La vacanza

di
genere
scambio di coppia

Finalmente avevo trovato il modo per liberarmi ed andare due giorni in vacanza con Diana.
Una scusa di lavoro, un viaggio fuori Sardegna, ci avrebbe consentito di passare due giorni insieme.
Era stato semplice organizzare ed ora non restava che partire.
Avevamo scelto di stare in zona, un paesino sul mare non distante dalla nostra Città. Un piccolo albergo ai margini del paese, molto curato e tranquillo. Il posto ideale per una vacanza in relax.
Una hall molto accogliente con una veranda ed un giardino fresco e profumato, denso di essenze e fiori.
È un piacere passarci il tempo.
Arriviamo a fine mattina prima di pranzo, un viaggio tranquillo in assoluta rilassatezza e allegria. Certi che avremo due giorni tutti per noi.
Saliti in camera a posare le valige non possiamo fare a meno di valutare la consistenza del letto...Diana è strepitosa e sensuale, non si può fare a meno di saltarle addosso. Al solo sfiorarle la pelle la reazione è immediata.
È un'attrazione magnetica quella che ci porta ad incollarci ed a fare l'amore in maniera travolgente, sia quando abbiamo molto tempo da dedicarci, sia quando decidiamo di godere l'uno dell'altro nel poco tempo a disposizione.
Ed in ogni caso è sempre bello.
Mi infilo sotto la doccia per rinfrescarmi.
Il caldo comincia a farsi sentire.
Ci prepariamo per andare a pranzo.
Mi vesto e dico a Diana che l'aspetto giù in veranda, prima di andare al ristorante vorrei prendere qualcosa di fresco. Nel frattempo lei si fa una doccia e si prepara con calma.
In veranda non c'è nessuno. La temperatura è bellissima ed in sottofondo c'è il canto degli uccelli che rende l'atmosfera ancora più rilassata.
Decido di farmi servire un Campari ghiacciato con arancia, allungato con acqua minerale e mi godo il momento.
Le endorfine sono a mille, c'è un senso di quiete tutto attorno che aiuta e stimola il buon umore.
Sento dei tacchi avvicinarsi e penso sia Diana. Ha fatto in fretta penso. Mi volto ma non è lei.
Mi sorprendo e sobbalzo quasi.
Un bellissimo cespuglio di capelli rossi che circondano un viso sorridente.
Due occhi verdi e vispi, divertiti dalla mia sorpresa, sovrastano un naso leggermente pronunciato ma con una bella forma, ed una bocca carnosa e tumida che invita ad essere mordicchiata...
Indossa un prendisole a fiori, abbastanza trasparente sul bickini minimal, che svolazza  su un fisico snello ed agile, le forme sembrano non troppo evidenti ma c'è tutto nella quantità adeguata.
Le gambe son due colonne, forti, tornite, monumentali.
Su un paio di eleganti sandali con tacchi da 4 cm   si evidenziano in maniera marcata i muscoli dei polpacci.
Qualcosa di altamente erotico.
"Buongiorno, posso accomodarmi o disturbo?" Mi rivolge la domanda con un tono sornione. È una gatta esperta, avrà circa 45 anni ed ha tutta l'aria di saper sempre cosa fare, in ogni occasione.
Mi alzo immediatamente, per galanteria, e mi presento: "piacere, Paride...ma certo, si figuri se può disturbare!?! È un piacere! Posso offrirle un aperitivo?"
"Cosa beve di buono?"
"Un campari con acqua, lo gradisce anche lei?"
"Preferirei un vino bianco ghiacciato, un vermentino...e dammi pure del tu. Io sono Anna."....e mi spara un altro sorriso candido e luminoso che mi lascia letteralmente senza fiato.
Ha un modo di fare accattivante, sensuale ma non troppo, aperta e curiosa. Vuol sapere di me e mi parla di lei...dopo neanche 10 minuti stiamo ridendo e scherzando come vecchi amici.
Tanto attenti e concentrati tra di noi che non mi accorgo dell'arrivo di Diana che chiaramente si guarda bene dal disturbarci ed anzi arriva di soppiatto, ascoltando parte della conversazione.
Quando mi accorgo della sua presenza mi alzo di scatto come fossi sorpreso con le mani dentro la nutella ma mi accorgo che Diana è tutt'altro che infastidita.  Anzi sembra divertita e affascinata anche lei da Anna, si presenta e si siede con noi.
