serio: voleva andare in un famoso locale gay di Milano con Dark Room e cose simili. Nonostante la cosa mi intrigasse ricordai a Davide che non sarei potuto entrare per via dell'età. Nonostante ciò il mio amico mi tranquillizzò dicendomi che mi avrebbero fatto comunque entrare, sia per la bella presenza che avrei portato nel locale, sia per una stretta conoscenza con il proprietario del locale stesso. Decisi di fidarmi.
Non mi spaventava il fatto che fosse risaputa l'età media abbastanza alta del locale, anzi, era un elemento per me molto eccitante sapere che sarei stato il più piccolo tra tutti, oltre al fatto che il mio viso e il mio corpo mi rendevano ancor più piccolo all'apparenza.
Erano circa le 23, con la scusa di restare da un amico a dormire ero riuscito a liberarmi dal limite di orario che mi imponevano i miei genitori. Arrivammo davanti all'ingresso del locale dove un buttafuori enorme controllava i documenti e forniva il ticket di ingresso al locale. Non passammo da lui però, dato che Davide, con una chiamata, fece uscire il proprietario del locale. Si presentò come Il Papy (un simpatico e ambiguo soprannome) e mi coprì di complimenti per il mio aspetto fisico facendomi girare su me stesso un paio di volte per potersi gustare anche il mio fondoschiena. Il Papy era un uomo di circa 50 anni, alto circa 1.80, ben piazzato fisicamente e pieno di tatuaggi sulle braccia (sicuramente anche sotto alla maglietta). Insomma, nonostante l'età era sicuramente un uomo con tantissimo fascino e bei modi di fare.
Finiti gli elogi ci accompagnò all'interno dove la musica e l'alcool facevano da padroni già la serata. Il Papy si avvicinò al mio orecchio per farsi sentire e mi disse di non spaventarmi perché entro poco mi avrebbero fissato tutti o quasi tutti per via della mia evidente giovane età. Davide, che era sicuramente un bel bocconcino di 18 anni per i 35/40/50 enni del locale, iniziò a salutare diversi uomini che, a quanto pare, conosceva da tempo (chissà in che ambito...). Sentivo tantissimi sguardi addosso e, se non ci fosse stata la musica, probabilmente avrei sentito tantissimi commenti perversi in quel momento. Il Papy ci augurò buona serata e si congedò lasciandoci in mano diversi free drink. Io li diedi a Davide cosicché potesse prendere i drink in modo quantomeno legale. Nonostante fosse anche lui abbastanza basso, glabro anche sul viso e con una faccia da ragazzino, non gli chiesero nessun documento per via delle sue misteriose conoscenze. Nei primi 15 minuti mi calai 2 drink molto pesanti e iniziai già a sentire gli effetti dell'alcool, anche perché non ero per nulla abituato a bere. Iniziai a scrutare tutti gli uomini che mi guardavano e, ogni volta che incrociavo un loro sguardo, cercavano di approciarmi con gesti eloquenti fatti con la lingua o con le mani.
Mi ero vestito in maniera abbastanza provocante indossando degli shorts della tuta da uomo, parecchio attillati, che oltre a mettere bene in mostra le mie gambe lisce, esaltavano anche i lineamenti, la sporgenza e la forma del mio culetto (a detta di molti, più bello di quello di una ragazza).
Grazie al potere dell'alcool, mi tuffai in pista in mezzo a decine e decine di manzi maturi che ballavano. Inutile dire che fui accerchiato, in modo molto eccitante, da molti di loro che non attesero neanche un secondo prima di iniziare a palparmi le natiche da sopra gli shorts. D'istinto cominciai a strusciarmi con il sedere su chiunque avessi alle mie spalle, ovviamente all'altezza del loro pacco. Alcuni se ne stavano fermi facendosi toccare dal mio sedere sodo e morbido, mentre altri, molto più decisi, afferravano i miei graziosi fianchi e spingevano la loro nerchia semidura in mezzo alle mie chiappe. Seppur il tutto avveniva con i vestiti addosso, nell'aria si iniziava a respirare una grande eccitazione.
