Erotismo della pipì

di
genere
pissing

Premetto che quanto descritto in questo racconto corrisponde rigorosamente alla realtà ed a fatti realmente accaduti, a differenza di altri miei racconti che invece erano romanzati, ispirati a fantasie erotiche. Per questo sono forse meno eclatanti e hanno meno carica erotica, ma la loro autenticità può essere una compensazione nella gratificazione del lettore; in pratica è una sorta di storia reale delle mie pulsioni erotiche e degli episodi che hanno contribuito ad alimentarle.
Partendo da lontano, quando ero bambino e non avevo la minima cognizione di cosa fossero il sesso o l'erotismo, provavo già piacere, pur senza capirne il motivo e l'origine, nell'immaginare me stesso o altri bambini che andavano in bagno e a causa della mia/loro mal destrezza si bagnavano accidentalmente i pantaloncini o le mutandine. Avvicinandomi alla pubertà la mia attenzione si concentrava più sull'altro sesso e le mie fantasie tipiche prevedevano di trovarmi isolato per qualche strano motivo con una mia coetanea la quale mi confessava con malcelato imbarazzo di aver urgente bisogno di fare la pipì; quindi con tenerezza la aiutavo o comunque la invitavo a farla promettendole di non sbirciare le sue nudità. In alternativa la ragazzina immaginaria si faceva la pipì addosso e io la consolavo e le promettevo di non dirlo a nessuno.
Con fantasie di questo tipo ebbi la mia prima eiaculazione, che avvenne nel letto mentre mi masturbavo e che, data la mia ignoranza di quell'epoca, mi spaventò perché pensai di primo acchito di aver fatto la pipì nel letto, poi, vista la diversa consistenza del liquido seminale rispetto all'urina, di aver addirittura rotto qualcosa in me stesso. Viene davvero da sorridere a ripensarci oggi.
Intanto il mix fra queste fantasie erotiche e la mia timidezza generale mi avevano portato a considerare la pipì (e a maggior ragione la popò) una sorta di tabù: mi vergognavo a dire a chiunque, compresi i miei coetanei, se dovevo andare in bagno e spesso trattenevo a lungo la pipì per non doverlo dire o anche solo per non farmi vedere che entravo nel bagno.
Infatti a scuola non andavo mai in bagno fino alle medie e perfino alle superiori ci andavo molto raramente cercando di non farmi notare. Addirittura mi ricordo che una volta che mi ero avviato per andare in bagno, avendo notato la presenza di alcune mie compagne di classe nelle vicinanze dei servizi, proseguii facendo finta di nulla per non farmi vedere da loro mentre entravo nei bagni.
Per fortuna avevo una buona tenuta idraulica e non me la feci mai addosso a scuola, pur trattenendola sempre tutta la mattina fino a casa. Ebbi solo due "incidenti" in età scolastica, che ora racconto.
Il primo quando avevo circa 9 anni, giocando nella via con alcune amichette di simile età ero così preso dal gioco che non mi ero nemmeno reso conto di aver bisogno di andare in bagno e comunque non l'avrei mai detto perché mi vergognavo; all'improvviso ci fu qualcosa che mi fece esplodere in una forte risata e immediatamente mi resi conto che avevo perso il controllo della vescica. Scappai verso casa balbettando qualche scusa stupida e mi feci tutta la pipì addosso prima di arrivarci; oltre a mutandine e pantaloncini avevo bagnato anche i calzini e le scarpe e ovviamente fui rimproverato da mia mamma, però non seppi mai se le mie amichette si erano accorte di quel che era successo.
Il secondo ebbe un esito migliore ma fu motivo di un momento di panico imbarazzante: avevo ormai 15 anni e durante un'interrogazione a scuola ero più in tensione del solito e mi resi conto che mi scappava terribilmente la pipì. Oltre al fatto che mi vergognavo a dirlo, non potevo interrompere all'improvviso l'interrogazione, e forse non mi avrebbe neanche lasciato uscire perché sarebbe sembrata una scusa per sottrarmi all'interrogazione che mi aveva messo in difficoltà. Fatto sta che sudavo freddo e avevo l'impressione di essere sul punto di farmi la pipì addosso, proprio davanti a tutti i ragazzi e le ragazze, il peggiore dei miei incubi. Fortunatamente riuscii a stento a trattenerla, forse bagnai un pochino gli slip ma non tanto da produrre macchie imbarazzanti sui pantaloni.
Per contro mi eccitavo molto quando sentivo qualche ragazza che dichiarava apertamente di aver bisogno di pisciare o anche semplicemente che chiedeva di andare in bagno; una volta in particolare una ragazza vicino a me in classe, di circa 15 o 16 anni, mi disse le testuali parole, che ricordo perfettamente: "devo andare al cesso, mi sto pisciando addosso". Non osai dirle niente ma confesso che ebbi difficoltà a controllare l'erezione.