Anche Anna sembra ricambiare le attenzioni, scruta Diana in ogni suo dettaglio: anche lei ha dei sabot con tacco leggero, un vestito un pó largo con fantasie cromatiche chiare, un trucco appena accennato ed i capelli vaporosi e mossi le danno un'aria di sensualità prorompente. È evidente che sia in totale benessere. Lo trasmette da ogni poro della sua pelle chiara e setosa.
Si guardano e si sorridono come fossero complici.
"Ho una fame da lupi..." dice Diana " ...noi andiamo a mangiare qui vicino, se sei sola unisciti a noi e proseguiamo la conoscenza."
"Vi ringrazio, molto cortesi. Aspetto il mio amico. Ha già prenotato in un ristorante dall'altra parte del paese. Qui siamo già stati e si mangia bene. Di sicuro ci torneremo. Magari ci organizziamo per trovarci a cena?"
"Ma certo, scambiamoci i numeri e restiamo in contatto. È sempre un piacere avere una compagnia così piacevole."
Ci alziamo per salutarci e tra loro si scambiano due baci come fossero vecchie amiche. Allungo la mano porgendola ad Anna ma lei mi tira a sé e mi stampa un bacio arrogante direttamente sulle labbra.
Resto sorpreso, basito, impietrito e mi giro verso Diana che sorride divertita.
Lei si gira e con la sua veste svolazzante che non lascia quasi niente all'immaginazione, agilmente si sposta verso l'uscita. Devo avere un'espressione ebete dipinta sul volto  perché Diana non fa che ridere di me e delle mie reazioni.
"Hai fatto colpo, eh! Ma guarda tu che sfacciata. Se avessi tardato 10 minuti l'avrei trovata a cavalcarti come un puledro!" E giù a ridere...
Finalmente riusciamo a muoverci ed uscire per incamminarci verso il ristorante. Sono poche decine di metri e li facciamo con le nostre risate che risuonano per la via deserta per l'ora di pranzo.
Il locale è un piccolo ristorante di mare, pochi coperti e buon profumo.
Il titolare, con aria un pó burbera, tarchiato e cicciottello , si incanta subito davanti alla prepotente bellezza di Diana  sono certo che immagini immediatamente di affondare quel suo grosso naso tra i suoi profumati seni. A me non rivolge neanche uno sguardo. Sembra ipnotizzato. Lo capisco.
Ordiniamo degli antipasti di crudo, che dicono sia di ottima qualità, e del pesce alla griglia. Niente di pesante,  dobbiamo andare al mare senza avere il ventre gonfio.
Una bottiglia di vino bianco freddo per accompagnare il tutto e mantenere la giusta allegria.
Passano pochi minuti ed insieme all'antipasto arriva un messaggio.
Lo apro, convinto sia dal lavoro, ed invece resto sorpreso.
È Anna: "riusciresti a liberarti dopo pranzo? Se mi raggiungi in camera ho necessità di un tuo consiglio. Sarò sola, il mio amico deve tornare a Sassari per una urgenza, rientrerà più tardi, poi ti spiego. Il numero di stanza è 205."
Devo aver fatto un'espressione particolarmente sorpresa, perché Diana immediatamente mi chiede chi sia e che stia succedendo.
Non riesco a nascondere il mio imbarazzo e balbetto qualcosa di poco chiaro e insensato ed immediatamente Diana mi incalza: "Che succede? Hai problemi a dirmi chi è?"
Devo ammettere che tra noi c'è assoluta complicità e possiamo dirci tutto. Ma preso così alla sprovvista non mi trovo a mio agio.
Mi faccio forza e le mostro il messaggio.
Lo legge, sorride e mi guarda: " che problema c'è? Avrà bisogno di un consiglio da te. Oppure Avrà voglia di scoparti. Vai pure. Ti aspetto in spiaggia."
A volte non riesco a capire se sia un film  quello che sto vivendo, o sia vita reale.
Mi sento in una situazione paradossale, ai limiti della realtà.
Non ho il coraggio di ribattere per non rovinare tutto. Non sia mai che ci ripensi e si opponga.
Rispondo al messaggio dicendo che sarò da lei verso le 15,30.
Proseguiamo il pranzo come non fosse successo niente ed anzi, ancora più divertiti, ci stuzzichiamo a vicenda.
"Peccato non mi abbia baciata sulle labbra anche a me" dice Diana "...le avrei infilato volentieri la lingua in bocca!" E via di seguito su quel tenore.
