Roma - Antonio Chiara e Fabrizio
di
anton emil
genere
incesti
Sono le 9,30 del mattino, ho avuto una notte agitatissima, non ho nessuna voglia di alzarmi dal letto, mio marito Matteo è già uscito, alle 10 ha l'aereo per Berlino, starà fuori per almeno due giorni. Quanto ho visto nella camera di Chiara e Antonio mi ha lasciato un forte disagio, non riesco a immaginare come riuscirò a guardare negli occhi quell'uomo rozzo ma al tempo stesso così eccitante, sento bussare alla porta, è Camila, una donna cilena di 38 anni, sposata con due figli, un po' in carne ma con una quinta di seno ancora in grado di eccitare gli sguardi. Due volte la settimana mi aiuta nelle faccende domestiche. Facciamo due chiacchiere, siamo in confidenza, è diventata la mia migliore amica " Camila consigliami un vestitino da mettere" sorride e..."dipende da cosa vuoi provocare se invidia o ammirazione o magari...eccitazione, sai ho visto quel moro in soggiorno,in pantaloncini e canotta credimi Carla è un gran bello spettacolo, abbiamo fatto in po' di conversazione, mi ha rivolto degli apprezzamenti piuttosto osé e i suoi occhi sono rimasti incollati alla mia scollatura mentre vedevo il suo pacco ingrossarsi, deve essere un gran maiale" io faccio finta di nulla "è Antonio il compagno di mia cognata Chiara, c'era anche lei?" mi guarda maliziosa "sì, gran bella donna, molto provocante, disinibita, rideva e scherzava in veranda appiccicata a un ragazzo, è un vostro parente?" un po' seccata, con una punta di gelosia rispondo "è mio nipote Fabrizio, si ferma per un paio di giorni" intanto provo un vestitino leggero che non ho mai osato mettere, più che un vestito è un pezzo di stoffa che mi sta addosso solo grazie alle bretelle e lascia scoperte le cosce e gran parte del seno, chiedo un parere a Camila "come sto?" mi guarda, sorride, scuote la testa e..."così poco vestita temo dovrai tenere a bada i maschi di casa" e aggiunge maliziosa "un consiglio cara, se ti dovesse eccitare la vista del moro, ogni tanto dai un'occhiata ai tuoi capezzoli, non penso che quello straccetto che indossi resista alla loro pressione" ci facciamo una bella risata, sto per andarmene,, lei mi mette una mano sulla spalla, mi guarda seria e..."stai attenta Carla, è un gioco pericoloso quello che vuoi fare" scuoto le spalle, le sorrido rassicurante e la lascio. Scendendo le scale, Intravedo in veranda Chiara e Fabrizio, mi fermo dietro una colonna e li spio, lui è il lontano parente del nipote timido e impacciato che ho conosciuto meno di 24 ore fa, sono seduti sull'altalena, incollati, lei gli bisbiglia qualcosa all'orecchio, lui ride, la sua mano poggiata sullo schienale scivola giù, le carezza il culo, lei sorride si scosta "come corri piccolo mio, abbiamo tempo, devi avere un po' di pazienza, cosa direbbe tua zia se ci vedesse così" gli mette una mano sulla coscia lo guarda maliziosa e sottovoce "a proposito della tua zietta, ti posso fare un paio di domande?" intanto gli sorride, gli passa una mano tra i capelli, sulla nuca, lo attira a sé, le bocche di sfiorano, lei lo accarezza sopra i pantaloncini e con voce roca "dio come sei eccitato caro" lui tenta di baciarla, ormai è solo un giocattolo nelle sue mani, lo respinge e subito dopo lo attrae "mio caro non ora, ci può vedere anche Matteo" a quel nome Fabrizio si irrigidisce "dimmi la verità Chiara, che rapporto c'è tra voi?" lei piega il capo e con aria innocente "tranquillo, non c'è praticamente più nulla tra noi, è come un fratello, non