Il mio primo amore fu Mario.
di
Marco95
genere
gay
A 19 anni dopo aver trovato lavoro decisi di abbandonare la casa dove ero cresciuto e cercare una mia indipendenza. In due mesi riuscii a trovare un bell'appartamento al secondo piano di un condominio l a una cifra congrua per le mie tasche e mi ci stabilii.
All'epoca ero single e avevo avuto una relazione con una ragazza che non era finita molto bene. Ciò che la maggior parte dei miei amici e familiari non sapeva è che sono bisex e durante il liceo avevo frequentato un ragazzo più grande con cui però non avevo mai fatto sesso. Tanti pompini, tante seghe,ma sesso zero. Ero desideroso di possedere un uomo, di scopare un culo e allo stesso tempo assaporare un bel cazzo.
Un mese dopo al terzo piano del condominio si trasferì un uomo di 45 anni, di nome Mario. Era una persona molto gentile e solare, ogni tanto scambiavamo sue chiacchiere sul campionato e sullo sport in generale.
Eravamo diventati piano piano amici, non mi faceva strano avere un amico così più grande, mi trovavo molto bene. In più Mario era molto attraente, capelli ben curati, sorriso smagliante e delle braccia scolpite dalla palestra. Avevo una gran voglia di vedere di più di lui, ma lo avevo visto portare una ragazza e le mie speranze si spensero subito.
Un sabato sera mi suonò al portone, stavo preparando la cena.
- Scusa Marco, il mio televisore è morto e tra mezz'ora c'è la partita, non è che posso guardarla qui? -
Lo invitai ad entrare e pochi minuti dopo ci mettemmo a cenare.
- Ti è piaciuta la cena? - chiesi.
- Molto! Sei proprio bravo-
Aprii due birre e mi rimisi al mio posto al tavolo.
- Allora niente ragazze stasera? - mi domandò
- A dire il vero è da un po' che non sono in cerca - un po' mi imbarazzai, ero un po' riluttante.
- Mai avuto una fidanzata? -
- SI. Certo -
- Suppongo non sia finita bene -
- Eh per niente - non mi andava di raccontargli la storia della mia vita, così chiesi a lui qualcosa.
- La ragazza che ho visto l'altra volta... Carina, se ha un' amica da presentarmi... - scoppiammo a ridere.
- È solo una collega, non ci ho fatto niente - rispose stupendomi.
- Oh scusa, mi sono fatto un'idea sbagliata io - ammisi.
-Marco vedi, dopo la mia ex moglie non ho più toccato una donna -
- La ami ancora? - chiesi.
- No... E non ci siamo nemmeno lasciati bene, io le ho fatto un brutto torto sai... -
- L'hai tradita? -
- Si... - Mario si imbarazzò molto. - non con una donna però - proseguì.
Io non sapevo proprio cosa dire.
- Mi ha beccato con un nostro caro amico. Mentre mi scopava... -
Non riuscivo a trovare le parole, dentro di me ero contento perché avrei potuto avere una chance.
- Avevo un storia con lui da 5 anni, le ho fatto molto male -
Poi si fermò.
- Scusa non volevo, è che mi sembri uno che non giudica e mi sono fatto prendere la mano -
- Non preoccuparti - feci io.
- Non mi sono mai accettato, ho preferito vivere una menzogna, fare figli, piuttosto che ammettere che ero e sono gay-
Presi coraggio.
- Se ti può consolare... Io sono bisex e lo sanno tipo 3 persone -
- Non lo immaginavo - mi disse.
- Nemmeno io, che tu fossi gay sinceramente -
- Hai già avuto esperienze con uomini? -
Rimasi molto vago - Un paio ma roba da poco-
Da lì a poco iniziò la partita, la guardano tutta senza fiatare, purtroppo la nostra squadra del cuore perse.
Mario stava per andarsene quando gli chiesi se volesse che controllassi il suo televisore e potessi risolvere il problema. Lui acconsentì. Salimmo le scale, io ero dietro di lui e lanciavo occhiatine al suo culo che sembrava scolpito e soprattutto bello sodo.
Cercai in ogni modo di capire quale fosse il problema della TV, ma non ci riuscii. E proprio mentre controllavo per un'ultima volta, Mario mi baciò il collo e mise le sue mani sui miei fianchi. Rimasi impietrito per qualche istante, poi sentii la sua lingua che mi stuzzicava l'orecchio sinistro e mi sciolsi.
Mi girai e lo baciai con passione, la sua lingua cercò con insistenza la mia, mentre le mie mani si poggiavano sul suo culo bello sodo.
Mi tolse la maglietta e mi baciò ovunque, gli tenevo la testa e ansimavo.
Nelle mie mutande era già iniziata la festa, il mio cazzo di 18 cm era già di marmo.
Lo spogliai mentre continuavano a baciarci e toccarci. Gli tolsi anche le mutande, aveva il cazzo un po' più piccolo del mio, ma era comunque molto bello. Poi lui le tolse a me.
