Sono diventata una moglie troia per necessità

di
genere
prime esperienze

Gentili lettori di Erotici Racconti mi chiamo Sofia e sono una vostra “collega lettrice” che per una volta ha deciso di scrivere nero su bianco la propria storia su questo sito perchè ritengo possa essere interessante, certamente un pò diversa dalle storie a cui siete/siamo abituati tuttavia credo che possiate gradire questa lettura anche se non doveste ricavarne dell’eccitazione erotica. Il mio racconto si inserisce nell’alveo delle storie che riguardano donne insoddisfatte sessualmente dal proprio uomo, premetto subito però che la mia è una storia molto particolare e che ho avuto un approccio molto diverso rispetto ad altre donne ciononostante non voglio in alcun modo giudicare ne la veridicità ne tantomeno la moralità di talune storie che ho letto su questo sito.
Direi che vi ho annoiati abbastanza quindi iniziamo!
Ho 37 anni e sono felicemente sposata da 8 anni con Paolo mio coetaneo, siamo una bella coppia molto innamorata e affiatata (anche sessualmente), considerato che é una consuetudine dei racconti erotici la descrizione fisica dei protagonisti ve la fornisco anche se non é essenziale al fine della comprensione del racconto: io sono alta 183cm, capelli bruni e lunghi, occhi castani, quarta misura di reggiseno (naturale!), ventre piatto, gambe chilometriche, sedere sodo e in generale un corpo atletico forgiato da anni di palestra e di pallavolo di buon livello agonistico, mio marito é più alto di me (190cm), bellissimo (capelli biondi e occhi azzurri, viso dolce e solare che rispecchia fedelmente la sua personalità) e con una voce stupenda che mi ricorda molto quella di Pino Insegno, fisicamente non é mai stato molto magro ma nemmeno troppo grasso, la sua dotazione intima era più che buona. Ci siamo conosciuti quasi casualmente 12 anni orsono frequentando lo stesso corso di formazione post-laurea e fù subito amore appena ci parlai, per la verità inizialmente non ne ero completamente cosciente ma non ci ho messo molto a capire che mi ero presa una gran cotta per lui, il classico colpo di fulmine che a differenza del fulmine non si é esaurito in un lampo ma perdura tutt'ora. Io non gli ero indifferente ma non faceva nulla per farmelo capire cosi ho dovuto fare io le prime mosse. Per non annoiarvi con lunghe descrizioni degli step che ci hanno portato prima al fidanzamento e poi al matrimonio taglio corto dicendo che nel giro di tre mesi dal nostro primo incontro ci siamo fidanzati, in breve tempo abbiamo trovato entrambi un ottimo lavoro stabile e remunerativo e cosi ci siamo avviati a una convivenza felice preludio al matrimonio arrivato alcuni anni a seguire. Volendo entrambi pensare alle rispettive carriere abbiamo deciso di comune accordo di rinviare la messa in cantiere della progenie che desideravamo moltissimo pensando che essendo giovani avremmo avuto tutto il tempo per avere i nostri figli una volta che avessimo raggiunto determinati obiettivi personali che ci eravamo prefissati ma questo si é rivelato un errore fatale. Infatti non potevamo prevederlo ma improvvisamente due anni dopo il matrimonio mio marito ha cominciato ad avere dei problemi di salute in rapida sequenza che, senza entrare nel dettaglio, nel giro di un anno e mezzo lo hanno portato prima ad essere impotente (impossibilitato ad avere erezioni e a produrre spermatozoi) fino a una penectomia radicale avvenuta tempo dopo. Con l'insorgere dei primi problemi di salute non ci siamo allarmati ma in poco tempo le condizioni di mio marito erano peggiorate notevolmente costringendoci, tra le altre cose, a un'astinenza sessuale che credevamo essere temporanea ma ci sbagliavamo ancora. Quando l'impotenza di mio marito si era manifestata é stata dura psicologicamente per lui accettare la situazione anche e soprattutto quando ha scoperto che non era una condizione reversibile, potete immaginare poi cosa ha provato quando ha dovuto accettare la penectomia che aveva sempre rifiutato fino all''ultimo. Forse se l'avesse accettata prima si sarebbe potuta fare una penectomia parziale con successiva ricostruzione del pene ma questo non lo sapremo mai purtroppo tuttavia lo capisco, ha voluto rimandare quella mutilazione sperando di risolvere la situazione con un trattamento conservativo che ahimè é