Il mio cazzo nella bocca di una donna sposata
di
FIDELIUS
genere
etero
IL MIO CAZZO NELLA BOCCA DI UNA DONNA SPOSATA
anch'io la prima trasgressione l'ho avuta al cinema, tanti anni fa.
L'ho descritta in una mia precedente mail a tuo marito...spero che te l'abbia fatta leggere.
Il tuo racconto e la tua foto mi hanno fatto drizzare l'asta.
Si vede che sei una gran porca da come succhi voracemente quel cazzo.
A tal proposito mi viene in mente una mia passata esperienza:
a quei tempi facevo il cameriere in un ristorante a Verona e c'era una mia collega che aveva preso una sbandata per me. Io non me la filavo perché,nonostante sessualmente mi attirasse parecchio, non avevo voglia di infilarmi in una relazione seria.
Era una donna giunonica, alta e molto formosa, cosce lunghe e una quarta di seno.
Un pomeriggio finito il lavoro mi chiese se potevo accompagnarla a casa con la mia auto perché aveva perso l'autobus che prendeva di solito.
Io la accompagnai e quando arrivammo sotto casa sua lei praticamente mi mise la lingua in bocca e mise la sua mano sul mio pacco.Tu puoi immaginare che a quel punto il mio cazzo era già pronto.
Mi disse però che purtroppo non potevamo salire in casa sua perché viveva ancora con la madre anziana. Allora la portai in un posto isolato poco distante, sulla riva del fiume Adige, dove sapevo non sarei stato disturbato perché era un luogo che conoscevo bene in quanto andavo spesso li a pescare.
Lei era vestita molto leggera, era estate.
Minigonna di jeans e camicetta.
Appena arrivati sul luogo cominciai a baciarla appassionatamente e con foga. Le mie mani si insinuavano sotto la sua gonna e dentro la sua camicetta. Le slacciai il reggiseno senza toglierlo e mi dedicai alle sue meravigliose tette. Aveva i capezzoli turgidi e io mi divertii a stuzzicarli con la lingua e a succhiarli e morderli delicatamente.
Ogni mio gesto veniva da lei accompagnato da sussulti e da gemiti,poi mentre la mia bocca era sui suoi seni feci scorrere la mia mano sulle sue cosce, in alto, sempre più in alto, fino ad arrivare alle mutandine.
Gliele tolsi e le guardai il pube.
Aveva una bellissima figa, leggermente pelosa ma curata, il pelo era lucido talmente era eccitata.
Le accarezzai la figa dolcemente soffermandomi sul clitoride e massaggiandolo per bene. Lei non staccava la sua bocca dalla mia e la sua lingua si insinuava ovunque mentre la sua mano continuava a strofinarmi il cazzo ma senza tirarmelo fuori dai pantaloni.
Le misi due dita dentro e lei spalancò' le gambe e spinse il suo bacino verso quelle dita esploratrici. Cominciai a sditalinarla, prima piano, piano per poi aumentare il ritmo. Lei accompagnava la mia mano con movimento del bacino ed emetteva continui mugolii.
In auto c'era un odore forte, pungente,un mix di sesso e sudore.
Ad un certo punto lei mi venne sulle mani urlando e sussultando,le sue gambe tremavano di un piacere incontrollato.....e io tra il profumo inebriante di sesso e la sua mano sul mio pacco venni e mi sborrarai nelle mutande.
Pensavo che fosse tutto finito....invece lei con mani abili ed esperte,mentre mi guardava negli occhi, mi tirò fuori il membro che, stranamente, nonostante avesse già sborrato,era ancora duro come il marmo.
Non so se si accorse che era tutto impasticciato di sborra e in ogni caso se se ne accorse non disse nulla.
Se lo prese in mano con delicatezza e con calma abbassò la testa e se lo infilò tutto in bocca.
Cominciò a pomparlo e con le mani si aiutava facendole scorrere lungo l'asta, andò avanti a gustarselo per un po' e quando non ce la feci più a trattenermi le dissi che stavo venendo nuovamente.
Lei rimase così, con la bocca avvolta alla mia cappella e le mani che mi massaggiavano le palle. Le versai tutto il mio seme in bocca e lei se lo ingoiò tutto.
Poi lo baciò sulla punta e me lo rimise nelle mutande.
Mi diede un bacio appassionato e io sentii il sapore della sua bocca mischiato al gusto del mio sperma.
Poi la riaccompagnai a casa.
Nei giorni che seguirono evitai qualsiasi contatto extra lavorativo.
Come ho detto non volevo che si legasse troppo a me e non ero pronto a una relazione stabile.
Ancora oggi mi chiedo se ho fatto bene o no.
