Una vita una storia - back home

di
genere
dominazione

In aereo ripensai al weekend appena trascorso. La cintura che portavo non era fastidiosa, almeno non ancora. Silvia aveva osservato incuriosita Mario che me l'aveva applicata con cura, mostrando tutti i dettagli e le varie peculiarità di quel piccolo infernale gioiello. Eravamo solo noi tre, e l'assenza di Adele un po' era stato un sollievo e in parte un dispiacere.
- Hai fatto bene a depilargli la zona - aveva osservato lui mentre Silvia mi legava i polsi ad una delle colonne - anche se non avresti problemi comunque sarà più comoda per lui.
- Il passaggio più importante é ovviamente fargli indossare la piastra di supporto. É leggerissima, come vedi, ma estremamente robusta. É un monoblocco che rende inespugnabile questa cintura
- Vedo - disse Silvia prendendola in mano come per saggiarne la consistenza - visto che dovrà tenerla a lungo. Mi fai vedere tu?
- Ovviamente. Poi proverai un po' di volte tu
- Il passo più importante é infilare i testicoli nel foro. É stretto e le prime volte potrai fargli un po' male. Fai attenzione e falle passare una alla volta, ovviamente, cosí
Mario afferrò delicatamente le mie palle mentre Silvia osservava attentamente, e fece passare le palle come aveva descritto, poi torse leggermente il cazzo per infilarlo nello stesso foro, fino a che la piastra non aderì perfettamente al mio pube. Il foro era della misura giusta per non lasciare spazio ad altro che i miei genitali, completamente esposti fuori dal foro. La sensazione di impotenza, e forse un malcelato esibizionismo mi causarono un'erezione, che Mario osservò divertito
- Questo potrebbe essere un problema - puntualizzò Silvia - non é vero?
- Affatto! Anzi, potrebbe essere più divertente per te forzarlo nella cintura in questa condizione, se se lo lascia fare
- se come ora lo legassi ogni volta non potrebbe opporsi molto - rifletté Silvia accarezzandomi le palle e peggiorando la situazione - ora mi farai vedere come?
- Hai la possibilità di aspettare che torni flaccido, usare del ghiaccio per accelerare il processo, oppure questo.
Mario prese dalla custodia la gabbia di contenzione e la premette con decisione contro il mio glande, spingendolo dentro la gabbia
- Inizialmente farà resistenza, ovviamente, e visto che non é circonciso la pelle resterà indietro. A molte dominatrici che ho servito fare così aumenta il senso di potere sul sottomesso, che si sente più costretto. Inoltre il glande non circonciso e scoperto gli provocherà un senso di disagio e forse di fastidio.
- É più punitivo quindi
- Assolutamente sì. Lo consiglio per tempi brevi, oppure se devi castigarlo un po' più duramente. Te l'ho mostrato come caso limite. E comunque dovrai aspettare che il pene consenta di fare scendere la gabbia fino a poter inserire i tre perni di blocco nei fori sulla piastra. Quando senti questi click, la gabbia é fissata e il gioco é fatto.
Avevo osservato la gabbia salire inesorabilmente lungo il cazzo, e dopo i click distinti ebbi la percezione della totale perdita di controllo sul mio cazzo
- Ora é tutto tuo, come vedi. Che ne pensi?
- Bello!
Silvia toccò la gabbia, provando a tirarla in tutte le direzioni e cercando di liberare il cazzo
- sembra molto sicura
- Fidati, é inespugnabile. Ho studiato per molto tempo la cosa, e non c'è modo di uscire se non lo desideri tu
- Non vedo lucchetti o serrature. Come...?
- Ci stavo arrivando. Questa cintura si comanda completamente con un' app che ora ti farò scaricare. Intanto usiamo la mia.
