Pompino con furto.

di
genere
esibizionismo

Uscivo da un noto locale notturno milanese, era molto tardi, ero letteralmente ubriaco, vestito benissimo, di gran classe e di gran gusto, un gioiello ma ubriaco perso, festeggiavo il mio compleanno. Uscii a prendere un pò d'aria e ad un tratto mi ricordai di aver dimenticato in macchina le sigarette, feci per andare verso la macchina che era parcheggiata non troppo lontano e a metà strada vengo bloccato da una bellissima donna che, tutta sola, camminava in mezzo alla strada. Mi sembrava in effetti un pò fatta, ero fatto anch'io quindi restai li ad ascoltare cosa volesse dirmi o raccontarmi. Iniziò a farmi complimenti, come sei bello, come sei alto etc.. ed ad un certo punto mi disse che avrebbe voluto fare un pompino ad uno sconosciuto e che era uno dei suoi più grandi sogni erotici. Restai li, di stucco, la guardai e mi misi a ridere, ero sbronzo perso, non era credibile. Niente da fare, io feci per andare via ma lei afferrò il mio braccio cercando di trattenermi e di convincermi, ti prego, davvero, non ti sto prendendo in giro, voglio davvero farti un pompino, l'ho sempre desiderato. A quel punto afferai la sua mano che stringeva il mio braccio come per trattenermi e feci per andare verso la mia macchina dicendole che non ero interessato alla cosa. Niente da fare, mi seguì, mi prese ancora il braccio e mi fece sedere su una macchina parcheggiata al buio in una vietta laterale. Mi siedo sul cofano di questa macchina, la si inginocchia (nota, era pieno inverno), mi cala i pantaloni, poi le mutande e me lo prende in bocca. Inizia a succhiare, mi abbraccia, si apre il cappotto e me lo avvolge attorno al mio. Continua a spompinarmi, ha due bellissime labbra, molto carnose, con le mani le afferro le tette, sono rifatte e continua a spompinarmi senza tregua, il tutto mentre passa gente che fa finta di non vederci. Tempo 5 o 6 minuti vengo, le vengo sulla pelliccia. Lei si ricompone e si allontana senza dire nulla. Mi ricordai che dovevo andare in macchina a recuperare le sigarette, vado, le prendo e faccio per tornare dentro al locale. Fu qui che mi accorsi che quella troia mi aveva rubato due cellulari. Chiamiamolo pure pompino con furto.
di
scritto il
2020-11-20
4 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.