Un pegno da pagare.
di
Una vera vacca da monta e il Re dei cornuti
genere
tradimenti
Non leggerete racconti di car sex. Oramai dovreste aver capito anche il tipo: non ama esibizionismo. Non certo per timidezza ma non trova alcuna eccitazione dall’essere solo osservata. Anche nelle gang la sua frase tipica (seppur banale) è: “pochi ma buoni”.
Ovviamente dove per pochi intende anche solo tre (dice spesso: “figa e culo è bello ma se non ne ho uno anche in bocca mi manca qualcosa) ma può arrivare a sei o sette. Oltre è chiaro che qualcuno sarà di contorno. Ed è un dei motivi per cui non adora il club privé e nel car sex (almeno quello fatto nei luoghi indicati) si è circondati solo da guardoni, quindi anche quello viene bannato.
Ma tutte le regole hanno una eccezione: come in questo caso!
Eravamo insieme da qualche anno, io le feci una sorpresa con due nuovi porci, ma di questo parlerò più avanti. Nel video il risultato della sorpresa fu una doppietta da paura e fin qui non era una novità tanto che sul sito ne avevo già pubblicate altre. Ma questa era particolare in un aspetto: lei era completamente nuda in quanto se li trovò inaspettatamente in casa e non fece in tempo a indossare il consueto corsetto delle monte.
Postai la parte del video che era pubblicabile, quindi senza visi e dettagli significativi. Praticamente ripresa di spalle. Detto ciò, era evidente che lei fosse nuda. Nel video in chiaro c’è un aspetto ancora più significativo: ha ancora la molletta che le raccoglie i capelli perché quando entrarono i tori lei stava cucinando.
Non so come mi venne in mente di indire una specie di concorso tra i vari porci iscritti al sito. Chi (in pochi giorni) avrebbe indovinato la differenza tra questa doppietta e le altre sei o sette che erano già postate, avrebbe vinto qualcosa.
La vacca fu intrigata dalla cosa e quando le chiesi cosa avrebbe potuto essere il premio mi disse: “Secondo me non indovina nessuno, però se accadesse potrebbe essere anche uno sfigato o un brutto, comunque un tipo che non possiamo ospitare e che io non voglio uscire in motel con lui” quindi ci pensò un istante e aggiunse:” facciamo un bel pompino con ingoio! Quello lo posso fare a chiunque!”
Il “concorso” non poteva certo durare in eterno. Decidemmo per tre giorni. Molti buttarono lì cose inverosimili e quando oramai pareva che nessuno potesse indovinare un tipo scrisse: “secondo me perché nuda e probabilmente perché non si aspettata i tori”
Bingo! Aveva beccato!
E siccome le scommesse vanno pagate la troia decise che lo avrebbe fatto nell’auto del porco, E mi chiese di essere presente. Va detto che il tipo non sarebbe mai stato scelto in quanto privo di feedback, il suo profilo era spoglio se non la solita foto del cazzo che comunque pareva ben dotato in larghezza.
Ma la vacca aveva ben altro campionario sul quale attingere!!
Era in primavera quindi il calare del sole tardava. Dopo cena arrivò il messaggio che il porco era sotto casa. Al consueto parcheggio dove recuperavo (e recupero ancora) i tori che per la prima volta ospitiamo. Finalmente si fece un poco di buio e uscimmo di casa.
In precedenza, la vacca disse: “Non serve che metto il corsetto”, quindi indossò i consueti jeans, le scarpe da tennis e una casta maglietta primaverile.
Appena sotto casa incontrammo uno dei nostri tanti vicini. Era con l’anziana moglie. Ci salutò con enfasi e ci disse: “Anche voi a fare un giro? Finalmente pare stia passando questo lungo inverno!”
La vacca rispose: “Sì andiamo fare una passeggiata. Poi forse a bere un caffè. Vedremo. Non lo dica a me sull’inverno. Mi manda in depressione!”
La moglie del vecchietto prese la parola e disse: “Tu sei come me! Anche a me! Anche a me!”
L’insospettabile zoccola si ferma spesso a conversare con questa anziana coppia anche se più che parlare del tempo o dei problemi dei figli non fa. Se i vecchietti avessero saputo il vero motivo per cui era uscita quella sera!
Pochi passi e arriviamo al parcheggio. Lì ci aspetta una grossa e lussuosa auto scura. All’interno un tipo. Si intravede a mala pena che è corpulento ed è senza capelli.
Io salgo dietro e la zoccola davanti.
Neanche il tempo di presentarci e mi rendo conto che, colpevolmente, non avevamo deciso dove andare per fare il servizio a quel porco. In realtà “io non avevo deciso” perché la puttana ci aveva già pensato e mi dice, senza girarsi: “Digli la strada per andare al cimitero!”
Non dista molto, meno di un chilometro, la zoccola mi confiderà: “Anche da ragazza non so quanti cazzi ho preso anche lì!”