Per un attimo mi ricordai di aver perso Davide nel momento in cui mi ero tuffato nella mischia. Mi guardai intorno e lo vidi intento a limonare con un signore in un angolo della pista. Ad un tratto, mentre li osservavo a distanza ridacchiando tra me e me, vidi il signore che, prendendo per mano Davide, lo portò giù di sotto percorrendo delle scale che andavano a finire in un piano sotterraneo abbastanza buio. Nella mia curiosità chiesi ad uno dei maturi che mi ballava ancora intorno cosa ci fosse al piano di sotto e lui mi rispose "Le Dark Room".
A quanto pare il mio amico Davide stava andando a farsi trapanare da un adulto in un camerino, molto interessante.
Mentre pensavo alla questione, notai l'uomo a cui avevo fatto la domanda che parlava di qualcosa con 2 suoi amici. Erano tutti e tre intorno ai 40 anni, palestrati, tatuati e con la barba. Insomma, sembravano dei gran bei tori. L'uomo si avvicinò a me, mi cinse il corpo con il suo grosso braccio e mi disse nell'orecchio "Vuoi venire con me e i miei due amici nella Dark Room a vedere cosa si fa?"
Un brivido di eccitazione mi colpì il corpo e feci subito sì con la testa senza pensarci, trasportato sia dal mio istinto e dalla mia volontà, sia dalla lieve sbronza che stavo attraversando. In ogni caso, 3 uomini maturi e muscolosi tutti per me erano un sogno incredibile. Uscimmo dalla pista e scendemmo le scale mentre i 3 mi continuavano a cingere con le loro braccia e ad accarezzarmi la testa e il sedere. Mi stavano portando nella Dark Room come trofeo davanti a tutti. Scendendo le scale entrammo in una porta che mi aprì un mondo. C'era un corridoio con una luce molto lieve e a destra del corridoio tanti camerini, quasi tutti chiusi ed occupati. Nel corridoio, intanto, chi non si vergognava eseguiva sesso orale davanti a tutti, con anche persone che guardavano masturbandosi. In fondo al corridoio vidi Davide che, in ginocchio, stava facendo un pompino al signore che lo aveva portato lì sotto. Nel mentre un altro uomo stava dietro di lui e gli muoveva la testa avanti e indietro tenendolo per i capelli. Non riuscii a vedere altro perché i 3 uomini mi trascinarono in un camerino abbastanza spazioso, probabilmente usato proprio da persone che volevano fare orgie o cose simili.
Chiusero il camerino e, come se il buio quasi totale non bastasse, fui bendato a mia insaputa con una pezza nera. Ora non vedevo veramente nulla, ma sentivo le mani dei 3 uomini che mi toccavano. Mentre uno mi immobilizzava, gli altri 2 mi spogliarono con foga commentando subito in modo molto positivo ed eccitato il mio corpo giovane, oltre che il mio sedere praticamente perfetto e liscissimo. Sentii delle corde ai polsi e fui immediatamente legato. Le mani dei miei manzi iniziarono a toccarmi il corpo nudo soffermandosi ovviamente sul mio culo. Mentre uno mi apriva le natiche, gli altri 2 iniziarono a sputare nel mio ano e a infilare una o due dita alla volta. Per mia fortuna non ero vergine perciò il mio buco era già abbastanza allenato. Mi misero a quattro zampe: sentii subito un enorme cazzo strusciarsi sulle mie guance e sulle mie labbra, perciò aprii la bocca e iniziai a succhiarlo nonostante fosse faticoso da tenere in bocca per via delle dimensioni.