Di una cosa però sono certo: in quella giornata estiva, in una macchina. pregna di odore di sesso e sudore, Marianna mi ha fatto il più bel pompino che una donna mi abbia mai fatto e, leggi bene, di fronte a sua marito che ci filmava!
anch'io la prima trasgressione l'ho avuta al cinema, tanti anni fa.
L'ho descritta in una mia precedente mail a tuo marito...spero che te l'abbia fatta leggere.
Il tuo racconto e la tua foto mi hanno fatto drizzare l'asta.
Si vede che sei una gran porca da come succhi voracemente quel cazzo.
A tal proposito mi viene in mente una mia passata esperienza:
a quei tempi facevo il cameriere in un ristorante a Verona e c'era una mia collega che aveva preso una sbandata per me. Io non me la filavo perché,nonostante sessualmente mi attirasse parecchio, non avevo voglia di infilarmi in una relazione seria.
Era una donna giunonica, alta e molto formosa, cosce lunghe e una quarta di seno.
Un pomeriggio finito il lavoro mi chiese se potevo accompagnarla a casa con la mia auto perché aveva perso l'autobus che prendeva di solito.
Io la accompagnai e quando arrivammo sotto casa sua lei praticamente mi mise la lingua in bocca e mise la sua mano sul mio pacco.Tu puoi immaginare che a quel punto il mio cazzo era già pronto.
Mi disse però che purtroppo non potevamo salire in casa sua perché viveva ancora con la madre anziana. Allora la portai in un posto isolato poco distante, sulla riva del fiume Adige, dove sapevo non sarei stato disturbato perché era un luogo che conoscevo bene in quanto andavo spesso li a pescare.
Lei era vestita molto leggera, era estate.
Minigonna di jeans e camicetta.
Appena arrivati sul luogo cominciai a baciarla appassionatamente e con foga. Le mie mani si insinuavano sotto la sua gonna e dentro la sua camicetta. Le slacciai il reggiseno senza toglierlo e mi dedicai alle sue meravigliose tette. Aveva i capezzoli turgidi e io mi divertii a stuzzicarli con la lingua e a succhiarli e morderli delicatamente.
Ogni mio gesto veniva da lei accompagnato da sussulti e da gemiti,poi mentre la mia bocca era sui suoi seni feci scorrere la mia mano sulle sue cosce, in alto, sempre più in alto, fino ad arrivare alle mutandine.
Gliele tolsi e le guardai il pube.
Aveva una bellissima figa, leggermente pelosa ma curata, il pelo era lucido talmente era eccitata.
Le accarezzai la figa dolcemente soffermandomi sul clitoride e massaggiandolo per bene. Lei non staccava la sua bocca dalla mia e la sua lingua si insinuava ovunque mentre la sua mano continuava a strofinarmi il cazzo ma senza tirarmelo fuori dai pantaloni.
Le misi due dita dentro e lei spalancò' le gambe e spinse il suo bacino verso quelle dita esploratrici. Cominciai a sditalinarla, prima piano, piano per poi aumentare il ritmo. Lei accompagnava la mia mano con movimento del bacino ed emetteva continui mugolii.
In auto c'era un odore forte, pungente,un mix di sesso e sudore.
Ad un certo punto lei mi venne sulle mani urlando e sussultando,le sue gambe tremavano di un piacere incontrollato.....e io tra il profumo inebriante di sesso e la sua mano sul mio pacco venni e mi sborrarai nelle mutande.
Pensavo che fosse tutto finito....invece lei con mani abili ed esperte,mentre mi guardava negli occhi, mi tirò fuori il membro che, stranamente, nonostante avesse già sborrato,era ancora duro come il marmo.
Non so se si accorse che era tutto impasticciato di sborra e in ogni caso se se ne accorse non disse nulla.
Se lo prese in mano con delicatezza e con calma abbassò la testa e se lo infilò tutto in bocca.
Cominciò a pomparlo e con le mani si aiutava facendole scorrere lungo l'asta, andò avanti a gustarselo per un po' e quando non ce la feci più a trattenermi le dissi che stavo venendo nuovamente.
Lei rimase così, con la bocca avvolta alla mia cappella e le mani che mi massaggiavano le palle. Le versai tutto il mio seme in bocca e lei se lo ingoiò tutto.
Poi lo baciò sulla punta e me lo rimise nelle mutande.
Mi diede un bacio appassionato e io sentii il sapore della sua bocca mischiato al gusto del mio sperma.
Poi la riaccompagnai a casa.
Nei giorni che seguirono evitai qualsiasi contatto extra lavorativo.
Come ho detto non volevo che si legasse troppo a me e non ero pronto a una relazione stabile.
Ancora oggi mi chiedo se ho fatto bene o no.
Di una cosa però sono certo: in quella giornata estiva, in una macchina. pregna di odore di sesso e sudore, Marianna mi ha fatto il più bel pompino che una donna mi abbia mai fatto e, leggi bene, di fronte a sua marito che ci filmava!
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