Finiamo il pranzo, andiamo verso l'albergo per cambiarci ed andare in spiaggia, Diana si mette il costume ed una camicia, prende la sacca e mi da appuntamento allo stabilimento.
"Mi raccomando non lasciarmi troppo sola ad aspettarti, conservane un pó per me!" E mi fa un occhiolino complice.
Sono oramai le 15,35 e busso alla stanza 205. Mi apre Anna, è vestita più o meno come prima, ma senza il reggiseno.
I capezzale turgidi sono due fucili puntati nella mia direzione...ma non mi sento sotto tiro. (In tiro sotto si,  però 😊)
Mi apre la porta, allunga la mano verso il mio viso e mi accarezza un orecchio,  avvicina il suo viso e mi stampa un altro bacio sulle labbra: "grazie di essere venuto, ho bisogno di un consiglio maschile per stasera" e così lascia scivolare il prendisole rimanendo con il solo brasiliano per dimostrare tutta la sua energica bellezza. È uno schianto!!
Si sposta verso l'armadio ed estrae un vestito lungo bianco con la parte alta in pizzo sul davanti, una profonda scollatura dietro e la parte bassa svolazzante.
Lo indossa e sta d'incanto, glielo dico  ma non è convinta.
"Che ne dici di questo?"  Sfila il bianco ed indossa un abito color bronzo, fasciante ed elasticizzato, che mette in evidenza ogni piccolo particolare del suo fisico.
Resto senza fiato, è incalzante e piena di energia. Le dimostro tutta la mia ammirazione e mi ringrazia. Anzi fa di più, si avvicina e mi ringrazia con un altro bacio, sempre a stampo ma più insistito. Mi prende la faccia tra le mani e mi tira a sé. E poi mi abbraccia, lei in piedi ed io seduto sul letto. Ma mi abbraccia mettendo la mia faccia sul suo seno e mi dice:" che bello averti incontrato, avervi conosciuti. Siete veramente una bella coppia. Mi piacete tanto. Son sicura piacerete anche al mio amico Marco. Stasera andiamo insieme a cena e poi ci divertiamo tutti insieme...." lasciando in sospeso la frase.
Non posso fare ameno di eccitarmi. È imbarazzante. Cerco di non pensarci. Forse sto travisando. Meglio non eccedere.
"Guarda questo se ti piace?" Mi fa , e contemporaneamente tira fuori un abitino nero con una profonda scollatura davanti, sino all'ombelico, le due bretelle che coprono i seni allacciate dietro il collo, un fermaglio ad altezza sterno ed una lunghezza, o cortezza,  appena sotto l'inguine.
"Bellissima, stupenda. Certo è che se ti muovi anche poco, si vedono completamente gli slip sotto" Mi azzardo a commentare.
Per tutta risposta la sua reazione è immediata: " Sai che faccio?  me li tolgo e non rischio che me li vedano. Tanto son talmente minimal che sono inutili" e ops, se li sfila davanti a me con assoluta nonchalance.
La mia mascella non ha avuto la forza di reggere, è crollata per lo stupore.
Con un sorriso sornione Anna mi si avvicina, allarga le gambe e si siede a cavalcioni su di me.
"Che ti succede? Ti senti male? Sei impallidito!!" Mi prende il viso tra le mani e mi bacia appassionatamente.
Ma si stacca quasi subito, si solleva,  poggia un piede sulla mia coscia e sempre prendendo la mia testa, porta la mia bocca verso il suo inguine e con decisione lo spinge verso di me.
Il suo dolce sapore mi invade immediatamente. Mi perdo dentro il suo morbido ventre, lei ha un brivido su tutto il corpo ma, d'improvviso, così come mi ha attratto mi spinge via.
"No basta! Per il momento è  meglio non proseguire. Vediamoci a cena tutti e quattro stasera che vi presento Marco. Son sicura piacerà alla tua bella"
E così facendo si solleva, mi prende per mano e mi accompagna verso la porta.
Io come un ebete, ubriaco dei suoi umori, mi lascio trasportare senza fare opposizione. Sono sconcertato e scioccato.
Non riesco a reagire se non bofonchiando un paio di "va bene, d'accordo,  a stasera...."
