Le scoperte e le sue prime confessioni

di
genere
tradimenti

Dopo averla vista, con lui, ero in preda a una confusione emozionale fortissima.
Se da un lato mi faceva eccitare tantissimo, dall’altro mi creava forti dubbi se sposarla.
Le immagini di lei facendole prima un pompino e poi farsi penetrare da quel tipo brutto mi passava per la mente continuamente.

Chi era veramente lei?
Quella dolce e riservata ragazza conosciuta al mare o quella che pur di ottenere quello di cui ha bisogno si lascia fare di tutto?

Già la sua famiglia era un po strana: tra il padre e la madre cerano 30 anni di differenza, quando li ho conosciuti lui aveva 82 e lei 52 .Per lui era il terzo matrimonio, aveva avuto 7 figli in totale e la mia ragazza era la più piccola, la viziata della casa.
Lui era stato un grande impresario, era una persona molto colta.
La mamma era siciliana, una donna affascinante, non riuscivo a inquadrarla bene, era sempre molto seria e all’inizio non gli piacevo molto come futuro marito per sua figlia, parlava il giusto con me.
La loro villa era molto grande, composta da due appartamenti ; i genitori vivevano al piano terra, io e lei al primo piano dove c’era un appartamento a parte però collegato con loro per una scala. La taverna era sotto di loro ed era comune.

Non riuscivo a trovare il momento e le parole giuste per parlare con lei più apertamente, non sapevo come iniziare un argomento così delicato.

L’aiuto mi arriva inaspettato dalla domestica.
Lavorava e viveva con loro da una decina d’anni, era sudamericana all’epoca aveva 40 anni circa, sempre sorridente e molto timida.

Quella sera in taverna, mentre risalivo le scale, la domestica mi ha visto. La sua stanza si trovava molto vicino.
Mi ha guardato con uno sguardo di compassione quasi, come se volesse dirmi che in quella taverna non era la prima volta che succedeva qualcosa.

Da quel momento cercavo il momento giusto per chiederle cose, volevo sapere tutto.
Cosí un giorno mentre era nella nostra camera da letto per pulire sono entrato.
Le chiesi varie cose :perché mi avesse guardato così quella sera, se altre volte aveva visto altre cose.. Lei timida com’era, non riusciva neanche a guardarmi.. Quel giorno l’unica cosa che fece fu tirare fuori dall’armadio una scatola grande.

Dentro c’erano lettere, fotografie e vari diari.
Inizia a guardare le foto; foto con il suo ex ragazzo, e con altri ragazzi al mare o in viaggio ai tempi dell’università. Foto semi nude, e di nudo.
Lettere che non conoscevo il mittente dal contenuto erotico
Diari dove raccontava le sue esperienze dai 16 anni in su, alcuni punti con dettagli dei particolari.
Era eccitante scoprire com’era in realtà, e mentre leggevo e guardavo le foto cercavo di conoscere quella ragazza, la sua segreta intimità.
Una delle foto che mi ha colpita di più era una insieme a un uomo che avrà avuto più di 60 anni.
Un uomo molto alto, capelli bianchi, erano a Londra abbracciati.
Quelle che mi hanno fatto un po’ d’effetto sono state alcune con i ragazzi. Alcuni di loro erano veramente molto dotati.

Un venerdì sera, finalmente lei aveva preso una pausa dagli studi e siamo usciti insieme a a cenare. Dopo cena siamo andati in un pub a continuare a bere e siccome c’erano giochi da tavolo, approfittai dell’occasione per fare alcuni giochi semplici e veloci con penitenze.
All’inizio la penitenza era quella di bere, poi decisi che dovevamo raccontarci un segreto che nessuno sapesse.