Tirò fuori dalla tasca il telefonino e armeggiò per un po'. Dopo un minuto circa sentii una piccola vibrazione e la gabbia si allontanò dalla piastra
- Visto? Ora lo libero, e poi provi tu. Intanto scarica l'app, guarda sul mio il nome
Silvia diede un' occhiata poi si mise all'opera sul suo cellulare
- quindi con questa mi basta essere collegata ad internet e posso gestirlo da qualsiasi punto del mondo?
- tra le varie cose, sì. Poi inseriamo le tue credenziali e ti faccio fare tutte le prove. Ora rimettigli la cintura.
Sotto l'occhio di Mario, Silvia cercò di ripetere l'operazione che aveva visto fare poco prima. Fu più maldestra del tutor, e mi schiacciò le palle varie volte prima di riuscire a completare l'operazione
- in fondo é uno schiavo. Giusto che soffra un po', no?
Risi anche io, ma ci tenni a puntualizzare
- Soffrirò già abbastanza qui dentro, non credi?
- Sei tu che hai chiesto di essere mio schiavo, quello che ti succede ora é fuori dal tuo controllo
Mi guardò con un misto di divertimento e di rammarico per la mia condizione
- Almeno ti piace?
- Si sì, é molto bella. Ma un po', devo ammetterlo, mi fai pena
- Perché?
- Non é mai del tutto bello diventare uno schiavo fino a questo punto. Nemmeno di una persona che ami
- É stata una mia scelta. Andrò fino a dove vorrai tu
Ok - disse mentre spingeva la gabbia a fine corsa contro la piastra
- Come vedi a pene flaccido la gabbia scorre senza fatica fino al blocco. Vuoi riprovare?
- No, é tutto molto semplice. Lo lasciamo così. Prigioniero per sempre - fece una pausa per gustarsi il panico nei miei occhi, un ulteriore tentativo di erezione bloccato dalla cintura - o quasi. Per quanto tempo posso lasciarla su?
- Virtualmente per sempre. Tutti i circuiti sono sigillati, per cui si può fare doccia o bagno senza problemi. Ogni tanto una pulizia accurata e una depilazione penso non siano una brutta idea
- Magari legandolo per evitare sorprese
- A tua discrezione. Posso mostrarti le varie caratteristiche della cintura?
- Certo. Posso slegarlo?
Per il momento lo lascerei così. Ora di tutto ti spiego l'app. Inseriamo le tue credenziali, poi te la sblocco così solo tu avrai il controllo
Silvia inserì i suoi dati, che Mario autenticó dalla sua app per cedee il controllo.
- Se dovessi perdere le credenziali dovrai fare così - prese il telefono per mostrare a Silvia i vari passi - conserva solo quel codice che ti girato in un posto sicuro, altrimenti dovrai tornare qui, o rivolgerti a un fabbro
Risero della battuta. Con la cura di Silvia non sarebbe stato possibile nemmeno perdere i dati di accesso, e tenni per me la preoccupazione di restare imprigionato per sempre nel caso fosse successo qualcosa a Silvia
- Bene, dicevamo delle funzioni. Ah cintura indossata, lui potrà vivere normalmente, fare sport, cavalcare o guidare una moto, tanto per dire, senza problemi. Come si vede la posizione del pene è piuttosto naturale, e non sarà un problema fare pipì in piedi. È estremamente discreta e non si nota, se non con costumi olimpionici o pantaloni attillatissimi. Già con i jeans, anche stretti, nessun problema. Il foro frontale è largo e consente di urinare senza danni anche se il pene non è esattamente centrato sul foro, e non c'è pericolo di pinzare la pelle o tirare peli perché non possono incastrarsi da nessuna parte. Le erezioni normalmente vengono bloccate, ma se lui è un tipo ostinato, il fastidio provocato ai testicoli dalla piastra che viene portata in avanti da un tentativo di inturgidimento, come potrà capitare con le erezioni notturne, sarà abbastanza forte da farlo desistere
- Quindi una tortura aggiuntiva potrebbe essere quella di farlo eccitare per vederlo che si fa male da solo
- Si. Se ami provocargli dolore é un buon modo di farlo
- Potrebbe diventare una cosa che mi piace
- Va bene. Le funzioni di sblocco sono in questa sezione dell' app, se clicchi quel pulsante la apri e puoi toglierla. Prova ora, poi la spingi di nuovo dentro.
