Barbara, la mamma del mio migliore amico. La prima volta.

di
genere
prime esperienze

Premessa: la volta scorsa mi sono dimenticatodi dire che viviamo in una zona turistica, uno dei grandi laghi del nord Italia. Ho menzionato adesso questo fatto perchè ha attinenza con il racconto.

Barbara mi è entrata ancora di più in testa, le immagini di lei che mi guarda durante il pompino sono ben impresse nella mia mente, mi scrive spesso, vuole sapere se mi sono masturbato pensando a lei e a cosa facevamo nei miei pensieri, mi ha mandato delle foto esplicite e ne ha volute delle mie, inoltre andare da Nicholas è diventato difficile anche perchè sua madre non perde occasione di mettermi in imbarazzo.
sono passate circa due settimane da quel giorno, nel frattempo la scuola è finita e ho quasi tutta la giornata libera in quanto ho trovato un lavoro estivo che mi tiene occupato solo la mattina dalle 7 alle 13, per chi se lo chiedesse aiuto il proprietario dell'edicola del paese.
MI arriva un messaggio da Barbara e subito senro una reazione nelle mie parti intime ancora prima di leggerlo, mi chiede di raggiungerla dopo un'ora specificando l'indirizzo. conosco bene il posto essendo vicino, ma non troppo, a dove abito, faccio una doccia, prendo la bicicletta per essere più inosservato e mi reco al luogo dell'incontro che è una viletta con intorno solo case usate dai villeggianti durante l'estate, in pratica è una zona composta solo da seconde case.
Suono, mi fa portare la bicicletta nel giardino, mi fa entrare in casa e subito, cogliendomi un po' di sorpresa, mi bacia e mi accarezza il cazzo attraverso i bermuda, appena ripreso dalla calorosissima accoglienza le metto le mani sul sedere e lo esploro.
- Era ora! - mi dice dopo il bacio.
io resto imbambolato e la guardo dalla testa ai piedi, indossa un top corto bianco aperto sulla schiena, un paio di calzoncini neri di cotone e dei sandali ai piedi. per me è bellissima e il fatto che il cazzo sia completamente sull'attenti lo conferma.
mi prende per mano e mi porta dritto in camera da letto, in quei pochi passi mi spiega che la casa è di una sua amica, che lei ha le chiavi e i motivi per cui le ha.
Arrivati in camera mi sfila la maglietta e la butta per terra poi si toglie il top che fa la stessa fine, mi prende la testa tra le mani portandola al seno invitandomi a leccarle e a succhiarle i capezzoli. Finiamo di spogliarci, ci stendiamo sul letto e mi stringe forte a lei baciandomi.
i nostri corpi sono attaccati e la sensazione, per me nuova, che dà il contatto di un corpo nudo, per giunta di una bella donna, mi fa impazzire e cerco di farle sentire bene la mia erezione premendo il più possbile il cazzo contro il suo corpo.
- Ora vediamo di fare in due quello che hai sempre fatto da solo. - mi dice con un sorriso che ho visto solo nei film porno.
la cosa mi fa uscire di testa ma in parte mi preoccupa perchè sono quasi del tutto inesperto per quel che riguarda la pratica anche se in teoria, grazie ai siti porno, saprei quello che dovrei fare.
- Non ti preoccupare. - dice capendo il mio stato d'animo - Ti aiuto io a farmi godere, tanto per iniziare inizia a leccarmi la figa.
Barbara apre le gambe, porto la testa verso il suo sesso e cerco di mettere in pratica quello che ho visto su internet ma l'inesperienza è tanta e allora inizia a darmi consigli dicendomi dove e come leccarla e succhiarla, poi mi prende una mano, se la pèorta alla bocca e mi succhia le dita come se stesse facendo un pompino.
il cazzo inizia a farmi male da quanto è duro e sono convinto che appena me lo sfiora con una mano o con la bocca vengo.
mi invita a masturbarla mentre le succhio il clitoride, lo faccio prima con un dito poi con due, sento che il suo respiro cambia che è diventato più affannoso e la masturbo guardandola in viso fino a quando non mi dice che ha raggiunto l'orgasmo.
- Adesso mettiti le dita in bocca e assapora quello che hai fatto.
obbedisco ed è un sapore nuovo che mi inebria.
mi fa sdraiare accanto a lei, mi accarezza il corpo partendo dal viso fino alle braccia, dalle spalle alle gambe finendo sul mio membro.
sente che mi irrigidisco.
- Hai paura di venire subito?
- Sì.
- Non ti preoccupare, capita specialmente le prime volte ma tranquillo che non te lo farò ammoasciare. - poi si alza e si mette su di me accogliendo piano piano dentro di sè il mio cazzo fino in fondo. inizia a muoversi avanti e indietro piano mettendo le sue mani sulle mie spalle, cambia il movimento spostandosi anche lateralmente per iniziare a fare su e giù sempre più forte.
per quanto mi è possibile cerco di resistere il più possibile, ho perso del tutto la cognizione del tempo, può essere passata mezz'ora come possono essere passati solo tre minuti ma sento che sto raggiungendo il limite e vedere il suo seno ballonzolare davanti ai miei occhi è un'aggravante alla mia situazione.
- Sto per venire.
Barbara non dice niente, sis tringe a me e, con un semplice movimento, mi ritrovo sopra di lei.
- Ora fai tu, vieni pure dentro che prendo la pillola.
parto piano per allungare il tutto elei tiene il mio viso tra le mani, vicino al suo.
- Più forte. - mi incita, - E guardami negli occhi che voglio guardarti negli occhi mentre mi dai la tua sborra.
queste parole sono state il colpo finale e vengo dentro di lei.
- non fermarti, continua.
Faccio come mi dice fino a quando non mi bacia e mettendomi le sue gambe intorno al corpo non mi fa capire che è ora di fermarmi.
sono distrutto, mai avrei immaginato di stancarmi così contando anche che il più lo ha fatto lei.
mi rimetto al suo fianco, mi accarezza il viso e mi dà un bacio dolce sulle labbra.
sono al settimo cielo se non oltre.
- Contento?
- Più che contento direi felice.
mi tocca ancora una volta tra le gambe, il cazzo non ha perso tanta consistenza.
- Anche il tuo amichetto sembra felice.
ci facciamo qualche coccola, mi sento più rilassato e mi viene tutto più naturale dal baciarla all'accarezarle il corpo fino al toccarla in mezzo alle gambe.
senza dire niente porta la testa sul mio basso ventre e inizia a leccarmi il cazzo che riprende subito il suo massimo vigore.
- se sei sempre così pronto potrei chiamarti spesso.
- Sarebbe fantastico!
Mi pompa per bene fino a portarmi a chiederle di poter scopare di nuovo.
- Non parlare, agisci, non ti faccio andare via fino a quando non sono sicura che non hai più sperma.
il pomeriggio va avanti così, facciamo sesso una seconda volta poi a fatica riesco ad averlo di nuovo duro per una sega che mi fa poco prima di farmi tornare a casa.

questo è quello che è successo la prima volta che ci siamo incontrati, ora avevamo un posto in cui poterci incontrare senza troppi problemi per nessuno dei due, l'importante, soprattutto per lei, era avere una motivazione credibile per uscire di casa il pomeriggio o la sera. casa di Cristina è stao il nostro ritrovo per un po' di tempo.

P.S. scusate se è passato tanto tempo tra un racconto e l'altro ma ero incasinato col lavoro
scritto il
2022-06-25
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