Nel mentre due grosse mani mi afferrarono i fianchi e un cazzo altrettanto grosso si fece spazio nel mio culo già umido e semiaperto dalle loro dita. Iniziò a montare urlandomi "puttana, troietta, schiavetto" e altre cose che mi eccitavano molto. Era un vero toro, sentivo tutta la sua forza muscolare nella frequenza con cui mi sbatteva. Nel mentre, il terzo uomo, si mise davanti a me per tenere doppiamente impegnata la mia boccuccia. A turno succhiavo i due cazzi a seconda della loro decisione. Ovviamente si alternarono nelle posizioni in modo da potermi inculare tutti e 3. Ad un certo punto la benda sugli occhi mi fu tolta e i miei occhi videro subito i 2 cazzi che stavo succhiando (veramente enormi) e, dietro di loro, Davide che si masturbava guardandomi subire la gangbang come una piccola troia. Alla sua sinistra, in piedi, c'era Il Papy che si gustava la scena compiaciuto, tanto da tirare fuori l'uccello e farselo segare da Davide. Ad un certo punto fui messo in ginocchio con le mani legate dietro alla schiena e i 3 uomini, quasi in sincronia, mi sborrarono addosso una quantità assurda di sperma che mi coprì il viso, il mio esile petto e, soprattutto le labbra e la bocca. Tirai fuori la lingua e iniziai a pulirmi le labbra ingoiando la sborra che riuscivo a prendere. Fui poi preso di forza dai 3 manzi, mentre ero ancora legato, e fui spostato sempre in ginocchio davanti a Davide a Il Papy. Uno dei 3 uomini, si mise in ginocchio dietro di me, mise una mano sulla mia pancia e con l'altra iniziò a masturbarmi mentre mi sospirava eroticamente sul collo. Non feci in tempo ad emettere suoni di eccitazione che le cappelle dei cazzi di Davide e Il Papy si misero sulla mia bocca, mentre venivano ancora masturbate dalle mani di Davide, tirai fuori la lingua e iniziai ad assaporarle con gusto. Davide sborrò direttamente dentro la mia bocca, mentre Il Papy decise di sborrarmi sui miei graziosi capezzolini. A quella ennesima sborrata sul mio corpo non potei far altro che venire anche io. Mentre iniziavo ad eiaculare, uno dei 3 uomini mise una mano vicino al mio pisello e raccolse la sborra che stavo emettendo. Mi fu ordinato di aprire la bocca e fui "costretto" a ricevere sulla mia lingua anche la mia stessa sborra, che ingoiai senza problemi. Fui slegato e aiutato a ripulirmi con dei fazzoletti, mi rivestii e, io e Davide, passammo la notte in giro per Milano prima di rientrare nelle nostre rispettive case la mattina successiva (Anche per poterci fare una meritata doccia!).
Ero un adolescente ancora, già pieno di voglia con gli ormoni a mille tutto il giorno.
Ero un ragazzino basso (anche ora a 20 anni in verità), circa 1,60 m, biondo chiaro, occhi chiari e molto molto liscio. Sapendo già di essere gay, mi ero iscritto ad alcuni siti di incontri nonostante l'età non me lo consentisse. Conobbi comunque un ragazzo di 18 anni da poco compiuti di nome Davide con cui legai molto, seppur solo in amicizia. Un giorno mi scrisse una proposta su whatsapp che non presi sul serio: voleva andare in un famoso locale gay di Milano con Dark Room e cose simili. Nonostante la cosa mi intrigasse ricordai a Davide che non sarei potuto entrare per via dell'età. Nonostante ciò il mio amico mi tranquillizzò dicendomi che mi avrebbero fatto comunque entrare, sia per la bella presenza che avrei portato nel locale, sia per una stretta conoscenza con il proprietario del locale stesso. Decisi di fidarmi.
Non mi spaventava il fatto che fosse risaputa l'età media abbastanza alta del locale, anzi, era un elemento per me molto eccitante sapere che sarei stato il più piccolo tra tutti, oltre al fatto che il mio viso e il mio corpo mi rendevano ancor più piccolo all'apparenza.
Erano circa le 23, con la scusa di restare da un amico a dormire ero riuscito a liberarmi dal limite di orario che mi imponevano i miei genitori. Arrivammo davanti all'ingresso del locale dove un buttafuori enorme controllava i documenti e forniva il ticket di ingresso al locale. Non passammo da lui però, dato che Davide, con una chiamata, fece uscire il proprietario del locale. Si presentò come Il Papy (un simpatico e ambiguo soprannome) e mi coprì di complimenti per il mio aspetto fisico facendomi girare su me stesso un paio di volte per potersi gustare anche il mio fondoschiena. Il Papy era un uomo di circa 50 anni, alto circa 1.80, ben piazzato fisicamente e pieno di tatuaggi sulle braccia (sicuramente anche sotto alla maglietta). Insomma, nonostante l'età era sicuramente un uomo con tantissimo fascino e bei modi di fare.