Dalla mia posizione posso solo intravedere il porco in quanto è buio, l’appoggiatesta lo copre parzialmente, vedo comunque che è massiccio, non grasso. Veste molto bene, potrebbe essere un consulente finanziario o qualcosa di simile. Ha il viso tondo contornato da occhialini da intellettuale.
La puttana non perde tempo, il porco ha da qualche secondo accesso auto che la vedo chinarsi. E da quel momento scompare dalla mia visuale.
Il porco dice: “Oh, cazzo! Non so se riesco a guidare così.”
La cagna risponde: “Tanto è vicino, arriviamo subito”. Da quel momento in poi non la sentirò più parlare, almeno finché non ha bevuto tutto e pulito il cazzo del porco.
In realtà ha una specie di gemito. Un “mmmmmhhhh” molto significato. Lo fa quando ha in bocca un uccello che gradisce, bello duro, dalle dimensioni ideali per la sua vorace bocca!
Do al porco le poche indicazioni che servono. Lui appena spegne auto riversa il capo sul poggiatesta e si gusta la bocca della cagna.
Fino al gemito strozzato: il porco sborra!! La vacca, come di consueto, continua la sua opera di pulizia. Mi dirà: “Il tipo non mi piaceva ma la sua sborra era tanta e buona! Anche dolce! Mi ricordava quella di Stefano!”
La vacca è (fin da quando inizio a bere da dodicenne) una vera intenditrice di sborra! Un autentico sommelier!
Quindi ci facemmo riaccompagnare al parcheggio. Un rapido giro e rientriamo e chi incontriamo di nuovo? I due vecchietti!!
“Già fatto il giro?” dice lui.
“Sì” in questo caso intervengo io “un caffè veloce perché domattina mi alzo presto per andare al lavoro!”
Altro che caffè, la vacca aveva tazzato della sborra densa e dolce!
Ricordo che nei giorni successivi andammo al bar e la vacca mi disse allarmata indicando una tipa dopo averla salutata: “La conosci?”
Io risposi negativamente e lei disse: “Cazzo ha il chiosco di fiori fuori dal cimitero! E mi consce bene! Non è che ha delle telecamere e mi ha visto?”
Io le feci notare che, per motivi di privacy, le telecamere dovevano necessariamente essere direzionate verso il chiosco e non nell’area circostante. E che comunque non eravamo così vicino.
La puttana si tranquillizzò. Quando ci alzammo la tipa fece un cenno di saputo alla troia e le chiese: “Ciao! Tutto bene?”
“Certo! Grazie e te?” rispose la puttana,
“Bene! Solita vita! Lavoro, figli e famiglia”
“Anche per me! Che palle” aggiunse sorridendo la troia “come tutti! Soprattutto per noi donne!”
Anche questa volta, come sempre, neanche un sospetto!!!
Ovviamente dove per pochi intende anche solo tre (dice spesso: “figa e culo è bello ma se non ne ho uno anche in bocca mi manca qualcosa) ma può arrivare a sei o sette. Oltre è chiaro che qualcuno sarà di contorno. Ed è un dei motivi per cui non adora il club privé e nel car sex (almeno quello fatto nei luoghi indicati) si è circondati solo da guardoni, quindi anche quello viene bannato.
Ma tutte le regole hanno una eccezione: come in questo caso!
Eravamo insieme da qualche anno, io le feci una sorpresa con due nuovi porci, ma di questo parlerò più avanti. Nel video il risultato della sorpresa fu una doppietta da paura e fin qui non era una novità tanto che sul sito ne avevo già pubblicate altre. Ma questa era particolare in un aspetto: lei era completamente nuda in quanto se li trovò inaspettatamente in casa e non fece in tempo a indossare il consueto corsetto delle monte.
Postai la parte del video che era pubblicabile, quindi senza visi e dettagli significativi. Praticamente ripresa di spalle. Detto ciò, era evidente che lei fosse nuda. Nel video in chiaro c’è un aspetto ancora più significativo: ha ancora la molletta che le raccoglie i capelli perché quando entrarono i tori lei stava cucinando.
Non so come mi venne in mente di indire una specie di concorso tra i vari porci iscritti al sito. Chi (in pochi giorni) avrebbe indovinato la differenza tra questa doppietta e le altre sei o sette che erano già postate, avrebbe vinto qualcosa.
La vacca fu intrigata dalla cosa e quando le chiesi cosa avrebbe potuto essere il premio mi disse: “Secondo me non indovina nessuno, però se accadesse potrebbe essere anche uno sfigato o un brutto, comunque un tipo che non possiamo ospitare e che io non voglio uscire in motel con lui” quindi ci pensò un istante e aggiunse:” facciamo un bel pompino con ingoio! Quello lo posso fare a chiunque!”
Il “concorso” non poteva certo durare in eterno. Decidemmo per tre giorni. Molti buttarono lì cose inverosimili e quando oramai pareva che nessuno potesse indovinare un tipo scrisse: “secondo me perché nuda e probabilmente perché non si aspettata i tori”
Bingo! Aveva beccato!