Non ricordo la strada che ho fatto per arrivare al mare e neanche quanto tempo ci ho impiegato, se ho incontrato qualcuno o altro.  So solo che, arrivato in stabilimento, Diana mi ha guardato in viso e mi ha detto: "che ti è successo? Hai avuto un incidente? Sembri sconvolto. Stai bene??"
Chiaramente le ho raccontai  tutto e, mentre il mio racconto fluiva,   notavo la sua espressione sempre più divertita.
"Ti sta bene!" Mi ha disse, "così impari a fare l'uccello vagabondo con ogni passera ti giri attorno."
E così  mi ha lasciò sotto l'ombrellone per andare a fare una lunga nuotata.
La serata proseguì in relax ma non nego che il pensiero sia andato spesso a rivivere quell'eccitazione interrotta troppo presto.
Al rientro dalla spiaggia Diana ricevette un messaggio da Anna: "Ci vediamo nella hall per le 20,30. Aperitivo e poi si va a cena".
Benissimo, penso,  così possiamo conoscere questo famoso Marco.
Facciamo la doccia e ci prepariamo per la serata, Diana sceglie con cura l'abbigliamento per non apparire troppo disponibile ma, allo stesso tempo, per dare l'idea che "le porte potevano essere aperte".
Io mi vesto sportivo ma non troppo.
Arriva l'ora dell'appuntamento e ci muoviamo eccitati e carichi, pronti per una serata di sicuro divertimento.
Nella hall loro non ci sono ancora, perciò ci sediamo ad aspettare ma passano giusto due minuti e sentiamo i tacchi di Anna che, fasciata da un vestito in pizzo semitrasparente, non lascia molti dubbi sulle sue forme.
È un incanto, con quei capelli rossi e un sorriso luminoso ci saluta e ci bacia entrambi sulle labbra, indugiando un pó di piu su quelle di Diana.... facendo sentire tutto il profumo è il calore della sua carne.
Sembra quasi che l'abbia sentita quando lei auspicava un suo bacio.
Mi eccito all'istante. È irresistibile.
Ci presenta Marco ed effettivamente è un bel manzo (come direbbe Diana): 1,80 di uomo, bel fisico non palestrato ma che, è evidente, ha avuto trascorsi atletici (forse nuoto?), sorriso accattivante coronato da una bella testa rasata, dove un tempo forse c'erano dei fluenti ricci.
È più giovane di noi ma penso sia già sulla cinquantina.
Ciò che colpisce, oltre al suo indiscutibile fascino, è la sua voce calda e calma. Di chi sa il fatto suo ma non lo ostenta.
Con modi signorili e gentili accenna delle scuse per il lieve ritardo, fa un lieve baciamani a Diana e poi chiama il barman per ordinare l'aperitivo.
Brindiamo in quattro alla nuova amicizia ed al saper vivere e proseguiamo la conversazione. Ci raccontiamo di noi, cercando di scoprire ognuno il mondo dell'altro per capire le attinenze, le assonanze ed i punti di contatto.
Di sicuro ci ritroviamo in accordo sulla questione sesso: a tutti e quattro piace farlo in maniera libera, siamo curiosi e affamati di nuovi sapori e nuovi corpi.
Abbiamo appetiti non soddisfatti e vogliamo provare e trovare nuovi stimoli.
Ci spostiamo con calma al ristorante e, dopo aver ordinato, proseguiamo la nostra conversazione sorseggiando un bianco ghiacciato che, come desiderato, scioglie ancora di più i nostri freni inibitori.
Siamo sistemati a coppie sfalsati, io davanti ad Anna e Diana davanti a Marco.
E non è un caso, perché immediatamente cominciano i "movimenti dei corpi".
Mi accorgo che Diana è su di giri, cerca di non farlo notare, ma non fa che guardare Marco con occhi famelici. E lui non fa niente per nascondere le sue attenzioni per lei: Le serve il vino, le propone i migliori piatti, le chiede se ha caldo, se ha freddo, se la musica è troppo alta. Insomma si capisce che la vuole coccolare.
Ed Anna sembra non accorgersi, o forse sa ed è d'accordo che sia così  perché, dopo 10 minuti di conversazione, sento un calore tra le gambe all'altezza dell'inguine.
È un piede nudo e giochicchia con i miei testicoli. Con perizia e delicatezza li accarezza e li stringe piano.
Il bello è che Anna conserva tutta la sua compostezza e prosegue la conversazione con aria indifferente. È quasi come se sotto il tavolo ci fosse un'altra persona.