- Mmm... Ci divertiremo tanto stanotte-
Mi fece sedere sul divano e dopo neanche dieci secondi iniziò il miglior pompino che avessi mai ricevuto. Sentivo la sua lingua sulla cappella che non smetteva mai di muoversi. Succhiava con un ritmo molto veloce, me lo prendeva tutto in bocca. Io cercavo di accompagnarlo muovendo i fianchi scopandogli la bocca, ma mi fece capire che preferiva dettare lui il ritmo. Avevo il cazzo completamente lubrificato dalla sua saliva, lui sputava sempre sul mio cazzo, ma volevo assaggiarla e mi feci sputare in bocca per sentire il sapore.
Ero eccitato da morire, lo fermai.
Mi condusse in camera da letto, lo gettai su di esso, e lo bacia con ferocia. Poi scesi con la bocca verso il suo buchetto. Sputai un paio di volte e poi iniziai a scoparlo con la lingua. Con la mano destra gli segavo il cazzo.
- Basta, ti voglio dentro-
- che troietta che sei, alla mia lingua piaceva molto - feci.
- Al tuo cazzo piacerà ancora di più -
Lo prese con la mano e se lo infilò dentro praticamente da solo.
Era così caldo dentro, volevo che lui mi parlasse per fammi eccitare ancora di più.
- Sono tuo Marco, scopami con quel cazzone -
Da subito, visto che il suo buchetto aveva accolto perfettamente il mio cazzo, lo scopai con decisione. Ero troppo voglioso del suo culo, lo presi con forza finché le mie palle non gli sbatterono sul culo.
- Dammelo più forte Marco, sono tuo, solo tuo-
- dimmi che da ora lo darai solo a me-
- Si sono tuo, voglio solo il tuo cazzo -
Andammo avanti per un'ora, finché poi non mi liberai nella sua bocca che accolse tutto il mio sperma.
Io e Mario abbiamo avuto una relazione per un anno e mezzo, in pratica era diventato il mio compagno. Le cose si facevano sempre più serie e le scopate sempre più belle. Provammo di tutto, anche menage a trois sia con uomini che con donne. Poi a 21 anni ricevetti un'offerta di lavoro a Milano. Conobbi una ragazza e lo tradii. Lui capì, sapeva che prima o poi sarebbe finita e mi augurò ogni bene. Durante la pandemia ci siamo riscritti e scambiati un paio di foto visti i bei vecchi tempi. È ancora un bell'uomo con uno splendido culo, anche lui ha trovato l'amore vero e non potrei esserne più felice.
All'epoca ero single e avevo avuto una relazione con una ragazza che non era finita molto bene. Ciò che la maggior parte dei miei amici e familiari non sapeva è che sono bisex e durante il liceo avevo frequentato un ragazzo più grande con cui però non avevo mai fatto sesso. Tanti pompini, tante seghe,ma sesso zero. Ero desideroso di possedere un uomo, di scopare un culo e allo stesso tempo assaporare un bel cazzo.
Un mese dopo al terzo piano del condominio si trasferì un uomo di 45 anni, di nome Mario. Era una persona molto gentile e solare, ogni tanto scambiavamo sue chiacchiere sul campionato e sullo sport in generale.
Eravamo diventati piano piano amici, non mi faceva strano avere un amico così più grande, mi trovavo molto bene. In più Mario era molto attraente, capelli ben curati, sorriso smagliante e delle braccia scolpite dalla palestra. Avevo una gran voglia di vedere di più di lui, ma lo avevo visto portare una ragazza e le mie speranze si spensero subito.
Un sabato sera mi suonò al portone, stavo preparando la cena.
- Scusa Marco, il mio televisore è morto e tra mezz'ora c'è la partita, non è che posso guardarla qui? -
Lo invitai ad entrare e pochi minuti dopo ci mettemmo a cenare.
- Ti è piaciuta la cena? - chiesi.
- Molto! Sei proprio bravo-
Aprii due birre e mi rimisi al mio posto al tavolo.
- Allora niente ragazze stasera? - mi domandò
- A dire il vero è da un po' che non sono in cerca - un po' mi imbarazzai, ero un po' riluttante.
- Mai avuto una fidanzata? -
- SI. Certo -
- Suppongo non sia finita bene -
- Eh per niente - non mi andava di raccontargli la storia della mia vita, così chiesi a lui qualcosa.
- La ragazza che ho visto l'altra volta... Carina, se ha un' amica da presentarmi... - scoppiammo a ridere.
- È solo una collega, non ci ho fatto niente - rispose stupendomi.
- Oh scusa, mi sono fatto un'idea sbagliata io - ammisi.
-Marco vedi, dopo la mia ex moglie non ho più toccato una donna -
- La ami ancora? - chiesi.
- No... E non ci siamo nemmeno lasciati bene, io le ho fatto un brutto torto sai... -
- L'hai tradita? -
- Si... - Mario si imbarazzò molto. - non con una donna però - proseguì.