Finiti gli elogi ci accompagnò all'interno dove la musica e l'alcool facevano da padroni già la serata. Il Papy si avvicinò al mio orecchio per farsi sentire e mi disse di non spaventarmi perché entro poco mi avrebbero fissato tutti o quasi tutti per via della mia evidente giovane età. Davide, che era sicuramente un bel bocconcino di 18 anni per i 35/40/50 enni del locale, iniziò a salutare diversi uomini che, a quanto pare, conosceva da tempo (chissà in che ambito...). Sentivo tantissimi sguardi addosso e, se non ci fosse stata la musica, probabilmente avrei sentito tantissimi commenti perversi in quel momento. Il Papy ci augurò buona serata e si congedò lasciandoci in mano diversi free drink. Io li diedi a Davide cosicché potesse prendere i drink in modo quantomeno legale. Nonostante fosse anche lui abbastanza basso, glabro anche sul viso e con una faccia da ragazzino, non gli chiesero nessun documento per via delle sue misteriose conoscenze. Nei primi 15 minuti mi calai 2 drink molto pesanti e iniziai già a sentire gli effetti dell'alcool, anche perché non ero per nulla abituato a bere. Iniziai a scrutare tutti gli uomini che mi guardavano e, ogni volta che incrociavo un loro sguardo, cercavano di approciarmi con gesti eloquenti fatti con la lingua o con le mani.
Mi ero vestito in maniera abbastanza provocante indossando degli shorts della tuta da uomo, parecchio attillati, che oltre a mettere bene in mostra le mie gambe lisce, esaltavano anche i lineamenti, la sporgenza e la forma del mio culetto (a detta di molti, più bello di quello di una ragazza).
Grazie al potere dell'alcool, mi tuffai in pista in mezzo a decine e decine di manzi maturi che ballavano. Inutile dire che fui accerchiato, in modo molto eccitante, da molti di loro che non attesero neanche un secondo prima di iniziare a palparmi le natiche da sopra gli shorts. D'istinto cominciai a strusciarmi con il sedere su chiunque avessi alle mie spalle, ovviamente all'altezza del loro pacco. Alcuni se ne stavano fermi facendosi toccare dal mio sedere sodo e morbido, mentre altri, molto più decisi, afferravano i miei graziosi fianchi e spingevano la loro nerchia semidura in mezzo alle mie chiappe. Seppur il tutto avveniva con i vestiti addosso, nell'aria si iniziava a respirare una grande eccitazione.
Per un attimo mi ricordai di aver perso Davide nel momento in cui mi ero tuffato nella mischia. Mi guardai intorno e lo vidi intento a limonare con un signore in un angolo della pista. Ad un tratto, mentre li osservavo a distanza ridacchiando tra me e me, vidi il signore che, prendendo per mano Davide, lo portò giù di sotto percorrendo delle scale che andavano a finire in un piano sotterraneo abbastanza buio. Nella mia curiosità chiesi ad uno dei maturi che mi ballava ancora intorno cosa ci fosse al piano di sotto e lui mi rispose "Le Dark Room".
A quanto pare il mio amico Davide stava andando a farsi trapanare da un adulto in un camerino, molto interessante.
Mentre pensavo alla questione, notai l'uomo a cui avevo fatto la domanda che parlava di qualcosa con 2 suoi amici. Erano tutti e tre intorno ai 40 anni, palestrati, tatuati e con la barba. Insomma, sembravano dei gran bei tori. L'uomo si avvicinò a me, mi cinse il corpo con il suo grosso braccio e mi disse nell'orecchio "Vuoi venire con me e i miei due amici nella Dark Room a vedere cosa si fa?"
Un brivido di eccitazione mi colpì il corpo e feci subito sì con la testa senza pensarci, trasportato sia dal mio istinto e dalla mia volontà, sia dalla lieve sbronza che stavo attraversando. In ogni caso, 3 uomini maturi e muscolosi tutti per me erano un sogno incredibile. Uscimmo dalla pista e scendemmo le scale mentre i 3 mi continuavano a cingere con le loro braccia e ad accarezzarmi la testa e il sedere. Mi stavano portando nella Dark Room come trofeo davanti a tutti. Scendendo le scale entrammo in una porta che mi aprì un mondo. C'era un corridoio con una luce molto lieve e a destra del corridoio tanti camerini, quasi tutti chiusi ed occupati. Nel corridoio, intanto, chi non si vergognava eseguiva sesso orale davanti a tutti, con anche persone che guardavano masturbandosi. In fondo al corridoio vidi Davide che, in ginocchio, stava facendo un pompino al signore che lo aveva portato lì sotto. Nel mentre un altro uomo stava dietro di lui e gli muoveva la testa avanti e indietro tenendolo per i capelli. Non riuscii a vedere altro perché i 3 uomini mi trascinarono in un camerino abbastanza spazioso, probabilmente usato proprio da persone che volevano fare orgie o cose simili.