Sono eccitato e distratto ma poi mi rendo conto che Diana sta facendo lo stesso a Marco e che lui, essendo più coperto alla visuale degli altri clienti del ristorante, ha anche estratto il suo cazzo da pantaloni.
Lei è in estasi e lo accarezza col suo piede...
Vorrebbe di sicuro fiondarsi sotto il tavolo per prenderlo in bocca  ma si trattiene e prosegue il gioco.
Ridiamo tutti come matti,  divertiti ed eccitati.
Le prospettive per la serata sono fantastiche.  Decido di rallentare col vino e di sorseggiare acqua fresca. Non vorrei che l'alcool mi rovinasse la forma.
Con naturalezza cominciamo a raccontare i nostri gusti e ciò che ci piace fare durante il sesso.
Anna si proclama "troia-multorgasmica" . Si proprio così, e Marco conferma.
Adora la doppia penetrazione e l'essere presa con forza (non violenza), essere sbattuta sia da davanti che da dietro ed avere più  cazzi a disposizione.
Non disdegna affatto le donne ed anzi, si è trovata più volte a finire la serata con qualche bella donna ed i risultati sono stati estremamente soddisfacenti.
E dicendo questo sposta il suo piede verso Diana che la accoglie tra le sue cosce spostando lo slip. Immediatamente bagnata!
Al che Diana si sente in dovere di descriversi ed anche lei comincia a raccontarsi.
Non è una gara a chi tromba di più ma un voler attrarre gli altri, si fa di tutto per far venire l'acquolina in bocca ai nostri amici e lo scopo lo si sta raggiungendo.
Oramai siamo dentro un guscio, tutto il resto del ristorante non esiste, ci bastiamo e siamo assolutamente concentrati nella nostra capsula erotica.
Ed infatti non ci accorgiamo che gli eventi si stanno per ribaltare.
Improvvisamente sento un rumore alle mie spalle, un suono sordo che mi riaccende come se fossi un automa spento.
Mi volto per capire e vedo un corpo lucido e riflettente che mi viene incontro a tutta velocità, non ho individuato la sua natura, so solo che dietro di esso c'è la faccia di mia moglie.
Dopodiché mi spengo! Click.
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Finalmente mi dicono che si  é svegliato! Sembrava quasi che fosse in coma.
"Commozione cerebrale" ci hanno detto al pronto soccorso, deve rimanere in osservazione per almeno 3 giorni.
Quando era ancora in corso la rissa nel ristorante, qualcuno ha chiamato il 118 chiedendo la medicalizzata.
Ne sono arrivate 3: una solo per Paride, le altre 2 per medicare tutti gli altri coinvolti.
Meno male lui è riuscito con prontezza a mettere una mano tra la padella in acciaio e la sua testa, altrimenti sarebbe finito col cranio sfondato.
Una padella in acciaio della Cook O Matic ha usato quella STRONZA!!
E la teneva con due mani per dare maggiore potenza al colpo.
Lo voleva uccidere o almeno guastare!
Quella pazza lo ha aggredito alle spalle ma, grazie al fatto che si sia portata anche il coperchio che le è caduto di mano a pochi metri da Paride,  lui, sentendo il rumore, si è girato e si è protetto.
Lei è sicuramente finita sotto i ferri, quella serie di sinistri e destri che le ho assestato prima che mi bloccassero, le ha fatto di sicuro perdere qualche dente. Ed ho visto che aveva anche il sopracciglio spaccato.
Ogni volta che si guarderà allo specchio si ricorderà di me.
Purtroppo è andata peggio ad Anna.
Non contenta di rovinarci la festa "quella lì" si è portata il marito di Anna.
Lui è  stato più  furbo, è rimasto in disparte e, nel pieno della concitazione e della rissa, mentre Anna è Marco cercavano di separarci e di assistere Paride, lui è entrato in scena: ha assestato un calcio allo stomaco a Marco e lo ha messo KO.
Poi  ha prelevato Anna, l'ha trascinata fuori e le ha dato una ripassata di quelle proverbiali, lasciandola in mutande e reggiseno, tutta scarmigliata, sanguinante e sporca di polvere.
È  stato un incubo tutto!!
A mia memoria non avevo mai assistito ad un casino tale dai tempi di Monte Lepre.
Ora sono qui che aspetto che qualcuno mi dia altre notizie di Paride.
È stata proprio una VACANZA indimenticabile.
scritto il
2022-08-02
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