Il vicino di casa
di
Brillante
genere
etero
Nel mio stesso palazzo, sopra al mio appartamento abitano da tempo una coppia. Lei impiegata e lui pensionato che è andato in anticipo, una persona giovanile che porta bene i suoi anni.
Ogni volta che mi vede che sono da sola mi fa sempre dei complimenti: “come sei bella, come stai bene, come sei cambiata” e cose del genere. A volte anche quando sono con mia sorella (e noi facciamo un po’ le civettole) lui si lascia andare a complimenti per tutte e due. Battutine spinte si sprecano, sempre quando sono sola.
Essere ammirata, per una donna, è sempre piacevole, anche se a me quest’uomo non ha mai fatto pensare cose scabrose. L’ho sempre presa a ridere ma se altri fini.
Qualche giorno fa è capitato un episodio mi ha sconvolto e ancora oggi non riesco a capire che mi è successo. Con lui non siamo mai arrivati ad avere un contatto fisico, sempre e solo parole da parte sua.
Negli ultimi gionri c’è da dire che è capitato molte volte che ci siamo incontrati diverse volte, lui usciva e anche io, lui rientrava a casa e anche io e cose del genere.
Quella mattina andavo al lavoro nel pomeriggio e visto la situazione avevo invitato il mio amante di turno a raggiungermi a casa, mio marito e mio figlio erano al lavoro. Ma gli avevo detto che doveva venire in garage, sotto al palazzo, nel piano interrato abbiamo i garage e cantina. Volevo da tempo farmi scopare da lui lì, avevo voglia di essere presa e quasi violentata da lui in quella situazione, avevamo fantasticato su questa cosa molte volte nei nostri incontri e la cosa ci faceva arrapare a tutti e due e quel giorno volevamo realizzare questa nostra fantasia.
Gli avevo detto al mio scopatore di turno che mi doveva chiamare quando ero vicino casa, io sarei scesa in garage e quando io stavo per aprire doveva arrivare all’improssivo e buttarmi nel garage e prendermi lì così, quasi fosse uno stupro.
Mi ero preparato bene all’occasione, avevo indossato una bella gonna a fiori, come piace al mio trombamico, avevo messo le autoreggenti e un bel slip trasparente coordinato da un reggiseno che risaltavano la mia terza misura, volevo farlo arrapare per bene.
Ma qualcosa è andato storto, io sono scesa nel garage e per accederci al mio c’è un piccolo spazio in comune con il mio vicino. Quando sono arrivato anche lui era lì che andava nel suo. Lui mi ha visto e ha cominciato subito a fare “lo scemo” come al solito, solo che stavolta visto il ristretto spazio lui si è messo in modo che io non potessi passare e per farlo dovevo strusciarmi addosso a lui.
Ho provato ad avvicinarmi a lui per passare, anche perchè il mio amico stava per arrivare, mentre passavo lui si è avvicinato e i nostri visi si sono trovati vicinissimi, le nostre labbra erano ad una distanza pericolosa. Io mi sono sentita così eccitata, mai successo, da quella situazione e ho percepito che non potevo più resistergli. Allora prima che lui facesse il gesto, sono stata io ad avvicinarmi a lui e a baciarlo.
E’ stato un bacio travolgente, la sua lingua mi ha sciolto come la neve al sole, le mie mutandine erano zuppe, sembrava che mi fossi fatta pipì addosso. Il suo bacio è durato a lungo, mi sono staccato guardandolo negli occhi e poi l’ho attratto ancora a me, facendolo capire che oramai volevo anche altro. Mi sono appoggiata a lui e ho sentito il suo cazzo bello duro come piace a me e non ho pensato minimamente al mio amico, volevo assaggiare quel cazzo a qualunque costo. Mentre lo baciavo già lo immaginavo entro alla mia fica a farmi goder come una puttana.
Mi sono staccato da lui, ho aperto il mio garage e l’ho trascinato dentro e involontariamente ho lasciato un po’ la porta aperta.
Appena dentro l’ho di nuovo baciato e sono andato a controllare la consistenza della sua patta, mi sono trovata tra le mani un bel cazzo e la mia voglia è salita alle stelle. Mi sono chinata in ginochio e gli ho sbottonato il suo pantalone e mi sono ritrovata a tu per tu con il bel cazzo, bello grosso e nerbuto come piace a me. La mia lingua ha cominciato a lambirlo su tutta la sua lunghezza e soffermandomi sulla sulla grossa cappella.