Chiusero il camerino e, come se il buio quasi totale non bastasse, fui bendato a mia insaputa con una pezza nera. Ora non vedevo veramente nulla, ma sentivo le mani dei 3 uomini che mi toccavano. Mentre uno mi immobilizzava, gli altri 2 mi spogliarono con foga commentando subito in modo molto positivo ed eccitato il mio corpo giovane, oltre che il mio sedere praticamente perfetto e liscissimo. Sentii delle corde ai polsi e fui immediatamente legato. Le mani dei miei manzi iniziarono a toccarmi il corpo nudo soffermandosi ovviamente sul mio culo. Mentre uno mi apriva le natiche, gli altri 2 iniziarono a sputare nel mio ano e a infilare una o due dita alla volta. Per mia fortuna non ero vergine perciò il mio buco era già abbastanza allenato. Mi misero a quattro zampe: sentii subito un enorme cazzo strusciarsi sulle mie guance e sulle mie labbra, perciò aprii la bocca e iniziai a succhiarlo nonostante fosse faticoso da tenere in bocca per via delle dimensioni.
Nel mentre due grosse mani mi afferrarono i fianchi e un cazzo altrettanto grosso si fece spazio nel mio culo già umido e semiaperto dalle loro dita. Iniziò a montare urlandomi "puttana, troietta, schiavetto" e altre cose che mi eccitavano molto. Era un vero toro, sentivo tutta la sua forza muscolare nella frequenza con cui mi sbatteva. Nel mentre, il terzo uomo, si mise davanti a me per tenere doppiamente impegnata la mia boccuccia. A turno succhiavo i due cazzi a seconda della loro decisione. Ovviamente si alternarono nelle posizioni in modo da potermi inculare tutti e 3. Ad un certo punto la benda sugli occhi mi fu tolta e i miei occhi videro subito i 2 cazzi che stavo succhiando (veramente enormi) e, dietro di loro, Davide che si masturbava guardandomi subire la gangbang come una piccola troia. Alla sua sinistra, in piedi, c'era Il Papy che si gustava la scena compiaciuto, tanto da tirare fuori l'uccello e farselo segare da Davide. Ad un certo punto fui messo in ginocchio con le mani legate dietro alla schiena e i 3 uomini, quasi in sincronia, mi sborrarono addosso una quantità assurda di sperma che mi coprì il viso, il mio esile petto e, soprattutto le labbra e la bocca. Tirai fuori la lingua e iniziai a pulirmi le labbra ingoiando la sborra che riuscivo a prendere. Fui poi preso di forza dai 3 manzi, mentre ero ancora legato, e fui spostato sempre in ginocchio davanti a Davide a Il Papy. Uno dei 3 uomini, si mise in ginocchio dietro di me, mise una mano sulla mia pancia e con l'altra iniziò a masturbarmi mentre mi sospirava eroticamente sul collo. Non feci in tempo ad emettere suoni di eccitazione che le cappelle dei cazzi di Davide e Il Papy si misero sulla mia bocca, mentre venivano ancora masturbate dalle mani di Davide, tirai fuori la lingua e iniziai ad assaporarle con gusto. Davide sborrò direttamente dentro la mia bocca, mentre Il Papy decise di sborrarmi sui miei graziosi capezzolini. A quella ennesima sborrata sul mio corpo non potei far altro che venire anche io. Mentre iniziavo ad eiaculare, uno dei 3 uomini mise una mano vicino al mio pisello e raccolse la sborra che stavo emettendo. Mi fu ordinato di aprire la bocca e fui "costretto" a ricevere sulla mia lingua anche la mia stessa sborra, che ingoiai senza problemi. Fui slegato e aiutato a ripulirmi con dei fazzoletti, mi rivestii e, io e Davide, passammo la notte in giro per Milano prima di rientrare nelle nostre rispettive case la mattina successiva (Anche per poterci fare una meritata doccia!).
6
voti
voti
valutazione
3.5
3.5
Commenti dei lettori al racconto erotico