Misurazioni

di
genere
dominazione

Buongiorno, mi chiamo Eleonora ho 38 anni e vi scrivo questo fatto accadutomi ben 7 anni fa.chiedo scusa per ibtermini usati ma sono i termini reali usati da chi mi ha fatto vivere questa storia in quel contesto. In quel periodo lavoravo per uno studio di ingegneria edile essendo io un ingegnere strutturale, xi stavamo occupando di ristrutturare l'ala di un carcere del centro Italia , la parte dello stabile era in disuso e non potevano accedere i carcerati, era un mesetto chevio e il mio collega entravamo nel carcere lasciando borsa e cellulari alla portineria portando con noi solo metro attrezzatura per rilevare le misure carta e penna eravamo scortati da una guardia , sempre la stessa un ragazzo giovane sui 25 anni credo, col passare del tempo lui si annoiava a guardare il nostro lavoro e iniziò a lasciarci soli per tornare quando avevamo finito verso mezzogiorno visto che stavamo li solo la mattina per poi il pomeriggio trascrivevamo i dati in ufficio. Il giorno a cui si riferisce il mio racconto dovevamo rilevare le misure degli stipiti delle varie porte per calcolare se avrebbero retto il peso dei nuovi portoni in ferro che avremmo messo, in un'altro cantiere si verificò un problema grave ad una soletta credo di ricordare, e il mio collega più esperto di me dovette recarsi in loco e visto che eravamo in ritardo con il lavoro mi chiese di andare da sola al carcere. Andai senza problemi feci la solita procedura e la guardia mi accompagnò al solito stabile, quel giorno ero vestita con un paio di stivaletti neri jeans aderenti e una maglia leggera eravamo a fine maggio e si stava bene con le temperature, io sono mora capelli lisci alle spalle magra terza di seno non una gran gnocca ma piacevole quello si, al tempo stavo con un ragazzo della stessa mia età ma vivevo sola come ora del resto. Iniziai a prendere le misure delle varie spallette e dopo poco come al solito la gurdia mi disse che se non era un problema sarebbe tornato dopo come al solito io dissi che per me andava bene e continuai il mio lavoro, pochi minuti dopo sentii dei rumori e poi una voce che mi disse buongiorno.. erano tre uomini in tuta da ginnastica capii subito che rano detenuti , per qualche disguido tra le guardie ci ritrovammo insieme nello stesso luogo, io a prendere le misure loro a fare degli sgomberi dei locali in disuso la loro guardia non sapendo della mia presenza li aveva lasciti soli a lavorare tanto da li non potevano scappare le porte principali di uscita erano comunque chiuse e si aprivano solo con le guardie presenti. Li vidi lavorare per pochi minuti poi uno di loro mi si avvicinò e mi chiese il mio nome io tranquillamente gli dissi di chiamarmi Eleonora mi chiese l'età gli dissi che avevo 31 anni lui mi disse di averne 62 e che era li da 20 anni poi mi chiese cosa stessi facendo e io spiegai il mio lavoro poco dopo mi disse vieni con me un attimo io al momento rimasi ferma poi lui mi disse ti conviene seguirmi Eleonora con un yono di voce basso ma deciso, io un po impaurita mi gurdai in giro e vedeno solo i tre dovetti seguirlo, mi condsse tre stanze avanti in quella che era la vecchia infermeria, il locale era quasi vuoto a parte un carrello porta medicinali e un letto , il detenuto che mi aveva diciamo ordinato di seguirlo mi disse che loro erano tre brave persone sane ma non avevano nulla da perdere visto che lui non sarebbe mai uscito di prigione e gli altri due suoi amici uno nulla cinquntina pelato e l'altro sui 40 credo bassino di statura almeno altri 15 anni li dovevano starci, quindi mi consigliava caldamente di rilassarmi e collaborare e magari mi sarei pure divertita secondo lui... tutto questo me lo stava