Altri pochi colpi di lingua e mi avrebbe sborrato in bocca, lui si è accorto che stava arrivando al punto di non ritorno e mi ha alzato e mi ha fatto appoggiare al muro e mi ha sollevato la mia gonna a fiori e mi ha letteralmente strappato le mie mutandine.
Ho sentito la sua cappella inumidirsi con il succo della ia fica e me l’ha messo dentro piano piano. Era incredibile il piacere che mi stava dando il suo cazzo e la situazione assurda che stavo vivendo.
Ha cominciato a scoparmi piano piano e io l’ho incitato a sbattermi come una puttana, gli dicevo “sono la tua puttana... scopami... rompimi la ficaaaaa......”. E subito dopo è partito il mio orgasmo e lui continuava a fondarmi, e ho aperto gli occhi e mi sono trovato davanti agli occhi il mio trombamico che mi guardava, atraverso la pota socchiusa, stralunato ed eccitato come un animale.
Senza dire nulla ma solo con gli occhi gli ho fatto capire che non doveva intervenire e che non mi sarei staccato da quel palo, che mi sbatteva come una troia, per nessuna ragione al mondo.
Gli ho fatto segno di entrare e a chiudere la porta e guardare come la sua amante si fa sbattere dagli altri.
Avevamo tanto fantasticato nelle nostre scopate di coinvolgere un altra persona ed ora era realtà, ma stavolta il gioco lo volevo condurre io, doveva solo guardare e masturbarsi, oggi non gliela avrei data!!
Quando il mio amico è entrato anche il ,io vicino se ne è accorto e ha rallentato la scopata ma io l’ho incitato a non fermarsi e gli ho detto “non fermatiiiiii.... per nessuna ragione..... voglio godere come una troiaaaaaa..” e al mio amico gli ho detto “masturbati e vedi come gode la tua puttanaaaaaa..... non solo tu la sai far godereeeee”.
Cosi la scena è cambiata: io avevo le mani appoggiata al muro piegata a 90 gradi con la gonna a fiori alzata sulla schiena, le tette a penzoloni, il mio vicino che mi sfondava con il suo bel cazzo, il mio amico appoggiato ad un scafafale co in pantaloni e boxer calati e il cazzo in mano che si masturbava. Come in un film, solo che ora ero io l’attrice protagonista!!
Io ansimavo dal godimento, avevo già avuto diversi orgasmi, il mio amico che mi diceva “che puttana che sei.....”. Il vicino che mi diceva “sei una troiaaaaaa.... voglio scoparti tutti i giorniiiiiiiii.......”.
In questo contesto nessuno avrebbe potuto continuare a lungo ed ecco che il mio trombatore mi dice “stoooooo.... per arrivareeeee... dove vuoi la mia sborraaaaa.....” ed io “......mmmmm.... riempimi la ficaaaaaaaaa..... la voglio tutta dentroooooooo..........” e un secondo dopo ho sentito esplodermi un fuoco caldissimo dentro di me, mi ha riempito la fica della sua calda sborra ed io ho avuto l’ennesimo orgasmo della giornasta, quanta ne aveva!!
Subito dopo anche il mio amico ha sborrato per terra, mi sono sentito in paradiso. Piano piano tutto stava ritornando alla normalità, con il cazzo del vicino che andava sgonfiandosi ancora dentro di me. Appena ripresa mi sono raddrizzata e l’oggetto del godimento è uscito e allora dovevo superare anche me stessa, mi sono inginocchiata di nuovo e gli ho preso in bocca il cazzo del vicino pieno dei nostri umori e l’ho pulito per bene, sotto gli occhi arrapati del mio amico che eri lì imbambolato ed incredulo della mia troiagine.
Dopo la pulizia mi sono sistemata alla meglio, ho raccolto le mie mutandine strappate e le ho dato al mio vicino come trofeo e ho detto ai miei amati “su ragazzi andate via che io debbo andare fare la spesa”.
E loro quasi all’unisono hanno detto “ma vai in giro così???”
E io “certo, chissà che non trovi qualche altro che vuole trombarmi ancora.......mmmmmmmm......” e sono uscita dal garage per andare via lasciandoli ancora increduli.