Questi episodi alimentavano la mia fantasia e spesso mi masturbavo immaginando di essere in compagnia di belle ragazze in bikini che si facevano la pipì addosso per disperazione o al contrario di essere io a farmela addosso nel costume davanti a loro.
Un luogo che mi ha sempre ispirato molto è la piscina. In un periodo tra gli 11 e i 13 anni circa andavo in piscina regolarmente con alcuni vicini e vicine di casa, in particolare mi attraeva una ragazzina di un paio di anni meno di me. Negli spogliatoi c'era un solo gabinetto ed era spesso occupato, perciò non ci andavo quasi mai anche a causa del fatto che mi vergognavo di farmi vedere, tuttavia si sa che la permanenza in acqua provoca un certo stimolo e perciò mi metteva in situazioni un po' critiche. Spesso facevo la pipì nel costume sotto la doccia prima di entrare nella vasca; le docce erano comuni in una sala unica e perciò facevo attenzione a farla senza farmi notare, con il getto della doccia che investiva bene il costume sul davanti.
Al tempo lo consideravo un mio segreto che non avrei detto a nessuno, ma penso proprio che non fossi l'unico: ripensandoci, non vidi mai la ragazzina mia amica andare in bagno e non posso credere che non le scappasse mai la pipì né prima né dopo la piscina, perciò devo supporre che la facesse anche lei sotto la doccia. Quanto mi piacerebbe poter tornare indietro nel tempo e trovare il coraggio di chiederglielo, sarebbe molto sexy parlare con lei di quelle pipì sotto la doccia, a un paio di metri uno dall'altra!
Ricordo anche distintamente che una volta mi scappò la pipì mentre nuotavo, ma riuscii subito a fermarla e guardandomi intorno con imbarazzo mi assicurai che nessuno se ne fosse accorto. Capitò anche una volta che l'acqua era un po' fredda a causa di un guasto agli impianti della piscina e dopo averla trattenuta per tutto il tempo, all'uscita mi scappava una pipì urgente: con la scusa di cambiarmi il costume andai a farla in bagno, anche se forse me ne era già scappata un pochino nel costume che, essendo bagnato, mascherava bene e nessuno se ne accorse.
Oggi sono meno timido e non ho difficoltà ad andare in bagno se sono in compagnia, anche se a volte provo ancora un po' di imbarazzo. E ogni tanto mi imbatto in scene tutto sommato normali, che però mi provocano una certa eccitazione. Ad esempio qualche tempo fa sulle rive di un lago tre ragazze intorno ai vent'anni, in bikini e molto carine, appena arrivate da un giro su una sorta di gommone, mi sono passate vicine per andare a fare il bagno; ma due si sono immerse per prime fino a poco sopra gli slip e quando è arrivata la terza una delle due le ha fatto cenno con la bocca come per fischiettare, lei ha detto qualcosa e la prima ha annuito sorridendo maliziosa, tutte e tre hanno ridacchiato e poco dopo sono uscite dall'acqua. Il fatto di sapere che tre ragazze stavano facendo la pipì nel bikini davanti a me a qualche metro di distanza, anche se non potevo vederle dalla vita in giù, mi ha eccitato parecchio, confesso che ho dovuto rimanere seduto per un po' in posizione tale da non far vedere il durello che avevo nel costume.
In qualche altra occasione mi sono eccitato un po' anche sentendo ragazze più disinibite di me che dicevano esplicitamente "vado a fare la pipì se no me la faccio addosso". Per non parlare della scena che mi è capitata per caso proprio oggi mentre sto scrivendo: un ragazzo e una ragazza tedeschi , che evidentemente stavano facendo un giro turistico con le bici cariche di bagagli, si sono fermati davanti a casa mia e si sono messi a mangiare su un muretto. Alla fine la ragazza si è allontanata di qualche decina di metri nel campo antistante e lì ha fatto la pipì, abbassandosi i pantaloncini e le mutandine, incurante che dalle case potessero vederla. Molto eccitante per me.
Fino a non molti anni fa consideravo questa passione erotica un segreto tutto mio, che non ho mai confessato a nessuno, e temevo di essere praticamente unico, un caso anomalo di perversione; solo con i siti internet ho scoperto l'esistenza del pissing e delle sue varie forme. Purtroppo non è facile trovare ragazze che condividano tale passione e avrei molto imbarazzo a dirlo, anche per il timore che si allontanino subito da me o mi considerino male. Chi volesse lasciare commenti o suggerimenti su questo è bene accetto.
di
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2021-09-07
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