mi tocca da mesi però non voglio creare problemi in casa dei parenti...sei contento tesoro?" Gli si illumina il viso e la mano scivola tra le cosce nude" "fai pure tutte le domande che vuoi Chiara" Sono sbigottita dalla sfacciataggine di quella donna, solo ieri notte la rivedo in ginocchio mentre succhia il cazzo di Antonio. Continuo ad ascoltare "che tipo è tua zia? Mi spiego caro, se intuisse la simpatia che sta nascendo tra noi potrebbe creare problemi?" La guarda, non sa cosa rispondere, è imbambolato, lei intuisce che ha colto nel segno e subito ne approfitta "è una domanda stupida lo so, perdonami caro, penso che non sarebbe mai così incosciente da approfittare di suo nipote, l'ho fatta solo perché la guardi in un certo modo, magari ti piace, la desideri? non ci sarebbe niente di strano, è ancora una donna piacevole nonostante l'età, certo un po' vecchia per te, ma in questo caso mi tirerei indietro e lascerei campo libero" intanto la sua carezza sui pantaloncini è diventata più lasciva, si sofferma sul bordo, infila due dita, poi la mano, lui è in trance, dalla bocca un mugolio di piacere, lei non si ferma e..."sei così caldo e duro, mi piacerebbe approfondire la nostra amicizia, se hai qualcosa di poco corretto da confidare devi confessarlo, sarò una tomba, te lo giuro, dimmi cosa c'è tra voi?" poi allarga le gambe, la mano di Fabrizio ormai sfiora le labbra della figa Lui appoggia la testa sulla sua spalla, per tre lunghi minuti le sussurra all'orecchio, solo un bisbiglio confuso, incomprensibile, posso però immaginare il soggetto, afferro con chiarezza quello che dice lei spezzando il racconto "sì caro... no non è colpa tua... nooo....non riesco a crederci... dio mio che troia... la desideri ancora?" "no Chiara, te lo giuro, ti prego non smettere" le loro lingue di cercano. Non questo è troppo!!! Un colpo di tosse e attraverso la veranda, mentre lui rimane attonito e sbigottito, lei mi sfida con lo sguardo "ciao Carla, dio mio sei quasi nuda, hai dormito bene?" la sua mano si muove ancora dentro i pantaloncini "scusa ma sto facendo la conoscenza di tuo nipote, mi ha raccontato cose molto interessanti, forse mio fratello Matteo sarà lieto di ascoltarle, ora vattene lasciaci finire" lui cerca di alzarsi, lei lo trattiene, con movimenti repentini gli abbassa i pantaloncini, si comporta come se io non fossi presente "stai fermo tesoro, facciamo vedere alla tua zietta come sborri tra le mani di chi ti vuole bene" non riesco neppure a difendermi, sono lì imbambolata, sbigottita, sembra quasi che la mia presenza la ecciti, ora anche lui ha abbandonato ogni pudore "Fabrizio forse tua zia è sorda diglielo anche tu che non ci piacciono i guardoni" lui alza lo sguardo verso di me "zia per piacere..." non lo lascia finire si abbassa e inizia a ciucciare l'uccello "tesoro dimmi di chi è questo cazzo, dai che ti faccio sborrare in bocca, dille di andarsene" lo guardo e capisco che sta per godere, lei d'improvviso si ferma, ora il cazzo è a pochi millimetri dalla sua bocca, la lingua sfiora il glande "dai Fabrizio dille che è una puttana" la lingua saetta sulla punta della cappella, lui ha gli occhi chiusi, ora vuole sole che lei lo faccia godere e..."vattene troia, io voglio solo lei, ...dai Chiara succhialo ancora" lo lecca, lo ingoia, con le dita della mano lo sega, un getto di sperma sulle labbra, lei mi guarda, sento la sua risata mentre turbata e delusa mi allontano continua
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