Silvia premette il pulsante e la gabbia si allontanò per un secondo, poi la la inserì nuovamente.
- Chiarissimo. Poi?
- La gabbia ha una funzione vibrante, che azioni da qui - Mario fece passare Silvia ad una nuova sezione dell' app e la gabbia iniziò a vibrare piacevolmente - puoi aumentare o diminuire l'intensità, oppure cambiarne la frequenza. Prova un po'
Silvia provò un po' di variazioni
- Vedo che ti piace amore. Con questa credo che mi divertirò molto
Il cazzo reagí alle vibrazioni crescendo per quanto possibile nello spazio concessogli, e per la prima volta sperimentai il dolore da trazione alle palle di cui aveva parlato Mario
- Io magari un po' meno...
- Fa male, vero?
- Un po'
- Credo che ti faro impazzire
Come avevo previsto, Silvia stava acquistando padronanza del suo ruolo di potere. Ero contento che quel gioco piacesse anche a lei, altrimenti sarebbe stato poco divertente per me costringerla in un ruolo non suo. Silvia spense la vibrazione, e il cazzo tornò lentamente alla sua dimensione normale
- ma da dove arriva l'energia?
- la piastra contiene varie batterie . Di solito si ricarocano con il movimento del soggetto, ma questa freccia indica dove é possibile inserire questo jack e collegarlo ad una presa di corrente con un adattatore USB. Quando é collegato tutte le funzioni sono attive. Un'altra cosa molto carina é qui. Premi quel pulsante
Silvia schiacciò il bottone indicatole, e sentii come una serie di punture lungo il cazzo. Ritrassi il bacino, senza diminuire la sensazione
- l'uscita dei piccoli aghi che hai fatto uscire dagli alloggiamenti può essere regolata su scala di un decimillimetrica fino ad un massimo di un centimetro e mezzo. Ovviamente al massimo di estroflessione qualche goccia di sangue uscirà, ma é solo la pelle, e non si fanno danni seri perché la zona del glande comunque é libera. Vuoi provare?
- No, ho capito, non c'è bisogno per ora.
- Benissimo. Ora fai rientrare e passiamo ad un'altra cosa, che trovi qui
Silvia azionò la funzione, e sentii un dolore diverso, su tutta la lunghezza del cazzo
- queste specie borchie che ha fatto uscire invece sono su tutta la gabbia. La regolazione di queste é su scala millimetrica fino a due centimetri, e fanno miracoli per prevenire le erezioni, o punirle severamente
- Si possono combinare le varie funzioni?
- Finché c'è batteria si. Più usi energia e più ne consumi, quindi attenta a non finire la carica o lascerai il tuo soggetto in mezzo a dolori piuttosto forti fino a che non ricarichi le batterie
- Starò attenta
Silvia tornò a far vibrare la gabbia, e quando l'eccitazione fu sufficiente attivò prima gli aghi e poi le punte. Gemetti di dolore piegandomi in avanti per la combinazione di sensazioni piacevoli e spiacevoli che si mescolavano
- molto interessante. Amore, con questo potrei torturarti in ogni momento, anche in giro o quando non sono con te - e rivolgendosi a Mario, che stava già gongolando per il successo che la sua creazione stava riscuotendo chiese se c'era altro.
- Un'ultima cosa, per lui la peggiore...
