L'albero abbattuto

di
genere
poesie

Giace al suolo il tronco inanimato,
immote marciscono le foglie,
un tempo verde albergo
di chiassose esistenze.
Solo infide serpi
vi trovano ora effimeri rifugi.
La fibra si disfa, senza più linfa
e lascia un doloroso vuoto dentro.
E tu, amico vento,
ormai inutile alito,
che scherzavi con la chioma
e improvviso mi schiantasti
con lo schiaffo del silenzio,
ti affidai le mie ultime parole disperate
e non sapesti riportarmene l’eco.
Messaggero eri ogni giorno
del dolce saluto al sole,
lo stesso nuovo sole che,
appena sfiorato da un rossore commosso,
si alza e continua il suo giro,
altrove volge i suoi raggi,
ad altri dona la sua luce,
ormai vana per chi vita più non ha.
scritto il
2021-02-20
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