Ogni volta che mi vede che sono da sola mi fa sempre dei complimenti: “come sei bella, come stai bene, come sei cambiata” e cose del genere. A volte anche quando sono con mia sorella (e noi facciamo un po’ le civettole) lui si lascia andare a complimenti per tutte e due. Battutine spinte si sprecano, sempre quando sono sola.
Essere ammirata, per una donna, è sempre piacevole, anche se a me quest’uomo non ha mai fatto pensare cose scabrose. L’ho sempre presa a ridere ma se altri fini.
Qualche giorno fa è capitato un episodio mi ha sconvolto e ancora oggi non riesco a capire che mi è successo. Con lui non siamo mai arrivati ad avere un contatto fisico, sempre e solo parole da parte sua.
Negli ultimi gionri c’è da dire che è capitato molte volte che ci siamo incontrati diverse volte, lui usciva e anche io, lui rientrava a casa e anche io e cose del genere.
Quella mattina andavo al lavoro nel pomeriggio e visto la situazione avevo invitato il mio amante di turno a raggiungermi a casa, mio marito e mio figlio erano al lavoro. Ma gli avevo detto che doveva venire in garage, sotto al palazzo, nel piano interrato abbiamo i garage e cantina. Volevo da tempo farmi scopare da lui lì, avevo voglia di essere presa e quasi violentata da lui in quella situazione, avevamo fantasticato su questa cosa molte volte nei nostri incontri e la cosa ci faceva arrapare a tutti e due e quel giorno volevamo realizzare questa nostra fantasia.
Gli avevo detto al mio scopatore di turno che mi doveva chiamare quando ero vicino casa, io sarei scesa in garage e quando io stavo per aprire doveva arrivare all’improssivo e buttarmi nel garage e prendermi lì così, quasi fosse uno stupro.
Mi ero preparato bene all’occasione, avevo indossato una bella gonna a fiori, come piace al mio trombamico, avevo messo le autoreggenti e un bel slip trasparente coordinato da un reggiseno che risaltavano la mia terza misura, volevo farlo arrapare per bene.
Ma qualcosa è andato storto, io sono scesa nel garage e per accederci al mio c’è un piccolo spazio in comune con il mio vicino. Quando sono arrivato anche lui era lì che andava nel suo. Lui mi ha visto e ha cominciato subito a fare “lo scemo” come al solito, solo che stavolta visto il ristretto spazio lui si è messo in modo che io non potessi passare e per farlo dovevo strusciarmi addosso a lui.
Ho provato ad avvicinarmi a lui per passare, anche perchè il mio amico stava per arrivare, mentre passavo lui si è avvicinato e i nostri visi si sono trovati vicinissimi, le nostre labbra erano ad una distanza pericolosa. Io mi sono sentita così eccitata, mai successo, da quella situazione e ho percepito che non potevo più resistergli. Allora prima che lui facesse il gesto, sono stata io ad avvicinarmi a lui e a baciarlo.
E’ stato un bacio travolgente, la sua lingua mi ha sciolto come la neve al sole, le mie mutandine erano zuppe, sembrava che mi fossi fatta pipì addosso. Il suo bacio è durato a lungo, mi sono staccato guardandolo negli occhi e poi l’ho attratto ancora a me, facendolo capire che oramai volevo anche altro. Mi sono appoggiata a lui e ho sentito il suo cazzo bello duro come piace a me e non ho pensato minimamente al mio amico, volevo assaggiare quel cazzo a qualunque costo. Mentre lo baciavo già lo immaginavo entro alla mia fica a farmi goder come una puttana.
Mi sono staccato da lui, ho aperto il mio garage e l’ho trascinato dentro e involontariamente ho lasciato un po’ la porta aperta.
Appena dentro l’ho di nuovo baciato e sono andato a controllare la consistenza della sua patta, mi sono trovata tra le mani un bel cazzo e la mia voglia è salita alle stelle. Mi sono chinata in ginochio e gli ho sbottonato il suo pantalone e mi sono ritrovata a tu per tu con il bel cazzo, bello grosso e nerbuto come piace a me. La mia lingua ha cominciato a lambirlo su tutta la sua lunghezza e soffermandomi sulla sulla grossa cappella.
