La mia ex ragazza

Ciao a tutti, voglio raccontarvi cos'è successo con la mia ex ragazza; è una storia tutta reale, cambierò solo i nomi.(sono stato molto fortunato devo ammetterlo)


Premetto che io sono sempre stato un feticista dei piedi e adoro essere umiliato.
Io e la mia ex Martina ci siamo messi quando eravamo molto giovani, lei 16 anni e io 17.
Lei è una ragazza alta 1.78, capelli castano chiaro e occhi azzurri con un 41 di piede(veramente belli) è sempre stata una ragazza abbastanza viziata con un bel caratterino ma io le ho sempre tenuto testa.
Io mi reputo un bel ragazzo, abbastanza muscoloso alto quanto la mia ragazza.
Per i primi 3 anni io non le confessai mai il mio vero desiderio sessuale, perché con lei andavo molto d'accordo e non volevo rovinare le cose.
In questi tre anni ogni tanto per scherzare mi metteva un piede in faccia ma nulla di più.
Un giorno, quando lei aveva 19 anni e io 20, eravamo a casa tranquilli e stavamo giocando a scala e dopo la seconda vittoria di fila la prendevo un po'in giro e le dissi: tanto non mi batterai mai!
E allora lei rispose subito: dai scommettiamo questa partita, se vinci scegli il tuo premio!
E io le risposi che lei avrebbe dovuto portarmi fuori a mangiare; e lei rispose okay ma se vinco io dovrai farmi da schiavo una settimana intera.
Era un sogno per me, anche se non volevo perdere perché lei poteva essere davvero stronza.
Iniziammo a giocare e non so se per fortuna sua o destino si trovò 3 jolly in mano(nonostante io abbia smazzato) e vinse dopo due o tre mani.
Da lì iniziò a ridere e mi disse: benissimo per questa settimana farai tutto quello che ti dirò ahahahah
E per i primi due giorni fu una cosa molto Easy, ovvero che dovevo alzarmi a prenderli da mangiare, portarle le cose e tutte queste piccolezze.
Ma il terzo giorno che eravamo a casa sua io lei e una sua amica, mi disse che dovevo accompagnarla a fare shopping e tenerle le borse tutto il pomeriggio e mentre stavamo per uscire e lei mi disse: Simone mettimi le scarpe muoviti!
Io davanti alla sua amica non volevo fare figure così replicai subito: scordatelo ahah mettetele da sola.
E subito, non so con che coraggio mi tirò uno schiaffetto abbastanza leggero e mi urlò: hai perso la scommessa e sei mio schiavo non puoi disobbedire!
In quel momento mi eccitai tantissimo e le misi le scarpe.
Passò tutto il giorno dove dovetti portare tutte le borse...
La sera tornammo a casa sua e dopo aver mangiato andammo in camera sua e mi disse con tono stanco: forza toglimi le scarpe e fammi un massaggino schiavetto.
Allora le tolsi le sue mcqueen e rimase con delle calzine nere corte con un buco sull'alluce del piede destro, dove si intravedeva lo smalto rosso.
In quel momento le dissi che non avevo voglia di farle il massaggio e si incazzò di nuovo: sei una persona di merda hai fatto una scommessa e hai perso!! Non sei una persona di parola...
Lei era sdraiata sul letto e io ero seduto al bord del letto, presi i suoi peidi e iniziai a massaggiare, ma mi interruppe subito dopo e mi disse: devi scusarti, baciami dove c'è il buco della calza ahahah! Disse tutto ciò con tono ironico e mi appoggiò il dito del piede sulle labbra e lo baciai. Risi anche io per non dare il sospetto che mi piaceva la cosa, ma subito dopo mi tirò due schiaffettini leggeri col piede dicendo bravo schiavettino e mi appoggió il piede sul mio membro e sentì l'erezione.
Io mi imbarazzai ma lei mi disse: non ti preoccupare, l'ho scoperto già qualche mese fa dalla tua cronologia.
Io lì mi tranquillizzai ma da quel giorno non capisco il perché ma smisi di fare il suo schiavo e ritornò tutto normale, ogni tanto scherzava con i suoi piedi ma nulla di più.
Finché un mese eravamo seduti alla scrivania(lei con le infradito e smalto rosso) e lei era incazzata con me perché avevo parlato con una ragazza il giorno prima e io in quel momento le feci una battuta dicendo: beh dai ma è carina Arianna!
Lei si incazzò e mi prese dalla sedia e mi buttò per terra davanti a lei e mi appoggiò i piedi nudi sul petto e mi disse di non provarci mai più; in quel momento iniziò ad accarezzarmi il membro durissimo e mi disse: ti piace così tanto quando ti sottometto eh! Ed io timido non risposi.
Ma lei replicò subito: muovi a dirmi tutto ciò che ti piace o non ti farò più nulla, voglio che mi dici tutto e non devi vergognarti, queste cose piacciono anche a me!
Allora le dissi che amavo quando mi sottometteva, quando mi tirava gli schiaffi o la sottomissione ai piedi. Allora dopo ciò, eravamo sempre in quella posizione, lei seduta sulla sedia con i piedi sopra il mio petto e io sdraiato e mi mise un piede davanti alla bocca e mi disse: forza bacialo e intanto scusati per la battuta che hai fatto sulla ragazza. Dopo 5 minuti mi mise l'alluce in bocca e me lo fece succhiare per 5 minuti, intanto lei si toccava e venne. Dopo essere venuta anche lei mi fece venire anche a me.
Mi sentivo benissimo, finalmente la mia ragazza aveva scoperto tutto ciò e le piaceva.
Andando avanti iniziò a stuzzicarmi sempre chiedendomi dei piccoli favori che sapeva che odiavo fare e se dicevo di no mi diceva nell'orecchio: simone non fartelo ripetere due volte, so che ti eccita. Così io eseguivo subito e lei rideva e intanto mi eccitavo.
Il punto più bello però fu un pomeriggio che eravamo a casa da soli e stavamo facendo la lotta sul letto, lei era con le calze nere abbastanza sudate. Ad un certo punto(lei facendo palestra era abbastanza forte), mi si mise sopra bloccandomi le braccia dietro e non riuscivo a liberarmi, si tolse una calza e me la mise in bocca tappandomela con la mano. Subito dopo mi bloccò le mani e mi mise entrambi i piedi n 41 in faccia dicendo: guarda come sono più forte di te ahah, non provare a liberarti so che ti eccita, basta guardare il tuo pene!!
Stetti li con la calza in bocca e i piedi che odoravano per almeno 10 minuti, subito dopo mi tolse la calza dalla bocca, rise e mi disse: voglio provare a vedere se ti sta tutte le dita nella bocca e me le mise e intanto rideva dicendomi: quanto adoro vederti così simonuccio.
Dopo quella scena ci furono molte altre scene così finché ci lasciammo per altri motivi.