fallito. Per quanto riguarda me ovviamente ero principalmente preoccupata per l'incolumità di mio marito e le mie cure destinate a tutte le sue problematiche erano costanti e amorevoli, l'aspetto sessuale allora non era certo tra i miei pensieri anche se alla fine é emerso quando la sue condizioni cliniche si sono stabilizzate ed é di questo aspetto che vi parlerò poichè immagino che comprensibilmente non vi interessi molto il resto. A riguardo posso affermare che il sesso tra noi era sempre stato ottimo, frequente e appagante per entrambi, ricco di amore e passione e con il senno di poi potrei dire anche normale ovvero senza uscire dall'ordinario. Ovviamente dopo quello che è accaduto tutto si é azzerato, nessuna possibilità fisica di fare l’amore ma nemmeno il desiderio da parte sua di fare qualcosa nonostante le cure, Paolo infatti era mutilato nel fisico, demolito nell’orgoglio e depresso psicologicamente. Io invece avevo voglia ma resistevo, ero io che dovevo essere forte e aiutarlo ciononostante ero spiazzata e non sapevo cosa fare per migliorare la situazione: i medici non fornivano grandi indicazioni da quel punto di vista, alcuni dei cosiddetti “amici” e conoscenti ci hanno abbandonati e alcuni hanno anche sbeffeggiando mio marito alle nostre spalle, i nostri genitori ci sostenevano ma non potevano aiutarci per il sesso, internet qualche
Indicazione la forniva ma alla fine ho deciso di rivolgermi a uno psicologo per aiutare mio marito anche da quel punto di vista. Io cercavo sempre di spronarlo ostentando sicurezza dicendogli che io ero sua moglie e che non lo avrei mai abbandonato soprattutto nel momento del bisogno, non me lo sarei mai perdonato, d’altronde l’ho giurato nel giorno del nostro matrimonio, siamo una coppia innamorata e affronteremo insieme tutte le sfide che la vita ci pone davanti e in qualche modo avremmo risolto anche il problema del sesso anche se dentro di me non sapevo come e probabilmente Paolo percepiva la mia impotenza e ne soffriva. Capendo che non potevo andare avanti in quel modo ho cercato di calmarmi e di riordinare le idee, per prima cosa mi sono detta: “non devo pensare a come posso godere io ma a cosa posso fare per lui”. Cercavo di essere positiva e propositiva e quindi ho iniziato a fare ricerche su internet e parlare con le amiche, l’idea di base era quella di diventare più troia e più sensuale per lui al fine di farlo eccitare quantomeno mentalmente e di trovare il modo per renderlo attivo sessualmente risollevandogli cosi un pò il morale e l’autostima. Inizialmente mi mettevo in tiro e gli chiedevo di baciarmi, spogliarmi e masturbarmi, le prime volte lo faceva quasi controvoglia poi lentamente anche grazie al lavoro dello psicologo la situazione era migliorata ma non bastava ne a me ne a lui e inoltre rimaneva il problema dell’impossibilità di avere figli che pesava silenziosamente nelle nostre menti. Per certi versi quello è stato forse il periodo più difficile, faticavo sempre di più a nascondere la mia sofferenza e la mia insoddisfazioneche lui percepiva soffrendo a sua volta facendomi sentire in colpa costituendo cosi un circolo vizioso, paradossalmente ero io a sentirmi inadeguata perchè non riuscivo a eccitare e ad aiutare mio marito e non sapevo come risolvere la situazione. Il pensiero di avere rapporti con altri uomini albergava nella mia mente lo ammetto, pensavo perlopiù a gigolò professionisti ma era anche difficile resistere ai tanti corteggiatori che provavano a “consolarmi” a modo loro eppure non ho mai ceduto alla tentazione ma quante mutandine ho inzuppato lo sa solo dio!. Ho deciso dunque di acquistare alcuni sex toys tra cui alcuni strap-on (un pene con tanto di testicoli artificiali che si legano in vita) per mio marito che hanno rappresentato una svolta per noi, non ne conoscevo l’esistenza ma appena li ho scoperti per me si era riaccesa la speranza! I sex toys ci hanno permesso di arricchire i nostri rapporti rendendoli più coinvolgenti e eccitanti, in particolare gli strap-on hanno dato a mio marito una parvenza di normalità che per noi non era affatto scontata. Per quanto riguarda me sono rinata! da quel momento potevo finalmente avere rapporti praticamente normali con mio marito, ci baciavamo rotolandoci nel letto spogliandoci con una frenesia che ormai sembrava