Sotto scacco di una gigantessa
di
elena_giantess_story (insta)
genere
feticismo
Heyyuu, eccomi con una nuova storia (a pagamento ehehhe) godetevi questa introduzione e venite sul mio profilo insta (elena_giantess_story) per il continuo o altre storie su commissione, iscrivetevi anche perché li ho alcune storie già fatte, gratis ovviamente eheheh
sono al verde, che palle"
pensai tra me e me, e la cosa peggiore è che devo pagare quella ragazzina viziata della padrona di casa mi sta con il fiato sul collo, avevo già avuti dei ritardi sul pagamento, ma mai come questo.
"driiin" sentii citofonare, mi avvicinai alla porta per vedere chi era dallo spioncino,
"daii stefy, è la tua amata, affittuaria, apri che dobbiamo parlare, e tu lo sai bene"
sudai freddo, però il suo tono gentile mi rassicurò un minimo, dopotutto i soldi non gli mancavano, era foglia di un grande imprenditore, lei si occupava soltanto di gestire un paio di palazzi, anche se all'atto pratico prendeva i soldi e basta, ogni tanto cacciava l fuori gli inquilini che non pagavano, tipo me!
comunque mi feci coraggio e aprii la porta,
feci un grande respiro, e abbozzai un sorriso palesemente falso.
"ciaoo susy"
la vidi in tutta la sua imponenza, era abbastanza in carne e alta, su un metro e 80 un po' più di me, però faceva anche palestra e sport di combattimento, come boxe e judo, quindi era anche abbastanza robusta, più di me sicuramente.
"Heyy piccoletto, sediamoci che dobbiamo parlare"
mi rispose tutta soddisfatta
feci una risata nel tentativo di addolcirla, ma sapevo in cosa andassi in contro, ci mettemmo in salotto, ma sentendola, notai che aveva un certo fiatone ed era anche jn po' sudata
"tutto bene? ti vedo un po' affaticata"
"OVVIO CHE LO SONO"
rispose alterandosi non poco,
"mi sono dovuto fare tutti e 6 piani a piedi, colpa tua che l'hai preso in affitto"
"...era il più economico"
risposi timidamente e a bassa voce
"silenzio, comunque, sai perché sono qui, vero?"
ovvio che lo sapevo, decisi di non girarci intorno e di affrontare il problema,
"immagino, l'affitto..." riposi
mi vergognai, non ce la facevo nemmeno a guardala negli occhi, quindi abbassai lo sguardo, e notai che si era tolta le scarpe, e indossava dei calzini blu chiari, notai anche che la pianta era leggermente umida, aveva faticato per davvero prima! inoltre aveva dei calzini abbastanza spessi, era strano metterli in piena primavera con quest giornate di sole, comunque non ebbi tempo di concentrarmi su questi stupidi pensieri,
"te la faccio semplice, ce li hai i soldi per l'affitto?"
feci no con la testa,
"stefi stefi stefi, come devo fare con te"
si stiracchiò, e senza preavviso mi mise il suo piede sudato su lla mia gamba, notai un certo odore dolciastro entrarmi nelle narici, inoltre ebbi modo di notare che era veramente grosso per una ragazza, doveva essere almeno un 42,
"che cazzo sta facendo questa ragazzina" pensai
"e dimmi stefano, quando avrai intenzione di pagare?"
mi resi conto che non potevo contraddirla, ne farla arrabbiare, ero con le spalle al muro, quindi gliela feci passare,
"no, attualmente non ho quasi niente, da quando mi hanno licenziato non riesco a trovare nessun lavoro"
mi scrutò per qualche secondo, poi iniziò a camminare intorno a me,
"male male male Stefano, lo sai che devi pagare vero?"
"s-si"
dissi rassegnato
"e non sai come"
"esatto..."
dissi guardandola verso il basso
"niente paura stefyyy, ti pare che ti caccio di casa, ho un piano per farti ripagare tutti i tuoi debiti"
deglutì nervosamente
"cioè?"
frugò nella sua tasca, e tirò fuori un contenitore
"sai cosa c'è qui dentro?"
mi chiese
"ovvio che no"
cercai di rispondere in modo ironico
"eheheh, diciamo che mio padre non è soltanto un comune investitore, ma lavora per importanti esperimenti nell'ambito della genetica"
stavo per dirle qualcosa, ma mi interruppe subito
"prendi questa pillola, e dimmi che sintomi hai, e i tuoi mesi di pagamento arretrati saranno abbonati eheheh"
iniziai a sudare
"dai susy.... non lo so, dimmi almeno cosa mi succederà"
"prendila subito, in questo momento, e avrai 3 mesi gratis di affitto, conviene no?"
una pillola, basta una pillola pensai
"fanculo lo faccio"
al massimo un po' di mal di pancia no?
presi la pillola e la ingoiai senza pensarci troppo, e in men che non si dica caddi per terra, senza forze, mi sentivo la gola secca non ci capivo più niente, prima di perdere completamente i sensi, sentii la risata di susy, poco dopo, lei che mi accarezzava la testa con il suo piede.
mi svegliai confuso, con un grandissimo mal di testa, decisi di alzarmi, e di stiracchiarmi un attimo, mi guardai intorno alla mia stanza, stavo in una piccola stanza, penso 3 metri x 3,
alzai lo sguardo e notai dei fori sul soffitto, da dove entrava la poca luce che c'era attorno la stanza,
"che strano", esclamai, perché ero li?
non so perché ma non provavo particolare ansia, ero stranamente tranquillo, però notai la prima cosa particolarmente strana, ero appiccicoso, non particolarmente, però avevo una strana patina in tutto il corpo, che mi faceva appicicare alle cose, non puzzavo, eppure, facevo un po' di fatica a sollevare i piedi da terra e a chiudere e riaprire le mani, comunque, notai una specie di porta dietro di me, più che porta, mi avvicinai, e notai un'altra stranezza, la porta era di cartone, ma molto più spesso di un normale cartone, spinsi, ma era Troppo dura, quindi decisi di fare qualche passo indietro, per poter caricare, stavo per partire, quando mi sentì paralizzato da una sensazione di paura, dove stavo, perché stavo li? iniziai a ricordare qualcosa, ma decisi di non pensarci e di lanciarmi, sfondai quella porta.