E siccome le scommesse vanno pagate la troia decise che lo avrebbe fatto nell’auto del porco, E mi chiese di essere presente. Va detto che il tipo non sarebbe mai stato scelto in quanto privo di feedback, il suo profilo era spoglio se non la solita foto del cazzo che comunque pareva ben dotato in larghezza.
Ma la vacca aveva ben altro campionario sul quale attingere!!
Era in primavera quindi il calare del sole tardava. Dopo cena arrivò il messaggio che il porco era sotto casa. Al consueto parcheggio dove recuperavo (e recupero ancora) i tori che per la prima volta ospitiamo. Finalmente si fece un poco di buio e uscimmo di casa.
In precedenza, la vacca disse: “Non serve che metto il corsetto”, quindi indossò i consueti jeans, le scarpe da tennis e una casta maglietta primaverile.
Appena sotto casa incontrammo uno dei nostri tanti vicini. Era con l’anziana moglie. Ci salutò con enfasi e ci disse: “Anche voi a fare un giro? Finalmente pare stia passando questo lungo inverno!”
La vacca rispose: “Sì andiamo fare una passeggiata. Poi forse a bere un caffè. Vedremo. Non lo dica a me sull’inverno. Mi manda in depressione!”
La moglie del vecchietto prese la parola e disse: “Tu sei come me! Anche a me! Anche a me!”
L’insospettabile zoccola si ferma spesso a conversare con questa anziana coppia anche se più che parlare del tempo o dei problemi dei figli non fa. Se i vecchietti avessero saputo il vero motivo per cui era uscita quella sera!
Pochi passi e arriviamo al parcheggio. Lì ci aspetta una grossa e lussuosa auto scura. All’interno un tipo. Si intravede a mala pena che è corpulento ed è senza capelli.
Io salgo dietro e la zoccola davanti.
Neanche il tempo di presentarci e mi rendo conto che, colpevolmente, non avevamo deciso dove andare per fare il servizio a quel porco. In realtà “io non avevo deciso” perché la puttana ci aveva già pensato e mi dice, senza girarsi: “Digli la strada per andare al cimitero!”
Non dista molto, meno di un chilometro, la zoccola mi confiderà: “Anche da ragazza non so quanti cazzi ho preso anche lì!”
Dalla mia posizione posso solo intravedere il porco in quanto è buio, l’appoggiatesta lo copre parzialmente, vedo comunque che è massiccio, non grasso. Veste molto bene, potrebbe essere un consulente finanziario o qualcosa di simile. Ha il viso tondo contornato da occhialini da intellettuale.
La puttana non perde tempo, il porco ha da qualche secondo accesso auto che la vedo chinarsi. E da quel momento scompare dalla mia visuale.
Il porco dice: “Oh, cazzo! Non so se riesco a guidare così.”
La cagna risponde: “Tanto è vicino, arriviamo subito”. Da quel momento in poi non la sentirò più parlare, almeno finché non ha bevuto tutto e pulito il cazzo del porco.
In realtà ha una specie di gemito. Un “mmmmmhhhh” molto significato. Lo fa quando ha in bocca un uccello che gradisce, bello duro, dalle dimensioni ideali per la sua vorace bocca!
Do al porco le poche indicazioni che servono. Lui appena spegne auto riversa il capo sul poggiatesta e si gusta la bocca della cagna.
Fino al gemito strozzato: il porco sborra!! La vacca, come di consueto, continua la sua opera di pulizia. Mi dirà: “Il tipo non mi piaceva ma la sua sborra era tanta e buona! Anche dolce! Mi ricordava quella di Stefano!”
La vacca è (fin da quando inizio a bere da dodicenne) una vera intenditrice di sborra! Un autentico sommelier!
Quindi ci facemmo riaccompagnare al parcheggio. Un rapido giro e rientriamo e chi incontriamo di nuovo? I due vecchietti!!
“Già fatto il giro?” dice lui.
“Sì” in questo caso intervengo io “un caffè veloce perché domattina mi alzo presto per andare al lavoro!”
Altro che caffè, la vacca aveva tazzato della sborra densa e dolce!
Ricordo che nei giorni successivi andammo al bar e la vacca mi disse allarmata indicando una tipa dopo averla salutata: “La conosci?”
Io risposi negativamente e lei disse: “Cazzo ha il chiosco di fiori fuori dal cimitero! E mi consce bene! Non è che ha delle telecamere e mi ha visto?”
Io le feci notare che, per motivi di privacy, le telecamere dovevano necessariamente essere direzionate verso il chiosco e non nell’area circostante. E che comunque non eravamo così vicino.
La puttana si tranquillizzò. Quando ci alzammo la tipa fece un cenno di saputo alla troia e le chiese: “Ciao! Tutto bene?”
“Certo! Grazie e te?” rispose la puttana,
“Bene! Solita vita! Lavoro, figli e famiglia”
“Anche per me! Che palle” aggiunse sorridendo la troia “come tutti! Soprattutto per noi donne!”
Anche questa volta, come sempre, neanche un sospetto!!!
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