Peggio di questo? Faticai a credere ma dovetti ricredermi quando l'azione di Silvia sull'ennesima sezione dell'app mi tolse il fiato e la forza dalle gambe, lasciandomi appeso per i polsi
- La scossa elettrica che gli é arrivata non é pericolosa ma può essere molto dolorosa. Anhe qui, le variazioni di potenza e di frequenza degli impulsi possono passare da piacevoli a spiacevoli, e potrai fare tutti gli esperimenti che vorrai
Silvia lanciò un po' impulsi, che mi fecero grugnire per l'intensa sensazione che si irradiava sul cazzo, che nonostante il trattamento tentava di irrigidirsi
- può capitare che ognuna di queste cose porti ad un'eiaculazione quando le sollecitazioni sono troppo prolungate, quindi fai attenzione se é un'eventualità che non vuoi provocare
- dovrò imparare quando eventualmente fermarmi, o non fermarmi
- esatto. Un paio di raccomandazioni di natura medica ora.
- dimmi tutto
- l'argomento é dibattuto, però per esperienza personale consiglierei di permettergli di espellere liquido seminale almeno ogni quindici-venti giorni, anche se c'è chi sostiene che quando il corpo deve fare una cosa provveda da solo, per cui se arriva oltre al limite ci sarà una semplice polluzione
- quindi dovrò comunque liberarlo ogni due o tre settimane?
- non necessariamente. Come ho detto puoi causargli un orgasmo con vibrazioni, aghi, punte o corrente
- Giusto
- oppure stimolandogli la prostata
- l'unico modo che mi viene in mente é...
- Si, tramite l'ano. Nel kit fornisco anche uno stimolatore anale professionale che potrai usare, se di tuo gradimento. Questo qui
Mostrò un oggetto ricurvo e piuttosto grosso, con la punta arrotondata ma molto più larga della base
- una volta inserito é difficile da espellere e rimane in sede agevolmente. Il telecomando fa il resto, ma potrai anche muoverlo manualmente simulando un rapporto sessuale
- in pratica può venire quando viene inculato?
- in un certo senso si. Ma l'orgasmo senza stimolazione diretta é molto meno intenso, e non c'è la sensazione di appagamento di un orgasmo completo
- gli resta la voglia come se non fosse venuto?
- bravissima. Come per un orgasmo interrotto, ma qui dovrai farti cultura ed esperienza da sola
- in breve cosa sono?
- beh, in due parole, lo stimoli ma ti fermi prima che inizi l'eiaculazione, l'orgasmo é poco soddisfacente per lui e lo lascia eccitato come prima
- una situazione perfetta per uno schiavo insomma
- perfetta per la dominatrice, nel tuo caso
- terribilmente eccitante questa cosa. C'è altro?
- No, sai tutto quello che c'è da sapere
Silvia azionò la vibrazione a bassa frequenza e gli aghi, poi si avviò verso l'ufficio
- Andiamo a regolare i conti, lui lasciamolo così per un po'
- come vuoi, lo schiavo é tuo
Uscirono, lasciandomi con i miei pensieri e le mie sensazioni. Provavo piacere e dolore, ma soprattutto con la sensazione che la mia sottomissione avesse raggiunto una nuova dimensione, molto più profonda e intensa. Silvia stava prendendo coscienza della sua nuova capacità di dominarmi e ne iniziava a trarre divertimento. Mi vidi da lì a poco trasformato nel giocattolo che volevo essere nelle sue mani, ma iniziai a pensare che fosse possibile che in un futuro vicino o lontano potesse vedermi solo come suo schiavo e non più come suo compagno. Tutto sommato non mi dispiaceva, anche se un possibile scenario tra quelli che mi ronzavano in testa mi spaventava parecchio. Ma non potevo fare molto, se non sperare che Silvia non arrivasse a perdere completamente il rispetto per me come uomo, a causa del potere che avrebbe esercitato su di me.
La cintura tornò alla sua silenziosa funzione di prigione poco prima che la porta si aprisse. Silvia si avvicinò sorridendo ed iniziò a slegarmi.
- Pensavo di trovare una pozza di sperma ai tuoi piedi.
- ti ho delusa?
- non lo fai mai amore. E sono contenta di non essermi persa lo spettacolo. Magari stasera, a casa
Mi rivestii ed uscimmo. Adele era lì, e ci sorrise
- poi ci scriviamo ancora. Teniamoci in contatto!