Scopri così che l’uomo maturo nella foto a Londra era uno dei migliori amici di suo papa.
Avevano iniziato una relazione da quando lei aveva 18 anni e fino a qualche mese prima di conoscermi facevano sesso due o tre volte all’anno. Mi racconto i particolari di come avevano iniziato, come si vedevano di nascosto, le sue performance a letto e mi disse le dimensioni del suo pene e che la faceva godere tantissimo. Si stava lasciando andare, si stava aprendo, si stava eccitando. Mi chiese se non mi desse fastidio sapere quelle cose, risposi di no, che mi stava eccitando anche a me.. Mi raccontò anche di altre storie avute, delle corna fatte al suo ragazzo.. per senza tanti particolari.. Decidiamo di andare a casa, io volevo sapere di più del suo compagno di studi, volevo che si aprisse con me senza aver paura..

Quando siamo arrivati a casa, ci siamo spogliati subito, lei era bagnatissima.. eccitata…
mentre entravo dentro di lei, glielo chiesi, gli chiesi se c’era qualcosa con il suo compagno di studi..
Lei apri gli occhi, mi guardo fissa nei miei, mi bacio profondamente con la lingua..
Poi inizia a raccontare di una sera che era a casa sua a studiare:
nooo.. non c’è niente tra noi, ma lo hai visto come è brutto e grasso?
si l’ho visto, però ho notato anche come ti guarda?
si lo so, mi ha detto che gli piaccio molto
non ci hai mai provato? dimmelo liberamente, penso che sia normale tra due compagni che possa capitare. poi ti confesso che prima al bar ascoltandoti mi hai fatto eccitare.
si ci ha provato
quando?
a casa sua
cosa è successo?
stavamo studiando, e a un certo punto lui ha provato a baciarmi
continua
mi ha dato un bacio sulle labbra e io lo fermato
ok, continua, poi..
poi abbiamo parlato, ha incominciato a dirmi che gli piacevo molto, che da tanto mi desidera, che da quando sei arrivato tu m i vede cambiata. Ha cominciato a dirmi tante cose, a insinuare che si sentiva utilizzato, e non so come dopo un po’ mi è tornato a baciare e…
Eh… continua dai
Eh, ci siamo baciati, prima solo labbra poi con la lingua
Ti è piaciuto?
Nooo, no..
Perché allora l’hai baciato?
Perché ho bisogno di lui, mancano poco tempo all’esame e senza il suo aiuto non riuscirò a passare.
ok.. poi cosa è successo?
Ci siamo baciati un po’ poi era tardi e io volevo tornare a casa. Mentre mettevo via i libri e ordinavo le mie cose, non trovavo le chiavi della macchina?
ma mentre vi baciavate vi siete toccati?
no
neanche un po?
lui mi ha toccato il seno un po’
e tu a lui?
no
solo il seno?
si
sopra o ha messo le mani dentro?
si mi ha toccato dentro la camicia
ti toccava i capezzoli?
si
ok! quindi non trovavi le chiavi, poi?
dopo un po’ che cercavo lo guardo e gli dico, dai so che le hai prese tu, dammele che si fa tardi.. lui sorridendo mi bacia ancora poi mi sussurra che se le volevo dovevo prenderle io.
perché dove le aveva messe?
beh indovina ?
quindi cosa hai fatto tu?
gli ho detto che se lo poteva scordare
dai, raccontami.. non respiro più.. voglio sapere
mentre lo baciavo, le ho aperto i pantaloni, e ho messo la mano dentro alle sue mutande
continua, c’è l’aveva duro?
no, beh un po’
l’hai toccato?
si non potevo non toccarlo
si ma, l’hai toccato bene o solo sfiorato cercando le chiavi?
l’ho toccato bene
come c’è l’ha?
beh non so
come il mio?
si più o meno
È più lungo? dimmelo dai
Si
Più grosso
Si
L’hai masturbato
Si
Ti piace il suo cazzo?
Si, non me lo aspettavo così?
Lui ti ha toccato?
Si
Dentro? ti ha messo un dito dentro?
SI un po’
Lo hai fatto venire?
No, per fortuna è arrivata dopo un po sua mamma e ci siamo fermati

Non ho resistito tanto, mentre ascoltavo le sue risposte e lentamente la penetravo e la guadavo negli occhi.. e sono venuto..



Mi ha fatto impazzire… ero come intrappolato da quella confessione e dai racconti del pub..
Dalle foto viste, le lettere…
Mi aveva in mano..
scritto il
2020-10-28
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