dicendo mentre si calava i pantaloni della tuta e i boxer. Mi disse di avvicinarmi a lui mentre anche il pelato si stava spogliando mentre il più giovane stava sulla porta penso a controllare, mi avvicinai a lui aveva un po di pancia e si stava masturbando mi ordinò di spogliarmi che aveva voglia di vedere un donna nuda, io titubante mi guardai ancora in torno sperando nell'arrivo di una guardia ma niente lui mi esortò a muovermi tanto eravamo soli per un po... iniziai a sfilarmi la maglia e rimasi con il reggiseno giallo che misi il mattino, mi slacciai i pantalori e tolti gli stivaletti me li sfilai rimando in intimo, i due si stavano masturbando il più vecchio si avvicinò e mi sganciò il reggiseno e poi sfilò le mutandine ero nuda davanti a lui mi disse di toccarglielo mentre lui mi accarezzava i seni e il sedere presi in mano il suo arnese era duro grosso ma non molto lungo lo toccai per qualche minuto poi lui si mise dietro di me con una mano mi palpava fortemente i seni mentre con l'altra era tra le mie gambe mentre premeva la sua pancia dietro di me facendomi sentire il suo eccitamento mi stava masturbando e sorprendentemente ero bagnata lui lo notò e disse hai due che mi stava piacendo io due compari risero e dissero che ero proprio troia.
Mi fece alzare la gamba desta appoggiadola al letto mi inarcò la schiena leggermente in avanti e sentii il suo membro penetrarmi con decisione, iniziò a scoparmi lo sentivo ansimare e allo stesso modo le sue mani erano dappertutto sul mio corpo, continuò per qualche minuto io chiesi di non venire dentro lui non rispose ma al momento guusto uscì e si scaricò sul mio lato b, poi venne il turno del pelato anche lui era sovrappeso lui mi fece mettere in ginocchio sul letto e mi prese subito a pecorina anche lui mi scopava con forza e impeto , quello più vecchio continuava a guardarmi e cercava di farlo tornare duro, il pelato dopo poco venne anche lui sul mio fondoschiena si levò per andare a dare il cambio a quello sulla porta, che avvicinandosi a me si stava abbassando la tuta, anche lui mi prese a pecorina su quel letto squallido, essendo il terzo e non particolarmente dotato non sentii nulla di particolare , lo lasciai fare fino alla fine..una volta scaricatosi si tolse pure lui mentre il più vecchio mi disse girati amore.. io mi misi a pancia in su lui mi allorgò le gambe si mise in ginocchio sul letto davanti a me mi guardava tra le gambe e si masturbava poi si piegò verso di me mise il suo viso vicino al mio e mi disse..Eleonora devi sapere che tutti giorni a venire io mi segherò pensando alla tua fica al tuo corpo quando schizzerò dirò il tuo nome io lo guardai e dissi scapami! Lui lo prese con la mano lo infilò dentro e iniziò a scoparmi lui disse..sei proprio troia Eleonora ti piace la minchia vero io annuii gemendo poi lui mi mise la sua lingua in bocca mi baciò mentre mi scopava con lui in quella posizione ebbi il mio orgasmo gemevo tanto poi i suoi colpi si fecero più forti e decisi fino a che non si tirò fuori e mi venne sulla pancia, una sborrata molto copiosa e calda... il più giovane si avvicinò con della carta e me la diede per pulirmi, dopo essermi ripulita mi sono rivestita e loro se ne andarono, era passata quasi un'ora tornai a prendere le misure fino al ritorno della guardia che mi scortò all'uscita.
Per circa due settimane non feci sesso con il mio ragazzo ma ogni sera di quelle due settimane confesso di essermi masturbata nel mio lettone pensando a quel vecchio che si moasturbava pensandomi e mi dedicava le sue venute....
Nelle volte seguenti che tornai in carcere per lavoro non vidi più nessuno dei tre.
di
scritto il
2022-02-14
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