Altri pochi colpi di lingua e mi avrebbe sborrato in bocca, lui si è accorto che stava arrivando al punto di non ritorno e mi ha alzato e mi ha fatto appoggiare al muro e mi ha sollevato la mia gonna a fiori e mi ha letteralmente strappato le mie mutandine.
Ho sentito la sua cappella inumidirsi con il succo della ia fica e me l’ha messo dentro piano piano. Era incredibile il piacere che mi stava dando il suo cazzo e la situazione assurda che stavo vivendo.
Ha cominciato a scoparmi piano piano e io l’ho incitato a sbattermi come una puttana, gli dicevo “sono la tua puttana... scopami... rompimi la ficaaaaa......”. E subito dopo è partito il mio orgasmo e lui continuava a fondarmi, e ho aperto gli occhi e mi sono trovato davanti agli occhi il mio trombamico che mi guardava, atraverso la pota socchiusa, stralunato ed eccitato come un animale.
Senza dire nulla ma solo con gli occhi gli ho fatto capire che non doveva intervenire e che non mi sarei staccato da quel palo, che mi sbatteva come una troia, per nessuna ragione al mondo.
Gli ho fatto segno di entrare e a chiudere la porta e guardare come la sua amante si fa sbattere dagli altri.
Avevamo tanto fantasticato nelle nostre scopate di coinvolgere un altra persona ed ora era realtà, ma stavolta il gioco lo volevo condurre io, doveva solo guardare e masturbarsi, oggi non gliela avrei data!!
Quando il mio amico è entrato anche il ,io vicino se ne è accorto e ha rallentato la scopata ma io l’ho incitato a non fermarsi e gli ho detto “non fermatiiiiii.... per nessuna ragione..... voglio godere come una troiaaaaaa..” e al mio amico gli ho detto “masturbati e vedi come gode la tua puttanaaaaaa..... non solo tu la sai far godereeeee”.
Cosi la scena è cambiata: io avevo le mani appoggiata al muro piegata a 90 gradi con la gonna a fiori alzata sulla schiena, le tette a penzoloni, il mio vicino che mi sfondava con il suo bel cazzo, il mio amico appoggiato ad un scafafale co in pantaloni e boxer calati e il cazzo in mano che si masturbava. Come in un film, solo che ora ero io l’attrice protagonista!!
Io ansimavo dal godimento, avevo già avuto diversi orgasmi, il mio amico che mi diceva “che puttana che sei.....”. Il vicino che mi diceva “sei una troiaaaaaa.... voglio scoparti tutti i giorniiiiiiiii.......”.
In questo contesto nessuno avrebbe potuto continuare a lungo ed ecco che il mio trombatore mi dice “stoooooo.... per arrivareeeee... dove vuoi la mia sborraaaaa.....” ed io “......mmmmm.... riempimi la ficaaaaaaaaa..... la voglio tutta dentroooooooo..........” e un secondo dopo ho sentito esplodermi un fuoco caldissimo dentro di me, mi ha riempito la fica della sua calda sborra ed io ho avuto l’ennesimo orgasmo della giornasta, quanta ne aveva!!
Subito dopo anche il mio amico ha sborrato per terra, mi sono sentito in paradiso. Piano piano tutto stava ritornando alla normalità, con il cazzo del vicino che andava sgonfiandosi ancora dentro di me. Appena ripresa mi sono raddrizzata e l’oggetto del godimento è uscito e allora dovevo superare anche me stessa, mi sono inginocchiata di nuovo e gli ho preso in bocca il cazzo del vicino pieno dei nostri umori e l’ho pulito per bene, sotto gli occhi arrapati del mio amico che eri lì imbambolato ed incredulo della mia troiagine.
Dopo la pulizia mi sono sistemata alla meglio, ho raccolto le mie mutandine strappate e le ho dato al mio vicino come trofeo e ho detto ai miei amati “su ragazzi andate via che io debbo andare fare la spesa”.
E loro quasi all’unisono hanno detto “ma vai in giro così???”
E io “certo, chissà che non trovi qualche altro che vuole trombarmi ancora.......mmmmmmmm......” e sono uscita dal garage per andare via lasciandoli ancora increduli.
7
voti
voti
valutazione
3
3
Commenti dei lettori al racconto erotico