solo un ricordo lontano, i nostri corpi si cercavano e si intrecciavano e poi la penetrazione... sentire dentro di me dei membri più grandi di quello che aveva mio marito (e in generale più grandi di quelli che avevo provato in vita mia) era una sensazione stupenda che mi dava quasi dipendenza, sentivo la mia vagina dilatarsi enormemente e provavo un orgasmo dietro l’altro. Intendo orgasmi profondi, lunghi e squassanti nulla a che vedere con quelli superficiali e deboli dati dai vibratori o dalla masturbazione, inutile dire che per mio marito capire di essere ancora in grado di farmi godere seppur grazie a una protesi esterna è stata una sferzata di energia e di ottimismo. I suoi occhi finalmente erano carichi di desiderio quando lo supplicavo di spingere più forte o di scoparmi ancora senza sosta fino a notte inoltrata. Capite? Finalmente si sentiva di nuovo uomo, in qualche modo aveva recuperato la sua funzionalità sessuale e, essendo io diventata più troia e più porca, il nostro sesso era più vario e intenso rispetto a prima e direi anche più sentito e consapevole nel senso che ci godevamo ogni singolo secondo dei nostri rapporti che avevamo appreso non essere una cosa scontata e consapevoli che per noi ogni piccola conquista era un grande successo, un successo che avevamo conquistato insieme con tenacia e orgoglio. Tutto questo lo ripagava della sua mancanza di percezioni tattili afferenti dai suoi organi genitali e dalla mancanza di orgasmi veri e propri ma ripagava anche me per la soddisfazione di aver aiutato mio marito e per il fatto che ora mi sento “più donna” rispetto a prima, più di prima ho il dovere di eccitare mio marito e prendo sul serio questo bellissimo compito! ho studiato moltissime posizioni che ho sperimentato con lui sorprendendolo, gli ho persino offerto la mia verginità anale che lui tanto bramava e ora penetra regolarmente il mio fondoschiena con tanto di schiaffetti irriverenti sulle natiche mentre io godo (si godo! Ma perchè prima ne avevo cosi paura da negarmi ostinatamente?!?!?!) e pensare che ero cosi timorosa la prima volta ma ho stretto i denti per lui e ne sono orgogliosa in fin dei conti il dolore che ho provato io la prima volta era nulla in confronto a quello provato da mio marito in questi anni quindi come potevo lamentarmi?. Recentemente stiamo sperimentando l’esibizionismo (non so se è il termine adatto scusate) seppur non estremo, ad esempio mi faccio toccare con discrezione da mio marito in luoghi pubblici cercando di non farci notare, la prima volta lo abbiamo fatto salendo su un autobus e nentre eravamo in piedi lui con circospezione mi metteva una mano sotto la mini arrivando al mio sesso non protetto da biancheria intima oppure mi palpava il sedere facendomi bagnare davvero tanto. In altre occasioni mi sono fatta masturbare in luoghi appartati ma che non garantivano una totale privacy come ad esempio un camerino di un negozio di abbigliamento e un sottoscala di un condominio. Personalmente non pensavo che potesse essere tanto eccitante però mi devo ricredere, grazie alla nostra ritrovata complicità e al nostro desiderio rinato la paura di essere notati si trasforma in eccitazione permettendoci (soprattutto a me) di valicare limiti che non avrei mai nemmeno pensato di voler superare. Ora mi piacerebbe provare qualcos'altro di nuovo ma per ora non ho molte idee, naturalmente eventuali suggerimenti sono ben accetti.
Per quanto riguarda i figli abbiamo trovato un donatore di sperma tra i nostri amici (quelli veri) senza avere rapporti sessuali con lui e cosi oggi abbiamo avuto un bellissimo bambino che abbiamo chiamato Luca.
Ad oggi abbiamo ritrovato un’ottima armonia di coppia e siamo felici, ovviamente non è tutto rosa e fiori, ci sono ancora delle criticità da superare e la scalata verso la normalità è ancora lunga ma almeno stiamo facendo progressi e non siamo precipitati.
Vi ringrazio di cuore per aver letto il mio racconto e mi auguro di non avervi annoiato troppo. Vorrei solo dire che se vivete un momento di difficoltà nel vostro rapporto di coppia ricordatevi che con l’amore e la forza di volontà si può superare insieme qualsiasi ostacolo, magari sarà dura e ci vorrà del tempo tuttavia ci si può riuscire.
di
scritto il
2022-01-27
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