Io non sapevo proprio cosa dire.
- Mi ha beccato con un nostro caro amico. Mentre mi scopava... -
Non riuscivo a trovare le parole, dentro di me ero contento perché avrei potuto avere una chance.
- Avevo un storia con lui da 5 anni, le ho fatto molto male -
Poi si fermò.
- Scusa non volevo, è che mi sembri uno che non giudica e mi sono fatto prendere la mano -
- Non preoccuparti - feci io.
- Non mi sono mai accettato, ho preferito vivere una menzogna, fare figli, piuttosto che ammettere che ero e sono gay-
Presi coraggio.
- Se ti può consolare... Io sono bisex e lo sanno tipo 3 persone -
- Non lo immaginavo - mi disse.
- Nemmeno io, che tu fossi gay sinceramente -
- Hai già avuto esperienze con uomini? -
Rimasi molto vago - Un paio ma roba da poco-
Da lì a poco iniziò la partita, la guardano tutta senza fiatare, purtroppo la nostra squadra del cuore perse.
Mario stava per andarsene quando gli chiesi se volesse che controllassi il suo televisore e potessi risolvere il problema. Lui acconsentì. Salimmo le scale, io ero dietro di lui e lanciavo occhiatine al suo culo che sembrava scolpito e soprattutto bello sodo.
Cercai in ogni modo di capire quale fosse il problema della TV, ma non ci riuscii. E proprio mentre controllavo per un'ultima volta, Mario mi baciò il collo e mise le sue mani sui miei fianchi. Rimasi impietrito per qualche istante, poi sentii la sua lingua che mi stuzzicava l'orecchio sinistro e mi sciolsi.
Mi girai e lo baciai con passione, la sua lingua cercò con insistenza la mia, mentre le mie mani si poggiavano sul suo culo bello sodo.
Mi tolse la maglietta e mi baciò ovunque, gli tenevo la testa e ansimavo.
Nelle mie mutande era già iniziata la festa, il mio cazzo di 18 cm era già di marmo.
Lo spogliai mentre continuavano a baciarci e toccarci. Gli tolsi anche le mutande, aveva il cazzo un po' più piccolo del mio, ma era comunque molto bello. Poi lui le tolse a me.
- Mmm... Ci divertiremo tanto stanotte-
Mi fece sedere sul divano e dopo neanche dieci secondi iniziò il miglior pompino che avessi mai ricevuto. Sentivo la sua lingua sulla cappella che non smetteva mai di muoversi. Succhiava con un ritmo molto veloce, me lo prendeva tutto in bocca. Io cercavo di accompagnarlo muovendo i fianchi scopandogli la bocca, ma mi fece capire che preferiva dettare lui il ritmo. Avevo il cazzo completamente lubrificato dalla sua saliva, lui sputava sempre sul mio cazzo, ma volevo assaggiarla e mi feci sputare in bocca per sentire il sapore.
Ero eccitato da morire, lo fermai.
Mi condusse in camera da letto, lo gettai su di esso, e lo bacia con ferocia. Poi scesi con la bocca verso il suo buchetto. Sputai un paio di volte e poi iniziai a scoparlo con la lingua. Con la mano destra gli segavo il cazzo.
- Basta, ti voglio dentro-
- che troietta che sei, alla mia lingua piaceva molto - feci.
- Al tuo cazzo piacerà ancora di più -
Lo prese con la mano e se lo infilò dentro praticamente da solo.
Era così caldo dentro, volevo che lui mi parlasse per fammi eccitare ancora di più.
- Sono tuo Marco, scopami con quel cazzone -
Da subito, visto che il suo buchetto aveva accolto perfettamente il mio cazzo, lo scopai con decisione. Ero troppo voglioso del suo culo, lo presi con forza finché le mie palle non gli sbatterono sul culo.
- Dammelo più forte Marco, sono tuo, solo tuo-
- dimmi che da ora lo darai solo a me-
- Si sono tuo, voglio solo il tuo cazzo -
Andammo avanti per un'ora, finché poi non mi liberai nella sua bocca che accolse tutto il mio sperma.
Io e Mario abbiamo avuto una relazione per un anno e mezzo, in pratica era diventato il mio compagno. Le cose si facevano sempre più serie e le scopate sempre più belle. Provammo di tutto, anche menage a trois sia con uomini che con donne. Poi a 21 anni ricevetti un'offerta di lavoro a Milano. Conobbi una ragazza e lo tradii. Lui capì, sapeva che prima o poi sarebbe finita e mi augurò ogni bene. Durante la pandemia ci siamo riscritti e scambiati un paio di foto visti i bei vecchi tempi. È ancora un bell'uomo con uno splendido culo, anche lui ha trovato l'amore vero e non potrei esserne più felice.
1
voti
voti
valutazione
2
2
Commenti dei lettori al racconto erotico