Lavori in corso

di
genere
masturbazione

È mattina presto e già fa caldo.
Nel letto accanto a me mio marito ancora dorme. Beato lui che può dormire di giorno perché lavora di notte. Mio marito fa il guardiano notturno. Io invece faccio l'infermiera diurna nel piccolo ospedale cittadino ed inizio a lavorare presto la mattina per cui mi devo sbrigare. Sono alta circa 1.70 cm, ho capelli biondo scuro, occhi castani, seni piccoli ma turgidi, gambe tornite. In una borsa
metto dentro il mio camice bianco.
Sto per andare in bagno per darmi una rinfrescata, quando sento dei forti rumori provenire dall'esterno della finestra della camera da letto. Cerco di svegliare mio marito poggiandogli una mano sulla spalla.
Ma lui non risponde. Allora per svegliarlo, lo bacio sulla bocca ma mio marito continua a dormire. Decido di andare a vedere da sola cosa succede appena fuori dalla mia finestra. Apro i vetri, sporgo la testa in avanti ed improvvisamente noto un operaio che sta fissando una impalcatura proprio davanti alla mia finestra. "Cosa sta facendo? Chi le ha dato il permesso di fare questi lavori davanti alla mia finestra?" gli domando. "Signora, mi scusi per il rumore ma stiamo facendo i lavori alle facciate per il superbonus.
Non la ha informata il suo amministratore di condomimio?" mi risponde.L'operaio è giovane, potrà avere circa 25 anni, italiano, con capelli corti e occhi castani.
Sugli occhi indossa gli occhiali.
Non quelli da lavoro, lui indossa gli occhiali da vista. Sembra un bel ragazzo. Tuttavia, io ho fretta di andare a lavorare. Gli rispondo che ho letto lettera dell' amministratore (in realtà non è vero ma non voglio fare la figura della sprovveduta) e velocemente lo saluto augurandogli buon lavoro. Per la fretta di uscire, mi dimentico di chiudere la finestra mentre mi vesto nella camera da letto. Indosso il perizoma, una gonna corta sopra al ginocchio e una camicia a maniche corte. Poi mi metto i sandali con tacco alto. "Signora, lo sa che è proprio una bella donna. È fortunato suo marito ad averla sposata. Scommetto che è anche brava a cucinare.." mi dice l'operaio sporgendosi dalla impalcatura per avvicinarsi alla mia finestra.
"Signor.. non mi piace quello che dice..oltretutto c'è mio marito vicino a me che sta dormendo e può ascoltarla..Pensi a lavorare invece di disturbare le signore sposate" gli rispondo subito, prendo la borsa ed esco dalla camera. Mentre esco dalla camera, l'operaio fuori dalla finestra mi dice "Signora ha un bel fondoschiena, per qualsiasi cosa abbia bisogno in questi giorni io sono disponibile ad aiutarla gratis in cambio della sua compagnia.."
Non gli rispondo, chiudo velocemente la porta della camera e mi avvio correndo verso la mia auto. Dopo un veloce viaggio in auto, raggiungo l' ospedale in orario. Meno male non ho fatto tardi. La giornata prosegue con la solita routine: fare le iniezioni ai pazienti, sistemare i letti dei degenti in corsia, assistere il medico durante un intervento chirurgico. Terminato il turno, esco dall'ospedale e mi avvio verso la mia auto. Sto per entrare nella mia auto quando sento squillare il mio cellulare. È mio marito. Mi chiama per avvertirmi che dovra' lavorare in una citta' lontana e stara' fuori per una settimana. Sono arrabbiata con mio marito perché avrebbe dovuto avvisarmi prima e poi da quasi un mese non facciamo più l'amore e io soffro per la mancanza di amore da parte di mio marito. Chiudo subito la conversazione telefonica senza neanche salutarlo. Entro nella mia auto e faccio ritorno a casa.
Quando entro in casa, vado in camera mia a svestirmi e vedo che la finestra è chiusa e non ci sono rumori da fuori. Forse, l'operaio ha finito il turno e se ne è andato.
Indosso una vestaglia e le pantofe e vado in cucina. Sento gocciolare qualcosa da sotto il lavandino della cucina. Mi abbasso e vedo che c'è un foro da uno dei tubi del lavandino.
