Roma (quarto episodio)
di
sntonemil
genere
incesti
Siamo nudi, al buio in una sala di Villa Borghese chiusa per manutenzione, mio nipote Fabrizio è alle mie spalle, le sue mani ovunque sul mio corpo, cerco un punto d'appoggio, a tentoni nell'oscurità tocco il bordo di un tavolo, mi piego, le mammelle su una superficie liscia e fredda, i capezzoli eccitati e duri tra le dita di fabrizio, il mio viso che scivola in avanti su quel tavolo che indovino essere tondo, infilo la mano tra le mie cosce, cerco il suo cazzo, trovo la sacca gonfia dei coglioni, la palpo e...."dio amore come sei pieno" immagino il suo viso, mugola di piacere, cerco la punta del suo membro l'avvicino alle labbra bagnate della figa, scivola dentro di me, lo sento ansimare vicino alle mie orecchie, il Fabrizio timido e impacciato supera l'ultimo argine che lo costringeva al rispetto verso la sorella di sua madre, mi strizza le tette, le sue labbra mi succhiano il collo, schiaccia il mio corpo col suo e.."sei proprio un gran puttana zia... ahhh ...dio quanto mi piace" siamo incollati, mi abbandono su quella tavola di legno, spingo il culo verso il suo bacino e assecondo il ritmo del suo membro che mi sta martellando la figa..."sto per godere zia.. fermati altrimenti.... " lo sento fremere, stringo le labbra della figa, una spinta più forte e...."sto godendo zia...ahhhh" sento il suo latte caldo dentro di me "sborra amore mio....ancora...spingi....dai che godo anch'io...svuota le palle...dio mio... godo....ahhh" I miei gemiti soffocati dalla mano sulla mi bocca, restiamo qualche secondo immobili, mi bacia dolcemente dietro le orecchie poi lentamente si stacca, ho un ultimo desiderio, mi giro e in ginocchio lo prendo in bocca, sa di me e del suo seme, sussurro..."questo amore mio non l'ho mai fatto, è per te Fabrizio, solo per te". Purtroppo il tempo corre, dobbiamo muoverci, a fatica riusciamo a recuperare i nostri vestiti e torniamo nel percorso guidato di Villa Borghese, quando sbuchiamo dall'arco sbarrato incrociamo una coppia anziana, lei ci guarda e sorride maliziosa, li ignoro, dico a Fabrizio di aspettarmi all'uscita e mi fiondo dentro il primo bagno che incontro, fortunatamente non c'è nessuno, mi guardo allo specchio, ho un aspetto imbarazzante, i capelli scarmigliati, l'interno delle cosce ricoperto da una patina appiccicosa, il vestito con chiazze di polvere un po' ovunque, faccio del mio meglio, mi ricompongo e raggiungo Fabrizio. Camminiamo un po' senza parlare, io sto pensando alla scusa da propinare a Matteo che di lì a poco arriva e mi assale inviperito "ma dove cazzo siete finiti? e tu Carla come sei conciata" rispondo quasi piangendo "amore mi sono sentita mancare e sono caduta, meno male che c'era Fabrizio, mi ha portato in braccio all'aperto e mi ha assistito, dio che spavento Matteo, non puoi immaginare!!!" lui se la beve tutta d'un fiato, mi abbraccia e mi aiuta a tornare alla macchina. Sulla via del ritorno ci informa che sua sorella Chiara sarebbe passata per cena con il nuovo compagno Antonio, molto probabilmente si sarebbero fermati da noi per un paio di giorni. Chiara è una bella donna di 35 anni, due volte divorziata che ha il vizio di innamorarsi di maschi improponibili. Mi toccherà sopportarli. Appena dentro casa ricevo una telefonata da mia sorella Franca (vedere primo episodio "Roma") mi chiede se Fabrizio può fermarsi da noi ancora per tre o quattro giorni, deve accompagnare il marito a Milano per una visita medica. Ovviamente rispondo di sì ma ahimè la situazione si complica parecchio. Puntuali all'ora di cena Chiara e Antonio suonano al citofono e fanno la loro comparsa, lei è bionda, occhi chiari, alta e slanciata, una seconda di seno, molto appariscente, la classica ammaliatrice. Lui è il tipico esempio di uomo che non deve chiedere mai, carnagione scura, occhi e capelli neri, robusto, camicia aperta, catena d'oro poggiata su un petto villoso. Durante la cena siedo di fronte a lui, mentre palpeggia le cosce scoperte di Chiara, non smette di fissare la mia scollatura e ho addirittura l'impressione che in qualche frangente mi faccia piedino, spero di sbagliarmi, è comunque odioso!!! Passiamo una serata tediosa, doccia e poi tutti a nanna. Con Matteo fingo dolori causati dallo svenimento a Villa Borghese, si addormenta placido io invece mi rigiro nel letto ho ancora addosso la voglia di cazzo, mando un messaggio a Fabrizio ma non risponde, starà dormendo come un angioletto. Decido di scendere a bere qualcosa, l'ultima porta del corridoio è la camera di Chiara, è accostata, distinguo la voce di Antonio "cosa aspetti, vieni qui , leccami" cercando di non fare rumore spingo la porta e guardo all'interno , dapprima vedo lei, bellissima nella sua nudità, avanza carponi verso Antonio che è in piedi, nudo, a gambe divaricate, si tocca il membro duro segandosi lentamente. Con mio grande rammarico devo ammettere che vederlo eccitato senza niente addosso lo rende interessante anche ai miei occhi, ha un corpo robusto ma tonico, l'addome appena pronunciato, i peli sul petto, cosce forti e muscolose ma il gioiello è ciò che ha in mezzo alle gambe, il suo cazzo è stupendo, leggermente ricurvo verso l'alto, di almeno 20 cm, la sua cappella è una sfida per bocche carnose e allenate. Chiara ora è ai suoi piedi, cerco di aprire un poco la porta per vedere tutta la scena, un cigolio, Antonio si gira di scatto, mi ritraggo veloce, sono atterrita, dopo un breve silenzio, con un respiro di sollievo li sento riprendete "leccami le palle, ora il cazzo, dai... di più .. ingoialo tutto..." Sento il rumore della lingua che bagna e risucchia quella verga da sogno, non lo avrei mai creduto, quell'uomo rozzo, maschilista e porco mi sta eccitando, mi tocco la fica e torno a guardare, lei è sempre in ginocchio, lecca e succhia mentre guarda implorante il viso di lui che..."ho visto come ti mangiavi con gli occhi tuo nipote, te lo faresti?" Lei si passa la lingua sulle labbra." sì amore, magari una cosa in tre" "cazzo sei proprio una troia, sei diventata più porca del tuo maestro" sono allibita e sconcertata, dovrei andarmene ma le mie gambe non si muovono. Ora il cazzo è quasi sparito dentro la bocca "dovrai vincere la concorrenza di tua cognata, hai visto come la guarda?! sembra il suo toy boy, scommetto che se l'è già scopato ... certo lei ha delle tette da panico e che culo... mi ha evitato per tutta la sera, fa la sostenuta... madama Carla...ma a letto deve essere una gran puttana". Ho la fica fradicia ma il briciolo di amor proprio che mi rimane questa volta ha il sopravvento, a fatica mi trascino in camera, Matteo dorme come un ghiro, mi masturbo e godo pensando a quel porco di Antonio. continua
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