Venni accecato, ci misi pochi secondi a mettere a fuoco il tutto, e quello che mi trovai davanti mi fece accantonare la pelle, come era possibile....
"ahahahahah, finalmente stefy, mi ero stufata di aspettare sai,"
in quell'istante mi ricordai tutto, l'affitto, la scommessa... e lei, quella ragazzina viziata.
Era davanti a me, susy, solo che c'era qualcosa che non andava...
era gigante molto più di me, stava con il mento per terra sdraiata in pancia in sotto, rivolta verso la mia posizione, con i piedi che facevano su e giù
"Hey Stefano caro, che hai, ti vedo strano sai, sei pallidino"
"c-c-c....." non riuscivo parlare.
senza alcun preavviso e ragione apparente, alzò la mano destra verso di me, e mi diede una schicchera in testa.
sulla mia fronte si catapultò un'immensa mole di energia e venni scaraventato via, volai per una decina di metri, prima di toccare suolo e rotolare fino a fermarmi, ero stordito e incredulo, pensai di stare per morire, e che questi sarebbero stati i miei ultimi pensieri
"dai stefy, non farla tragica, su, in teoria non puoi morire cosi facilmente,"
era vero!
dopo pochi secondi, alzai una mano, e mi toccai dove avevo ricevuto la botta, non faceva male, e né usciva nemmeno una goccia di sangue,
"susy... che mi succede perché sono minuscolo..."
"ehehhehh, ecco cosa succede se non paghi i debito, caro il mio nuovo poggiapiedi"
si stava alzando, e mi stava venendo incontro,
"passeremo delle settimane molto divertenti tu e io, lo sai vero?"
ormai era quasi sopra di me, alzò un piede, e senza schiacciarmi disse
"lo sai che gi aspetta, vero?"
non mi diede nemmeno tempo di rispondere che catapultò il piede verso la mia direzione, pensai di essere spacciato, morto, ma lo fermò poco prima di toccarmi, sentii la forza d'aria schiacciarmi a terra, e poco dopo arrivò il suo odore, molto più potente di prima, di quando me l'aveva poggiato sulla gamba, inoltre notai della polvere annerita sul suo calzino che prendeva la forma del suo piede, mi sentii all'inferno,
"bacialo"
mi rifiutai, non avrei mai baciato i piedi di quella smorfiosa, anche a costo della vit....
nemmeno il tempo di finire il pensiero che susy concluse quello che aveva iniziato, mi calpestò con il piede, facendo sentire tutto il suo peso, il sudore dei suoi piedi nonché una sensazione di umido misto all'odore del suo gigantesco piede numero 42 inoltre, stavo nello spazio dove ci sta l'alluce, e il dito al centro, praticamente dove suda di più il piede, era terribile... rimase una decina di secondi cosi, cercando di fare più pressione possibile, poi alzò il piede, l'ennesima umiliazione e che gli rimasi incollato al calzino cazzo,
"ahhahaha, ma guarda dove stai, bè, non penso che ti dispiaccia se andassi al bancone a fumarmi una sigaretta ehhehe"
logicamente non potevo parlare,
"bè, chi tace acconsente no?"
e iniziò una lunga, e lenta camminata, alzò il piede per poi rischiacciarmi, tentai anche di trattenere il fiato, ma capii presto che era tutto inutile, infatti, appena Poggiò il piede a terra, mi svuotai di tutta l'aria, e fui costretto a inalare più volte l'essenza dei piedi della mia nuova padrona, sentivo sempre di più la mia vicinanza al piede di susy, con una strana sensazione, come se a ogni passo, mi appiattivo di più, sempre di più.
dopo una decina di passi, la marcia terminò, sentii la gigantessa sedersi, eravamo arrivati finalmente fuori al balcone, venni sollevato per l'ennesima volta, capii che susy aveva incrociato le gambe, poco dopo, con le mie poche forze, cercai di staccare la mia testa che era incastonata tra le sue dita, dopo pochi secondi ci riuscì, ripresi aria, apri gli occhi, e vidi subito la gigantessa che mi guardava, visibilmente divertita, poco dopo, la mia rabbia
"che cazzo fai.idiota, perché sono cosi piccolo, fammi tornare come prima!"
ma la mia rabbia fu inutile, infatti scoppiò a ridere,
"lo sai che sei davvero carino quando ti arrabbi ahahahah"
vidi la sua faccia da vicino, e notai la sua bellezza, arrossii leggermente.
avvicinò un dito verso di me e iniziò ad accarezzarmi la testa,
"ehehehhe stefy, ci divertiremo molto tu e io"
poi, poco dopo, mi schiacciò la testa al suo piede, per poi allungare le gambe, non capivo, riemersi tra le sue dita, girai la testa e mi trovai on uno spettacolo agghiacciante, lei aveva allungato i piedi fuori al balcone, se mi fossi mosso troppo, sarei caduto...
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Commenti dei lettori al racconto erotico