Adele si alzò ed abbracciò Silvia con calore prima di accompagnarci alla porta. Un taxi ci attendeva per portarci in aeroporto
- ieri sera abbiamo chattato un po', e mi ha dato qualche suggerimento
- Sarà un'esperta, immagino
- da quando ha iniziato a uscire con uomini, ha fatto mettere a tutti una cintura, compreso il suo attuale convivente. Mi farà da consulente
- Sono rovinato
- sei mio, dovrebbe farti piacere
- Infatti é cosi
- mi ha mandato alcune foto di lui. Per pareggiare i conti per averti visto l'altro giorno. Vuoi vederle?
- Ok. É un compagno di pena...
In alcune delle foto l'uomo era solo, e ritratto in una sala con vari strumenti di tortura e contenzione a cui era legato. In altre era presente anche Adele, seminuda accanto al suo sottomesso e con una frusta minacciosa in mano, mentre entrambi sorridevano
- Lo frusta molto spesso, come punizione principale per i suoi errori. Mi ha detto che per lei é il trattamento migliore per voi, e le piacerebbe insegnarmi
- Da lontano non sarà facile
- infatti potremmo rivederci, magari non subito. Quando saremo un po' più esperti. Se andiamo noi da loro saremmo a posto con l'attrezzatura.
- Oppure potremmo adeguarci noi
- mi piacerebbe una sala del genere, sto scoprendo che vederti soffrire é divertente
- Si può fare, se é quello che vuoi
- potremmo usare la casetta in giardino. Sarebbe la tua prigione
- una stanza sotterranea sarebbe più adeguata però, non credi?
- sarebbe uguale. Al massimo oscuriamo le finestre
- ok. Lasciamo la taverna per le serate
- posso torturarti dovunque, ma nella casetta metteremo quelle cose ingombranti. Cambiando discorso, é comoda da portare?
- non la sento quasi
- finché non mi metto a premere bottoni - rise per la faccia che feci quando la vidi prendere in mano il telefono - per ora fino a casa ti lascio tranquillo, devi abituarti un po' per volta. E anche io
Una volta a casa mi spogliai e sistemai le cose che ci eravamo portati per il weekend. Lei si era stesa sul divano a scrivere sul telefono. Forse chattava di nuovo con Adele. Si era svestita, tenendo solo un reggiseno che tra l'altro a me piaceva moltissimo ed un paio di shorts. La posizione rilassata delle sue gambe lunghe e affusolate mi lasciava intravedere l'assenza di intimo. Mi scopri ad osservarla
- Stai cercando di capire con chi parlo o stai cercando di sbirciare nei miei shorts?
- A essere sincero entrambe le cose
- Allora meriti una doppia punizione. Vai a prendere una cintura e della corda, proverò a frustarti un po'
Senza dire nulla andai a prendere quello che mi aveva chiesto. La notizia mi aveva eccitato, e tornai con la cintura tirata in avanti
- Dove devo mettermi? - le chiesi porgendole la cinghia
Lega una corda là e una là - disse indicando i passanti della tenda si una porta finestra - ma prima aprila
Feci come richiesto e lei mi bloccò le braccia in alto. Poi prese il telefonino e iniziò a ripassare le funzioni della cintura con cura, per qualche minuto, prima di iniziare a frustarmi la schiena. Non lo aveva mai fatto, e mi fece molto male perché mise tutta la forza in ogni colpo. Al quinto o sesto colpo non riuscii più a trattenermi ed iniziai a gridare
- puoi gridare, tanto non ti sente nessuno. E non mi fermerò fino a che non sarò soddisfatta. Poi passerò al davanti
Inspiegabilmente sentivo che la mia eccitazione non scendeva
Quando smise di coprirmi di scudisciate ero madido di sudore e ansante.
