Amori e prime esperienze capitolo 3

di
genere
gay


Terza puntata
E’ Enrico il compagno che debbo vedere, abita alla scala A al citofono mi dice che sarebbe sceso, a casa c’è la famiglia, mi prende la mano e mi conduce in cantina e nella penombra ci abbracciamo e tento di baciarlo ma lui si ritrae però mi accarezza e mi tasta il cazzo, mi vuol dimostrare così, che mi vuole, anche io lo voglio e inizio a raccontare l’esperienza avuta con Diego, gli racconto di come gli ho aperto i pantaloni e come il suo cazzo fosse diventato grosso più del mio,
“e più del mio?”
“sì Enrico, ma tu hai la cappella più grande e bella, dai fammela vedere”
Lui si sbottona i pantaloni e tira fuori il cazzo ma e moscio lo prendo in mano e continuo a raccontare di come avevo segato il cazzo di Diego, mentre segavo il suo cazzo che si induriva, e come lo avevo preso in bocca il cazzo di Diego e fatto un pompino e quanto mi fosse piaciuto quando mi aveva sborrato in bocca e come lui mi aveva fatto un pompino e tentato di infilarmi un dito nel culo e lui abbia inghiottito tutta la mia sborra, a quel punto il cazzo di Enrico è diventato di marmo, mi avvicino a lui lo prendo in mano io lo accarezzo mi metto in ginocchio e comincio a leccarlo, è vero ha una grande cappella la lecco, apro la bocca e comincio a fargli un pompino Enrico geme e mi tiene per la nuca spingendo il cazzo fino in fondo rischiando di farmi vomitare, ma lo succhio e lo lecco tutto dalla base alla cappella lucida e turgida e lo ricaccio in bocca e lo pompo, sento che sta per sborrare, non resisterà molto, lo tolgo dalla bocca e lo faccio sborrare in mano, Enrico è entusiasta, il mio cazzo ha voglia, Enrico prende in mano il mio cazzo e inizia a segarlo;
“Enrico fammi un pompino, dai prendilo in bocca, non ci sborro dentro, ma ti piacerebbe “no Roby, non sono pronto, ma vedrai che lo farò, te lo prometto”
“allora fammi almeno toccare il culo, tira giù il pantalone”
“va bene”
E si toglie pantalone e mutande
“Enrico hai un gran bel culo”
Enrico si appoggia al muro io mi avvicino, lo bacio e gli lecco l'ano e ci infilo un dito lui si abbandona e io gli pompo il culo con il dito poi mi alzo e ci appoggio il cazzo ve lo struscio, non lo voglio forzare per ora non lo inculerò e vi sborro sopra, mi piace il suo culo, non me lo dovrà negare più.
Torno a casa e la mamma, se sapesse! Mi fa cenare, mangio con insolito appetito e chiacchiera ci sediamo sul divano e si vede la televisione fino alla fine della trasmissione,
“buonanotte io vado a letto”
“buonanotte Roberto”
scritto il
2020-10-17
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