L'avventura di un curioso su Omegle (e poi dal vivo)

di
genere
gay

Giravo da tempo su Omegle, una piattaforma online sulla quale è possibile chattare con sconosciuti. all'inizio si trattava di una cosa molto tranquilla: c'erano poche ragazze ma con quelle poche che vi erano potevi fare delle gran chiaccherate e magari potevi addirittura arrivare a scambiarvi il nick di Instagram. una sera di estate però mi capita un ragazzo che, prima che io potessi dirgli qualsiasi cosa, mi lascia il suo nickname di telegram. incuriosito decido di andare a vedere cosa voleva. gli scrivo "we" e lui mi risponde "ti va di fare una videochiamata? la mia ragazza è nuda e vorrebbe farsi vedere", mai mi era capitata una cosa del genere e quindi, super eccitato, faccio partire la videochiamata con lui. io inquadro la mia bocca e lui sta inquadrando la cintura dei suoi pantaloni. io ero molto eccitato e decido di nascosto di tirare fuori il cazzo dal pigiama per segarmi. di scatto chiedo "dov'è la tipa?", lui con una mossa velocissima lo tira fuori bello duro dai jeans e lo sbatte contro la telecamera, inizia poi a trastullarselo piano piano. io sono schifato e decido di abbandonare la videochiamata ma vedo che il mio pisello è più duro che mai. vedo che mi arriva un messaggio da parte sua "ci incontriamo? possiamo fare in macchina", non capisco perché ci provi nonostante io avessi abbandonato la chiamata ma lui non si arrende e mi scrive un semplice "ei". io allora decido di mettere il telefono sul comodino e di masturbarmi per i fatti miei. non riesco però a smettere di pensare a quel suo bel cazzone depilato e liscio e di come lo scappellava piano, piano, piano. metto la mano sul cazzo e faccio su e giù... sono venuto sulle coperte e sono tutte sporche della mia sborra calda. velocemente e senza pensarci due volte rispondo ai messaggi del nostro misterioso amico, "ci sto, di dove sei?", lui risponde "dimmi dove stai tu che mi sposto io", fornisco informazioni su un parcheggio isolato della mia città dove avremmo potuto fare i nostri comodi. lui mi scrive "a giovedì", senza che io gli abbia detto se giovedì ero libero o meno.

non avendomi dato un orario sono stato costretto a passare l'intera giornata in quel parcheggio in sua attesa. verso le 17 e 40 vedo arrivare una macchina nera che si ferma a pochi metri da me. vedo che abbassa il finestrino e mi fa un cenno con la mano. avendo capito che era lui mi avvicino con cautela, lui mi dice "entra che abbiamo poco tempo", io quindi senza pensarci due volte salgo sul sedile del passeggero e finalmente lo vedo in faccia (che non descriverò).
senza aver detto ancora niente lui lo tira fuori do scatto già duro, anche il mio diventa duro ma non so cosa fare, lui mi prende per la nuca e mi abbassa la testa fino al suo cazzo, lo prendo con le mani, è caldo e pieno di sborra altrettanto calda, inizio a segarlo e lui fa un gemito di piacere, con la mano mi fa entrare il cazzo nella mia bocca da puttana e me lo spinge forte in gola, all'inizio provo dolore ma poi mi piace e lo spingo ancora più giù. faccio su e giù, su e giù, un liquidino esce dal suo cazzo duro e mi bagna la lingua, ancora però non era venuto. poi con la sua mano me lo spinge ancora più dentro e io sono all'apice del mio eccitamento. sento poi una spruzzata che mi arrica in gola: è sborra ed è più buona che mai. è calda ed ha un buon sapore. con qualche esitazione decido di ingoiarla mentre lui mi accarezza la testa.
di
scritto il
2022-04-17
3 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.