- Ecco, guardati - mi mostrò alcune immagini della schiena pesantemente striata - queste erano per la curiosità su con chi stessi chattando, che non deve riguardarti. E adesso, sul davanti, per aver cercato di vedermi la fuga. Sono la tua padrona ora, e ti ho già detto che non puoi vedermi nuda se non ti do il permesso io. Se c'è il rischio che tu possa vedere qualcosa devi guardare da un'altra parte. Capito?
Azionò punte e scariche elettriche facendomi sobbalzare
- si, ho capito
- ora proviamo. Per frustarti mi toglierò il reggiseno, ma tu non devi guardarmi. So che la tentazione sarà forte, ma distogli lo sguardo o chiudi gli occhi, d'accordo?
Volevo vederla nuda più che mai. La desideravo più di quanto non l'avessi mai desiderata, perché ora mi era proibita. Accennai un si con la testa, mentre il dolore all'inguine si faceva accecante
Si voltò di spalle per scoprirsi i seni. Diedi un'ultima occhiata a quella splendida schiena nuda, poi girai la testa e chiusi gli occhi per non rischiare di incrociare i suoi. Dopo qualche secondo partirono le sferzate, rumorose e dolorose come quelle sulla schiena di poco prima, e come poco prima urlai.
Cessò tutto, la sentii avvicinarsi e appoggiare i capezzoli contro la mia pelle martoriata.
- Sei stato bravo. Vorresti vedermi?
- Certo che vorrei
- allora ti lascio scegliere. Puoi aprire gli occhi e vedermi come sono ora fino a stasera senza potermi toccare, e non ti farò più niente fino a domani, oppure restare qui finché verrò a slegarti, senza guardare perché potrei essere nuda, e forse potrei pensare di fare sesso con te stasera, schiavo. Magari anche darti un orgasmo vero, invece che pensare solo al mio piacere. Cosa scegli? Subito o dopo?
- Dopo
- Bene
Mi abbandonò come aveva fatto nella mattina. Ogni tanto la cintura dava segni di vita, e più di una volta gemetti per il dolore. Varie volte pensai che gli aghi stessero per trapassarmi. Silvia arrivò dietro di me senza che la sentissi, ma percepii il profumo del suo bagno schiuma prima che mi toccasse la schiena
- Adele dice che sono un' istintiva e ho fatto un buon lavoro come prima volta
- le hai mandato le foto?
- si. Perché, non dovevo?
- puoi fare quello che vuoi, lo sai
- umiliante?
- un po'
- però ti piace
- mi piace che tu voglia mostrarmi. Significa che sei orgogliosa di me, in qualche modo
- può darsi...ora puoi aprire gli occhi
Aveva indossato un abito da sera, estremamente scollato e che le lasciava la schiena quasi completamente nuda, ed uno spacco che ad ogni passo le avrebbe scoperto la coscia fino al fianco. Un vestito indossabile solo rigorosamente senza intimo. I tacchi dei sandali che portava la facevano diventare alta quanto me
- ti piace quello che stai vedendo?
- non devi nemmeno chiederlo
- per ora guarda e basta, e stasera se sarai stato bravo chissà
- e se non sarò stato bravo?
- ascolterai il rumore che farò masturbandomi furiosamente, perché sono arrapata come una scimmia già adesso, ma tu sarai legato e bendato.e poi a nanna
- sono certo che sarò bravissimo
- bravissimo e non mi avrai nemmeno toccato, o non avrai sbirciato sotto il vestito...se non te lo ordino io, ovviamente
- va bene, padrona
+ Se sarai bravissimo, stanotte sarò solo Silvia
Dopo cena la padrona si accomiatò dalla scena
- Domattina ricordati che sarai di nuovo il mio schiavo, e dovró trovarti legato dove vuoi e come vuoi, perché sicuramente prima di andare al lavoro dovrai essere torturato. Per oggi hai sofferto a sufficienza.
Il telefono nella sua mano diede il comando di apertura della gabbia
- Togli tutto e fammi impazzire

scritto il
2022-03-26
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