Dannazione! È adesso cosa faccio?
Mio marito se ne è andato a lavorare lasciandomi questo problema. Dopo aver messo un secchio sotto il rubinetto, mangio un panino e vado a dormire. La mattina seguente, mi alzo presto e apro la finestra. Per fortuna, c'e ancora l'operaio con gli occhiali. Apro leggermente la mia vestaglia per fargli intravedere il mio reggiseno e poi sporgendomi dalla finestra gli chiedo se può dedicarmi un po di tempo e sistemare la perdita in cucina. Lui accetta di fare il lavoro gratis questa sera quando ritorno a casa dal lavoro.
"La ringrazio signor..?"gli chiedo.
" Puoi chiamarmi Gianfranco e tu bellezza come ti chiami?" mi domanda. "Sara. E adesso chiudo la finestra e vado a lavorare" gli rispondo. Quella sera, lui è puntuale e inizia subito a lavorare sul rubinetto della cucina. Io nel frattempo vado in camera e mi vesto con abiti leggeri: una minigonna, la canottiera e le pantofole. Di sera fa ancora caldo e l'operaio mi eccita un po' per cui decido di vestirmi così. Quando vado in cucina, lui ha già finito. Guardo attentamente il lavandino e non c'e' nessuna perdita. Mi volto verso di lui e gli sorrido. Sto per ringraziarlo ma lui mette un dito sulle mie labbra. Appoggia delicatamente la sua mano sul mio sedere. Mi stringe tra le sue braccia. "Posso tenerti tra le mi braccia per alcuni minuti. Solo questo ti chiedo e poi me ne andrò" mi sussurra ad un orecchio. Io sono già molto eccitata per il suo abbraccio. Non gli rispondo ma avvicino il mio viso al suo. Un istande dopo gli accarezzo la nuca e premo le mie labbra sopra le sue.
Lui incoraggiato, infila una mano sotto la mia minigonna e inizia a massagiarmi le mie parti intime.
Io allargo le gambe per permettere alle sue dita di strofinarmi il clitoride. "Sorpresa.. Non ho messo le mutandine perché avevo già deciso di permettere a te di toccare le mie parti intime.." gli sussurro all' orecchio. Gianfranco, l' operaio, infila immediatamente due dita dentro la mia figa. Io ho un gemito e incollo le mie labbra alle sue.
Lui preme con la sua lingua sulle mie labbra. Io apro le mie labbra e permetto alla sua lingua di entrare dentro la mia bocca. Subito le nostre lingue si cercano, si trovano, si uniscono e si intrecciano. Le mie grida di eccitazione si perdono dentro la sua bocca. Mentre ci baciamo con passione, Gianfranco con una mano si abbassa i pantaloni mentre con l' altra mano alza la mia minigonna sopra i miei fianchi. È un attimo, Gianfranco appoggia la punta del suo membro sulle mie piccole labbra, quando sento un rumore di chiavi alla porta di ingresso e la voce di mio marito che mi saluta dal corridoio di ingresso. Entrambi ci rivestiamo. Poi io prendo la iniziativa. Bacio Gianfranco sulle labbra per tranquillizzarlo. Gli afferro una mano e lo conduco fuori dalla cucina. Mio marito è andato in bagno a lavarsi. Lo spingo velocemente in camera da letto per farlo uscire dalla finestra direttamente sul suo ponteggio.
Dopo che ha scavalcato la finestra ed è sul ponteggio, gli chiedo quando possiamo rivederci." Sara, ci sono lavori in corso..se vuoi, mi puoi trovare sempre qui sui ponteggi.." Lo saluto con un ampio sorriso, chiudo la finestra e ritorno in cucina. Mio marito esce dal bagno e indossando solo l'accappatoio entra in cucina.
Mi bacia sulla bocca. Poi si allontana per dirmi che l' hanno licenziato ed è per questo motivo che è rientrato a casa cosi presto.
"Non mi hai detto nulla del lavandino guasto e te ne sei andato.
Per fortuna Gianfranco ha aggiustato il tubo ed ora funziona tutto. Adesso mi dici che ti sei fatto licenziare. Non fai l'amore con me da tanto tempo. Sei un marito buono a nulla. Questa sera, mangi da solo.
Io vado subito a dormire, perché domani devo andare a lavorare presto" gli dico. Subito dopo vado a dormire. Sognando di fare sesso con Gianfranco.

scritto il
2022-09-20
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